Giorno 1
Italia - Nouakchott
Partenza dall’Italia con volo di linea via scalo internazionale per Nouakchott. Arrivo in tarda serata nella capitale maura. Accoglienza in aeroporto e trasferimento in hotel. Pernottamento.
Giorno 2 - 6
Nouakchott - Diawling National Park - Rosso - Boghè - Matmata - Rachid
Prima colazione in hotel e partenza verso sud su strada asfaltata in direzione del Parco Nazionale del Diawling. Lungo la strada ci fermeremo nei villaggi di Tiguent, Keur e Macene. La prima parte del viaggio attraversa la parte meridionale del Paese, lungo le sponde del fiume Senegal. Un territorio molto differente dal resto della Mauritania, che risente delle influenze e della cultura dell’Africa nera. L’ambiente è più verde e rigoglioso, i mercati più ricchi di pesce, frutta e verdura, stoffe colorate e una popolazione dai tratti somatici molto diversi; qui ci sono coltivazioni di
Prima colazione in hotel e partenza verso sud su strada asfaltata in direzione del Parco Nazionale del Diawling. Lungo la strada ci fermeremo nei villaggi di Tiguent, Keur e Macene. La prima parte del viaggio attraversa la parte meridionale del Paese, lungo le sponde del fiume Senegal. Un territorio molto differente dal resto della Mauritania, che risente delle influenze e della cultura dell’Africa nera. L’ambiente è più verde e rigoglioso, i mercati più ricchi di pesce, frutta e verdura, stoffe colorate e una popolazione dai tratti somatici molto diversi; qui ci sono coltivazioni di miglio, mais, riso, patate dolci e persino di gomma arabica. La prima notte ci accamperemo ai margini del Parco del Diawling, dopo averlo visitato. Istituito nel 1991, è il naturale proseguimento del Parco Nazionale di Djoudj, in Senegal. Con una superficie di 160 km quadrati, è un paradiso per le diverse specie ornitologiche migratorie che qui trovano un habitat perfetto. Una caratteristica molto importante del parco, che inizialmente era stato osteggiato dalla popolazione lcoale, è che permette agli abitanti di vivere secondo le loro abitudini tradizionale, continuando a praticare l’allevamento, la pesca e l’orticultura in modo regolamentato. Da luglio ad ottobre è il periodo di nidificazione degli uccelli, in dicembre e gennaio sono frequentate le zone più profonde da migliaia di fenicotteri mentre da febbraio al periodo primaverile i bacini del parco diventano luogo di scalo agli uccelli migratori diretti in Europa e in America. Il Parco, grazie alla sua posizione tra il mare e il fiume, ospita tre differenti categorie di uccelli: quelli di acqua dolce, salmastra e salata. Sono presenti anche mammiferi, come facoceri, sciacalli, lupi grigi, gatti selvatici e scimmie. Il giorno successivo seguiremo il fiume verso est, fermandoci a Rosso, capoluogo della regione. Fondata nel XVII secolo da un pescatore wolof, la sua posizione strategica ha giocato un ruolo fondamentale per lo sviluppo dei commerci e dell’interscambio culturale. Da qui parte un traghetto per il Senegal più volte al giorno e il mercato è uno dei più frequentati della Mauritania. La seconda notte la passeremo nei dintorni di Boghè, sempre sul fiume Senegal, dove viene organizzato uno dei mercati più pittoreschi e autentici, con frutta, verdura, utensili in legno e in ferro. Da qui inizieremo a risalire verso nord fino a Sangrafa, entrando nella regione del Tagant, e poi a Matmata con il suo canyon, rifugio degli ultimi coccodrilli del deserto. Una cisterna naturale intagliata nell’arenaria, ricca di pesci e testimone degli ultimi rettili del sahara; così il grande esploratore Theodore Monod li descrive: “Dovevo andare a trovare questi venerabili patriarchi, fossili attardati, reliquie viventi del diluvio, condannati a loro volta a morire per l’inaridirsi del suolo, anche se è una condanna momentaneamente sospesa…attenzione, sauri disgraziati, vigorosi nuotatori, morbide corazze, divertitevi, approfittate di questa sospensione…”Esploreremo l’area prima di proseguire la spedizione verso Tidjidja, capitale della regione, attraverso paesaggi caleidoscopici: laghi sulle sponde dei quali vivono i nomadi pescatori, antichi siti paleo e neolitici, piccole oasi...Infine Rachid.Campi con pernottamenti in tenda, pensione completa.
Giorno 7 - 9
Rachid - Tawjeft - El Katt - Tillyski - Numrah - Bu Abum Chinguetti
Da Rachid inizia la regione più affascinante, quella che rappresenta maggiormente il deserto nell'immaginario comune: iniziano a vedersi grandi cordoni di dune, bianche, gialle o rosa, a seconda dei minerali che le hanno formate. Attraversiamo piccoli erg, scavalcando le barcane con i nostri fuoristrada, spesso fuori pista: le barcane infatti sono dune mobili che con il vento si spostano, obbligando guida e autisti a trovare sempre nuovi passaggi. Le giornate proseguono attraverso paesaggi fantastici: le dune si ricorrono e le possibilità di spunti per le foto sono innumerevoli! Ci volteremo
Da Rachid inizia la regione più affascinante, quella che rappresenta maggiormente il deserto nell'immaginario comune: iniziano a vedersi grandi cordoni di dune, bianche, gialle o rosa, a seconda dei minerali che le hanno formate. Attraversiamo piccoli erg, scavalcando le barcane con i nostri fuoristrada, spesso fuori pista: le barcane infatti sono dune mobili che con il vento si spostano, obbligando guida e autisti a trovare sempre nuovi passaggi. Le giornate proseguono attraverso paesaggi fantastici: le dune si ricorrono e le possibilità di spunti per le foto sono innumerevoli! Ci volteremo indietro pensando al lento scorrere del fiume Senegal e all’abbondanza di frutta e alberi e ci sembrerà di essere entrati in un altro mondo. Percorrendo questa regione si ha la possibilità di entrare anche in una latro tempo: nella preistoria, tanti sono i siti neolitici che troviamo lungo il percorso: attenzione però che tutto deve rimanere sul posto. Da qualche tempo infatti le autorità sono diventate molto rigide e intolleranti per coloro che vogliono portare a casa strumenti litici e preistorici. Ma seguire l'itinerario da un sito preistorico all'altro, trovare una macina tra le dune, un'officina di ferro...sono emozioni uniche che ormai solamente in Mauritania è possibile avere per intere giornate che si susseguono. Come in un ciclo di continuità, i nomadi oggi vivono praticamente come i loro predecessori e quasi sempre nei pressi di antichi siti. Anche l'incontro con queste famiglie è un'esperienza indimenticabile, grazie all'ospitalità dei Mauri. Da Bu Abum lasciamo le dune per salire sulla falesia, cambiando completamente il paesaggio. Raggiungeremo infine Cinguetti, una delle sette città sante per l'Islam, dove si conserva uno straordinario patrimonio di manoscritti, che i proprietari si tramandano ormai da centinaia di anni, e dove finalmente possiamo assaporare il comfort di un auberge e una doccia calda. Campi con pernottamenti in tenda. A Chinguetti pernottamento in auberge. Pensione completa. Nb: la capacità ricettiva degli auberge è molto limitata quindi, a seconda del numero di partecipanti, il gruppo potrebbe essere suddiviso tra due differenti auberge. Il vostro capo spedizione deciderà per la migliore soluzione possibile
Giorno 10 - 11
Chinguetti - Terjit - Zwega - Benichab
La mattina sarà dedicata alla visita di Chinguetti, una delle sette città sante dell’islam e capitale culturale della Mauritania. Adagiata nel cuore del massiccio dell’Adrar, la cosiddetta “Sorbona del deserto” fu un tempo celebre per i suoi commerci, gli studiosi e l’abilità dei poeti; era una delle principali città carovaniere lungo la rotta dal Mali al Marocco, e nel suo periodo di massimo splendore ospitava ben 12 moschee; un tempo si fermavano a Chinguetti migliaia di dromedari, ora ne resta solamente il ricordo. La città è circondata dalle sabbie e aspetta il suo destino,
La mattina sarà dedicata alla visita di Chinguetti, una delle sette città sante dell’islam e capitale culturale della Mauritania. Adagiata nel cuore del massiccio dell’Adrar, la cosiddetta “Sorbona del deserto” fu un tempo celebre per i suoi commerci, gli studiosi e l’abilità dei poeti; era una delle principali città carovaniere lungo la rotta dal Mali al Marocco, e nel suo periodo di massimo splendore ospitava ben 12 moschee; un tempo si fermavano a Chinguetti migliaia di dromedari, ora ne resta solamente il ricordo. La città è circondata dalle sabbie e aspetta il suo destino, lontano ma inesorabile, come i coccodrilli di Matmata. Oggi preziosi testi di poeti, letterati, giuristi del mondo islamico sono conservati dalle vecchie famiglie della città, tramandati di padre in figlio , tesoro delle ormai leggendarie biblioteche nel deserto. Non vi aspettate teche regali e grandi spazi. Nonostante il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, le biblioteche rispecchiano il volto della città e la condizione di una comunità a lungo dimenticata dal mondo. Il tramonto della sera prima tra le dune e la luce che infiamma le pareti delle case hanno i colori di uno struggente e romantico addio che come un’eco di rinnova ogni giorno fino a che il vento e la sabbia parleranno di un’altra era. Partiamo in direzione di Terjit, visiteremo l'oasi con sorgenti naturali, e proseguiremo poi alla scoperta della Valle Blanche, percorrendo un oued, fiume a carattere torrentizio, tra la falesia e cordoni di dune. La spedizione continua alla volta di Benishab, un piccolo villaggio da cui si estrae acqua minerale che viene imbottigliata e distribuita in tutto il paese. Questo è il percorso obbligatorio per raggiungere il Banc d'Arguin, un altro gioiello del Paese, uno dei parchi ornitologici più importanti al mondo. Campi e pernottamenti in tenda. Pensione completa.
Giorno 12
Benichab - Cap ferit
Per colui che viene dal deserto è un profumo ben noto: è l’Oceano, nuove emozioni, ancora una volta un altro mondo in questo viaggio, dove si danno battaglia il giallo delle dune dalle creste imbiancate di conchiglie ed il blu molto scuro, quasi nero dei flutti. Si deve attendere che la marea si ritiri per poter correre con i veicoli sulla battigia dove la sabbia imbevuta è compatta e fornisce uno stupendo fondo stradale…Il Parco Nazionale del Banc d'Arguin, nasce negli anni '70, si tratta di una vasta area della costa settentrionale della Mauritania. Il Banc d'Arguin è habitat ideale
Per colui che viene dal deserto è un profumo ben noto: è l’Oceano, nuove emozioni, ancora una volta un altro mondo in questo viaggio, dove si danno battaglia il giallo delle dune dalle creste imbiancate di conchiglie ed il blu molto scuro, quasi nero dei flutti. Si deve attendere che la marea si ritiri per poter correre con i veicoli sulla battigia dove la sabbia imbevuta è compatta e fornisce uno stupendo fondo stradale…Il Parco Nazionale del Banc d'Arguin, nasce negli anni '70, si tratta di una vasta area della costa settentrionale della Mauritania. Il Banc d'Arguin è habitat ideale per migliaia di uccelli marini dell'emisfero australe e boreale, come gabbiani, cormorani, pellicani e fenicotteri. Questi si radunano proprio qui, sulla costa atlantica, per svernare e perché è uno dei tratti più pescosi dell'Atlantico. Ci sono anche foche, delfini e tartarughe. Nel Banc d'Arguin si trovano diversi villaggi di pescatori Imraguen, un'etnia che anticamente si è stabilita in questa zona. I Mauri invece, essendo nomadi, non praticavano la pesca e questo ha reso possibile agli Imraguen di ritagliarsi un loro spazio e di basare la loro sussistenza sulle tradizionali tecniche di pesca. Raggiungeremo il villaggio di pescatori Imraguen di Iwik. Pernottamento in campo tendato con grandi e spaziose tende Maure. (Attenzione, il pernottamento in tenda singola non è garantito).
Giorno 13
Cap Ferit - Nouakchott
Prima colazione e partenza verso sud. Il modo migliore per rientrare nella capitale è sicuramente quello di percorrerne la battigia, con le onde dell'oceano che lambiscono le ruote dei fuoristrada; ma solo durante la bassa marea, se c'è l'alta marea non resta che aspettare!Posata la prima pietra il 5 marzo 1958, Nouakchott ha cominciato ad essere edificata a partire dal 1960 e la sua costruzione si può considerare ancora in completamento, dunque non presenta un grande interesse architettonico. Notevole invece l’animatissimo “port de pêche”, che visiteremo nel pomeriggio, e
Prima colazione e partenza verso sud. Il modo migliore per rientrare nella capitale è sicuramente quello di percorrerne la battigia, con le onde dell'oceano che lambiscono le ruote dei fuoristrada; ma solo durante la bassa marea, se c'è l'alta marea non resta che aspettare!Posata la prima pietra il 5 marzo 1958, Nouakchott ha cominciato ad essere edificata a partire dal 1960 e la sua costruzione si può considerare ancora in completamento, dunque non presenta un grande interesse architettonico. Notevole invece l’animatissimo “port de pêche”, che visiteremo nel pomeriggio, e l’artigianato: tappeti di lana di cammello e montone bianca, beige, marron, grigia e nera dai disegni tradizionali molto sobri, stuoie finemente ricamate, oggetti e gioielli in osso ed ebano preziosamente intarsiati con fili d’argento, cofanetti incrostati d’argento cesellato. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 14
Nouakchott - Italia
Trasferimento al mattino presto in aeroporto e partenza con volo di linea di rientro in Italia via scalo internazionale. L’arrivo è previsto nel pomeriggio. Viaggio in regioni poco battute, occorre preventivare eventuali disguidi e ritardi.Per ragioni tecnico-operative l'itinerario potrà essere invertito o modificato dalla guida sul posto se ritenuto necessario e nell’interesse del gruppo