Giorno 1
Partenza dall'Italia per Sofia, la capitale bulgara
Partenza da Milano con volo di linea per Sofia via scalo europeo. All’arrivo incontro con la guida locale parlante italiano e sistemazione in hotel. Cena e pernottamento in hotel. NB: La quota di partecipazione è valida ed è la medesima sia per partenza da Milano che da Roma con voli Alitalia.Per partenze dagli altri aeroporti italiani (Milano e Roma esclusi) si applica il supplemento “Partenza da altre città”.
Giorno 2
La città-museo di Koprivshtiza, il Complesso templare trace di Starosel e le imponenti mura di Hissaria
Prima colazione. Partenza per la cittadina di Koprivshtiza, tra i più importanti centri culturali del paese, per la visita del centro storico che ospita alcune tra le più belle dimore antiche e tipiche di tutta la Bulgaria. La città è una tra le poche della nazione a conservare lo stesso aspetto che aveva durante il periodo del Risorgimento (o Risveglio) Bulgaro (sec. XVIII-XIX). Di questo periodo si possono osservare circa 388 monumenti: case, ponti ad archi, chiese, fontane autentiche e mura di pietra. Durante il percorso ci soffermeremo in particolare presso la Chiesa della Assunzione
Prima colazione. Partenza per la cittadina di Koprivshtiza, tra i più importanti centri culturali del paese, per la visita del centro storico che ospita alcune tra le più belle dimore antiche e tipiche di tutta la Bulgaria. La città è una tra le poche della nazione a conservare lo stesso aspetto che aveva durante il periodo del Risorgimento (o Risveglio) Bulgaro (sec. XVIII-XIX). Di questo periodo si possono osservare circa 388 monumenti: case, ponti ad archi, chiese, fontane autentiche e mura di pietra. Durante il percorso ci soffermeremo in particolare presso la Chiesa della Assunzione (o della Dormizione – Uspenie Bogorodichno), realizzata nel 1817 sul luogo di una chiesa più antica. Al suo interno meritano una nota particolare il trono in legno del vescovo e l’iconostasi che conserva icone autentiche. Entreremo poi in due delle sessanta case–museo che sono la cifra principale della cittadina: abitazioni realizzate in legno e argilla tra il 1700 e il 1800, impreziosite da affreschi e decori in legno intarsiato.L’itinerario prosegue quindi verso Starosel per la visita del Complesso templare trace, uno tra i più importanti siti archeologici dell’antica Tracia, in cui le uniche rovine visitabili sono il tempio di Chetinyovata Mogila, e la tomba detta Horizon, poco lontana. Si tratta del più grande tempio trace scoperto fino ad oggi, visibile nel raggio di decine di chilometri. Un edificio grandioso, con una scala monumentale, un tempo fiancheggiata da due statue di leoni a grandezza naturale, risalente al IV secolo a.C. Successivamente ci sposteremo verso Hissaria. L’area in cui sorge la cittadina è caratterizzata dal clima mite e dalla presenza di numerose sorgenti minerali, già note in epoca romana. L’odierno abitato sorge infatti sul luogo dell'insediamento romano di Augustae. Le più imponenti vestigia dell’antichità sono i resti delle mura, erette nel VI secolo su precedenti fortificazioni di epoca romana. Nella zona circostante le mura sono state rinvenute fondazioni di alcune basiliche, bizantine, mentre nel vicino parco si trova una tomba romana (IV secolo) a pianta quadrata, ornata di affreschi e da un mosaico. Ultima tappa della giornata sarà la città di Kazanlak, capoluogo e città principale della Valle dei Re Traci o Valle delle Rose. Sistemazione nelle camere riservate in hotel. Pensione completa.
Giorno 3
La Valle dei Re Traci
Giornata dedicata alla scoperta all’area conosciuta come la Valle dei Re Traci, nota anche come la Valle delle Rose, grazie alle estese piantagioni di questi fiori, il cui olio viene utilizzato in numerosi prodotti cosmetici. Il programma inizia con la visita della Tomba trace più famosa, la cui caratteristica principale sono le pregiate pitture murali di età ellenistica. La tomba, scoperta per caso nel 1944 durante la realizzazione di un bunker antiaereo, risale al IV sec. a.C. ed è inserita nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 1979. Dall'esterno si presenta
Giornata dedicata alla scoperta all’area conosciuta come la Valle dei Re Traci, nota anche come la Valle delle Rose, grazie alle estese piantagioni di questi fiori, il cui olio viene utilizzato in numerosi prodotti cosmetici. Il programma inizia con la visita della Tomba trace più famosa, la cui caratteristica principale sono le pregiate pitture murali di età ellenistica. La tomba, scoperta per caso nel 1944 durante la realizzazione di un bunker antiaereo, risale al IV sec. a.C. ed è inserita nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 1979. Dall'esterno si presenta come una semplice collina di terra a forma conica ricoperta di erba, che emerge dal profilo piatto della pianura circostante. La parte interna è costituita da uno stretto corridoio a volta trapezoidale che immette in una camera funeraria rotonda. Gli affreschi che la ricoprono mostrano qualcosa di nuovo e originale per il periodo: nelle scene di guerra manca la furia della battaglia vera e propria, così caratteristica per l'epoca ellenistica. Si pensa che le raffigurazioni dei fregi del dròmos (corridoio che conduce all'ingresso della sepoltura) non vogliano rappresentare scene propriamente belliche o gesta eroiche del defunto, ma solo dei ludi funebri. Ulteriore aspetto che caratterizza e rende unica la tomba di Kazanlak è l'iconografia del banchetto funebre, che non ha niente in comune con altri monumenti traci che trattano lo stesso soggetto: qui manca infatti il letto sul quale di solito giace il defunto. Nota importante: si può visitare unicamente la riproduzione fedele del monumento, in quanto le autorità competenti hanno valutato come troppo rischioso l’esposizione degli affreschi tombali all’interazione con i visitatori.Al termine della visita, l’itinerario ci condurrà alla tomba di Goliama Kosmatka, scoperta dal compianto archeologo bulgaro Georgi Kitov. Il 19 agosto 2004 Kitov rinvenne nei pressi di un tumulo fuori dalla città di Shipka (area che in seguito fu chiamata Golyamata Kosmatka), una maschera mortuaria d'oro. A seguito di questo ritrovamento, il 21 settembre dello stesso anno fu intrapreso uno scavo nell’area circostante che portò alla luce, inizialmente di una grande testa di bronzo e successivamente dell'ingresso di una tomba: una delle più maestose e ricche tombe di un re trace, sepolto con il suo cavallo. Edificata originariamente come tempio, la costruzione risale al V sec. a.C. e si compone di tre camere e un corridoio lungo 26 m. L’iscrizione sulla corazza protettiva indica il nome del sovrano che qui fu sepolto in seguito, Seutes: quasi certamente il famoso Seute III (morto nel 300 a.C.), protagonista indiscusso del primo ellenismo e fondatore (tra il 325 e il 315 a.C.) di Seutopoli, l’antica capitale della tribù degli Odrisi nonché unica città costruita dai traci, che di solito dimoravano in piccoli villaggi. I resti della città non sono più visibili perché coperti nel 1956 dalle acque del lago artificiale di Koprinka.Proseguiremo poi con la visita del Museo Storico Regionale di Kazanlak. Il museo, fondato nel 1901, è uno dei più vecchi musei regionali della Bulgaria. Al suo interno sono custoditi più di 50.000 reperti, una ricca testimonianza della cultura di questa regione. Il museo è stato creato con lo scopo di proteggere, esaminare e diffondere l'intero patrimonio storico della regione di Kazanlak, comprese tutte le tombe traci dalla Valle dei Re. Ultima tappa della giornata sarà il Museo della Rosa, al cui interno sono raccolte fotografie originali e documenti relativi alla coltivazione e alla lavorazione delle rose nell’età del Risorgimento bulgaro. La visita, è un’occasione per osservare gli strumenti utilizzati per coltivare i giardini, i vecchi e i nuovi metodi di estrazione del pregiato olio che si ricava dai fiori, nonché i recipienti utilizzati per immagazzinare e trasportare olio e acqua di rosa. Pensione completa.
Giorno 4
L'antica città di Stara Zagora e Plovdiv, la Firenze della Bulgaria
Partenza verso Stara Zagora il cui nome tradotto significa “vecchia città dietro la montagna”. Una città antica, con una lunga storia di oltre 2300 anni, nel corso dei quali è stata conosciuta con diversi nomi, tra questi: Vereia, Beroe, Augusta Traiana, Železnik, Eski Zagra. Oggi Stara Zagora si caratterizza per la sua particolare pianta urbanistica: nel 1878 all'architetto jugoslavo Lubor Bayer riprogettò la città realizzando un disegno a scacchiera con vie esclusivamente dritte; qui non esistono curve. Tra i luoghi di maggior interesse a cui dedicheremo
Partenza verso Stara Zagora il cui nome tradotto significa “vecchia città dietro la montagna”. Una città antica, con una lunga storia di oltre 2300 anni, nel corso dei quali è stata conosciuta con diversi nomi, tra questi: Vereia, Beroe, Augusta Traiana, Železnik, Eski Zagra. Oggi Stara Zagora si caratterizza per la sua particolare pianta urbanistica: nel 1878 all'architetto jugoslavo Lubor Bayer riprogettò la città realizzando un disegno a scacchiera con vie esclusivamente dritte; qui non esistono curve. Tra i luoghi di maggior interesse a cui dedicheremo del tempo troveremo: il Museo Storico Regionale, fondato nel 1907, che conserva numerosi reperti archeologici di varie epoche, dalla preistoria fino al XX secolo. La ricchezza dei manufatti esposti al pubblico testimoniano l’importanza della città e del territorio nel corso dei secoli; il Foro, realizzato in epoca romana quando la città si chiamava Augusta Traiana (in onore dell’Imperatore Traiano). Durante la dominazione romana fu una delle più importanti città della Tracia, organizzata sul modello delle città greche. I numerosi tumuli dispersi a gruppi in tutta la regione sono un'indicazione della densità della popolazione dei centri antichi. Successivamente visiteremo il Museo Neolitico che conserva tra i più importanti reperti al mondo di abitazioni e manufatti che testimoniano la “nascita dell'Europa”. Ci sposteremo quindi verso Plovdiv, capitale della cultura Europea 2019 e nota nell’antichità come Filippopoli, in quanto fondata da Filippo il Macedone, padre di Alessandro Magno. Seconda città più importante della Bulgaria, Plovdiv è posta su diversi colli, da cui il nome datole dai romani Trimontium. Passeggiata nel centro storico per ammirare le numerose vestigia di epoca romana: il Foro, il teatro greco, il decumano rinvenuto nel sottosuolo della città moderna e perfettamente restaurato. Pernottamento in hotel.Pensione completa.
Giorno 5
Plovdiv, la città delle Sei Colline e il Monastero di Bachkovo
Dopo la colazione dedicheremo la prima parte della giornata al proseguimento della visita di Plovdiv: città vivace e cosmopolita, considerata la capitale culturale della Bulgaria. Una città universitaria in cui antico e moderno ben si coniugano, piena di storia, di cose da vedere e da raccontare. Per questa ragione e per molto altro ancora la città è spesso definita la Firenze bulgara. Con le sue gallerie d'arte, le strade lastricate e i caffè frequentati da artisti, si potrebbe anche definire la Parigi dei Balcani. Un luogo che, dopo la fine dell’era sovietica, è in continua
Dopo la colazione dedicheremo la prima parte della giornata al proseguimento della visita di Plovdiv: città vivace e cosmopolita, considerata la capitale culturale della Bulgaria. Una città universitaria in cui antico e moderno ben si coniugano, piena di storia, di cose da vedere e da raccontare. Per questa ragione e per molto altro ancora la città è spesso definita la Firenze bulgara. Con le sue gallerie d'arte, le strade lastricate e i caffè frequentati da artisti, si potrebbe anche definire la Parigi dei Balcani. Un luogo che, dopo la fine dell’era sovietica, è in continua ristrutturazione; un luogo che ha dato i natali a numerose personalità di spicco come, tra gli altri, lo scrittore, musicista, cantante, attore e regista di spettacoli teatrali e lirici Moni Ovadia. Plovdiv, rappresenta un incrocio variopinto di stili, epoche e tradizioni diverse. Qui è inoltre possibile visitare un intero quartiere composto da antichi edifici realizzati nello stile definito il “barocco di Plovdiv”. Seguendo le strade ciottolose che si sviluppano lungo le sei colline su cui poggia la città si potranno ammirare le tante abitazioni che per decenni hanno ospitato le più importanti famiglie locali. Oggi, una di queste case, costruita nel 1847, ospita lo splendido Museo etnografico. A poca distanza si trova poi il suggestivo quartiere “Stariat Grad”, con la splendida chiesa dedicata ai SS. Costantino ed Elena costruita nel 1832: un complesso monastico al cui interno sono custodite preziose icone, tra le quali una rarissima ricoperta in argento che raffigura i santi a cui la chiesa è dedicata (XIV secolo). Partiremo quindi per il Monastero di Bachkovo, nei pressi di Plovdiv, posto tra i primi contrafforti dei monti Rodopi, nella valle del fiume Cepelarska. Il monastero, costruito nel 1083, è conosciuto principalmente per la sua originale forma architettonica oltre che per i tesori e le collezioni di libri che custodisce. L’aspetto più interessante del complesso è rappresentato dalla serie di affreschi che ricopre interamente il monastero, la chiesa e l’ossario. Al centro del monastero si trovano due chiese unite fra loro: la più piccola, dedicata agli arcangeli Michele e Gabriele, del XII secolo (non visitabile, per lavori) e la grande dedicata alla Vergine Maria del 1604 a cui, nel 1643, fu aggiunto il nartece. Il monastero di Bachkovo, secondo per importanza storica e valore artistico solo al monastero di Rila, grazie alla veneratissima icona della Vergine (VII sec.), conservata nella chiesa principale, è un luogo di forte devozione, dove vengono officiati numerosi battesimi e matrimoni.Al termine della visita proseguiremo infine per Bansko, situata a 925 metri di altitudine e nota come la località sciistica più moderna in Bulgaria. Sistemazione in albergo e pernottamento.Pensione completa.
Giorno 6
In Grecia: il sito archeologico di Filippi e Kavala, l'antica città lungo la Via Egnatia
Dopo la prima colazione partenza verso il confine greco, superato il quale ci fermeremo per la visita al sito archeologico di Filippi, antica città fondata da Filippo II il Macedone (356 a.C.) e successivamente conquistata dai Romani (168 a.C.). Nell'ottobre del 42 a.C. fu teatro della famosa battaglia di Filippi, scontro decisivo tra le truppe di Ottaviano e Antonio contro quelle degli uccisori di Giulio Cesare, Bruto e Cassio. Ottaviano, divenuto successivamente Augusto la eresse al rango di colonia. Qui, inoltre, San Paolo battezzò la prima cristiana d'Europa – Santa Lidia. Durante la
Dopo la prima colazione partenza verso il confine greco, superato il quale ci fermeremo per la visita al sito archeologico di Filippi, antica città fondata da Filippo II il Macedone (356 a.C.) e successivamente conquistata dai Romani (168 a.C.). Nell'ottobre del 42 a.C. fu teatro della famosa battaglia di Filippi, scontro decisivo tra le truppe di Ottaviano e Antonio contro quelle degli uccisori di Giulio Cesare, Bruto e Cassio. Ottaviano, divenuto successivamente Augusto la eresse al rango di colonia. Qui, inoltre, San Paolo battezzò la prima cristiana d'Europa – Santa Lidia. Durante la sosta visiteremo l'omonima chiesa sorta su questo luogo, sacro per i cristiani. Proseguiremo poi verso Kavala, situata nell’omonimo golfo, di fronte all'isola di Taso. Kavala è una delle più importanti città della Grecia del Nord oltre ad avere una storia ricca. Le piazze spaziose, gli edifici contemporanei e i centri commerciali sul lato ovest della città formano un piacevole contrasto con le vecchie case tradizionali, i piccoli giardini e i vicoli che contrassegnano il versante orientale. Anche il porto, con i suoi innumerevoli caicchi vivacemente colorati ormeggiati lungo il lungomare, è particolarmente suggestivo. Tra gli imponenti monumenti della città di particolare interesse è il Kamares, il vecchio acquedotto medievale risalente al periodo bizantino. Merita poi una sosta il castello (o la cittadella) di Kavala che domina la sommità della penisola, dove sorge la città vecchia. La forma attuale del castello risale al primo quarto del XV secolo e fu realizzata su fondamenta dell'epoca bizantina. Pensione completa.
Giorno 7
Il museo di Amfipoli, Stagira, città natale di Aristotele e minicrociera intorno al Monte Athos
Dopo la prima colazione partiremo per Amfipoli: antica città greca posta tra la Tracia e la Macedonia, presso la foce dello Strimone. Fondata dagli Ateniesi nel 437 a.C. sul preesistente borgo degli Edoni, dopo un periodo di autonomia, passò sotto il dominio macedone. Successivamente, durante la dominazione romana, fu capitale della provincia di Macedonia. La sua prosperità fu dovuta in particolare alla sua posizione strategica. Amfipoli era infatti attraversata dalla Via Egnatia, una delle famose strade romane, che ricalcava una millenaria direttrice di comunicazione est-ovest tra il basso
Dopo la prima colazione partiremo per Amfipoli: antica città greca posta tra la Tracia e la Macedonia, presso la foce dello Strimone. Fondata dagli Ateniesi nel 437 a.C. sul preesistente borgo degli Edoni, dopo un periodo di autonomia, passò sotto il dominio macedone. Successivamente, durante la dominazione romana, fu capitale della provincia di Macedonia. La sua prosperità fu dovuta in particolare alla sua posizione strategica. Amfipoli era infatti attraversata dalla Via Egnatia, una delle famose strade romane, che ricalcava una millenaria direttrice di comunicazione est-ovest tra il basso Adriatico e l'Egeo settentrionale. Il ritrovamento recente, nella zona, di un sepolcro monumentale, il più grande mai trovato in Grecia, ha fatto scalpore oltre che per la sontuosità della costruzione, anche per l’ipotesi (smentita) che potesse essere quello di Alessandro Magno. Purtroppo, non è ancora visitabile, e noi ci limiteremo alla scoperta del museo annesso al vasto sito della città antica. Al termine della visita proseguiremo verso Stagira l’odierna Stavro: altra antica città di Macedonia situata nella penisola Calcidica, nota soprattutto per aver dato i natali al filosofo Aristotele. Fondata nel 656 a.C. da coloni greci di Andros, isola delle Cicladi, nel 480 a.C. fu occupata dal persiano Serse. Atene tentò di conquistarla, ma invano; vi riuscì invece Filippo II di Macedonia che, quando Aristotele divenne precettore del figlio Alessandro, decise di ricostruirla in suo omaggio. Procederemo quindi per il porto di Ouranoupoli. Qui ci imbarcheremo su di un battello per una minicrociera* intorno al Monte Athos, un promontorio lungo una cinquantina di chilometri e largo una decina, situato sull'estremo orientale della penisola Calcidica. Durante la crociera, che costeggia la penisola ammireremo otto dei venti monasteri sorprendentemente abbarbicati agli speroni della costa. Al termine della crociera proseguiremo per Salonicco per il pernottamento.Pensione completa. *In caso di cancellazione della crociera da parte della compagnia di navigazione sarà organizzata una visita alternativa da decidersi sul posto.
Giorno 8
Salonicco, la seconda città per importanza della Grecia
Giornata dedicata alla visita della città di Salonicco, l'antica Tessalonica, che porta il nome della figlia di Filippo II, sorellastra di Alessandro Magno. Seconda città della Grecia ma, soprattutto un rinomato centro di arte e di cultura, nel 1997 è stata nominata Capitale europea della Cultura. La città, importante centro culturale e commerciale sin dall'antichità, durante il periodo bizantino arrivò a superare per rilevanza la stessa Atene. Fu uno dei primi centri della cristianità e secondo la tradizione fu visitata da San Paolo nel 49 d.C. Inoltre, per secoli ospitò una
Giornata dedicata alla visita della città di Salonicco, l'antica Tessalonica, che porta il nome della figlia di Filippo II, sorellastra di Alessandro Magno. Seconda città della Grecia ma, soprattutto un rinomato centro di arte e di cultura, nel 1997 è stata nominata Capitale europea della Cultura. La città, importante centro culturale e commerciale sin dall'antichità, durante il periodo bizantino arrivò a superare per rilevanza la stessa Atene. Fu uno dei primi centri della cristianità e secondo la tradizione fu visitata da San Paolo nel 49 d.C. Inoltre, per secoli ospitò una fiorente minoranza ebraica (sefardita) giunta dalla Spagna ai tempi di Isabella di Castiglia e Ferdinando di Aragona. La comunità prosperò fino alla Seconda Guerra Mondiale quando la furia nazista cancellò secoli di storia in pochi mesi. Inizieremo la visita della città partendo dall’arco trionfale di Galerio e la Rotonda, nella città bassa, e proseguiremo quindi con le chiese Agios Georgios e Agia Sofia nei cui interni sono custoditi preziosi mosaici. Visiteremo poi la Torre bianca, il bellissimo Museo Archeologico Nazionale, con splendidi monili aurei risalenti all’epoca macedone e il Museo di Arte Bizantina, con la sua ricca collezione di icone.Pensione completa.
Giorno 9
La necropoli reale di Verghina, le tombe di Mieza, la città dove fu educato Alessandro Magno, e Pella, l'antica capitale macedone. Poi di nuovo Bulgaria
Prima colazione. Partenza per la necropoli reale di Verghina, uno dei siti archeologici più importanti della Grecia, scoperta nel 1977 non lontano da Veria. Nell’area vennero alla luce i tumuli reali appartenenti a Filippo II e ai re macedoni, che ora sono raggruppati in una struttura ipogea che comprende, oltre ai sepolcri, di cui è visitabile soltanto la facciata, anche un interessante museo. La tomba più importante, quella di Filippo II, è costituita da due stanze: un’anticamera e una camera principale, entrambe coperte da volte a botte. Nella prima furono rinvenute le ceneri di una
Prima colazione. Partenza per la necropoli reale di Verghina, uno dei siti archeologici più importanti della Grecia, scoperta nel 1977 non lontano da Veria. Nell’area vennero alla luce i tumuli reali appartenenti a Filippo II e ai re macedoni, che ora sono raggruppati in una struttura ipogea che comprende, oltre ai sepolcri, di cui è visitabile soltanto la facciata, anche un interessante museo. La tomba più importante, quella di Filippo II, è costituita da due stanze: un’anticamera e una camera principale, entrambe coperte da volte a botte. Nella prima furono rinvenute le ceneri di una donna, forse Meda di Odessa o Cleopatra Euridice, le mogli più giovani del sovrano. La seconda stanza è invece quella riservata a Filippo. Visiteremo poi i dintorni della antica città di Mieza, il cui primo impianto urbano fu opera di Filippo II. Qui, Aristotele educò il figlio del sovrano, Alessandro, il quale poi abbellì e ingrandì la città. La nostra visita verterà soprattutto sui sepolcri della zona, la caratteristica decisamente più notevole. Successivamente partiremo verso Pella dove sorgono le rovine dell’antica capitale della Macedonia. La città fu fondata da Archelao I per diventare la capitale del Regno di Macedonia, e fu anche sede dell'impero di Filippo II e Alessandro Magno. Nel 168 a.C., dopo la sconfitta dei Macedoni a opera dei Romani a Pidna, Pella fu saccheggiata e privata della maggior parte dei suoi tesori, accumulati grazie alle grandi imprese di Alessandro in Asia. Sosteremo poi al nuovo Museo Archeologico. Al termine della visita proseguimento verso la Bulgaria; arrivo a Sandanski, sistemazione in hotel e pernottamento. Pensione completa.
Giorno 10
Il Monastero di Rila e la Chiesa di Boyana, monumenti culturali protetti dall'Unesco
Dopo la prima colazione partenza per visitare il Monastero di Rila, monumento culturale protetto dall'UNESCO, considerato il più importante monastero dei Balcani. Fondato nel secolo X da San Ivan Rilski, questo monastero ha rappresentato per secoli un fondamentale punto di riferimento culturale del Paese ed uno dei principali centri del Cristianesimo Ortodosso. All’interno della chiesa del monastero si possono ammirare affreschi realizzati fra il 1840 e il 1848 dai più famosi maestri bulgari dell’epoca quali Zahari Zograf e Dimitar Molerov. Il contesto è magnifico, si apprezza la
Dopo la prima colazione partenza per visitare il Monastero di Rila, monumento culturale protetto dall'UNESCO, considerato il più importante monastero dei Balcani. Fondato nel secolo X da San Ivan Rilski, questo monastero ha rappresentato per secoli un fondamentale punto di riferimento culturale del Paese ed uno dei principali centri del Cristianesimo Ortodosso. All’interno della chiesa del monastero si possono ammirare affreschi realizzati fra il 1840 e il 1848 dai più famosi maestri bulgari dell’epoca quali Zahari Zograf e Dimitar Molerov. Il contesto è magnifico, si apprezza la spettacolarità dell’opera umana abbinata alla serenità trasmessa dalla singolare posizione del monumento, incastonato tra picchi ammantati da boschi. Proseguimento quindi per Sofia e trasferimento nella periferia della capitale per visitare la Chiesa di Boyana (patrimonio UNESCO). Questa chiesa, inserita in un parco di alberi secolari, rappresenta uno straordinario ed unico esempio dell’architettura ecclesiastica medioevale dell’area balcanica. Costruita nel secolo X, presenta alcuni affreschi risalenti al secolo XIII che per la tecnica adottata costituiscono una anticipazione degli innovativi temi stilistico – esecutivi della grande pittura italiana. Ultima tappa della giornata sarà il Museo Storico Nazionale – il più importante della Bulgaria che propone una vasta collezione di più di reperti, dalla preistoria ad oggi. I pezzi di maggior interesse presenti sono il Tesoro di Panagjurište, corredo aureo attribuito a re Seute III, ed il tesoro del re Kotys I. Al termine delle visite sistemazione in hotel e pernottamento.Pensione completa.
Giorno 11
Visita di Sofia e in serata partenza per il rientro in Italia
Dopo la prima colazione visiteremo l’elegante capitale bulgara: una città gradevole, piena di attrazioni risalenti a periodi storici diversi, ricca di verde, ma con il carisma della capitale. Il centro storico “raccolto” la rende piacevolmente fruibile anche a piedi. Ne visiteremo i monumenti più rappresentativi. Per citarne alcuni: la Rotonda di San Giorgio, dalla tipica pianta circolare, realizzata in epoca paleocristiana; la chiesa di Santa Sofia, uno dei più antichi santuari del paese dalla storia lunga e travagliata; la famosa Cattedrale Aleksander Nevski, l’edificio più
Dopo la prima colazione visiteremo l’elegante capitale bulgara: una città gradevole, piena di attrazioni risalenti a periodi storici diversi, ricca di verde, ma con il carisma della capitale. Il centro storico “raccolto” la rende piacevolmente fruibile anche a piedi. Ne visiteremo i monumenti più rappresentativi. Per citarne alcuni: la Rotonda di San Giorgio, dalla tipica pianta circolare, realizzata in epoca paleocristiana; la chiesa di Santa Sofia, uno dei più antichi santuari del paese dalla storia lunga e travagliata; la famosa Cattedrale Aleksander Nevski, l’edificio più grande e visibile della città; e ancora la chiesa cattolica “Beato Giovanni XXIII, di rito bizantino-slavo, sorta su un terreno che monsignor Roncalli (il futuro Papa Giovanni XXIII) – allora visitatore apostolico in Bulgaria – aveva acquistato nella speranza di costruirvi un Seminario; la Sinagoga, una delle più grandi sinagoghe sefardite d'Europa: un edificio monumentale in stile neomoresco, caratterizzata da cupole variopinte e torri, costruita tra il 1905 e il 1909. Pranzo libero e nel tardo pomeriggio trasferimento in aeroporto e partenza per il rientro in Italia. 1. Koprivshtiza: casa tipica 2. Maschera funeraria 3. Monastero di Rila