Giorno 1
Italia-Cairo
Partenza da Milano/Roma per il Cairo al mattino presto con volo di linea diretto o via capitale europea. Arrivo nel primo pomeriggio, accoglienza da parte della guida, e trasferimento in hotel nei pressi delle piramidi, aggirando la città percorrendo la tangenziale nord. Cena e pernottamento.
Giorno 2
Cairo - oasi di Bahariya
Si lascia il Cairo seguendo la strada asfaltata che conduce nel deserto, in direzione dell’oasi di Bahariya. In età greco-romana era la più fiorente oasi dell’Egitto, una città abitata da migliaia di persone. Nel corso del medioevo Bahariya conservò l’appellativo di “Paese delle Oasi”, perdendo tuttavia l’importanza e il prestigio del suo antico passato. Negli anni ‘90 una missione archeologica diretta dal dott. Zahi Hawass ha scoperto una vasta e ricca necropoli risalente al I-II secolo d.C., che si stima possa contenere più di 10.000 mummie. I reperti fino ad ora trovati
Si lascia il Cairo seguendo la strada asfaltata che conduce nel deserto, in direzione dell’oasi di Bahariya. In età greco-romana era la più fiorente oasi dell’Egitto, una città abitata da migliaia di persone. Nel corso del medioevo Bahariya conservò l’appellativo di “Paese delle Oasi”, perdendo tuttavia l’importanza e il prestigio del suo antico passato. Negli anni ‘90 una missione archeologica diretta dal dott. Zahi Hawass ha scoperto una vasta e ricca necropoli risalente al I-II secolo d.C., che si stima possa contenere più di 10.000 mummie. I reperti fino ad ora trovati sono tuttora in corso di valorizzazione, alcune mummie, dette “mummie d’oro”, sono state collocate in un piccolo museo e rappresentano una delle più sensazionali scoperte archeologiche degli ultimi anni. Degne di nota sono anche le tombe tolemaiche sotterranee di Zed Amun Ef Ankh e di suo figlio Banentiu, non lontano dal centro dell’oasi. I colori delle immagini delle divinità e dei geroglifici si sono mantenuti particolarmente vividi. Si visita poi lo sconosciuto tempio di Alessandro. Non mancherà una camminata nell’oasi tra i semplici negozietti locali che vendono di tutto da utensili ad alimentari. Pernottamento in hotel. Pasti: prima colazione in hotel. Pranzo a pic-nic. Cena in hotel.
Giorno 3
Oasi di BahariYa - Deserto Nero - Deserto Bianco - Oasi di Farafra
Procedendo verso Sud si percorre la depressione di Bahariya che è caratterizzata dal “Deserto Nero” per il colore delle pietre e delle colline coniche. Lungo la strada effettueremo una sosta alla “montagna di cristallo” una straordinaria collina tutta di cristalli di quarzo. Dopo essere saliti sull’altopiano, si arriva alla scarpata che porta alla depressione di Farafra e si entra nel mitico “Deserto Bianco”. Improvvisamente appaiono le prime formazioni bianche dei calcari fossiliferi che hanno dato a questa zona il nome di deserto bianco. Si scende nell’estremità nord,
Procedendo verso Sud si percorre la depressione di Bahariya che è caratterizzata dal “Deserto Nero” per il colore delle pietre e delle colline coniche. Lungo la strada effettueremo una sosta alla “montagna di cristallo” una straordinaria collina tutta di cristalli di quarzo. Dopo essere saliti sull’altopiano, si arriva alla scarpata che porta alla depressione di Farafra e si entra nel mitico “Deserto Bianco”. Improvvisamente appaiono le prime formazioni bianche dei calcari fossiliferi che hanno dato a questa zona il nome di deserto bianco. Si scende nell’estremità nord, chiamata “Agabat” in uno scenografico intercalarsi di dune e impressionanti torrioni di roccia bianca. Il Deserto Bianco non esita a stupire anche i più esperti sahariani. Dopo una prima visita si raggiunge l’hotel dove è previsto il pernottamento Pasti: prima colazione in hotel. Pranzo a pic-nic. Cena in hotel.
Giorno 4
Il Deserto Bianco
Intera giornata dedicata alla visita del deserto bianco. Per alcune decine di chilometri, si procede tra le sabbie gialle dove si innalzano spettacolari formazioni di calcari fossiliferi bianchissimi a forma di pinnacoli, torrioni, funghi, mammelloni erosi dall’acqua e dal vento in forme curiose, sempre diverse e molto scenografiche, che creano paesaggi unici di rara bellezza. Faremo passeggiate, raggiungeremo delle sorgenti circondate da grandi alberi, e ci sarà tempo per splendide fotografie. Pernottamento in hotel a Farafra. Pasti: prima colazione in hotel. Pranzo a pic-nic. Cena in
Intera giornata dedicata alla visita del deserto bianco. Per alcune decine di chilometri, si procede tra le sabbie gialle dove si innalzano spettacolari formazioni di calcari fossiliferi bianchissimi a forma di pinnacoli, torrioni, funghi, mammelloni erosi dall’acqua e dal vento in forme curiose, sempre diverse e molto scenografiche, che creano paesaggi unici di rara bellezza. Faremo passeggiate, raggiungeremo delle sorgenti circondate da grandi alberi, e ci sarà tempo per splendide fotografie. Pernottamento in hotel a Farafra. Pasti: prima colazione in hotel. Pranzo a pic-nic. Cena in hotel.
Giorno 5
Oasi di Farafra - oasi di Dakhla
Dopo la prima colazione si prosegue in direzione dell’oasi di Dakhla che è costituita da 14 insediamenti distribuiti in un’area fertile, ricca di acqua e di coltivazioni. E’ la più grande oasi del deserto occidentale. Il Qasr, la vecchia città islamica medievale, è un piccolo gioiello di architettura tipica del deserto. L’antica cittadella fortificata è caratterizzata da vicoli, stradine e case in argilla, in parte sommerse dalla sabbia, oltre a una moschea, costruita in mattoni di fango, con un minareto in legno di 21 metri ben conservato. Successiva visita del tempio di Deir el
Dopo la prima colazione si prosegue in direzione dell’oasi di Dakhla che è costituita da 14 insediamenti distribuiti in un’area fertile, ricca di acqua e di coltivazioni. E’ la più grande oasi del deserto occidentale. Il Qasr, la vecchia città islamica medievale, è un piccolo gioiello di architettura tipica del deserto. L’antica cittadella fortificata è caratterizzata da vicoli, stradine e case in argilla, in parte sommerse dalla sabbia, oltre a una moschea, costruita in mattoni di fango, con un minareto in legno di 21 metri ben conservato. Successiva visita del tempio di Deir el Hagar, in arabo “convento di pietra”, dedicato alle divinità tebane Amun, Mut e Khonsu, costruito e utilizzato durante i regni degli imperatori romani del I secolo d.C. Arrivo nell’oasi e sistemazione in hotel. Pasti: prima colazione in hotel. Pranzo a pic-nic. Cena in hotel. NB: si segnala che al momento della stesura del programma (maggio 2023) il tempio di Deir el Hagar risulta essere chiuso, e incerta è la data di riapertura.
Giorno 6
Oasi di Dakhla - oasi di El Kharga
Dopo la prima colazione ci dirigiamo verso l'estremità orientale dell'oasi, per raggiungere la cittadina di Bashendi, che, come la maggior parte delle città dell’oasi, è costruita sul sito di una città molto più antica, si dice addirittura di epoca faraonica. Di certo una tomba a cupola appartiene a uno sceicco medievale di nome Pasha Hindi (da cui si contrae il nome del villaggio). La tomba adiacente, nota come Tomba di Kitinos, risale al II secolo d.C. e all'interno ci sono sei camere e le pareti sono decorate per mostrare il proprietario della tomba che incontra alcune divinità.
Dopo la prima colazione ci dirigiamo verso l'estremità orientale dell'oasi, per raggiungere la cittadina di Bashendi, che, come la maggior parte delle città dell’oasi, è costruita sul sito di una città molto più antica, si dice addirittura di epoca faraonica. Di certo una tomba a cupola appartiene a uno sceicco medievale di nome Pasha Hindi (da cui si contrae il nome del villaggio). La tomba adiacente, nota come Tomba di Kitinos, risale al II secolo d.C. e all'interno ci sono sei camere e le pareti sono decorate per mostrare il proprietario della tomba che incontra alcune divinità. Proseguimento in direzione di Kharga. L’oasi si allunga verso sud per un centinaio di km ed è situata a circa 150 km dal Nilo. La città di Kharga, l’antica Hibis dei greci, si trova nella parte sud – est dell’oasi, mentre a nord si trova la città nuova con un piccolo museo. A circa 2,5 km a nord-ovest dal centro, si trova un tempio di vaste proporzioni (m 42 x 20 , altezza m 9) dedicato al dio Amon tebano a Hibis, iniziato sotto il dominio persiano (Dario I, XXVII dinastia) ed ultimato in età romana. Preceduto da una porta monumentale, consta di un cortile porticato e di tre sale ipostile, l’ultima delle quali circondata da cappelle. In località Qasr el Zayan, a 2 km dal tempio di Hibis, su una piccola collina è situato il tempietto tolemaico di Nadura restaurato da Antonino Pio. Nel deserto circostante la grande oasi, si visita la necropoli cristiana di El Bagawat: rimangono i resti di circa 200 cappelle funerarie con cupole di epoca paleocristiana (visibile dall’esterno). Pernottamento in hotel. Pasti: prima colazione in hotel. Pranzo a pic-nic. Cena in hotel.
Giorno 7
El Kharga - Asyut - El Minya
Dopo la prima colazione partenza in direzione di Asyut, per secoli un fondamentale incrocio tra vie carovaniere che provenivano dalle regioni subsahariane dirette verso il Mediterraneo. Ancora oggi conserva la sua caratteristica principale di centro agricolo, beneficiando della fertilità della piana in cui si stende, sulla riva occidentale del Nilo ed è la città egiziana con una delle più alte concentrazioni di cristiani copti, circa il 50%. Anche la successiva cittadina, El Minya, un tempo è stato centro assai cruciale nell’Alto Egitto per il commercio, specie del cotone. Le piazze, i
Dopo la prima colazione partenza in direzione di Asyut, per secoli un fondamentale incrocio tra vie carovaniere che provenivano dalle regioni subsahariane dirette verso il Mediterraneo. Ancora oggi conserva la sua caratteristica principale di centro agricolo, beneficiando della fertilità della piana in cui si stende, sulla riva occidentale del Nilo ed è la città egiziana con una delle più alte concentrazioni di cristiani copti, circa il 50%. Anche la successiva cittadina, El Minya, un tempo è stato centro assai cruciale nell’Alto Egitto per il commercio, specie del cotone. Le piazze, i viali alberati, le ville e palazzi seppur decadenti costruiti dai possidenti locali, fanno di Minya un luogo gradevole e, soprattutto, punto di partenza per visitare le aree archeologiche della zona, tra cui spicca Tell el Amarna, sito delle rovine e delle tombe della città voluta dal faraone eretico Akhetaton intorno al 1348 a.C. come nuova capitale del suo regno, quando abbandonò il culto di Amon e si dedicò al culto di Aton. Successiva visita all’incredibile sito di Zawiyet el Mayyiteen, la “città dei morti”, un enorme cimitero musulmano e copto a sud del Cairo. È costituito da centinaia di mausolei in mattoni di fango, molti dei quali con tetti ad alveare. Si dice che sia uno dei cimiteri più grandi del mondo, caratterizzato da innumerevoli cupole coniche bianche che si estendono nella pianura fino alla parete rocciosa. Pernottamento in hotel.Pasti: prima colazione in hotel. Pranzo a pic-nic. Cena in hotel.
Giorno 8
El Minya - sito di Saqqara - Menfi - Cairo
Dopo la prima colazione partenza in direzione del Cairo, dove visiteremo l’area archeologica di Saqqara, che in passato fu la necropoli dell'antica capitale egiziana, Memphis. Saqqara conserva numerose piramidi, tra cui la piramide “a gradoni” di Djoser, la più antica dell’Egitto e la prima ad essere stata costruita in pietra. Tutt’intorno la circondano numerose tombe a mastaba. Oltre a Djoser della terza dinastia altri sedici faraoni costruirono piramidi a Saqqara, oggi in vari stati di conservazione. Gli alti funzionari aggiunsero monumenti funebri privati a questa necropoli
Dopo la prima colazione partenza in direzione del Cairo, dove visiteremo l’area archeologica di Saqqara, che in passato fu la necropoli dell'antica capitale egiziana, Memphis. Saqqara conserva numerose piramidi, tra cui la piramide “a gradoni” di Djoser, la più antica dell’Egitto e la prima ad essere stata costruita in pietra. Tutt’intorno la circondano numerose tombe a mastaba. Oltre a Djoser della terza dinastia altri sedici faraoni costruirono piramidi a Saqqara, oggi in vari stati di conservazione. Gli alti funzionari aggiunsero monumenti funebri privati a questa necropoli durante tutto il periodo faraonico. Rimase un importante complesso per sepolture non reali e cerimonie di culto per più di 3000 anni, fino all'epoca tolemaica e romana. Successiva visita delle interessanti rovine di Menfi, capitale dell'Antico Regno dalla costituzione, intorno al 2700 a.C., fino alla sua dissoluzione nel 2200 a.C. Un tempo nota come "Muro Bianco", molto probabilmente in riferimento al palazzo del faraone costruito con mattoni imbiancati, conserva una serie di statue che sono state portate alla luce nell'ultimo secolo, tra cui figura una gigantesca statua di Ramses II, tanto grande che un museo le è stato costruito attorno. Al termine delle visite trasferimento in hotel per il pernottamento. Pasti: prima colazione in hotel. Pranzo a pic-nic. Cena in hotel.
Giorno 9
Cairo - Italia
Dopo la prima colazione trasferimento in aeroporto, imbarco e partenza per Milano/Roma, con volo diretto o via capitale europea. N.B. Per ragioni tecnico-organizzative il circuito può essere effettuato in senso opposto senza alterare minimamente le caratteristiche del viaggio.