Giorno 1
Milano - Algeri
Volo di linea per Algeri. All’arrivo accoglienza da parte dello staff locale e breve tour panoramico della città. Trasferimento in hotel e pernottamento. Pasti: cena in hotel.
Giorno 2
Algeri - Cherchell - Tipasa - Algeri
La splendida e intatta costa algerina e le città marittime di Tipasa e Cherchell, antica e raffinata capitale di Giuba II e Cleopatra Selene Dopo la prima colazione partenza lungo la costa algerina, a ovest della capitale. Si raggiunge la località di Cherchell (circa 80 km), l’antica Cesarea. La città fu parte integrante dell’impero marittimo fenico nel IV sec. A. C. e divenne parte della Numidia sotto il regno di Giugurta, che morì nel 104 a.C. Con l’arrivo dei romani venne ribattezzata Caesarea, in onore dell'imperatore romano. Cesarea sarebbe in seguito diventata la capitale
La splendida e intatta costa algerina e le città marittime di Tipasa e Cherchell, antica e raffinata capitale di Giuba II e Cleopatra Selene Dopo la prima colazione partenza lungo la costa algerina, a ovest della capitale. Si raggiunge la località di Cherchell (circa 80 km), l’antica Cesarea. La città fu parte integrante dell’impero marittimo fenico nel IV sec. A. C. e divenne parte della Numidia sotto il regno di Giugurta, che morì nel 104 a.C. Con l’arrivo dei romani venne ribattezzata Caesarea, in onore dell'imperatore romano. Cesarea sarebbe in seguito diventata la capitale del regno di Mauretania, uno dei più importanti e fedeli alleati dell'Impero Romano. Alla fine del quarto secolo d.C., i Vandali bruciarono la città, ma sotto l'imperatore bizantino Giustiniano I la città fu riconquistata, ricostruita e riportata all'antico splendore. Nel centro della città si trova l’interessante Museo che contiene alcuni delle sculture greche e romane più belle del Nord Africa. Ci si sposta poi verso est e si raggiunge Tipasa, dove si visiterà il sito archeologico che si affaccia proprio sul Mediterraneo. Anche Tipasa fu fondata dai Fenici. L'imperatore Claudio la trasformò in colonia militare, dopodiché divenne un municipium. L'antica città romana venne costruita su tre colline che dominavano il mare. Restano le rovine di 3 chiese, due cimiteri, le terme, un teatro, un anfiteatro ed un nnfeo. Nel 1982 Tipasa venne inserita nell'elenco dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco. Nel pomeriggio ritorno ad Algeri. Lungo la strada sosta presso la cosiddetta “Tomba della Cristiana”, un singolare edificio circolare posto in posizione panoramica sul litorale algerino, probabilmente il mausoleo di Giuba II e sua moglie Cleopatra Selene. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo in ristorante locale. Cena in hotel.
Giorno 3
Algeri
Algeri “La Bianca”: il fascino Belle Époque dell’ex capitale francese Dopo la prima colazione visita della capitale, la città bianca, con i suoi viali, i suoi palazzi francesi, e gli edifici di architettura moresca. Al mattino passeggiata nella parte più antica e meno turistica di Algeri: la famosa “Kasba”, edificata tra 1516 e 1830 sulle rovine dell’antica Icosium. Ci addentreremo in un intrico di stradine e viuzze assolutamente caratteristico pur nella sua attuale decadenza, fino a giungere agli eleganti portoni dei palazzi ottomani. Successiva passeggiata lungo
Algeri “La Bianca”: il fascino Belle Époque dell’ex capitale francese Dopo la prima colazione visita della capitale, la città bianca, con i suoi viali, i suoi palazzi francesi, e gli edifici di architettura moresca. Al mattino passeggiata nella parte più antica e meno turistica di Algeri: la famosa “Kasba”, edificata tra 1516 e 1830 sulle rovine dell’antica Icosium. Ci addentreremo in un intrico di stradine e viuzze assolutamente caratteristico pur nella sua attuale decadenza, fino a giungere agli eleganti portoni dei palazzi ottomani. Successiva passeggiata lungo l’elegante lungomare della città, costruito dai francesi nei primi anni del 1900 in perfetto stile art nouveau. I grandi viali alberati, le facciate dei palazzi decorate con elementi floreali, i portici che guardano sul mare, fanno di Algeri una città gradevolissima da visitare a piedi. Da notare la bella Place des Martires e l’edificio della Grande Poste, costruito nel 1910 in stile moresco. Pranzo. Nel primo pomeriggio visita del Museo Archeologico, che raccoglie ottimi esempi di arte romana, bizantina, ed islamica e successiva visita di Notre Dame d’Afrique, la basilica costruita dai francesi e che domina dall’alto la baia di Algeri in posizione estremamene panoramica. Pernottamento in hotel.Pasti: colazione in hotel. Pranzo in ristorante locale. Cena in hotel.
Giorno 4
Algeri - Djemila - Constantine
Djemila, “la bella”: la città romana meglio conservata del Nord Africa Dopo la prima colazione partenza per Djemila, (in arabo la bella) Patrimonio UNESCO, situata su uno sperone roccioso alla confluenza di due uadi ai piedi di una montagna di 1400 m. Fu fondata alla fine del I sec. come colonia per veterani romani; è uno dei più bei siti d'epoca romana, in uno scenario splendido, con gli edifici principali ben conservati. Bellissimo il foro di Settimio Severo con il tempio dedicato a Marte, patrono della città, l'arco di trionfo di Caracalla, il mercato con i tavoli dei
Djemila, “la bella”: la città romana meglio conservata del Nord Africa Dopo la prima colazione partenza per Djemila, (in arabo la bella) Patrimonio UNESCO, situata su uno sperone roccioso alla confluenza di due uadi ai piedi di una montagna di 1400 m. Fu fondata alla fine del I sec. come colonia per veterani romani; è uno dei più bei siti d'epoca romana, in uno scenario splendido, con gli edifici principali ben conservati. Bellissimo il foro di Settimio Severo con il tempio dedicato a Marte, patrono della città, l'arco di trionfo di Caracalla, il mercato con i tavoli dei venditori con le unità di misura per i prodotti agricoli. Si possono ammirare le Grandi Terme volute dall'imperatore Commodo, con alcune pareti ancora in piedi, il bordello della città vicino al vecchio foro e il teatro, eretto fuori le mura. La città ha conosciuto grande prosperità anche in epoca paleocristiana, come documentato dai monumenti e dalle basiliche cristiane. Pranzo. Nel tardo pomeriggio proseguimento per Constantine. All'arrivo trasferimento in hotel per il pernottamento. Pasti: colazione in hotel. Pranzo in ristorante locale. Cena in hotel.
Giorno 5
Constantine - Lambaesis - Timgad - Constantine
Lo splendore di Roma in Africa: la città costruita da Traiano e l’accampamento della III Legio Augusta Partenza di prima mattina verso sud, attraverso la regione degli chott, laghi salati. Sosta a Lambaesis per ammirare l'antica fortezza legionaria della provincia romana d'Africa proconsolare, posizionata in Numidia a nord dei monti dell'Aurès, di fronte alle tribù berbere. Fu prima forte ausiliario sotto i Flavi, e sotto Traiano divenne fortezza della III Legio Augusta, fino alla conquista dei Vandali. Pranzo. Si raggiunge quindi Timgad, l'antica colonia romana di Thamugadi, fondata
Lo splendore di Roma in Africa: la città costruita da Traiano e l’accampamento della III Legio Augusta Partenza di prima mattina verso sud, attraverso la regione degli chott, laghi salati. Sosta a Lambaesis per ammirare l'antica fortezza legionaria della provincia romana d'Africa proconsolare, posizionata in Numidia a nord dei monti dell'Aurès, di fronte alle tribù berbere. Fu prima forte ausiliario sotto i Flavi, e sotto Traiano divenne fortezza della III Legio Augusta, fino alla conquista dei Vandali. Pranzo. Si raggiunge quindi Timgad, l'antica colonia romana di Thamugadi, fondata dall'imperatore Traiano nell'anno 100 con manodopera militare. Anche Timgad è entrata a far parte dell'elenco del Patrimonio dell'umanità UNESCO. In serata rientro a Constantine, cena e pernottamento in hotel. Anche Timgad è entrata a far parte dell'elenco del Patrimonio dell'umanità UNESCO. In serata rientro a Constantine e pernottamento in hotel.Pasti: colazione in hotel. Pranzo in ristorante locale. Cena in hotel. TIMGAD: La città ideale voluta da TraianoLa città venne edificata dal nulla come colonia militare con lo scopo principale di creare un bastione contro i Berberi del Massiccio dell'Aurés. In origine essa venne abitata da veterani dell'esercito cui vennero assegnate terre in cambio degli anni di servizio militare prestato. La città era cinta di mura; progettata per una popolazione di 15.000 abitanti, ben presto crebbe al di fuori di ogni controllo e si sviluppò caoticamente, senza rispettare la planimetria ortogonale della fondazione originale. Fra le rovine di Timgad sono comunque perfettamente visibili il decumano e il cardo, affiancati da un colonnato corinzio parzialmente restaurato. Nella parte terminale ovest del decumano sorge il cosiddetto arco di Traiano, alto 12 metri, probabilmente in origine una porta cittadina monumentalizzata in epoche successive. Molti gli edifici pubblici conservati della città: una basilica, una biblioteca, quattro terme ed un teatro da 3.500 posti a sedere, in ottime condizioni di conservazione, tanto che ancor oggi viene utilizzato per rappresentazioni teatrali. A Timgad si trovano inoltre un tempio dedicato a Giove Capitolino (grande quasi come il Pantheon di Roma), una chiesa quadrata con abside circolare risalente al VII secolo, e una cittadella bizantina costruita negli ultimi giorni della città.
Giorno 6
Constantine - Tiddis - Constantine - volo per Djanet
La piccola Tiddis, città romana arroccata in montagna e Constantine, la città dei ponti In mattinata trasferimento a Tiddis, sito non lontano dalla città posto in una posizione spettacolare. L'insolito scenario e il colore rosso del terreno la rendono diversa dagli altri siti archeologici romani dell' Africa settentrionale: attraverso un paesaggio collinare affascinante, andiamo alla scoperta di questa piccola città romana che insiste su un villaggio berbero. Molto caratteristica, Tiddis non segue i canoni romani come siamo abituati a vedere, assomiglia di più ad un villaggio
La piccola Tiddis, città romana arroccata in montagna e Constantine, la città dei ponti In mattinata trasferimento a Tiddis, sito non lontano dalla città posto in una posizione spettacolare. L'insolito scenario e il colore rosso del terreno la rendono diversa dagli altri siti archeologici romani dell' Africa settentrionale: attraverso un paesaggio collinare affascinante, andiamo alla scoperta di questa piccola città romana che insiste su un villaggio berbero. Molto caratteristica, Tiddis non segue i canoni romani come siamo abituati a vedere, assomiglia di più ad un villaggio berbero, anche se si riconoscono i templi, il foro, le terme, come nel resto del mondo romano.Al termine si ritorna a Constantine per il pranzo. Nel pomeriggio visita della città e del suo Museo Archeologico. Constantine, l'antica Cirta Regia, capitale della Numidia il cui re Massinissa, nel II secolo a.C. si alleò con i Romani contro Cartagine. Fu definita da A.Dumas nido d'aquila perché la kasba fu costruita su uno sperone roccioso, e con i suoi ponti che attraversano la profonda gola dell'oued Rhumel offre scenari magnifici. Il ponte di Sidi M’Cid permette di raggiungere il promontorio della kasba che in questo punto strapiomba per 175 metri sulle gole del fiume. All’interno della kasba è soprattutto interessante il palazzo Hadj Ahmed che fu l’ultimo bey turco di Constantine ad opporre una resistenza accanita all’occupazione francese nel 1848. Purtroppo poco rimane dell’antica kasba in quanto Napoleone III l’aveva fatta sventrare per costruire caserme per i suoi militari. In serata trasferimento in aeroporto per il volo su Djanet. Pernottamento in hotel.Pasti: colazione in hotel. Pranzo e cena in ristoranti locali.
Giorno 7
Djanet - Erg Admer - Terarart - Djanet
Il mare di dune dell’Erg Admer, il deserto di sabbia rosata In mattinata partenza per l’erg Admer, un mare di dune rosate che si estende per oltre cento chilometri di lunghezza. Le ombre delle dune affascinano da sempre il viaggiatore, tanto che nell’immaginario comune queste identificano l’idea di deserto. Nel pomeriggio rientro a Djanet facendo una sosta nella zona di Terarat dove, su di un roccione isolato, si può ammirare una delle più belle opere rupestri preistoriche: "la vacca che piange” incisione rupestre di grande impatto, con uno stile che può essere considerato
Il mare di dune dell’Erg Admer, il deserto di sabbia rosata In mattinata partenza per l’erg Admer, un mare di dune rosate che si estende per oltre cento chilometri di lunghezza. Le ombre delle dune affascinano da sempre il viaggiatore, tanto che nell’immaginario comune queste identificano l’idea di deserto. Nel pomeriggio rientro a Djanet facendo una sosta nella zona di Terarat dove, su di un roccione isolato, si può ammirare una delle più belle opere rupestri preistoriche: "la vacca che piange” incisione rupestre di grande impatto, con uno stile che può essere considerato molto attuale, nonostante risalga al periodo neolitico sahariano. Tramonto su di una collina da cui si dominano le pianure sabbiose e le dune. Nel tardo pomeriggio si ritorna a Djanet. Pernottamento in hotel.Pasti: colazione in hotel. Pranzo a pic-nic, cena in hotel.
Giorno 8
Djanet - Essendilene - Djanet
Il lago nascosto nel deserto: la guelta di Essendilene Partenza verso nord alla scoperta di un nuovo gioiello naturale. Proprio alla base del Tassili, l’oued Essendilene si inoltra per molti chilometri nell’altopiano tra alte pareti di roccia. La zona è molto frequentata da famosi nomadi Tuareg, gli uomini blu, così chiamati dai primi europei quando il color indaco del velo con cui si avvolgevano il capo lasciava tracce sulla pelle del volto, una volta tolto il turbante, grazie all’abbondanza di vegetazione e di acqua. Lasciate le auto si prosegue con una piacevolissima
Il lago nascosto nel deserto: la guelta di Essendilene Partenza verso nord alla scoperta di un nuovo gioiello naturale. Proprio alla base del Tassili, l’oued Essendilene si inoltra per molti chilometri nell’altopiano tra alte pareti di roccia. La zona è molto frequentata da famosi nomadi Tuareg, gli uomini blu, così chiamati dai primi europei quando il color indaco del velo con cui si avvolgevano il capo lasciava tracce sulla pelle del volto, una volta tolto il turbante, grazie all’abbondanza di vegetazione e di acqua. Lasciate le auto si prosegue con una piacevolissima passeggiata (circa 2 ore tra andata e ritorno) in una stretta gola caratterizzata da una ricca vegetazione, oleandri in fiore, tamerici, palme, acacie, per raggiungere la guelta di Essendilene: un bacino di acqua cristallina incastonata tra vertiginose pareti di roccia; un luogo davvero incantevole. Rientro a Djanet e pernottamento in hotel.Pasti: colazione in hotel. Pranzo a pic-nic, cena in hotel.
Giorno 9
Djanet - Timras - Tikabaouine - Djanet
Gli incredibili paesaggi di Tikabaouine: dune di sabbia rossa, guglie di roccia cotte dal sole: la parte più varia ed affascinante del Sahara Dopo la prima colazione partenza in fuoristrada per la zona del Timras, una selva di guglie di arenaria che formano un labirinto di roccia, rifugi naturali di archi e formazioni rocciose che rendono il paesaggio surreale. Proseguimento per Tikabaouine dove potremmo ammirare l’arco di Tikabaouine, una tomba solare preistorica e magnifici corridoi di sabbia delimitati da pareti rocciose. La zona è particolarmente suggestiva al tramonto quando le
Gli incredibili paesaggi di Tikabaouine: dune di sabbia rossa, guglie di roccia cotte dal sole: la parte più varia ed affascinante del Sahara Dopo la prima colazione partenza in fuoristrada per la zona del Timras, una selva di guglie di arenaria che formano un labirinto di roccia, rifugi naturali di archi e formazioni rocciose che rendono il paesaggio surreale. Proseguimento per Tikabaouine dove potremmo ammirare l’arco di Tikabaouine, una tomba solare preistorica e magnifici corridoi di sabbia delimitati da pareti rocciose. La zona è particolarmente suggestiva al tramonto quando le rocce si tingono di mille colori. Rientro in serata a Djanet. Pernottamento in hotel.Pasti: colazione in hotel. Pranzo a pic-nic, cena in hotel.
Giorno 10
Djanet - Algeri - Milano
Partenza notturna per l’aeroporto di Djanet per il volo di rientro su Milano Malpensa via Algeri. Arrivo in Italia ed eventuale proseguimento per le città di destinazione. Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate.