Giorno 1
Italia - Kathmandu
Partenza nel pomeriggio da Milano Malpensa con voli di linea, via scalo intermedio, per Kathmandu. Pasti: cena a bordo
Giorno 2
Arrivo a Kathmandu
La Durbar Square di Kathmandu, la Casa-Tempio della Dea Vivente, il Tempio delle Scimmie e BoudhanathArrivo a Kathmandu (1.350 m) al mattino, espletamento delle formalità d’ingresso, accoglienza e inizio delle visite.Visita del centro storico di Kathmandu: il Palazzo Reale Hanuman Dokha (solo dall’esterno e nei cortili), la Casa-Tempio della Dea Vivente, che si può vedere dalla finestra quando si affaccia per la benedizione ai presenti, e gli imponenti Templi di Shiva e Vishnu (esterni).Si prosegue con la visita di Swayambunath, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, un antico
La Durbar Square di Kathmandu, la Casa-Tempio della Dea Vivente, il Tempio delle Scimmie e BoudhanathArrivo a Kathmandu (1.350 m) al mattino, espletamento delle formalità d’ingresso, accoglienza e inizio delle visite.Visita del centro storico di Kathmandu: il Palazzo Reale Hanuman Dokha (solo dall’esterno e nei cortili), la Casa-Tempio della Dea Vivente, che si può vedere dalla finestra quando si affaccia per la benedizione ai presenti, e gli imponenti Templi di Shiva e Vishnu (esterni).Si prosegue con la visita di Swayambunath, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, un antico complesso religioso situato in cima a una collina a ovest della capitale, conosciuto come Tempio delle Scimmie per le numerose scimmie che popolano il sito. Per i buddhisti nepalesi la collina di Swayambunath, con l’antico stupa dagli occhi compassionevoli di Buddha, riveste un ruolo primario ed è uno dei più sacri luoghi di pellegrinaggio. Infine, si continua per Boudhanath, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, centro della cultura tibetana, dominato dall’imponente stupa che si circoambula in senso antiorario insieme ai pellegrini tibetani e ai monaci, fra bandiere di preghiera mosse dal vento.Pernottamento in hotel.Pasti: colazione a bordo, pranzo e cena liberi.
Giorno 3
Kathmandu - Pokhara
Il centro delle cremazioni sul fiume sacro, l’imponente bianco stupa, trasferimento via terra a Pokhara, la “Porta dell’Annapurna”Prima colazione al mattino presto e partenza per la visita di Pashupatinath, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, luogo sacro per gli induisti, meta di pellegrini da tutta l’Asia. Dedicato a Shiva è il centro delle cremazioni sul sacro fiume Bagmati, affluente del Gange. Si prosegue via terra per Pokhara lungo la Prithvi Highway. La strada è panoramica, attraversa insediamenti, valli, colline, terreni agricoli e foreste. Considerata la porta
Il centro delle cremazioni sul fiume sacro, l’imponente bianco stupa, trasferimento via terra a Pokhara, la “Porta dell’Annapurna”Prima colazione al mattino presto e partenza per la visita di Pashupatinath, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, luogo sacro per gli induisti, meta di pellegrini da tutta l’Asia. Dedicato a Shiva è il centro delle cremazioni sul sacro fiume Bagmati, affluente del Gange. Si prosegue via terra per Pokhara lungo la Prithvi Highway. La strada è panoramica, attraversa insediamenti, valli, colline, terreni agricoli e foreste. Considerata la porta dell’Annapurna, Pokhara (880 m) è posta ai piedi delle più alte vette del pianeta, nei pressi di tre laghi e del fiume Seti. Da qui, nelle giornate limpide, si riescono a vedere alcune delle più belle vette dell’Himalaya, tra cui l’Annapurna (8.091 m) e il Machapuchare (6.944 m) il cui nome tradotto vuol dire “coda di pesce”, anche se è più noto con l’appellativo di “Cervino dell’Himalaya”.Arrivo a Pokhara ed escursione in barca sul lago Phewa, dove su un’isoletta si trova il Tempio di Tal Barahi dedicato al dio Ganesh, protettore dei bambini e dei viaggiatori. Sistemazione in resort.Pasti: colazione in hotel, pranzo in ristorante e cena libera.
Giorno 4
Pokhara - Kalopani (2530 mt)
Dopo la prima colazione breve visita di Pokhara e partenza verso la dorsale montuosa di Kande. È questo l’inizio dello spettacolare percorso via terra che ci porterà verso Jomson. Si potranno ammirare la bella valle di Pokhara, le spettacolari montagne dell’Annapurna, terreni agricoli e interessanti insediamenti. Tutto ciò dà la possibilità di osservare lo stile di vita della gente di montagna lungo la strada. Si scende fino alla valle di Modhi Khola, dove iniziano i sentieri per il campo base dell’Annapurna e molti alti trekking. Si prosegue per Maldhunga e poi verso il
Dopo la prima colazione breve visita di Pokhara e partenza verso la dorsale montuosa di Kande. È questo l’inizio dello spettacolare percorso via terra che ci porterà verso Jomson. Si potranno ammirare la bella valle di Pokhara, le spettacolari montagne dell’Annapurna, terreni agricoli e interessanti insediamenti. Tutto ciò dà la possibilità di osservare lo stile di vita della gente di montagna lungo la strada. Si scende fino alla valle di Modhi Khola, dove iniziano i sentieri per il campo base dell’Annapurna e molti alti trekking. Si prosegue per Maldhunga e poi verso il Mustang attraverso la valle del fiume Kali Gandaki.Proseguimento per Kalopani lungo la stretta valle del fiume Kali Gandaki attraversando i monumenti sacri di Galeshwar, diversi rivoli, sorgenti termali, villaggi Gurung e Thakali, belle cascate, la gola più profonda del mondo DANA (6967m dal picco Dhaulagari e 6891m dall'Annapurna I). Si godrà della splendida vista delle montagne dell’Annapurna e di Dhaulagiri, delle cascate di ghiaccio sospese e dell’ampia valle di Kali Gandaki che si vedrà anche dalla guesthouse di Kalopani. Questo luogo si trova alla base delle due grandi catene himalayane Annapurna e Dhaulagiri. Pranzo lungo il percorso, cena e pernottamento in guesthouse.
Giorno 5
Kalopani - Tukuche - Marpha - Jomson (2720 mt) - Kagbeni (2810 mt)
I pittoreschi villaggi del Lower Mustang e la “Porta del Mustang”Dopo la prima colazione proseguimento del percorso verso Jomsom. La giornata è dedicata alla visita dei pittoreschi villaggi del Lower Mustang: Tukuche e Marpha. Si segue il corso del sacro fiume Kali Gandaki, famoso per la peculiarità geografica di scorrere nella valle più profonda del mondo, tra due giganti himalayani di oltre 8.000 m: il Dhaulagiri (8.172 m) e l’Annapurna (8.091 m); una profonda spaccatura che taglia la catena himalayana da nord a sud, un tempo la via commerciale di transito che portava dall’India
I pittoreschi villaggi del Lower Mustang e la “Porta del Mustang”Dopo la prima colazione proseguimento del percorso verso Jomsom. La giornata è dedicata alla visita dei pittoreschi villaggi del Lower Mustang: Tukuche e Marpha. Si segue il corso del sacro fiume Kali Gandaki, famoso per la peculiarità geografica di scorrere nella valle più profonda del mondo, tra due giganti himalayani di oltre 8.000 m: il Dhaulagiri (8.172 m) e l’Annapurna (8.091 m); una profonda spaccatura che taglia la catena himalayana da nord a sud, un tempo la via commerciale di transito che portava dall’India al cuore del Tibet. Nel pomeriggio partenza verso nord lungo la nuova strada carrozzabile sterrata che percorre la scenografica valle del fiume Kali Gandaki. Il greto del fiume è ricco di conchiglie fossili provenienti dai depositi dell’antica Tetide (il mare presente tra la placca indiana e la placca asiatica prima del loro avvicinamento e del conseguente scontro che ha dato origine alla formazione della catena himalayana). Si raggiunge il villaggio di Kagbeni (2.810 m) nel quale spicca il rosso del monastero buddhista circondato da terrazzamenti verdissimi coltivati a orzo, mais e patate. Siamo alla “Porta del Mustang”. Il nome Mustang deriva dal tibetano “Mon Thang” che significa “piana dei Mon” o “abitanti delle frontiere”. Pernottamento guest-house. Pasti: colazione in guest-house, pranzo in ristorante locale, cena in guest-house.
Giorno 6
Kagbeni - Jarkot - Muktinath (3760 mt) - Kagbeni - Tangbe (3060 mt) - Chhusang (2980 mt)
L’antico monastero e il sacro santuario meta di pellegrinaggio per buddhisti e induisti. Ingresso nell’Upper MustangDopo la prima colazione partenza verso est per Mukhtinath lungo la strada principale, recentemente asfaltata, che sale rapidamente permettendo di ammirare delle splendide vedute sulla valle circostante e sulle imponenti montagne (l’enorme piramide del Dahulagiri e la più bassa, ma sempre oltre i 7.000 m, cima del Nilgiri). Sosta nel villaggio di Jarkot, abbarbicato su uno spuntone roccioso, e visita dell’antico monastero costruito su uno straordinario belvedere che si
L’antico monastero e il sacro santuario meta di pellegrinaggio per buddhisti e induisti. Ingresso nell’Upper MustangDopo la prima colazione partenza verso est per Mukhtinath lungo la strada principale, recentemente asfaltata, che sale rapidamente permettendo di ammirare delle splendide vedute sulla valle circostante e sulle imponenti montagne (l’enorme piramide del Dahulagiri e la più bassa, ma sempre oltre i 7.000 m, cima del Nilgiri). Sosta nel villaggio di Jarkot, abbarbicato su uno spuntone roccioso, e visita dell’antico monastero costruito su uno straordinario belvedere che si affaccia sulla valle del Kali Gandaki. Si continua per il santuario di Muktinath (3.660 m), uno dei luoghi più venerati di tutto l’Himalaya, meta di pellegrinaggio per buddhisti e induisti.Al termine delle visite rientro a Kagbeni e proseguimento verso nord fino all’antico villaggio di Tangbe (3.060 m), un dedalo di vicoli stretti che si snodano tra case intonacate di bianco e bordate di rosso-arancio. Qui si incontra la prima serie di chorten dipinti di nero, bianco e rosso, che caratterizzano tutto l’Upper Mustang. Si continua verso il villaggio di Chhusang (2.940) che giace su un basso terrazzamento ai bordi del letto del Kali Gandaki, circondato da campi coltivati e dai consueti piccoli stupa. Una spettacolare parete rocciosa di colore arancio, bucherellata di grotte inaccessibili, incombe sulla riva opposta del fiume. Le donne, anche quelle più giovani, vestono gli abiti tradizionali: la chuba, una specie di vestaglia stretta alla vita con una cintura, il doppio grembiule di un tessuto a righe multicolori, in testa il fazzoletto colorato e immancabilmente al collo il gioiello tradizionale, un ciondolo costituito da una grossa pietra di turchese e da due grossi coralli. Prima colazione in guest-house, pranzo in ristorante locale, cena e pernottamento in guest-house.
Giorno 7
Chhusang - Chele - Svangboche - Ghiling - Ghami
Il fiume che sgorga dal tunnel nella roccia e il muro-mani più lungo del NepalDopo la prima colazione si prosegue verso nord lungo il letto del Kali Gandaki. Nei pressi del villaggio di Chele (3.050 m) il fiume sgorga da un tunnel scavato nella parete rocciosa. Qui la pista abbandona la valle del Kali Gandaki e si inerpica ripida lungo una gola rocciosa fino al villaggio. Si prosegue per il villaggio di Syangboche (3.800 m) che giace quasi sul fondo della valle. Una breve salita conduce all’omonimo passo: il Syangboche La (3.850 m), dove si ha la prima bellissima veduta sul villaggio di
Il fiume che sgorga dal tunnel nella roccia e il muro-mani più lungo del NepalDopo la prima colazione si prosegue verso nord lungo il letto del Kali Gandaki. Nei pressi del villaggio di Chele (3.050 m) il fiume sgorga da un tunnel scavato nella parete rocciosa. Qui la pista abbandona la valle del Kali Gandaki e si inerpica ripida lungo una gola rocciosa fino al villaggio. Si prosegue per il villaggio di Syangboche (3.800 m) che giace quasi sul fondo della valle. Una breve salita conduce all’omonimo passo: il Syangboche La (3.850 m), dove si ha la prima bellissima veduta sul villaggio di Ghiling (3.570 m) circondato dai verdi campi coltivati che si sviluppano nel fondovalle. Si scende gradatamente in una gola per poi risalire verso il Nyi La (4.010 m) da cui si domina una bella valle con terrazzamenti coltivati delimitati da pareti di roccia rossa. Con una lunga discesa, si giunge a Ghami (3.520 m), piccolo borgo in mezzo a campi coltivati. Nei pressi del villaggio si trova il muro Mani più lungo del Nepal. Pernottamento in guest-house. Pasti: colazione in guest-house, pranzo in ristorante locale, cena in guest-house.
Giorno 8
Ghami - Tsarang - Lo Gekar - Lo Manthang
La straordinaria falesia il cui colore rosso deriva dal sangue di un’orchessa uccisa da Guru Rimpoche e la seconda cittadina del Mustang Dopo la prima colazione partenza verso nord per il villaggio di Drakmar (“balza rossa”), che sorge in una ridente valle, attraversata da un largo torrente serpeggiante, a ridosso di uno straordinario crinale di roccia rossa che provoca un violento contrasto cromatico con le colline circostanti caratterizzate da tenui toni di grigio e giallo. L’intenso colore rosso si dice sia dovuto al sangue di un’orchessa che fu uccisa dal Guru Rimpoche. Si
La straordinaria falesia il cui colore rosso deriva dal sangue di un’orchessa uccisa da Guru Rimpoche e la seconda cittadina del Mustang Dopo la prima colazione partenza verso nord per il villaggio di Drakmar (“balza rossa”), che sorge in una ridente valle, attraversata da un largo torrente serpeggiante, a ridosso di uno straordinario crinale di roccia rossa che provoca un violento contrasto cromatico con le colline circostanti caratterizzate da tenui toni di grigio e giallo. L’intenso colore rosso si dice sia dovuto al sangue di un’orchessa che fu uccisa dal Guru Rimpoche. Si prosegue per il villaggio di Tsarang (3.560), circondato da campi di orzo e frumento, la seconda cittadina del Mustang. Il villaggio è dominato da due grandi costruzioni: il forte, un tempo residenza del re e ancora oggi chiamato Palazzo Reale, e un grande monastero tutto dipinto di rosso, risalente al XIV secolo e appartenente alla scuola Sakyapa. Si continua per Lo Manthang. La strada scende rapidamente fino ad attraversare il fiume, poi sale verso nord, una splendida vista si apre verso sud mostrando Tsarang sul ciglio del dirupo e, in lontananza, le enormi, bianche vette himalayane. Si continua a salire dolcemente in un ambiente desertico e molto selvaggio fino al passo di Lo (3.950 m) dove all’improvviso appare l’ampia valle di Lo Manthang, un momento sicuramente molto emozionante. Scesi dal passo appare la prima entusiasmante panoramica della capitale con gli edifici bianchi (civili) e rossi (religiosi) e le rovine dei forti circostanti. Verso est il panorama si estende fino all’eroso canyon del Mustang Khola, verso nord il paesaggio presenta rosse e piatte colline fino al confine con il Tibet, verso ovest la vista è dominata dalla vetta del Mansail. Arrivo a Lo Manthang (3.810 m) nel pomeriggio. Pernottamento in resort.Pasti: colazione in guest-house, pranzo in ristorante locale, cena in resort.
Giorno 9
Lo Manthang e il Tiji Festival
La città murata di Lo Manthang e il Tiji FestivalDopo la prima colazione intera giornata dedicata a Lo Manthang, la capitale del Mustang, con visita dei principali siti di interesse e partecipazione al Tiji Festival. La città murata conserva perfettamente la struttura medievale. Le mura intonacate che circondano la città, lunghe 750 m e alte 9 m, disegnano una “L” un po’ sghemba. L’unica porta di accesso si trova all’estremità nord-est, una volta varcata l’entrata ci si trova subito di fronte il palazzo reale. Le case, il palazzo e i templi si trovano nella parte inferiore; la
La città murata di Lo Manthang e il Tiji FestivalDopo la prima colazione intera giornata dedicata a Lo Manthang, la capitale del Mustang, con visita dei principali siti di interesse e partecipazione al Tiji Festival. La città murata conserva perfettamente la struttura medievale. Le mura intonacate che circondano la città, lunghe 750 m e alte 9 m, disegnano una “L” un po’ sghemba. L’unica porta di accesso si trova all’estremità nord-est, una volta varcata l’entrata ci si trova subito di fronte il palazzo reale. Le case, il palazzo e i templi si trovano nella parte inferiore; la parte verticale della “L” ospita la comunità monastica e due gompa. Peissel nel 1962 scrisse che la popolazione della città consisteva in “dodici duchi, 60 monaci, 152 famiglie e otto streghe praticanti”. Oggi la città comprende circa 150 abitazioni, oltre a numerose dimore monastiche, e ha una popolazione di circa 1000 abitanti. Il Tiji Festival, conosciuto come “La cacciata dei Demoni”, un festival buddhista che dura tre giorni e che celebra il mito della dea Dorje Jono, risalente a oltre 600 anni fa. Secondo un’antica leggenda locale, la dea fu costretta a combattere contro suo padre, un potente demone, per salvare il regno del Mustang dalla distruzione. Il demone cercò di provocare siccità, carestie e moria del bestiame, ma la dea Dorje Jono riuscì a sconfiggerlo e ad allontanarlo dal Mustang. Il festival è programmato per coincidere con la fine dell’inverno, la stagione più secca e dura per le popolazioni di queste montagne, e con l’inizio della stagione primaverile, il momento della rinascita, che anticipa la stagione umida monsonica. Al festival prendono parte centinaia di uomini, donne e bambini abbigliati con i costumi tradizionali. Il culmine del festival è rappresentato dal cham, uno straordinario insieme di musiche sacre e danze in costume, con maschere rituali, eseguite da monaci e da laici, a tutti gli effetti un momento di celebrazione per la primavera che si rinnova e per la sconfitta del maligno. Pernottamento in resort.Pasti: colazione, pranzo e cena in resort.
Giorno 10
Lo Manthang - Chosar - Lo Manthang
I gompa di Garphu e Nypho, le affascinati grotte-abitazioni di Jhong, il Tiji FestivalDopo la prima colazione ancora un’intera giornata da dedicare a Lo Manthang, i suoi dintorni e alla cerimonia di chiusura del Tiji Festival. Escursione in jeep nella valle dove si trova il villaggio di Chosar, con i gompa di Garphu e di Nyphu e le affascinanti grotte-abitazioni di Jhong. In questa valle passava la più importante via commerciale per Lhasa, secondo Tucci “percorsa da secoli da pellegrini e apostoli, banditi e invasori”, come dimostrano le rovine di numerose fortezze disseminate lungo il
I gompa di Garphu e Nypho, le affascinati grotte-abitazioni di Jhong, il Tiji FestivalDopo la prima colazione ancora un’intera giornata da dedicare a Lo Manthang, i suoi dintorni e alla cerimonia di chiusura del Tiji Festival. Escursione in jeep nella valle dove si trova il villaggio di Chosar, con i gompa di Garphu e di Nyphu e le affascinanti grotte-abitazioni di Jhong. In questa valle passava la più importante via commerciale per Lhasa, secondo Tucci “percorsa da secoli da pellegrini e apostoli, banditi e invasori”, come dimostrano le rovine di numerose fortezze disseminate lungo il percorso. Nel pomeriggio partecipazione alla cerimonia di chiusura del Tiji Festival. Si avrà l’opportunità di approfondire la conoscenza della comunità locale e di comprendere il vero stile di vita della gente di Lobas.Pasti: colazione in resort, pranzo in ristorante locale, cena in resort.
Giorno 11
Lo Manthang - Samar - Chhusang
Il passo di Lo con le vedute mozzafiato sulla valle di Lo Manthang Dopo la prima colazione inizia il nostro viaggio di ritorno attraverso bellissimi paesaggi di montagna. A fine mattinata si raggiunge il villaggio di Samar per il pranzo.Partenza dopo il pranzo per il villaggio di Gyakhar in jeep lungo la nuova pista che presenta passaggi molto esposti. Una volta raggiunto il villaggio si procede a piedi lungo la strada principale, attraverso il ponte sospeso. La visita del villaggio di Gyakhar e la passeggiata in discesa attraverso i campi coltivati, con scene di vita locale è sempre molto
Il passo di Lo con le vedute mozzafiato sulla valle di Lo Manthang Dopo la prima colazione inizia il nostro viaggio di ritorno attraverso bellissimi paesaggi di montagna. A fine mattinata si raggiunge il villaggio di Samar per il pranzo.Partenza dopo il pranzo per il villaggio di Gyakhar in jeep lungo la nuova pista che presenta passaggi molto esposti. Una volta raggiunto il villaggio si procede a piedi lungo la strada principale, attraverso il ponte sospeso. La visita del villaggio di Gyakhar e la passeggiata in discesa attraverso i campi coltivati, con scene di vita locale è sempre molto apprezzata.Pasti: colazione in resort, pranzo in ristorante locale, cena in guest-house.
Giorno 12
Chhusang - Tetang - Kagbeni - Jomson
Il villaggio fortificato e il gruppo etnico gurungDopo la prima colazione partenza lungo una pista in salita sulla riva meridionale del Narshing Khola per il villaggio fortificato di Tetang, anche conosciuto come Te. In questo villaggio, come nei villaggi di Chhusang, Chele, Ghyakar e Tangbe, vive un gruppo etnico culturalmente omogeneo che si è dato il nome di gurung. Fntastico il panorama che si gode dall’alto del villaggio con i terrazzamenti coltivati a orzo e a grano saraceno che si stagliano sulla valle del Kali Gandaki in lontananza. Si prosegue verso sud per Kagbeni e quindi si esce
Il villaggio fortificato e il gruppo etnico gurungDopo la prima colazione partenza lungo una pista in salita sulla riva meridionale del Narshing Khola per il villaggio fortificato di Tetang, anche conosciuto come Te. In questo villaggio, come nei villaggi di Chhusang, Chele, Ghyakar e Tangbe, vive un gruppo etnico culturalmente omogeneo che si è dato il nome di gurung. Fntastico il panorama che si gode dall’alto del villaggio con i terrazzamenti coltivati a orzo e a grano saraceno che si stagliano sulla valle del Kali Gandaki in lontananza. Si prosegue verso sud per Kagbeni e quindi si esce dall’Upper Mustang per fare ritorno nel Lower Mustang. Nel pomeriggio arrivo a Jomsom. Pernottamento in guest-house.Pasti: colazione, pranzo e cena in guest-house.
Giorno 13
Jomson - Pokhara
Intera giornata dedicata al trasferimento via terra da Jomson a Pokhara.Si effettua la stessa strada del viaggio di andata ma il percorso viene effettuato in un'unica giornata e pertanto sarà più impegnativo. Arrivo a Pokhara e trasferimento in resort. Pasti: colazione in guesthouse, pranzo lungo il percorso e cena libera.
Giorno 14
Pokhara - Kathmandu
Prima colazione al mattino presto. Trasferimento via terra a Kathmandu. Arrivo direttamente all’aeroporto di Kathmandu per il volo di rientro via Doha.Pasti: colazione in resort, pranzo libero.
Giorno 15
Doha - Italia
Arrivo in Italia Sistemazioni previste: Kathmandu: Soaltee Crown Plaza Hotel, 5* o similare (1 notte)Pokhara: Temple Tree Resort & SPA, 4* o similare (2 notti)Mustang: Lo Manthang, Hotel Resort Mandala (3 notti)Nelle restanti località semplici guest-house in camere a due letti con servizi privati (6 notti)