Giorno 1
Italia - Khartoum
Partenza dall’Italia per Khartoum con voli di linea. All’arrivo, accoglienza e trasferimento in hotel.Pasti liberi e pernottamento in hotel.
Giorno 2
Da Khartoum verso Nord nel deserto occidentale
Prima colazione in hotel. Una breve visita di Khartoum percorrendo il verdissimo viale lungo il Nilo Azzurro, costeggiando il Palazzo Presidenziale ex-Palazzo del Governatore Anglo-Egiziano dove, dopo un lungo assedio da parte delle forze mahadiste, nel 1885 venne decapitato il Generale Gordon. Attraversiamo il ponte sul Nilo Bianco per raggiungere Omdurman l’antica capitale del Sudan situata di fronte a Khartoum sulla sinistra (ovest) del Grande Fiume. Qui visitiamo la tomba del Mahdi (solo dall’esterno). Lasciamo la città dirigendoci a Nord e in pochi chilometri si è già in pieno
Prima colazione in hotel. Una breve visita di Khartoum percorrendo il verdissimo viale lungo il Nilo Azzurro, costeggiando il Palazzo Presidenziale ex-Palazzo del Governatore Anglo-Egiziano dove, dopo un lungo assedio da parte delle forze mahadiste, nel 1885 venne decapitato il Generale Gordon. Attraversiamo il ponte sul Nilo Bianco per raggiungere Omdurman l’antica capitale del Sudan situata di fronte a Khartoum sulla sinistra (ovest) del Grande Fiume. Qui visitiamo la tomba del Mahdi (solo dall’esterno). Lasciamo la città dirigendoci a Nord e in pochi chilometri si è già in pieno deserto e man mano che si procede verso Nord il paesaggio diventa sempre più arido e piatto dove lo sguardo spazia a 360°. Si segue la nuova strada e si effettuerà una sosta per il picnic in una delle “chai house” letteralmente le case del thè, che sono semplicemente delle specie di “autogrill”, molto spartane, in pieno deserto dove si fermano abitualmente i camionisti locali. Dopo il piccolo villaggio di Tam Tam, lasceremo la strada asfaltata e cercheremo un luogo piacevole dove allestire il nostro campo per la notte. Cena e pernottamento in campo mobile. I campi mobili sono allestiti ogni sera con gli equipaggiamenti a bordo delle vetture. Sono fornite tende del tipo ad igloo per due persone o in singola e materassini in gommapiuma. Per il montaggio delle tende, molto facile e veloce, è necessaria la collaborazione dei partecipanti. Per le cene si utilizzeranno tavoli e sedie. La cucina sarà curata da un cuoco. Acqua, in quantità moderata, e catini saranno a disposizione per lavarsi. Per la toilette, nel deserto, si usa il sistema “plein air”.
Giorno 3
Verso Nord-Ovest nel deserto occidentale fino alla bella vallata di Wadi El Milk
Oggi entriamo nella grande e sabbiosa vallata di wadi El Milk, antico affluente del Nilo caratterizzato da isolati boschetti di alberi che evidentemente trovano acqua nelle falde sotterranee. Proseguiamo poi verso nord, ed entriamo nel deserto occidentale, un’area vasta quanto l’Europa e completamente disabitata. Dopo aver attraversato varie serie di colline raggiungiamo una vasta zona di piccole dune a barcana che si perdono all’orizzonte. Non è facile da attraversare in quanto la sabbia è piuttosto molle, ma con calma e con perlustrazioni a piedi ci riusciremo. Campo mobile tra le
Oggi entriamo nella grande e sabbiosa vallata di wadi El Milk, antico affluente del Nilo caratterizzato da isolati boschetti di alberi che evidentemente trovano acqua nelle falde sotterranee. Proseguiamo poi verso nord, ed entriamo nel deserto occidentale, un’area vasta quanto l’Europa e completamente disabitata. Dopo aver attraversato varie serie di colline raggiungiamo una vasta zona di piccole dune a barcana che si perdono all’orizzonte. Non è facile da attraversare in quanto la sabbia è piuttosto molle, ma con calma e con perlustrazioni a piedi ci riusciremo. Campo mobile tra le dune.
Giorno 4
Attraverso il vastissimo deserto occidentale
La nostra direzione è sempre Nord e raggiungiamo un’enigmatica costruzione chiamata Gala Abu Hamed: una specie di fortezza di circa 100 m di lato con spessi muri in parte crollati e coperti dalla sabbia. Una spedizione tedesca dell’Università di Colonia ha effettuato alcuni scavi e ha dedotto che risale al periodo di Napata (700-400 a.C.). E’ possibile che nel Medioevo fosse utilizzata come posto di rifornimento lunga una via carovaniera che collegava l’Africa centrale con la valle del Nilo e l’Egitto. Qui il deserto ci avvolge totalmente. Proseguiamo ora verso il Nilo e
La nostra direzione è sempre Nord e raggiungiamo un’enigmatica costruzione chiamata Gala Abu Hamed: una specie di fortezza di circa 100 m di lato con spessi muri in parte crollati e coperti dalla sabbia. Una spedizione tedesca dell’Università di Colonia ha effettuato alcuni scavi e ha dedotto che risale al periodo di Napata (700-400 a.C.). E’ possibile che nel Medioevo fosse utilizzata come posto di rifornimento lunga una via carovaniera che collegava l’Africa centrale con la valle del Nilo e l’Egitto. Qui il deserto ci avvolge totalmente. Proseguiamo ora verso il Nilo e improvvisamente ci appare la piccola oasi di El Bab caratterizzata da un bel palmeto tra le dune e alcune abitazioni. Cena e pernottamento in campo mobile nel palmeto.
Giorno 5
La cittadina di Dongola e verso Nord fino al tempio di Soleb
Dopo la prima colazione, raggiungiamo il Nilo presso la città di Dongola dove ci fermeremo nell’animato souk per gli approvvigionamenti dei prossimi giorni. Pranzo in un ristorantino locale e proseguiamo verso Nord seguendo una nuovissima strada asfaltata che si dirige verso il confine con l’Egitto. Raggiungiamo il tempio di Soleb che è considerato il più bel monumento egizio di tutto il Sudan, testimonianza maggiore del Nuovo Regno in Nubia, centro della colonia egizia. La sua storia è lunga, complessa ed affascinante. Sembra che un primo basamento risalga alla prima
Dopo la prima colazione, raggiungiamo il Nilo presso la città di Dongola dove ci fermeremo nell’animato souk per gli approvvigionamenti dei prossimi giorni. Pranzo in un ristorantino locale e proseguiamo verso Nord seguendo una nuovissima strada asfaltata che si dirige verso il confine con l’Egitto. Raggiungiamo il tempio di Soleb che è considerato il più bel monumento egizio di tutto il Sudan, testimonianza maggiore del Nuovo Regno in Nubia, centro della colonia egizia. La sua storia è lunga, complessa ed affascinante. Sembra che un primo basamento risalga alla prima colonizzazione egizia verso il 1500 a.C. Cena e pernottamento in una casa nubiana nel villaggio presso il tempio di Soleb. I pernottamenti nelle case nubiane rappresentano un’ottima occasione per entrare in contatto con la popolazione locale. Le sistemazioni sono molto semplici in camere con pareti in adobe e letti “angareb” singoli costituiti da un telaio di legno o di ferro, con una fitta rete di corde e un materasso. I bagni sono in comune, collocati nel cortile della casa, con possibilità di doccia, ma senza acqua calda. Segnaliamo che nelle case nubiane la camera singola non può essere garantita.
Giorno 6
Soleb - Sadinga - Sai Island - Soleb
Dopo la prima colazione si parte in direzione di Soleb, con sosta per la visita del tempio dedicato alla Regina Tia a Sadinga, Più tardi, navigando sul Nilo, si raggiunge l’isola di Said, una piccola isola nel Nilo che si estende per soli cinque chilometri e lunga 12, ma che contiene rovine che coprono migliaia di anni e diversi imperi, una vera concentrazione di molti siti archeologici diversi: la necropoli di Kerma, che contiene migliaia di tombe, tra cui imponenti tumuli contenenti sepolture che possono arrivare ai 40 metri di diametro, circondati da pietre nere, probabilmente
Dopo la prima colazione si parte in direzione di Soleb, con sosta per la visita del tempio dedicato alla Regina Tia a Sadinga, Più tardi, navigando sul Nilo, si raggiunge l’isola di Said, una piccola isola nel Nilo che si estende per soli cinque chilometri e lunga 12, ma che contiene rovine che coprono migliaia di anni e diversi imperi, una vera concentrazione di molti siti archeologici diversi: la necropoli di Kerma, che contiene migliaia di tombe, tra cui imponenti tumuli contenenti sepolture che possono arrivare ai 40 metri di diametro, circondati da pietre nere, probabilmente destinati ai principi responsabili della difesa dei confini settentrionali del regno, diversi millenni fa; inoltre templi egizi a templi meroitici, chiese cristiane e un forte turco. Un impero cristiano medievale noto come Makuria fiorì in Sudan tra il VII e il XIV secolo. Gli ultimi resti della chiesa di Sai Island che possono essere visti sono alcuni pilastri solitari circondati da resti di ceramica e muratura. Purtroppo, quando fu creato il lago Nasser, gran parte di quella che era la Makuria settentrionale fu allagata, incluso uno dei suoi principali centri religiosi, il sito della Cattedrale di Faras. Ci sono altre rovine sull'isola di Sai, tra cui le fondamenta di una città egizia e di un tempio che risalgono al 1500 a.C., con le rovine di un forte ottomano costruito sul sito della città. Ci sono anche cimiteri islamici sull'isola con le loro caratteristiche tombe a forma di cupola. L'isola di Sai si trova a circa 120 km a sud del confine egiziano.Nel pomeriggio rientro a Soleb. Cena e pernottamento in casa tradizionale nubiana.
Giorno 7
Attraversamento del Nilo e poi a Sud lungo la sponda orientale. Le formazioni della terza Cateratta e il sito di arte rupestre di Wadi Sebu
Ci dirigiamo a Sud fino ad un traghetto che ci porterà sulla sponda Est nei pressi della cittadina di Delgo. Sulla sponda Est ci dirigiamo verso Sud e raggiungiamo le formazioni granitiche della Terza Cateratta che in tempi antichi erano il terzo grande ostacolo incontrato dagli invasori Egizi. Dall’alto di un forte di origine turca, si ha una bella visione delle rapide del Nilo. Si prosegue verso Sud fino al Wadi Sebu, una delle zone più ricche di incisioni rupestri di tutto il Sudan, con centinaia d’immagini che spaziano dai tempi preistorici, con rappresentazioni di animali come
Ci dirigiamo a Sud fino ad un traghetto che ci porterà sulla sponda Est nei pressi della cittadina di Delgo. Sulla sponda Est ci dirigiamo verso Sud e raggiungiamo le formazioni granitiche della Terza Cateratta che in tempi antichi erano il terzo grande ostacolo incontrato dagli invasori Egizi. Dall’alto di un forte di origine turca, si ha una bella visione delle rapide del Nilo. Si prosegue verso Sud fino al Wadi Sebu, una delle zone più ricche di incisioni rupestri di tutto il Sudan, con centinaia d’immagini che spaziano dai tempi preistorici, con rappresentazioni di animali come giraffe ed elefanti, al periodo egizio, con immagini di imbarcazioni. Poco più avanti iniziano le belle formazioni di sassoni di granito che sul Nilo creano le rapide della Terza Cateratta. Pernottamento in campo mobile.
Giorno 8
Tombos e le iscrizioni egizie sulle rocce della 3a Cateratta, il sito di Kerma con il bel Museo e i villaggi nubiani
Si prosegue a Sud fino al villaggio di Tombos proprio tra i massi della Terza Cateratta. Questo “confine” naturale e politico, era evidenziato con incisioni rupestri proprio sulle sponde del Nilo che si visiteranno con una breve passeggiata. A Tombos si trovano anche le antiche cave di granito utilizzate per la costruzione della maggior parte delle statue della Nubia. Tra questi massi si trova una statua del Re Taharqa, abbandonata da oltre 2800 anni in quanto probabilmente danneggiata in fase di lavorazione. Proseguendo ancora a sud raggiungiamo Kerma. Visita del sito archeologico dove si
Si prosegue a Sud fino al villaggio di Tombos proprio tra i massi della Terza Cateratta. Questo “confine” naturale e politico, era evidenziato con incisioni rupestri proprio sulle sponde del Nilo che si visiteranno con una breve passeggiata. A Tombos si trovano anche le antiche cave di granito utilizzate per la costruzione della maggior parte delle statue della Nubia. Tra questi massi si trova una statua del Re Taharqa, abbandonata da oltre 2800 anni in quanto probabilmente danneggiata in fase di lavorazione. Proseguendo ancora a sud raggiungiamo Kerma. Visita del sito archeologico dove si possono vedere i resti di una civiltà predinastica e il “defuffa” una strana costruzione in mattoni crudi dal misterioso significato. Attualmente è visitabile anche il museo dove si possono ammirare sette statue di re nubiani scoperti pochi anni fa dalla missione archeologica dell’Università di Ginevra. Si prosegue verso Sud costeggiando il Nilo tra palmeti, villaggi e dune. Si è nella parte centrale dell’Antica Nubia, dove si trovano numerosi villaggi, tra i più belli della valle del Nilo, nel tipico stile nubiano. I villaggi sono spesso protetti da magnifici palmeti che servono anche da barriera contro la sabbia. Il portale d'ingresso dal quale si accede direttamente nel cortile è costruito in argilla con cancelli di ferro che mostrano una grande varietà di forme e colori. L’ambiente del deserto Nubiano appare subito diverso: sabbia color giallo acceso che spinta dal vento costante del nord si accumula formando splendide dune a barcana, ricchi palmeti intercalati a numerosi villaggi. Cena e pernottamento in casa tradizionale nubiana. Segnaliamo che nelle case nubiane la camera singola non può essere garantita.
Giorno 9
I villaggi nubiani più belle della valle del Nilo, il sito cristiano di Old Dongola, la tomba sotterranea di El Kurru, arrivo a Karima
Seguendo la strada che costeggia il Nilo, raggiungiamo l’antica Dongola. Visita al sito archeologico di Old Dongola: due templi cristiani costituiti da numerose colonne, archi, capitelli decorati con croci copte che risalgono al XI°-XII° secolo d.C. quando in questa regione si sviluppò un piccolo stato cristiano, il regno di Makuria. Proseguiamo il nostro viaggio fino al villaggio di El Kurru, dove si trova una delle necropoli dell’antica capitale Napata. Qui si può visitare una delle due tombe scavate nella roccia, sottostanti a piramidi in parte crollate, e completamente decorate con
Seguendo la strada che costeggia il Nilo, raggiungiamo l’antica Dongola. Visita al sito archeologico di Old Dongola: due templi cristiani costituiti da numerose colonne, archi, capitelli decorati con croci copte che risalgono al XI°-XII° secolo d.C. quando in questa regione si sviluppò un piccolo stato cristiano, il regno di Makuria. Proseguiamo il nostro viaggio fino al villaggio di El Kurru, dove si trova una delle necropoli dell’antica capitale Napata. Qui si può visitare una delle due tombe scavate nella roccia, sottostanti a piramidi in parte crollate, e completamente decorate con rappresentazioni del faraone, delle divinità e con iscrizioni geroglifiche policrome. Nei pressi si trova una enorme distesa di tronchi fossili alcuni dei quali lunghi parecchi metri. Cena e pernottamento casa tradizionale nubiana. Segnaliamo che nelle case nubiane la camera singola non può essere garantita.
Giorno 10
Karima: Jebel Barkal, navigazione sul Nilo, necropoli di Nuri
Punto di riferimento nel deserto nubiano, il Jebel Barkal ("Jebel" in arabo significa montagna), può essere visto da qualche decina di chilometri di distanza quando si è ancora in pieno deserto. Ai piedi di questa splendida montagna isolata di arenaria rossa dalle pareti strapiombanti e che fin dall'antichità era considerata sacra, si trova il grande tempio, dedicato dai faraoni del Nuovo Regno al loro protettore Amon. L’antica “Montagna Pura” di Amon, l’Olimpo dei nubiani rimase per oltre 1000 anni il cuore religioso della Nubia. Oltre ai resti del grande tempio che comprende il
Punto di riferimento nel deserto nubiano, il Jebel Barkal ("Jebel" in arabo significa montagna), può essere visto da qualche decina di chilometri di distanza quando si è ancora in pieno deserto. Ai piedi di questa splendida montagna isolata di arenaria rossa dalle pareti strapiombanti e che fin dall'antichità era considerata sacra, si trova il grande tempio, dedicato dai faraoni del Nuovo Regno al loro protettore Amon. L’antica “Montagna Pura” di Amon, l’Olimpo dei nubiani rimase per oltre 1000 anni il cuore religioso della Nubia. Oltre ai resti del grande tempio che comprende il Dromos decorato da numerosi arieti scolpiti in granito, ci sono altri resti di templi più piccoli e antichi palazzi reali. Scavata nella parete alla base della montagna si trova un santuario dedicata alla Dea Mut, sposa reale del Dio Amon con alcune stanze decorata con splendidi bassorilievi. A Nord del Jebel si ergono in pieno deserto alcune piramidi dai profili molto slanciati, tombe di una dinastia kushita probabilmente parallela a quella ufficiale.Nel pomeriggio con le auto si segue il fiume verso Nord per raggiungere il punto dove si sale a bordo di un’imbarcazione locale per iniziare una piacevole navigazione sul Nilo a valle della diga di Merowe che nel 2008 ha dato origine alla formazione di un vasto lago artificiale che purtroppo ha sommerso buona parte delle formazioni granitiche della Quarta Cateratta. A valle della diga sono rimaste comunque delle belle formazioni rocciose, levigate dallo scorrere continuo dell’acqua, che si alternano a lingue di sabbia argentata, ciuffi di papiri, e isolotti con campi coltivati. Frequente l’avvistamento di varani del Nilo e di una numerosa avifauna. Piacevolissimi gli incontri con i contadini che coltivano i piccoli campi sulle isole e che mostrano sempre una grande gentilezza nei confronti degli stranieri. Giunti sull’altra sponda del Nilo, visiteremo le piramidi di Nuri tra le quali si trova anche la sepoltura del grande re Taharqa. Cena e pernottamento in casa tradizionale nubiana. Segnaliamo che nelle case nubiane la camera singola non può essere garantita.
Giorno 11
L'attraversamento del deserto del Bayuda tra rocce vulcaniche, dune e l'incontro con i nomadi ai pozzi.
Attraversiamo il Nilo ed entriamo quindi nel deserto del Bayuda, area delimitata dall'ansa descritta dal Nilo fra la Sesta e la Quarta Cateratta, nuovamente un ambiente diverso, per le forme e per i colori. Traversata di questo affascinante deserto, caratterizzato da aspre montagne basaltiche nere, molte delle quali di origine vulcanica e dalla tipica forma tronco-conica, alternate a vaste distese pianeggianti di ciottoli e ad ampie vallate percorse da wadi asciutti dove cresce un po' di vegetazione. Probabili gli incontri con gruppi isolati e carovane di cammelli e asini di nomadi Hassanya e
Attraversiamo il Nilo ed entriamo quindi nel deserto del Bayuda, area delimitata dall'ansa descritta dal Nilo fra la Sesta e la Quarta Cateratta, nuovamente un ambiente diverso, per le forme e per i colori. Traversata di questo affascinante deserto, caratterizzato da aspre montagne basaltiche nere, molte delle quali di origine vulcanica e dalla tipica forma tronco-conica, alternate a vaste distese pianeggianti di ciottoli e ad ampie vallate percorse da wadi asciutti dove cresce un po' di vegetazione. Probabili gli incontri con gruppi isolati e carovane di cammelli e asini di nomadi Hassanya e Manasir che in gruppi familiari vivono in piccole capanne vicino ai pozzi d'acqua. Proseguendo in un paesaggio aspro e dantesco di formazioni di lave nere si raggiunge l’incredibile cratere di Al Atrun, un catino di rocce vulcaniche con il fondo occupato da pozze d’acqua di differenti colori sui cui bordi i nomadi raccolgono il sale raschiando la superficie del terreno. Un’immagine veramente biblica. Ci dirigiamo ora in direzione sud-est fuori pista attraversando zone pianeggianti, caratterizzate da alcune isolate montagne coniche e aree di piccole dune di sabbia gialla intercalate e isolate acacie ombrellifere e incontreremo un pozzo dove i nomadi si recano per abbeverare gli animali. Campo mobile nel deserto.
Giorno 12
Attraversamento del Nilo con il traghetto, arrivo a Meroe
Proseguiamo l’attraversamento del deserto del Bayuda, fino a raggiungere il Nilo. Attraversiamo il fiume con il “ponton” - traghetto locale. L'attesa del traghetto e l'attraversamento del fiume sono momenti molto interessanti che permettono di venire a contatto con la gente del luogo e di sperimentare la loro gentilezza ed ospitalità. Spesso sul traghetto si viaggia con carretti trainati da asini, cammelli e capre. Giunti sulla sponda orientale del fiume con un breve tragitto ci dirigiamo verso sud fino a quando svettano su di una collina le moltissime piramidi della Necropoli Reale di
Proseguiamo l’attraversamento del deserto del Bayuda, fino a raggiungere il Nilo. Attraversiamo il fiume con il “ponton” - traghetto locale. L'attesa del traghetto e l'attraversamento del fiume sono momenti molto interessanti che permettono di venire a contatto con la gente del luogo e di sperimentare la loro gentilezza ed ospitalità. Spesso sul traghetto si viaggia con carretti trainati da asini, cammelli e capre. Giunti sulla sponda orientale del fiume con un breve tragitto ci dirigiamo verso sud fino a quando svettano su di una collina le moltissime piramidi della Necropoli Reale di Meroe. La Necropoli Reale di Meroe si trova a circa 3 chilometri dal Nilo su lievi rilievi ricoperti di piccole dune di sabbia gialla. Oltre 40 piramidi, alcune perfettamente conservate, svettano con la loro forma aguzza verso il cielo terso in un ambiente particolarmente suggestivo. Le piccole cappelle votive poste di fronte alle piramidi presentano le pareti decorate con bassorilievi che mostrano episodi della vita del Faraone ed immagini delle divinità. La necropoli fu utilizzata fra il 400 a.C. ed il 400 d.C. nel periodo di maggior splendore della civiltà meroitica. A differenza delle piramidi egizie le camere mortuarie non si trovano all’interno della piramide, ma sottoterra, la piramide era semplicemente un monumento funerario. Cena e pernottamento al Raidan Tourist Resort
Giorno 13
Meroe - Città Reale di Meroe - Shendi - Mussawarat - Naga
Al mattino visita delle rovine della Città Reale: gli scavi hanno confermato che occupava una grande area con una zona centrale circondata da sobborghi e da una cinta di mura. La maggior parte del terreno occupato dalla città, che è formato da molte collinette ricoperte di frammenti di ceramica rossa, attende ancora di essere scavata. Le poche vestigia sottratte fino ad oggi alla morsa della sabbia ci mostrano però la vastità degli edifici di cui la città era costituita. Interessante anche i “bagni”, una piscina che veniva riempita con l’acqua del Nilo, riservata ai nobili e con
Al mattino visita delle rovine della Città Reale: gli scavi hanno confermato che occupava una grande area con una zona centrale circondata da sobborghi e da una cinta di mura. La maggior parte del terreno occupato dalla città, che è formato da molte collinette ricoperte di frammenti di ceramica rossa, attende ancora di essere scavata. Le poche vestigia sottratte fino ad oggi alla morsa della sabbia ci mostrano però la vastità degli edifici di cui la città era costituita. Interessante anche i “bagni”, una piscina che veniva riempita con l’acqua del Nilo, riservata ai nobili e con numerose decorazioni in stucco. (nel 2020, i bagni reali erano chiusi al pubblico per permettere agli archeologi tedeschi di restaurarli e approfondire gli scavi). Si prosegue poi verso Sud fino a raggiungere con una bella pista la località di Mussawarat a circa 30 km ad Est del Nilo. L’insediamento era posto in una bella vallata circondata da colline. Oggi sono visibili i resti di un’area sacra che ebbe una importanza eccezionale. La sua caratteristica principale, il Grande Recinto, è formata da numerose costruzioni e muri perimetrali che circondano un tempio costruito nel I° sec. d.C. o poco prima. La quantità di elefanti rappresentati su queste mura fa pensare che questo animale avesse un ruolo di primo piano. Al di là del grande wadi si trova poi un altro tempio dedicato al Dio Apedemak che è stato ristrutturato da non molti anni da una missione archeologica tedesca. Proseguiamo alla volta di Naga dove ci accamperemo per l’ultima notte. Cena e pernottamento in campo mobile.
Giorno 14
Naga - Omdurman - Khartoum - partenza
Gli splendidi templi di Naga, poi a Sud fino a Khartoum. Naga è uno dei centri più importanti che si svilupparono durante il periodo meroitico. Qui, in un ambiente tipicamente sahariano di rocce e sabbia, si trova il tempio di Apedemak (I sec. d.C.): una magnifica costruzione decorata a bassorilievi con l'immagine del dio con la testa di leone, del faraone e della nobiltà e varie rappresentazioni rituali del dio Apedemak. A poche decine di metri una piccola e strana costruzione ad archi e colonne, soprannominata il "chiosco", in cui appaiono contemporaneamente gli stili egizio, romano e
Gli splendidi templi di Naga, poi a Sud fino a Khartoum. Naga è uno dei centri più importanti che si svilupparono durante il periodo meroitico. Qui, in un ambiente tipicamente sahariano di rocce e sabbia, si trova il tempio di Apedemak (I sec. d.C.): una magnifica costruzione decorata a bassorilievi con l'immagine del dio con la testa di leone, del faraone e della nobiltà e varie rappresentazioni rituali del dio Apedemak. A poche decine di metri una piccola e strana costruzione ad archi e colonne, soprannominata il "chiosco", in cui appaiono contemporaneamente gli stili egizio, romano e greco. Poi il tempio di Amon, con un viale di arieti e numerosi piloni decorati. Si prosegue verso sud per giungere nuovamente alla capitale. Arrivo a Omdurman, antica capitale del Sudan e breve visita all’interessante souk con possibilità di effettuare anche qualche acquisto di artigianato locale. Al termine, proseguimento per Khartoum attraversando il Nilo Bianco con il vecchio ponte inglese di ferro. Arrivo all’hotel dove ci saranno camere disponibili per rinfrescarsi e cambiarsi fino all’ora di cena. Cena libera e quindi trasferimento in aeroporto.
Giorno 15
Khartoum - Italia
Imbarco sul volo per l’Europa. Pernottamento a bordo. Arrivo in Italia in mattinata.