Giorno 1
Italia - Marrakech
Partenza da Milano con voli di linea, arrivo a Marrakech e trasferimento in riad. Pernottamento.
Giorno 2
Marrakech - Azilal - Valle di Ait Bou Goumez
Incontro con la guida in hotel e partenza da Marrakech. Prima di Azilal deviazione per Ouzoud (1068 mt) per ammirare le omonime cascate alte 110 mt. Pranzo alle cascate e continuazione per la vallata di Ait Bou Goumez (1840 mt). La vallata e la sua gente vivono in un altro tempo. Sui fianchi dei monti, piccoli villaggi si aggrappano mimetizzati come terra su terra. Sul fondo valle i giardini sono divisi da siepi di rose selvatiche. Non si sentono rumori d’auto: solo i passi dei muli sui sentieri. Cena e pernottamento in tenda.
Giorno 3
Ait Bou Goumez - Tiz'n Ait Imi - Tighremt
Il mattino presto si carica tutto il materiale da campo e le vettovaglie sui muli. La carovana attraversa la vallata coltivata di Bou Goumez ed inizia a salire sulla mulattiera verso il passo di Ait Imi (2910 mt). Sosta e pranzo sul passo con una spettacolare vista sul massiccio dello M’Goun (3996 mt). Discesa per la valle sottostante lungo il crinale della montagna. Il percorso ora piu’ facile segue inizialmente l’assif (fiume) Amougr sino a Tighremt, punto in cui si intersecano 2 fiumi generando l’inizio dell’assif M’Goun. Campo lungo il greto del fiume a 2200 mt. Fanno da
Il mattino presto si carica tutto il materiale da campo e le vettovaglie sui muli. La carovana attraversa la vallata coltivata di Bou Goumez ed inizia a salire sulla mulattiera verso il passo di Ait Imi (2910 mt). Sosta e pranzo sul passo con una spettacolare vista sul massiccio dello M’Goun (3996 mt). Discesa per la valle sottostante lungo il crinale della montagna. Il percorso ora piu’ facile segue inizialmente l’assif (fiume) Amougr sino a Tighremt, punto in cui si intersecano 2 fiumi generando l’inizio dell’assif M’Goun. Campo lungo il greto del fiume a 2200 mt. Fanno da cornice cime di oltre 3500 mt.
Giorno 4
Tighremt - Valle dello M'Goun - Tarzout
Il trekking si snoda dolcemente seguendo il fiume nella valle. I terreni e le piccole coltivazioni prevalentemente di frumento e mais sono delimitati da muretti a secco per impedire la perdita del prezioso e fertile limo accumulato nel tempo. Semplici ma efficaci i sistemi di irrigazione che sfruttano tutti i rivoli d’acqua possibili. Si attraversa una serie di piccoli tighramt (villaggio fortificato in lingua berbera) costruiti con materiali e tecniche tradizionali immutate nel tempo. Le popolazioni lavorano la terra con metodi ancestrali, non ci sono elettricità né strade e l’unico
Il trekking si snoda dolcemente seguendo il fiume nella valle. I terreni e le piccole coltivazioni prevalentemente di frumento e mais sono delimitati da muretti a secco per impedire la perdita del prezioso e fertile limo accumulato nel tempo. Semplici ma efficaci i sistemi di irrigazione che sfruttano tutti i rivoli d’acqua possibili. Si attraversa una serie di piccoli tighramt (villaggio fortificato in lingua berbera) costruiti con materiali e tecniche tradizionali immutate nel tempo. Le popolazioni lavorano la terra con metodi ancestrali, non ci sono elettricità né strade e l’unico modo di viaggiare o trasportare mercanzie é a piedi o con i muli. Posa del campo a Tarzout (1900 mt).
Giorno 5
Tarzout - Gole dello M'Goun - Aguerdzaka
La piccola valle si stringe sempre di piu’ ed i passaggi in acqua divengono sempre piu’ necessari. In alcuni tratti le strette pareti delle gole arrivano a due metri di larghezza: sono talmente levigate dall’erosione millenaria dell’acqua che scende dallo M’Goun che diventa impossibile arrampicarsi per evitarle. Nel punto piu’ stretto delle gole e nei momenti in cui la portata del fiume é al massimo, sopratutto all’inizio della primavera, la corrente é molto forte ed il livello dell’acqua puo’ arrivare a superare abbondantemente il metro di altezza: diventa fondamentale
La piccola valle si stringe sempre di piu’ ed i passaggi in acqua divengono sempre piu’ necessari. In alcuni tratti le strette pareti delle gole arrivano a due metri di larghezza: sono talmente levigate dall’erosione millenaria dell’acqua che scende dallo M’Goun che diventa impossibile arrampicarsi per evitarle. Nel punto piu’ stretto delle gole e nei momenti in cui la portata del fiume é al massimo, sopratutto all’inizio della primavera, la corrente é molto forte ed il livello dell’acqua puo’ arrivare a superare abbondantemente il metro di altezza: diventa fondamentale l’aiuto del mulo per superare alcune decine di metri nei punti chiave del percorso. Le rocce delle alte pareti, alcune arrivano anche a 300 metri, assumono diverse tonalità di colore, dall’ocra al marrone scuro, a secondo della quantità di luce solare che riesce a penetrare quando il sole é allo zenith e l’eco degli zoccoli dei muli sui ciotoli del greto si mescola al brusio costante dell’acqua. Superato il punto piu’ stretto le gole si riaprono progressivamente e ricompare il greto del fiume ricco di cespugli e piccoli alberi. Campo nei pressi di Aguerdzaka a 1700 mt.
Giorno 6
Aguerdzaka - Tabarkhacht
Aguerdzaka é un villaggio eretto esattamente sulla confluenza di due fiumi. Ora lo Mgoun si é allargato e la forza dell’acqua è diminuita. Si incontrano sempre piu’ spesso gli abitanti che si spostano a dorso di mulo lungo il fiume: ci sono anche donne, alcune con vestiti tradizionali bellissimi. La valle si riapre e ricompaiono le coltivazioni in terreni piu’ grandi ombreggiati da imponenti alberi. Si prosegue nel greto del fiume attraversando i villaggi di Igherm e Bou Trhar situati alla fine della valle delle rose. Arrivo a Tabarkacht, fine del trekking e posa del campo.
Giorno 7
Tabarkhacht - El Kelaa M'Gouna - Ouarzazate - Marrakech
Ritroviamo il nostro minibus e raggiungiamo El Kelàa Mgouna, il centro più importante della valle delle rose, situato all’incrocio con la valle del Dades. Qui si svolge a maggio il mussem (sagra) delle rose, uno dei piu’ interessanti del Marocco. Tutta l’economia della zona ruota intorno alla produzione della rosa Damaskina e dei suoi derivati. (acqua di rose, saponi e profumi) Proseguimento per Ouarzazate, visita della kasbah Taourirt che fu residenza dell’ultimo pascià di Marrakech. Dopo Ouarzazate una piccola deviazione conduce ad Ait Ben Haddou per la visita della stupenda
Ritroviamo il nostro minibus e raggiungiamo El Kelàa Mgouna, il centro più importante della valle delle rose, situato all’incrocio con la valle del Dades. Qui si svolge a maggio il mussem (sagra) delle rose, uno dei piu’ interessanti del Marocco. Tutta l’economia della zona ruota intorno alla produzione della rosa Damaskina e dei suoi derivati. (acqua di rose, saponi e profumi) Proseguimento per Ouarzazate, visita della kasbah Taourirt che fu residenza dell’ultimo pascià di Marrakech. Dopo Ouarzazate una piccola deviazione conduce ad Ait Ben Haddou per la visita della stupenda kasbah, probabilmente la meglio conservata del paese e resa celebre dagli innumerevoli kolossal cinematografici girati in loco e oggi patrimonio mondiale dell’umanità. Pranzo in ristorantino lungo il percorso. La spettacolare e panoramica strada del valico del Tichka (2260 mt) chiuderà in bellezza il ritorno a Marrakech previsto nel tardo pomeriggio. Sistemazione in riad. Cena libera e pernottamento.
Giorno 8
Marrakech
Prima colazione. Giornata libera. Si può effettuare su richiesta la visita guidata dei monumenti storici il mattino. Pomeriggio libero per eventuale shopping nei suk situati ai bordi della celeberrima piazza Jmaa el Fna. Pranzo e cena liberi. E’ incluso il solo pernottamento in riad.
Giorno 9
Marrakech - Italia
Trasferimento in aeroporto con minibus privato e rientro in Italia. Per ragioni tecnico-operative l'itinerario potrà essere modificato dalla guida e/o accompagnatore sul posto se ritenuto necessario e nell’interesse del gruppo