L'AFRICA DEGLI ESPLORATORI: L'INCONTRO CON IL POPOLO SURMA

ETIOPIA | L'AFRICA DEGLI ESPLORATORI: L'INCONTRO CON IL POPOLO SURMA

A partire da 5380 €

DURATA
PARTECIPANTI
14 Giorni (11 Notti) Minimo: 8 / Massimo: 12
DATA PARTENZA
LA PARTENZA E'
22 Febbraio 2024
21 Novembre 2024
PREZZI A PARTIRE DA:
Quota base individuale
5380 €
Terra varia e multicolore, ricca di odori e di sensualità, di umori, di una forza che sconvolge, dove lo spazio diventa un’astrazione. Terra antica e selvaggia, estesa al di là delle proprie alte montagne. Dove tutto ha avuto origine e dove tutto è ancora legato alle origini; dove si sente palpitare il cuore dell’Africa profonda.

Perché Noi

  • Viaggiamo in Etiopia da più di 25 anni.
  • Il nostro circuito è accompagnato da un Esperto profondo conoscitore di luoghi e popoli.
  • L'itinerario è effettuato con jeep Toyota 4X4  dove prendono posto 3 clienti + autista per veicolo. Ogni partecipante ha quindi un posto finestrino garantito
  • 5 pernottamenti sono previsti in tenda igloo, per permetterci di addentrarci nel territorio Surma più autentico. Forniti lettini, materassini di gomma piuma, tenda doccia, tavolo e sedie per i pasti consumati al campo.

I nostri Esperti

Day by Day

Giorno 1

Partenza con volo di linea, arrivo ad Addis Abeba il giorno seguente

Partenza in serata con volo di linea per Addis Abeba. Pasti e pernottamento a bordo. Arrivo previsto la mattina seguente.  

Giorno 2

Arrivo ad Addis Abeba e visita della città

Arrivo ad Addis Abeba, disbrigo delle formalità e trasferimento in hotel. Nel pomeriggio visita dei luoghi e monumenti più significativi della città. Addis Abeba, ovvero il "nuovo fiore" in amarico, sorse come piccolo agglomerato sull'altopiano lungo le rotte carovaniere e, dopo l'ampliamento operato da Menelik II nel 1887, si popolò rapidamente fino a raggiungere gli attuali 4-5 milioni di abitanti. Interessante notare che prima che nella zona venissero introdotti gli eucalipti (1896), la capitale rischiò di essere abbandonata a causa della mancanza di legna da ardere. Posta a 2.324
Giorno 3

Addis Abeba - lago Wonchi

Si parte alla volta del lago Wonchi, a circa 160 km dalla capitale. Il percorso si snoda tra terreni agricoli, valli e paesaggi natutali molto rilassanti. Questo lago ha riempito il cratere di un vulcano, ora spento, la cui cima si trova a 3380 metri sul livello del mare, e che contiene anche sorgenti minerali calde, cascate e bellissime vallate, oltre ad un monastero. Una volta a destinazione si potrà percorrere un sentiero di 4 km lungo il bordo del lago, passando da campi verdi e piccoli villaggi. E’ prevista anche una gita in barca sul lago stesso. Pranzo a picnic, cena e pernottamento
Giorno 4 - 5

il popolo Guraghe

Continuando il nostro percorso entriamo nello splendido territorio Guraghe. L’area compresa tra Wolisso e Wolkite è abitata dal popolo Guraghe, appartenente al gruppo linguistico Semitico proveniente da nord intorno al 9° Secolo durante l’espansione del Regno Cristiano verso sud. I Guraghe sono uno dei popoli più notevoli e laboriosi dell’Etiopia che occupano l'area a est del fiume Gibe da centinaia di anni. Divisi in unità politiche tradizionali indipendenti, sono in prevalenza agricoltori, soprattutto di banana, e allevatori. A molti gruppi di artigiani (fabbri, conciatori di
Giorno 6

i popoli Dizi - Tum

Si continua verso Mizanteferi e Shoa Ghimira per incontrare le popolazioni Dizi, Definiti a volte come nilotici, altre come nilo-camiti, questi clan, che includono i Mursi, i Bodi e i Surma, sarebbero in realtà i resti di antichissime popolazioni camitiche, spinte a ovest e a nord oltre il fiume Omo da successive ondate di invasori provenienti da est… Le etnie “selvagge” dell’Omo Inferiore sono prive di ogni forma di cultura materiale avanzata, ma in compenso possiedono un ricco universo simbolico. Il simbolismo è presente ovunque: cicatrici, piume di struzzo, crocchie, gioielli e
Giorno 7

il popolo Surma

Ai margini sud occidentali dell’Etiopia, lungo le vallate al confine col Sudan, vive il gruppo nilotico più intatto: i Surma, o Suri, che sono stati sloggiati dalle loro terre ancestrali dai Bumi, loro tradizionali nemici. Allevatori e guerrieri, sono in perenne conflitto tribale per il bestiame ed i pascoli. Il bestiame governa la vita quotidiana, l’economia e la stessa società: grazie alla dote in bovini delle sorelle, i maschi potranno a loro volta sposarsi e il clan si organizza in funzione delle continue razzie subite o inflitte. Mais e sorgo integrano la dieta dei Surma basata
Giorno 8

il popolo Karo - Turmi

Entriamo nel territorio dei Karo, una popolazione di ceppo nilotico che vive in capanne di forma circolare divise in due zone separate da un grande spiazzo centrale. Ormai ridotti ad alcune centinaia di individui, i Karo hanno una corporatura atletica con un’altezza media di un metro e novanta e gli uomini riservano molta cura all’acconciatura, che viene studiata nei minimi dettagli. La volontà di differenziazione si esprime tuttavia soprattutto nella pittura corporale, che presso i Karo diventa una vera e propria forma d’arte. I Karo, dai grandi occhi e dalla curiosità inesauribile,
Giorno 9

Omorate e i Dassanech - gli Hamer

Partenza per il  villaggio di Omorate, il più meridionale dell’Etiopia, l’ultimo paese prima del Lago Turkana, prima del Kenya. Ricordiamo di portare con se il passaporto, che potrebbe essere richiesto alla frontiera. Escursione in barca sul fiume Omo per incontrare i Dassanech, fino a pochi anni fa conosciuti col nome “Galeb” si muovono in questo vasto territorio inseguendo l’acqua e i pascoli. I Dassanech sono gli unici nella valle dell’Omo a parlare una lingua cuscitica, sono suddivisi in otto clan, alcuni di natura seminomade, ciascuno con una propria identità e legati a
Giorno 10

il mercato Hamer - Konso

Mattinata dedicata al bellissimo mercato settimanale degli Hamar. Il giorno di mercato è il momento sociale per eccellenza che richiama le varie popolazioni locali ognuno nel suo “abito” migliore; uomini e donne Hamar hanno grande cura delle loro acconciature, che ne accentuano la bellezza e simboleggiano status sociale, valore e coraggio.  Le mercanzie sono povere e di uso quotidiano: miele, bucce di caffè, qualche cereale, ocra; molto colorato è anche il mercato del bestiame.  Nel pomeriggio visita ad un villaggio hamer, per capire il loro modo di vivere e la loro cultura.
Giorno 11

monte Chencha e i Dorze

Verso Arbaminch, tra le montagne, visiteremo un villaggio Dorze. Questa popolazione mantiene ancor oggi cultura e tradizioni molto originali. Il gruppo etnico dei Dorze è famoso per le capanne a forma di proboscide di elefante, davvero particolari, e per la coltivazione della falsa banana, dalle radici delle quali proviene il loro pane tradizionale chiamato Kotcho, oltre che per la tessitura del cotone. Si rientra quindi ad Arbaminch. Cena e pernottamento in hotel

Giorno 12

lago Chamo - Awassa

La mattinata è dedicata ad una escursione in barca sul Lago Chamo per ammirare, con un po’ di fortuna, coccodrilli ed ippopotami. Pescatori locali gettano le reti a breve distanza, e sullo sfondo si vedono le sagome violette dei monti dei Dorze a chiudere l’orizzonte. Pranzo a picnic. Nel pomeriggio proseguimento per Awassa. Cena  e pernottamento in hotel.

Giorno 13

Shashamanne - Addis Abeba, partenza

Partenza per la cittadina di Shashamane, la terra dei Rasta. La filosofia rastafari, come tutti sappiamo, si ispira alla figura dell’ultimo negus che al momento dell’incoronazione prese il nome di Haile Selassie, ma il cui vero nome era Ras Tafari. Da qui il termine “Rasta”. Dopo la caduta del regime di Menghistu e una certa apertura dell’Etiopia al mondo esterno, Shashamane è diventata una meta di pellegrinaggio per i rasta e sinonimo della Terra Promessa cantata da Bob Marley.  La zona è famosa per la coltivazione del caffè, la cui preparazione in Etiopia segue rituali ben
Giorno 14

arrivo in Italia

L’arrivo in Italia è previsto in mattinata.   Per ragioni tecnico-operative l'itinerario potrà essere invertito o modificato dalla guida e/o accompagnatore sul posto se ritenuto necessario e nell’interesse del gruppo