Giorno 1
Arrivo ad Atene
All’arrivo ad Atene, disbrigo delle formalità burocratiche e incontro con lo staff locale. In base all’orario del volo, tempo per un tour orientativo della capitale greca. Visita dei monumenti dell’Acropoli e/o delle principali attrazioni della città moderna: Piazza Syntagma, l’Accademia Nazionale, l’Università e lo stadio Panatenaico.Trasferimento in hotel, cena in ristorante tipico locale e pernottamento.
Giorno 2
Il grandioso teatro di Epidauro (UNESCO) la mitica Micene (UNESCO)
Dopo la prima colazione partenza verso sud-ovest in direzione del Peloponneso, con breve sosta al Canale di Corinto, sorprendente opera dell’uomo lunga oltre 6 km, che collega il Mar Egeo con il Mar Ionio. Proseguiamo in direzione sud, addentrandoci nella splendida Argolide, una delle regioni archeologicamente più ricche di tutta la Grecia. Qui ci attendono i resti dell’antica polis di Epidauro (Patrimonio UNESCO), nota per il santuario di Asclepio, dio della medicina figlio di Apollo, dedicato alla guarigione dei malati (scavi archeologici in corso) e per il grandioso teatro (III sec.
Dopo la prima colazione partenza verso sud-ovest in direzione del Peloponneso, con breve sosta al Canale di Corinto, sorprendente opera dell’uomo lunga oltre 6 km, che collega il Mar Egeo con il Mar Ionio. Proseguiamo in direzione sud, addentrandoci nella splendida Argolide, una delle regioni archeologicamente più ricche di tutta la Grecia. Qui ci attendono i resti dell’antica polis di Epidauro (Patrimonio UNESCO), nota per il santuario di Asclepio, dio della medicina figlio di Apollo, dedicato alla guarigione dei malati (scavi archeologici in corso) e per il grandioso teatro (III sec. a.C.), famoso per l’eccezionale acustica unita all’eleganza dell’architettura. Centro internazionale della tragedia greca, vide esibirsi più volte anche Maria Callas. Passando per la pittoresca Nauplia, prima capitale della Grecia moderna, con i suoi edifici in stile neoclassico, pranziamo e raggiungiamo Micene (Patrimonio UNESCO), culla della civiltà micenea (XIII sec. a.C.) e città omerica della dinastia degli Atridi. Qui si trova il tesoro di Atreo, la mitica tomba di Agamennone, supremo condottiero nella guerra contro Troia. Impressionanti le mura ciclopiche dell’Acropoli, attraversate dalla Porta dei Leoni, magnifico monumento megalitico che prende il nome dalla lastra decorativa posta sulla sua sommità. A fine giornata arrivo a Sparta, influente polis della Grecia antica, eterna rivale di Atene. Sistemazione in hotel, cena libera e pernottamento.Pasti: colazione in hotel, pranzo libero, cena in hotel.
Giorno 3
Mistra (UNESCO) e Monemvasia
Prima colazione e partenza per Mistra, la città-castello Patrimonio UNESCO di origine romana, principale roccaforte dell’Impero Bizantino e secondo centro più importante dopo Costantinopoli. Abbarbicata sull’omonima collina, alle pendici del Monte Taigeto, è la preziosa testimone della vita quotidiana della classe alta bizantina. Un museo a cielo aperto che custodisce palazzi nobiliari, chiese con le cupole bizantine di influenza orientale e cappelle, tra cui la cappella dell’incoronazione degli ultimi imperatori. L’imponente Castello di Villehardouin che la domina dall’alto, il
Prima colazione e partenza per Mistra, la città-castello Patrimonio UNESCO di origine romana, principale roccaforte dell’Impero Bizantino e secondo centro più importante dopo Costantinopoli. Abbarbicata sull’omonima collina, alle pendici del Monte Taigeto, è la preziosa testimone della vita quotidiana della classe alta bizantina. Un museo a cielo aperto che custodisce palazzi nobiliari, chiese con le cupole bizantine di influenza orientale e cappelle, tra cui la cappella dell’incoronazione degli ultimi imperatori. L’imponente Castello di Villehardouin che la domina dall’alto, il borgo sottostante e le stradine tortuose che li collegano rispecchiano la tipica urbanistica medievale. Potremo ammirare le mura medievali, inserite in un suggestivo ambiente collinare di fitta vegetazione. Dopo pranzo proseguiamo verso sud lungo strade tortuose, in un paesaggio di pietra e rocce che si fa via via più arido, fino a raggiungere Monemvasia (Malvasia), avamposto veneziano contro gli ottomani nel Peloponneso e nel bacino orientale del Mediterraneo. Tra i luoghi più incantevoli di tutta la Grecia, conserva intatta l’architettura tradizionale e si presenta ai nostri occhi come una roccia murata che affiora dal mare. Rientro a Sparta, cena e pernottamento. Pasti: colazione in hotel, pranzo libero, cena in ristorante tipico locale. Il nome Monemvasia in greco significa “unico accesso”. Detta anche Gibilterra ellenica, è collegata alla terraferma da una sottile lingua di terra lunga 400 m. La sua porta di accesso è una sola, varcabile unicamente a piedi. Le auto sono bandite. Questa incantevole cittadina medievale incredibilmente ben conservata è stata interamente scavata nella parte posteriore di un isolotto roccioso nel Medioevo, così da risultare nascosta e al riparo dagli attacchi nemici, che dalla terraferma non potevano scorgerla. L'unico modo per raggiungerla era in barca e solo in un secondo tempo è stato creato il passaggio via terra. Fu fondata dai Bizantini nel VI secolo che, con una sola breve parentesi di possesso da parte dei Franchi, la governarono per oltre 700 anni. Anche il successivo passaggio veneziano è ancora ben visibile tra i pittoreschi vicoli, dove, oltre alle chiese bizantine, spiccano i palazzi dell’aristocrazia veneziana, in grado di riportarci indietro nel tempo. L’antico nome veneziano era Malvasia, da cui deriva il rinomato vino, che proprio qui ebbe origine. Sotto la Serenissima Monemvasia diventò un fiorente centro mercantile, che da qui esportava in tutta Europa la Malvasia, chiamata anche “il nettare dei nobili”. Dominato dall’imponente castello, il borgo (Kastro) è punteggiato di edifici interamente in pietra, raccolti all’interno di splendide mura, con una spettacolare vista sul mare. Le architetture in pietra si intrecciano alla vegetazione di piante grasse, oleandri e buganvillee, che le incorniciano creando una perfetta fusione con la natura.
Giorno 4
Le evocative rovine dell'antica Olimpia (UNESCO)e l'elegante cittadina di Preveza
Partenza presto al mattino dopo la prima colazione in direzione nord-ovest, nella regione dell’Elide, con meta Olimpia (Patrimonio UNESCO), importante santuario panellenico dedicato a Hera e Zeus e luogo di nascita dei celebri giochi Olimpici, la più prestigiosa competizione sportiva mai esistita, che aveva la capacità di unire tutti i greci e fare cessare ogni ostilità. Secondo la tradizione le prime gare sportivo-religiose risalgono al 776 a.C. e si svolsero ogni 4 anni per oltre 1000 anni fino a quando vennero bandite dall’Imperatore Teodosio I, che insieme al suo successore
Partenza presto al mattino dopo la prima colazione in direzione nord-ovest, nella regione dell’Elide, con meta Olimpia (Patrimonio UNESCO), importante santuario panellenico dedicato a Hera e Zeus e luogo di nascita dei celebri giochi Olimpici, la più prestigiosa competizione sportiva mai esistita, che aveva la capacità di unire tutti i greci e fare cessare ogni ostilità. Secondo la tradizione le prime gare sportivo-religiose risalgono al 776 a.C. e si svolsero ogni 4 anni per oltre 1000 anni fino a quando vennero bandite dall’Imperatore Teodosio I, che insieme al suo successore distrusse i monumenti della città. Solo nel 1896 la Grecia istituì nuovamente le Olimpiadi, con la prima edizione ad Atene e poi, negli anni successivi, in una città diversa del mondo. Visiteremo il sito archeologico e il museo, che conserva iconiche sculture di grande valore artistico. Dopo pranzo ripartiamo e nei pressi di Patrasso attraversiamo il ponte sospeso che unisce il Peloponneso alla Grecia Centrale, proseguendo fino a raggiungere Arta, antica e graziosa città che costituisce la nostra porta di accesso alla regione dell’Epiro. Sistemazione in hotel, cena in ristorante locale per gustare ottimo pesce e pernottamento.Pasti: colazione in hotel, pranzo libero, cena in hotel.
Giorno 5
La selvaggia regione montagnosa dello Zagori
Dopo la prima colazione ci attende la visita del sito archeologico di Dodona, gemma nascosta dell’Epiro. Pur trovandosi ai margini del mondo classico, è stato il secondo santuario oracolare più prestigioso dopo Delfi, definito inoltre da Omero il più antico della Grecia (II millennio a.C.). Fu inoltre sede del comune degli Epiroti. Il Teatro di Pirro, con i suoi 17000 posti è uno dei più grandi del Paese e offre un meraviglioso panorama con il Monte Tomaro sullo sfondo. Procediamo quindi in direzione di Ioannina, capoluogo dell’Epiro, scenograficamente posta sulle sponde del
Dopo la prima colazione ci attende la visita del sito archeologico di Dodona, gemma nascosta dell’Epiro. Pur trovandosi ai margini del mondo classico, è stato il secondo santuario oracolare più prestigioso dopo Delfi, definito inoltre da Omero il più antico della Grecia (II millennio a.C.). Fu inoltre sede del comune degli Epiroti. Il Teatro di Pirro, con i suoi 17000 posti è uno dei più grandi del Paese e offre un meraviglioso panorama con il Monte Tomaro sullo sfondo. Procediamo quindi in direzione di Ioannina, capoluogo dell’Epiro, scenograficamente posta sulle sponde del lago Pamvotis. Dopo una passeggiata nella cittadella, dove sorgeva il sontuoso palazzo di Alì Pascià dalle vedute panoramiche sul lago e sul paesaggio circostante, riprendiamo il viaggio verso la regione montuosa dello Zagori. Perduta tra le imponenti montagne rocciose dell’Epiro è un paradiso sconosciuto al turismo di massa. Un rifugio di pietra, immerso in un paesaggio di alberi secolari e di acque cristalline, con una varietà di flora e di fauna tra le più ricche della Grecia. Grazie alla difficile accessibilità della zona si sono mantenuti intatti nel tempo ben 46 villaggi tradizionali, che ci incantano per le case, le strade e i ponti costruiti con la pietra carsica locale dai rinomati maestri intagliatori del luogo, oltre ad essere circondati dalla straordinaria bellezza naturale di un vasto ecosistema di boschi della catena montuosa del Pindo che si estende dall’Albania alla Grecia centrale. I villaggi tradizionali della zona sono particolari per le strade lastricate e le case in pietra, decorate con affreschi e tetti in legno intagliato. Ci troviamo nel Parco Nazionale del Pindo Settentrionale, il più grande parco nazionale della Grecia continentale. Arte e natura si fondono nello Zagori, offrendo scenari unici ed esperienze indimenticabili Nel villaggio di Monodendri un breve sentiero conduce ad un piccolo monastero, dal quale si può godere una prima panoramica della gola di Vikos, uno dei canyon più profondi al mondo.. Rientro ad Arta in serata per il pernottamento. Pasti: colazione in hotel, pranzo libero, cena in hotel.
Giorno 6
Il misterioso Nekromanteion: la soglia dell'Ade e la pittoresca Parga
Dopo la prima colazione proseguiamo seguendo la spettacolare costa ionia della regione dell’Epiro, dominata da alte montagne e profonde vallate. Lungo la strada ci appaiono i resti del vasto sito archeologico romano di Nikopoli, importante e ricca città, costruita da Ottaviano per celebrare la Vittoria di Azio (31 a.C.). Teatro, terme, monumenti (di epoca romana imperiale) e basiliche (IV-VI sec.), in un intreccio fra stile romanico e bizantino, ci riportano ai fasti dell’epoca. Con una leggera deviazione verso l’interno raggiungiamo Mesopotamos, vicino alla foce del mitico fiume
Dopo la prima colazione proseguiamo seguendo la spettacolare costa ionia della regione dell’Epiro, dominata da alte montagne e profonde vallate. Lungo la strada ci appaiono i resti del vasto sito archeologico romano di Nikopoli, importante e ricca città, costruita da Ottaviano per celebrare la Vittoria di Azio (31 a.C.). Teatro, terme, monumenti (di epoca romana imperiale) e basiliche (IV-VI sec.), in un intreccio fra stile romanico e bizantino, ci riportano ai fasti dell’epoca. Con una leggera deviazione verso l’interno raggiungiamo Mesopotamos, vicino alla foce del mitico fiume Acheronte. Visiteremo il suggestivo e inquietante Nekromanteion, l’oracolo dei morti più famoso dell’antichità, raccontato da Omero nell’Odissea. Un antico tempio greco dedicato ad Ade e Persefone, dove i devoti entravano in comunicazione con l’aldilà durante le cerimonie di necromanzia. Il sito archeologico è uno dei luoghi più affascinanti e meno conosciuti dell’antica Grecia ed era costituito da un corridoio labirintico e da alcuni cunicoli sotterranei. Sopra le antiche rovine sorge una più recente chiesa bizantina. Meravigliosa la vista che spazia sul territorio circostante fino al mare. Lasciamo la cupa atmosfera del Nekromanteion per ripartire in direzione della solare Parga, deliziosa località costiera, con le sue vivaci case color pastello che formano un anfiteatro sul mare cristallino e con la storica fortezza che si erge sulla sommità una collina. Tempo libero per godere dello straordinario paesaggio e successiva partenza per Kalambaka, ai piedi delle Meteore. Sistemazione in hotel e pernottamento.Pasti: colazione in hotel, pranzo libero, cena in ristorante tipico locale. Il Nekromanteion è la porta dell’Ade citata da Omero, quando narra la discesa di Ulisse negli Inferi, per consultare l’oracolo del veggente cieco Tiresia, da cui attendeva un responso sulla strada che l’avrebbe condotto all’amata Itaca. Il confine con l’aldilà è ripreso anche nell’Inferno di Dante. Il tempio dedicato ad Ade e Persefone si trovava sulle rive del noto fiume infernale Acheronte. Scoperto nel 1958 dall’archeologo Sotiris Dakaris, è ancora avvolto da fitti misteri. Per gli antichi Greci la parola “nekya” indicava un rito con il quale le anime dei defunti venivano evocate per essere interrogate sul futuro. La necromanzia, avveniva tramite la mediazione dei sacerdoti e aveva un profondo significato religioso. Solo a partire dal Medioevo è stata spesso associata alla magia oscura. I fedeli venivano sottoposti per giorni a sinistri riti preparatori come diete purificanti, recitazione di preghiere o passaggi per corridoi oscuri. I sacerdoti ricorrevano all’uso di piante, erbe e fumi allucinogeni per alterare le capacità sensoriali dei pellegrini e provocare vertigini e visioni. Durante gli scavi vennero rinvenuti semi di fave e lupini, che ingeriti crudi provocano questi effetti. Il rito si concludeva nella sala sacra al centro dell’edificio, dove forse esisteva un macchinario simile all’argano teatrale, che contribuiva a creare una suggestione scenica. La cupa atmosfera dell’architettura sotterranea generava infine un senso di disorientamento. che favoriva la proiezione in una dimensione altra. Edificato tra il IV e il III secolo a.C. il Nekromanteion venne dato alle fiamme dai Romani nel 167 a.C. che distrussero per sempre l’oscuro oracolo.
Giorno 7
Il fascino unico delle Meteore (UNESCO)
Dopo la prima colazione visiteremo il complesso delle Meteore (Patrimonio UNESCO), tra i monumenti più spettacolari di tutta la Grecia. Nella pianura della Tessaglia si innalzano grandi pilastri di roccia levigata, sulla cui cima i monaci bizantini hanno costruito i propri eremitaggi e monasteri ortodossi, dove vivere come anacoreti, lontano dalla società e più vicini al cielo. Un perfetto connubio di natura e religione. Meteore in greco significa “sospeso nell’aria” ed è proprio la sensazione che si prova ammirandole: monumenti sospesi, fino al secolo scorso raggiungibili solo
Dopo la prima colazione visiteremo il complesso delle Meteore (Patrimonio UNESCO), tra i monumenti più spettacolari di tutta la Grecia. Nella pianura della Tessaglia si innalzano grandi pilastri di roccia levigata, sulla cui cima i monaci bizantini hanno costruito i propri eremitaggi e monasteri ortodossi, dove vivere come anacoreti, lontano dalla società e più vicini al cielo. Un perfetto connubio di natura e religione. Meteore in greco significa “sospeso nell’aria” ed è proprio la sensazione che si prova ammirandole: monumenti sospesi, fino al secolo scorso raggiungibili solo mediante rudimentali carrucole e corde. La posizione isolata e di difficile accesso costituiva una difesa dalle frequenti incursioni turche e permise di mantenerli al sicuro. Ci troviamo catapultati in un paesaggio metafisico, dove il misticismo è tangibile e si respira un’autentica aria di pace. Lo sviluppo spirituale dei monasteri ha attratto privilegi imperiali e celebri artisti, che dipinsero affreschi, considerati capolavori della pittura bizantina. I primi monasteri risalgono al XIV secolo e in seguito ne vennero edificati altri, fino a un totale di 24. Di questi solo 6 sono visitabili e ancora oggi in funzione. Visiteremo due tra i seguenti monasteri: il Monastero della Varlaam, considerato il più singolare per architettura e iconografia; il Monastero della Trasfigurazione, il più antico, grande e solenne dei monasteri oggi esistenti delle Meteore, come dimostra anche la sua denominazione «Grande Meteoro»; Roussanou, raggiungibile con una piacevole passeggiata in mezzo al verde o Santo Stefano, costruito a balcone sulla pianura, con spettacolari scorci sul paesaggio. Partenza per Delfi con pranzo lungo la strada. All’arrivo sistemazione in albergo, cena e pernottamento.Pasti: colazione in hotel, pranzo libero, cena in hotel.
Giorno 8
Il sito archeologico di Delfi (UNESCO)
Prima colazione e partenza per il sito archeologico di Delfi (Patrimonio UNESCO), nella regione centrale della Focide. Lungo l’antica Via Sacra scopriremo passo dopo passo, come antichi pellegrini, le leggende e la quotidianità nel santuario oracolare di Apollo (IX secolo a.C.), il più importante di tutta l’antica Grecia. Secondo le credenze dell’epoca l’oracolo era la Pizia, sacerdotessa del tempio di Apollo che pronunciava gli enigmatici vaticini a chi la consultava, spesso su temi cruciali, come la decisione di entrare in guerra. Delfi era considerata il centro del mondo: nel
Prima colazione e partenza per il sito archeologico di Delfi (Patrimonio UNESCO), nella regione centrale della Focide. Lungo l’antica Via Sacra scopriremo passo dopo passo, come antichi pellegrini, le leggende e la quotidianità nel santuario oracolare di Apollo (IX secolo a.C.), il più importante di tutta l’antica Grecia. Secondo le credenze dell’epoca l’oracolo era la Pizia, sacerdotessa del tempio di Apollo che pronunciava gli enigmatici vaticini a chi la consultava, spesso su temi cruciali, come la decisione di entrare in guerra. Delfi era considerata il centro del mondo: nel tempio di Apollo era infatti custodito l’"omphalos" una pietra che identificava l’ombelico del mondo. Il sito archeologico si estende su più livelli ai piedi del Monte Parnasso, a 600 metri di altezza, immerso in un paesaggio ricco di fascino, con una vista sorprendente della valle fino al mare. Tra i monumenti principali visiteremo: il Tempio di Apollo e il Tesoro degli Ateniesi, ovvero un tempio in stile dorico del VI secolo a.C. che ospitava le offerte destinate al dio Apollo e il teatro, costruito nel IV secolo a.C. per ospitare i giochi pitici in onore del dio Apollo e successivamente rivisitato in epoca romana. La visita continua nel museo, dove sono custoditi splendidi reperti venuti alla luce con lo scavo, tra cui la famosa statua dell’Auriga. Lasciamo Delfi con destinazione Atene. Arrivo ad Atene, sistemazione in albergo, cena e pernottamento. Pasti: colazione in hotel, pranzo libero, cena in ristorante tipico locale.
Giorno 9
Atene - partenza
Dopo la prima colazione, in base all’orario del volo, tempo libero a disposizione e trasferimento in aeroporto. Pasti: colazione in hotel.