Giorno 1
Partenza per la Giordania
Partenza da Milano con volo internazionale di linea diretto su Amman, la capitale della Giordania.Arrivo e accoglienza all’aeroporto da parte del nostro referente locale. Trasferimento privato in hotel, cena e pernottamento. NB: alcune partenze potrebbero essere via Roma, sempre con volo diretto mentre altre potrebbero essere via scalo internazionale (Istanbul, Francoforte etc). Segnaliamo che, non essendo presente il volo diretto giornaliero da Milano, il ritorno può essere previsto su Roma e pertanto sarà necessario aggiungere un volo domestico da Roma Fiumicino su Milano Linate, o
Partenza da Milano con volo internazionale di linea diretto su Amman, la capitale della Giordania.Arrivo e accoglienza all’aeroporto da parte del nostro referente locale. Trasferimento privato in hotel, cena e pernottamento. NB: alcune partenze potrebbero essere via Roma, sempre con volo diretto mentre altre potrebbero essere via scalo internazionale (Istanbul, Francoforte etc). Segnaliamo che, non essendo presente il volo diretto giornaliero da Milano, il ritorno può essere previsto su Roma e pertanto sarà necessario aggiungere un volo domestico da Roma Fiumicino su Milano Linate, o altri aeroporti con un supplemento). Pasti: cena inclusa.
Giorno 2
Da Amman a Wadi Musa e primo ingresso a Petra: dal siq allle Tombe Reali
Prima colazione e trasferimento al villaggio di Wadi Musa, porta d’ingresso al sito archeologico di Petra, percorrendo la cosiddetta “autostrada del deserto” per una prima parte. Dopo circa due ore e mezza, prevediamo una sosta presso Khirbet Al-Dharieh, una piccola “chicca” poco frequentata lungo la “Strada dei re”, più panoramica della precedente. Il sito archeologico è uno dei rari insediamenti nabatei al di fuori di Petra in territorio giordano. Riprendiamo la strada verso Petra, arrivando per pranzo, previsto in ristorante locale lungo la via.Nel pomeriggio, primo incontro
Prima colazione e trasferimento al villaggio di Wadi Musa, porta d’ingresso al sito archeologico di Petra, percorrendo la cosiddetta “autostrada del deserto” per una prima parte. Dopo circa due ore e mezza, prevediamo una sosta presso Khirbet Al-Dharieh, una piccola “chicca” poco frequentata lungo la “Strada dei re”, più panoramica della precedente. Il sito archeologico è uno dei rari insediamenti nabatei al di fuori di Petra in territorio giordano. Riprendiamo la strada verso Petra, arrivando per pranzo, previsto in ristorante locale lungo la via.Nel pomeriggio, primo incontro con la leggendaria Petra, capitale dell’antico regno dei Nabatei; l’ingresso così tardo ha il vantaggio di evitare la gran calca che caratterizza il mattino. Scendendo il sassoso vallone del Bab el Siq, seguiamo il tracciato del principale acquedotto della città: lungo il percorso incontriamo le tre tombe a torre note come cubi Djinn, la monumentale Tomba degli Obelischi e il sottostante Triclinium, quindi l’imboccatura del tunnel che costituisce uno dei capolavori dell’ingegneria idraulica nabatea. Entriamo poi nella stretta forra nota con il nome di Siq, lunga un paio di chilometri e larga appena pochi metri, nelle cui pareti sono scolpite edicole votive e gruppi statuari. Giungiamo infine al cospetto del più celebre monumento petreo, il superbo Khasnè, o Tesoro del Faraone: uno strabiliante tempio funerario interamente scolpito nella roccia, la cui facciata sfiora i 40 metri d’altezza. Si tratta senza dubbio di uno dei massimi vertici raggiunti dall’architettura antica e di uno dei capolavori dell’umanità. Proseguiamo poi fino all’enorme teatro rupestre e alle cosiddette Tombe Reali, dove spiccano le gigantesche facciate della Tomba di Uneishu, della Tomba Corinzia, della Tomba dell’Urna e dell’enigmatica Tomba Palazzo. Sulla via del ritorno raggiungiamo la Tomba di Uneishu percorrendo un sentiero da poco reso fruibile ai visitatori. Rientriamo percorrendo a ritroso il cammino fatto all’andata. Sistemazione, cena e pernottamento in hotel. Pasti: colazione inclusa, pranzo in ristorante locale, cena in hotel.
Giorno 3
Al Madras, il "Luogo alto dei sacrifici", e lo Wadi Farasa, la Città Bassa.
Di buon mattino attraversiamo a piedi una delle aree meno frequentate di Petra, percorrendo il cosiddetto “sentiero segreto” che attraversa la suggestiva area di al Madras. Qui si estendeva una delle zone agricole e produttive di Petra, un vero e proprio sobborgo della capitale. Durante il cammino s’incontrano diverse nicchie cultuali, cisterne e una grande sala ipogea utilizzata un tempo per simposi religiosi. Il sentiero prosegue attraverso un plateau di corrusca bellezza, tra formazioni di arenaria dalle forme più disparate e boschetti di oleandri. Giungiamo infine alla sella montana
Di buon mattino attraversiamo a piedi una delle aree meno frequentate di Petra, percorrendo il cosiddetto “sentiero segreto” che attraversa la suggestiva area di al Madras. Qui si estendeva una delle zone agricole e produttive di Petra, un vero e proprio sobborgo della capitale. Durante il cammino s’incontrano diverse nicchie cultuali, cisterne e una grande sala ipogea utilizzata un tempo per simposi religiosi. Il sentiero prosegue attraverso un plateau di corrusca bellezza, tra formazioni di arenaria dalle forme più disparate e boschetti di oleandri. Giungiamo infine alla sella montana vegliata da due enormi obelischi ottenuti scolpendo la viva roccia. Da qui una breve digressione porta in cima al Jebel al Madhbah (1025 m), occupata dal “Luogo alto dei sacrifici”, uno dei maggiori luoghi di culto dell’antica Petra. La vetta della montagna appare perfettamente spianata per oltre 15 metri di lunghezza e qui si trova l’altare monolitico dove veniva posto il simulacro della divinità durante le grandi processioni rituali provenienti dalla città bassa. Lo sguardo spazia sull’intera conca di Petra e si spinge fino alla lontana cima del Jebel Harun, riconoscibile per la candida cappella che segna la tomba di Aronne. Discendiamo quindi la grande strada processionale intagliata nella roccia che scende verso la parte bassa dello Wadi Farasa con i suoi splendidi monumenti rupestri: la Tomba del Giardino, la Tomba del Soldato Romano fronteggiata dal magnifico triclinio, la Tomba dal Frontone Spezzato, la Tomba del Rinascimento. Ci concediamo una breve escursione nell’affascinante Wadi al Najir, pressoché sconosciuto ai più, con la sua bella tomba in stile classico e le grandi sale tricliniari circostanti. Nel primo pomeriggio raggiungiamo infine la città bassa, là dove si trova il ristorante The Basin e dove potremo finalmente ritemprarci. Più tardi, dopo una rapida puntata ai piedi del Jebel al Habis per ammirare lo splendido panorama offerto dal sottostante Wadi Thughra, visitiamo la cosiddetta Città Bassa, dominata del maestoso tempio noto come Qasr el Bint, l’unico edificio costruito in elevato a Petra rimasto miracolosamente in piedi. Poco distante visitiamo l’area del cosiddetto Grande Tempio e della vasta corte colonnata che lo fronteggia, i cui sorprendenti capitelli erano scolpiti con teste di elefante. Facciamo infine ritorno in hotel, ripercorrendo l’ormai silenziosa forra del Siq. Cena e pernottamento in hotel. Pasti: colazione inclusa, pranzo in ristorante locale e cena in hotel
Giorno 4
La Piccola Petra, il "Back Door Hiking", il Monastero, lo wadi Mataha
Prima colazione e breve trasferimento per il Siq al Barid, la cosiddetta “Piccola Petra”, uno dei sobborghi della capitale nabatea, nell’antichità luogo di arrivo e sosta delle carovane. Lungo il percorso, vista sulle rovine del castello crociato di al Wueira. Giunti a destinazione, esploriamo l’ombrosa area archeologica, con i suoi interessanti monumenti rupestri e gli splendidi affreschi della Casa Dipinta (tra i rarissimi esempi di pittura ellenistica giunti fino a noi), restaurati in tutto il loro splendore. Un altro brevissimo trasferimento ci porta lontano dalle folle dei
Prima colazione e breve trasferimento per il Siq al Barid, la cosiddetta “Piccola Petra”, uno dei sobborghi della capitale nabatea, nell’antichità luogo di arrivo e sosta delle carovane. Lungo il percorso, vista sulle rovine del castello crociato di al Wueira. Giunti a destinazione, esploriamo l’ombrosa area archeologica, con i suoi interessanti monumenti rupestri e gli splendidi affreschi della Casa Dipinta (tra i rarissimi esempi di pittura ellenistica giunti fino a noi), restaurati in tutto il loro splendore. Un altro brevissimo trasferimento ci porta lontano dalle folle dei turisti e in uno degli ambienti più selvaggi e panoramici di tutta Petra: iniziamo infatti a percorrere il cosiddetto “Back Door Hiking”, che lungo un’antica strada nabatea in parte intagliata nella viva roccia, in un paio d’ore ci condurrà al cospetto dell’impressionante Deir, o Monastero, il più imponente monumento di Petra. Questo tragitto, poco frequentato, ci permetterà di evitare la maggior parte del flusso turistico che sale dalla città bassa. Ricavato interamente dalla viva roccia, il tempio funerario è largo 49 metri e alto 39; le sue linee purissime anticipano di sedici secoli il barocco romano del Bernini e lasciano attoniti per la loro squisita perfezione. Qui avremo tempo di esplorare l’area circostante e di salire al Monumento 468, il cui interno custodisce l’altare meglio conservato di tutta Petra; dalla cima dello sperone roccioso, inoltre, godremo di un panorama mozzafiato sull’immenso canyon dello Wadi Arabah. Scendiamo infine (in senso inverso rispetto al consueto itinerario turistico) verso la città bassa, fino a raggiungere il ristorante The Basin. Nel pomeriggio, mantenendoci dapprima sulla sponda settentrionale dello Wadi Musa, puntiamo verso la torreggiante massa del Jebel al Khubtha. Lungo il percorso abbiamo modo di incontrare i resti del Tempio dei Leoni alati, della Basilica Bizantina e della North Ridge Church. Raggiungiamo quindi la bella Tomba di Sextius Florentinus con le sue incredibili cromie naturali, e da qui ci inoltriamo lungo la Wadi Mataha. Questa è una delle aree meno frequentate di tutta Petra, ma vi si trovano alcuni monumenti rupestri di grande fascino, come la cosiddetta Facciata Carminia e l’ombrosa Casa di Dorotheos. Qualche centinaio di metri avanti si trova il suggestivo santuario rupestre del Sidd el Majin, scavato nella strettissima gola dello wadi Muthlim. Facciamo infine ritorno all’hotel, ripercorrendo ancora una volta la gola del Siq. Cena e pernottamento. NB: Il lunedì, mercoledì e giovedì si tiene un suggestivo spettacolo di luci a Petra durante il quale si ripercorre a piedi tutto il Siq fino al Tesoro con la sola illuminazione di candele poste lungo il percorso. L’apertura del sito è intorno alle 20.30 e la chiusura alle 22.30 circa. Si consiglia quindi di avvertire per tempo la guida in modo tale possa organizzare sia la giornata che l’acquisto dei biglietti ed il trasferimento di andata e ritorno dall’hotel al sito (entrambe spese extra).
Giorno 5
Il Jebel Umm al Biyara e lo Wadi Thughra
Questa è senz’altro la giornata più impegnativa, ma ne vale senz’altro la pena, perché lo sforzo sarà ripagato dalla più spettacolare veduta panoramica su Petra e sull’intera regione. Al mattino presto, dopo colazione, ritorniamo nella città bassa e, dopo essere passati accanto alla solitaria Colonna del Faraone, scendiamo nello spettacolare vallone dello Wadi Thughra, con le sue gigantesche tombe rupestri. Questa è la cosiddetta Necropoli Occidentale, dove si trovano l’enorme Tomba 361 e alcune delle rare “tombe ad arco”. Da qui iniziamo la faticosa salita alla cima del
Questa è senz’altro la giornata più impegnativa, ma ne vale senz’altro la pena, perché lo sforzo sarà ripagato dalla più spettacolare veduta panoramica su Petra e sull’intera regione. Al mattino presto, dopo colazione, ritorniamo nella città bassa e, dopo essere passati accanto alla solitaria Colonna del Faraone, scendiamo nello spettacolare vallone dello Wadi Thughra, con le sue gigantesche tombe rupestri. Questa è la cosiddetta Necropoli Occidentale, dove si trovano l’enorme Tomba 361 e alcune delle rare “tombe ad arco”. Da qui iniziamo la faticosa salita alla cima del Jebel Umm al Biyara, uno dei siti meno frequentati in assoluto di tutta Petra, percorrendo una vertiginosa strada processionale intagliata in parte nella viva roccia. Il percorso risale lungo uno sbalorditivo couloir a rampe divergenti e poi si trasforma in una serie di aree scalinate che risalgono lungo la montagna. Dalla cima della roccaforte – dove si vedranno le vestigia di un insediamento dell’Età del Ferro, enormi cisterne, incisioni rupestri edomite, un santuario sottoroccia e i resti di un edificio monumentale nabateo – si gode della più sbalorditiva vista su Petra e sulle montagne circostanti. Dopo aver consumato il pranzo al sacco, scendiamo a valle lungo il percorso dell’andata. Tornati alla Necropoli Occidentale, in base al clima e alle forze rimaste, decideremo se esplorare ancora lo Wadi Thughra con i suoi enigmatici monumenti rupestri, oppure se ritornare alla città bassa costeggiando le pendici del Jebel al Habis, perforate da numerosi ipogei. Nel tardo pomeriggio facciamo rientro in hotel. Cena e pernottamento. Pasti: colazione, pranzo a picnic, cena in hotel
Giorno 6
Da Petra al relax sul Mar Morto
Una giornata di totale relax, per ritemprarsi dopo le fatiche e le grandi emozioni dei giorni precedenti. In mattinata, un lungo trasferimento ci condurrà sulle sponde del Mar Morto. Lungo il percorso prevediamo una sosta presso il castello di Shobak, dove troviamo il più significativo castello della Giordania dal punto di vista strutturale e per la localizzazione. Situato sul pendio di un’altura, è isolato da ogni centro abitato. Appare intrigante già in lontananza, e si erge su un altipiano caratterizzato da molte caverne. Risale al XII secolo e fu costruito da Baldovino, conquistato
Una giornata di totale relax, per ritemprarsi dopo le fatiche e le grandi emozioni dei giorni precedenti. In mattinata, un lungo trasferimento ci condurrà sulle sponde del Mar Morto. Lungo il percorso prevediamo una sosta presso il castello di Shobak, dove troviamo il più significativo castello della Giordania dal punto di vista strutturale e per la localizzazione. Situato sul pendio di un’altura, è isolato da ogni centro abitato. Appare intrigante già in lontananza, e si erge su un altipiano caratterizzato da molte caverne. Risale al XII secolo e fu costruito da Baldovino, conquistato da Saladino, ampliato dai turchi. Presenta torri, pozzi, passaggi segreti, cortili, catacombe, chiesa, iscrizioni.Proseguiamo attraverso l’accidentata regione di Al Tafila e la sponda giordana del grande bacino del Mar Morto per la sua intera lunghezza. Giunti a destinazione, dopo la sistemazione in hotel e il pranzo, il pomeriggio è a disposizione per godere delle molte possibilità offerte dall'albergo: un bagno nelle acque del Mar Morto (la cui densità elevata permette a chiunque di galleggiare senza sforzo), fanghi e relax nella spa. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 7
Volo di rientro in Italia
Colazione e trasferimento privato in aeroporto in tempo utile per il volo di rientro.Arrivo in Italia nel primo pomeriggio e fine del viaggio.