Giorno 1
Partenza dall'Italia per Delhi
Partenza al mattino con volo di linea Lufthansa dall’ Italia per Delhi via Monaco. Arrivo prima di mezzanotte. Una volta terminate le formalità di ingresso, trasferimento e sistemazione in Hotel.
Giorno 2
Volo per Srinagar e sistemazione nelle houseboat
In mattinata trasferimento in aeroporto e partenza per Srinagar (1730 metri slm). L’arrivo è previsto verso mezzogiorno; trasferimento e sistemazione nelle house boat, le case galleggianti cullate dalle acque dei laghi Dal e Nagin, che divennero numerose verso la fine dell’800, in quanto il maharaja della città non permetteva agli inglesi di possedere dimore fisse nella valle. Oggi conservano il fascino “old England”. Siamo nel Kashmir, sulla cima dell’India, una valle tempestata di boschi, di paesini sospesi in un cielo perennemente cobalto e di prati fioriti. Questa fu la
In mattinata trasferimento in aeroporto e partenza per Srinagar (1730 metri slm). L’arrivo è previsto verso mezzogiorno; trasferimento e sistemazione nelle house boat, le case galleggianti cullate dalle acque dei laghi Dal e Nagin, che divennero numerose verso la fine dell’800, in quanto il maharaja della città non permetteva agli inglesi di possedere dimore fisse nella valle. Oggi conservano il fascino “old England”. Siamo nel Kashmir, sulla cima dell’India, una valle tempestata di boschi, di paesini sospesi in un cielo perennemente cobalto e di prati fioriti. Questa fu la zona preferita dagli imperatori mughal che fecero costruire attorno al lago Dal quattro romantici giardini. Il pomeriggio è dedicato alla visita di Srinagar, la “città felice della bellezza e della conoscenza”, affollata e pittoresca, immersa in un’atmosfera tipicamente centro-asiatica, eppure i suoi abitanti sembrano distinguersi da quelli del resto dell’India, tanto che le vie che portano a sud vengono sempre indicate come “quelle che riportano in India”. Sulle rive del Dal visiteremo il giardino Shalimar, voluto dall'imperatore Jahangir per la sua regina Nur Mahal. Pensione completa a bordo delle houseboat (2 o 3 in base al numero dei partecipanti) e pernottamento. Le camere delle houseboat sono spaziose e arredate con mobili in stile, seppur non lussuosi; sono dotate di ventilatore a pale da soffitto e di bagni con vasca, lavandino e wc, con acqua corrente fredda e tiepida. L’elettricità è fornita sulle 24 ore e generalmente c’è connessione wi-fi. Ogni houseboat è dotata di sala da pranzo, soggiorno e piccola veranda esterna con vista sul lago.Le camere all’interno delle houseboat dispongono di letto matrimoniale.
Giorno 3
Dopo una breve escursione sul lago in shikara, il viaggio prosegue verso altitudini più elevate, nel territorio del Ladakh
Si parte presto al mattino per l’esperienza indimenticabile di assaporare un giro sul Lago in shikara (imbarcazione simile alle nostre gondole). Su questo lago intere comunità vivono da secoli a bordo di case galleggianti, senza necessità di scendere mai a terra. I mercanti, il dottore, il sarto, tutto arriva navigando. Particolarmente suggestivo è il mercato degli ortaggi, su barche -bancarella, all'alba nel mezzo del lago. Proseguimento per Kargil. L'arrampicata su per le montagne comincia subito, appena lasciata Shrinagar. Prima tappa, un'ottantina di
Si parte presto al mattino per l’esperienza indimenticabile di assaporare un giro sul Lago in shikara (imbarcazione simile alle nostre gondole). Su questo lago intere comunità vivono da secoli a bordo di case galleggianti, senza necessità di scendere mai a terra. I mercanti, il dottore, il sarto, tutto arriva navigando. Particolarmente suggestivo è il mercato degli ortaggi, su barche -bancarella, all'alba nel mezzo del lago. Proseguimento per Kargil. L'arrampicata su per le montagne comincia subito, appena lasciata Shrinagar. Prima tappa, un'ottantina di chilometri e mille metri più in su: Sonamarg, letteralmente "passo d'oro", ultimo centro abitato del Kashmir. Dopo di che, la strada comincia il suo vertiginoso zig zag verso il passo di Zoji-La (3450 mt), che segna il passaggio tra il panorama del Kashmir, con la flora montana e i larici alpini, e quello assolutamente privo di vegetazione del Ladakh. Kargil, ad un’altitudine di 2750 metri sulle rive del fiume Suru, era un punto di transito sulla rotta carovaniera verso la Cina, il Tibet e lo Yarken fino al 1949. Si entra in Ladakh. Qui le vette più elevate del mondo fanno da quinta a deserti lunari attraversati dal corso settentrionale dell’Indo. Terra di campi di grano, d’orzo e di miglio, terra di monasteri arroccati sulle colline.Sistemazione in semplice albergo. Pranzo in ristorante; cena in albergo.
Giorno 4
Il paesaggio che scorre tra Kargil e Rangdum è un paradiso di acqua e vegetazione
Il paesaggio della Valle di Suru da Kargil a Rangdum è un paradiso di vegetazione e di acqua che scorre impetuosa nel fiume e nei canali d’irrigazione. Man mano che si sale, lungo la strada stretta che segue le pieghe della roccia, i villaggi si fanno sempre più minuscoli, pugni di case di mattoni di fango nascoste tra campi di grano e boschetti di pioppi. Dietro una curva, la valle si allarga inaspettatamente, chiusa in fondo dal bastione dell’Himalaya: le due vette del Nun-Kun con i loro settemila metri, annunciano l’ingresso nel regno delle nevi. Sosta nel villaggio di Sanku, il
Il paesaggio della Valle di Suru da Kargil a Rangdum è un paradiso di vegetazione e di acqua che scorre impetuosa nel fiume e nei canali d’irrigazione. Man mano che si sale, lungo la strada stretta che segue le pieghe della roccia, i villaggi si fanno sempre più minuscoli, pugni di case di mattoni di fango nascoste tra campi di grano e boschetti di pioppi. Dietro una curva, la valle si allarga inaspettatamente, chiusa in fondo dal bastione dell’Himalaya: le due vette del Nun-Kun con i loro settemila metri, annunciano l’ingresso nel regno delle nevi. Sosta nel villaggio di Sanku, il più grande della zona con un bel bazar ricco di negozi e ristorantini e nel villaggio di Panikhar, all’ombra del massiccio Nun-Kun. La Valle di Suru è abitata ancora da musulmani, ed il confine religioso lo si raggiunge a Rangdum dove bandiere di preghiera, stupa ai bordi della strada e case in stile tibetano ne sono la testimonianza. Pranzo picnic a Parkachik. Proseguimento per Rangdum con sosta per la visita suo monastero, che regna solitario tra le pasture degli yak ricche di stelle alpine. Fu fondato nel XIX secolo su una collina rocciosa nel cuore della valle.Cena e pernottamento in campo tendato mobile a Rangdum (tenda tipo canadese con materassino, lenzuolo e piccolo cuscino).
Giorno 5
Superato il Passo di Pensi La, a 4400 metri, si entra nella valle dello Zanskar
Partenza verso Tungri e, superato il Pensi La (4400 metri), punto più alto del viaggio, si entra nella valle dello Zanskar. Lungo il percorso visita allo spettacolare monastero di Zongkhul costruito intorno a due grotte che la leggenda vuole siano state il luogo di meditazione del famoso maestro Naropa, autore del testo sui sei yoga, una delle guide esoteriche principali utilizzate ancora oggi dagli yogi tibetani. Le pareti delle grotte conservano antichi dipinti attribuiti a Zadpa Dorje, celebre pittore dello Zanskar nel XVIII secolo. Pranzo picnic. Cena e pernottamento in resort-campo
Partenza verso Tungri e, superato il Pensi La (4400 metri), punto più alto del viaggio, si entra nella valle dello Zanskar. Lungo il percorso visita allo spettacolare monastero di Zongkhul costruito intorno a due grotte che la leggenda vuole siano state il luogo di meditazione del famoso maestro Naropa, autore del testo sui sei yoga, una delle guide esoteriche principali utilizzate ancora oggi dagli yogi tibetani. Le pareti delle grotte conservano antichi dipinti attribuiti a Zadpa Dorje, celebre pittore dello Zanskar nel XVIII secolo. Pranzo picnic. Cena e pernottamento in resort-campo tendato fisso vicino al villaggio di di Padum.
Giorno 6
Visita al pittoresco monastero di Stongde, incastonato nella roccia, e a Zangla
Abbarbicato su una superficie rocciosa che si affaccia sul villaggio sottostante, che appare come un’oasi, troviamo il pittoresco monastero di Stongde. Siamo sulla strada tra Padum e Zangla. Lo Zanskar è una valle del Ladakh, una delle più antiche regioni abitate del mondo, con valli selvagge e solitarie a più di 4000 metri nel cuore dell'Himalaya. Il suo nome deriva dal fiume che l’attraversa, affluente dell’Indo. È popolata da circa 14000 persone di origine tibetana e di stretta osservanza buddhista. Quello di Tongde è il secondo complesso monastico per grandezza di tutto lo
Abbarbicato su una superficie rocciosa che si affaccia sul villaggio sottostante, che appare come un’oasi, troviamo il pittoresco monastero di Stongde. Siamo sulla strada tra Padum e Zangla. Lo Zanskar è una valle del Ladakh, una delle più antiche regioni abitate del mondo, con valli selvagge e solitarie a più di 4000 metri nel cuore dell'Himalaya. Il suo nome deriva dal fiume che l’attraversa, affluente dell’Indo. È popolata da circa 14000 persone di origine tibetana e di stretta osservanza buddhista. Quello di Tongde è il secondo complesso monastico per grandezza di tutto lo Zanskar ed è abitato da una comunità di una sessantina di Lama. La salita al monastero è un po’ faticosa ma la splendida vista dall’alto ripaga totalmente della fatica per raggiungerlo. Proseguimento per Tsazar per ammirare gli affreschi di squisita fattura nel vecchio monastero ed arrivo a Zangla, nella zona più a nord della vallata. Zangla fu governata da un re fino a 20 anni fa. Il vecchio castello in rovina domina la valle dalla cima di una collina. Nelle vicinanze si trova un vecchio convento di monache buddhiste che merita una visita per osservarne l’austero stile di vita.Pranzo picnic. Cena e pernottamento in resort-campo tendato fisso.
Giorno 7
Giornata dedicata alla visita del monastero di Sani e del monastero di Karsha
A Sani protetto da un muro di cinta ed ombreggiato da rari alberi, vi è l’antico monastero che custodisce una statua dell’antico predicatore Naropa totalmente coperta da veli e lo stupa con i resti di Kanishka, un maestro che visse intorno all’anno mille; alcuni degli affreschi che emergono dalla penombra degli interni di questo luogo suggestivo sono attribuiti a Zadpa Dorje. Immediatamente fuori dal complesso monastico si trova un vecchio cimitero circondato da un anello di antiche sculture di pietra, che riflettono l’influenza artistica indiana. Al pomeriggio partenza per Karsha (18
A Sani protetto da un muro di cinta ed ombreggiato da rari alberi, vi è l’antico monastero che custodisce una statua dell’antico predicatore Naropa totalmente coperta da veli e lo stupa con i resti di Kanishka, un maestro che visse intorno all’anno mille; alcuni degli affreschi che emergono dalla penombra degli interni di questo luogo suggestivo sono attribuiti a Zadpa Dorje. Immediatamente fuori dal complesso monastico si trova un vecchio cimitero circondato da un anello di antiche sculture di pietra, che riflettono l’influenza artistica indiana. Al pomeriggio partenza per Karsha (18 km), un villaggio ricco di alberi e coltivazioni. Già da lontano appare davanti ai nostri occhi il più grande monastero Gelugpa dello Zanskar del XII secolo, fondato da Pagpa Sherap ed oggi abitato da più di 150 monaci. Il monastero ha diverse cappelle, quasi 150 celle per i Lama residenti, molti oggetti di grande valore artistico come statue e manufatti in rame e bronzo. Di particolare interesse è il Lhabrang, un ampio tempio le cui pareti sono decorate ancora con gli affreschi datati oltre 300 anni. Pranzo, cena e pernottamento in resort-campo tendato fisso.
Giorno 8
Escursione a Zongkhul. Nel pomeriggio partecipazione al Festival di Naros Nasjal
Dopo la prima colazione visita al monastero di Tungri e proseguimento in direzione Zongkhul Valley. Visita allo spettacolare monastero di Zongkhul costruito intorno a due grotte che la leggenda vuole siano state il luogo di meditazione del famoso maestro Naropa, autore del testo sui sei yoga, una delle guide esoteriche principali utilizzate ancora oggi dagli yogi tibetani. Le pareti delle grotte conservano antichi dipinti attribuiti a Zadpa Dorje, celebre pittore dello Zanskar nel XVIII secolo.Dopo la visita ritorno a Padum e proseguimento per Sani per cominciare ad assistere al Festival di
Dopo la prima colazione visita al monastero di Tungri e proseguimento in direzione Zongkhul Valley. Visita allo spettacolare monastero di Zongkhul costruito intorno a due grotte che la leggenda vuole siano state il luogo di meditazione del famoso maestro Naropa, autore del testo sui sei yoga, una delle guide esoteriche principali utilizzate ancora oggi dagli yogi tibetani. Le pareti delle grotte conservano antichi dipinti attribuiti a Zadpa Dorje, celebre pittore dello Zanskar nel XVIII secolo.Dopo la visita ritorno a Padum e proseguimento per Sani per cominciare ad assistere al Festival di Naros Nasjal.Pranzo a picnic, cena e pernottamento al resort-campo tendato fisso.
Giorno 9
Il Festival di Naros Nasjal
A Sani protetto da un muro di cinta ed ombreggiato da rari alberi, vi è l’antico monastero che custodisce una statua dell’antico predicatore Naropa totalmente coperta da veli e lo stupa con i resti di Kanishka, un maestro che visse intorno all’anno mille; alcuni degli affreschi che emergono dalla penombra degli interni di questo luogo suggestivo sono attribuiti a Zadpa Dorje. Immediatamente fuori dal complesso monastico si trova un vecchio cimitero circondato da un anello di antiche sculture di pietra, che riflettono l’influenza artistica indiana. Si assisterà alle rappresentazioni
A Sani protetto da un muro di cinta ed ombreggiato da rari alberi, vi è l’antico monastero che custodisce una statua dell’antico predicatore Naropa totalmente coperta da veli e lo stupa con i resti di Kanishka, un maestro che visse intorno all’anno mille; alcuni degli affreschi che emergono dalla penombra degli interni di questo luogo suggestivo sono attribuiti a Zadpa Dorje. Immediatamente fuori dal complesso monastico si trova un vecchio cimitero circondato da un anello di antiche sculture di pietra, che riflettono l’influenza artistica indiana. Si assisterà alle rappresentazioni sacre del Naro Nasjal, importante celebrazione religiosa in cui viene evocata la presenza di Naropa con le danze dei lama in un tripudio di colori. Pranzo, cena e pernottamento in resort-campo tendato fisso.
Giorno 10
Padum - Lingshed
Dopo colazione trasferimento dalla Padum Valley a Lingshed. Pranzo al campo mobile di Lingshed. Dopo pranzo visita al monastero di Lingshed. È un monastero buddhista Gelugpa. Si trova vicino al villaggio Lingshed nel quartiere Leh. Fu fondato nel 1440 da Changsems Sherabs Zangpo, discepolo di Je Tsongkhapa, in un sito monastico precedentemente fondato dal traduttore Rinchen Zangpo. Cena e pernottamento in campo tendato mobile a Lingshed (tenda tipo canadese con materassino, lenzuolo e piccolo cuscino).
Giorno 11
Partenza per Lamayuru, nella "valle della luna"
Si prosegue per Lamayuru. Lungo la strada passeremo attraverso il passo Singay La (5200 metri), il villaggio remoto di Photoksar e il passo Sirsir La (4900 metri) per raggiungere Wangla e il collegamento con la NH 01. Andando avanti verso Lamayuru si entra nella “valle della luna”, dove le bizzarre erosioni, secondo la tradizione, indicano la presenza di un antico lago che si dice sia stato fatto defluire dal santo Naropa, che passò qui un lungo periodo di meditazione, ragion per cui quest’oasi è considerata una terra pura. Visita del monastero, posto arditamente tra pinnacoli di
Si prosegue per Lamayuru. Lungo la strada passeremo attraverso il passo Singay La (5200 metri), il villaggio remoto di Photoksar e il passo Sirsir La (4900 metri) per raggiungere Wangla e il collegamento con la NH 01. Andando avanti verso Lamayuru si entra nella “valle della luna”, dove le bizzarre erosioni, secondo la tradizione, indicano la presenza di un antico lago che si dice sia stato fatto defluire dal santo Naropa, che passò qui un lungo periodo di meditazione, ragion per cui quest’oasi è considerata una terra pura. Visita del monastero, posto arditamente tra pinnacoli di roccia come un castello delle fiabe, sospeso su formazioni erose che sovrastano il villaggio circondato da montagne completamente desertiche; è uno dei contesti naturali più pittoreschi del Ladakh. Pranzo picnic. Cena e pernottamento in un albergo semplice e modesto.
Giorno 12
Sulla strada per Uleytopko visita ai monasteri di Alchi, Likir e Rizong
Ci dirigiamo verso Uleytopko nei cui pressi vi sono dei monasteri che meritano di essere visitati. Il primo che si incontra, sulle rive del fiume Indo, è il santuario di Alchi, uno dei più antichi del Ladakh. Secondo gli storici, il monastero fu fondato nell’XI secolo da Kal-dan Shes-rab, un nobile tibetano che si trasferì in questa regione per sfuggire alla corrente induista e islamica. Per questo qui si trova uno squisito sapore tibetano. Likir, conosciuto anche come Klu-Kkhjil (che significa “spiriti dell’acqua”) fu in seguito dedicato all’ordine monastico dei “berretti
Ci dirigiamo verso Uleytopko nei cui pressi vi sono dei monasteri che meritano di essere visitati. Il primo che si incontra, sulle rive del fiume Indo, è il santuario di Alchi, uno dei più antichi del Ladakh. Secondo gli storici, il monastero fu fondato nell’XI secolo da Kal-dan Shes-rab, un nobile tibetano che si trasferì in questa regione per sfuggire alla corrente induista e islamica. Per questo qui si trova uno squisito sapore tibetano. Likir, conosciuto anche come Klu-Kkhjil (che significa “spiriti dell’acqua”) fu in seguito dedicato all’ordine monastico dei “berretti gialli”. Questo monastero contiene enormi immagini d’argilla del Buddha, numerosi manoscritti antichi e una vasta collezione di thanka. Infine, Rizong tra i pochi monasteri in Ladakh che ospita le donne monache chiamate "Chomos". Il suo piccolo Gompa situato nel profondo di una stretta vallePranzo, cena e pernottamento all’Ule Ethnic Resort, in accoglienti cottage.
Giorno 13
Escursione al monastero di Hemis e proseguimento per Leh
Impiegheremo la mattinata nell’escursione verso uno dei monasteri più famosi del Ladakh: il monastero di Hemis. Questo centro è particolarmente famoso per le danze religiose che vengono tenute in primavera. L’insieme deve il suo fascino alla particolarità architettonica dettata dall’influenza del territorio del Baltistan e alla sua particolarmente indovinata collocazione nell’ambiente montagnoso circostante. Il monastero è accolto dalla montagna che dispiega tutte le stratificazioni del suo travagliato passato geologico. Terminata la visita del monastero si prosegue per l’area di
Impiegheremo la mattinata nell’escursione verso uno dei monasteri più famosi del Ladakh: il monastero di Hemis. Questo centro è particolarmente famoso per le danze religiose che vengono tenute in primavera. L’insieme deve il suo fascino alla particolarità architettonica dettata dall’influenza del territorio del Baltistan e alla sua particolarmente indovinata collocazione nell’ambiente montagnoso circostante. Il monastero è accolto dalla montagna che dispiega tutte le stratificazioni del suo travagliato passato geologico. Terminata la visita del monastero si prosegue per l’area di Leh. Tempo a disposizione nel pomeriggio.Pranzo, cena e pernottamento in resort.
Giorno 14
Volo per Delhi. Alcune visite della capitale indiana. Trasferimento in aeroporto
La mattina presto, trasferimento all’aeroporto e partenza per Delhi. Il pomeriggio sarà dedicato alla visita di alcuni monumenti principali della città.Sistemazione in camere ad uso giornaliero in Hotel (le camere sono disponibili normalmente solo dalle ore 12.00). In serata ci si trasferisce in aeroporto per il volo diretto in Italia.Pensione completa.
Giorno 15
Volo di rientro per l'Italia
Viaggio notturno per Francoforte e coincidenza per l’Italia con voli Lufthansa. Arrivo a Milano Malpensa in mattinata. 1. Srinagar 2. Uleytokpo 3. Lago Dal