Giorno 1
Italia - Antananarivo
Partenza dall’Italia per Antananarivo con volo via Addis Abeba. Pasti e pernottamento a bordo.
Giorno 2
Antananarivo
Arrivo ad Antananarivo, disbrigo delle formalità doganali, incontro con il personale locale parlante italiano e trasferimento in hotel. A seconda del tempo a disposizione, visita della capitale e dei suoi mercati. Il nome-scioglilingua della capitale, comunemente chiamata Tana, significa “Città dei Mille”, in riferimento ai mille guerrieri qui radunati dal fondatore Andrianjaka. La splendida città è costruita su tre livelli: la città alta con il Palazzo della Regina (in restauro) ed altri edifici storici; più sotto i tipici quartieri di piccole case arroccate e dal tetto aguzzo,
Arrivo ad Antananarivo, disbrigo delle formalità doganali, incontro con il personale locale parlante italiano e trasferimento in hotel. A seconda del tempo a disposizione, visita della capitale e dei suoi mercati. Il nome-scioglilingua della capitale, comunemente chiamata Tana, significa “Città dei Mille”, in riferimento ai mille guerrieri qui radunati dal fondatore Andrianjaka. La splendida città è costruita su tre livelli: la città alta con il Palazzo della Regina (in restauro) ed altri edifici storici; più sotto i tipici quartieri di piccole case arroccate e dal tetto aguzzo, alcune molto antiche ed in legno; e la città bassa nella pianura sottostante. Quest’ultima si è sviluppata negli ultimi decenni e comprende i quartieri commerciali e i ministeri. Al di là dell’agglomerato urbano e, ahimè, del traffico, si coglie comunque e sempre il fascino dato dalla posizione strategica sugli altipiani e dal vasto cordone di risaie e orti, che a seconda della stagione le forniscono un originale sfondo: un morbido tappeto verde nel periodo delle coltivazioni, uno specchio dai riflessi cangianti durante le piogge, un rosso deserto di laterite nel secco inverno australe. Cena in hotel.
Giorno 3
Antananarivo - Antsirabe - Miandrivazo
Dopo colazione si procede verso il sud lungo la strada che, mantenendosi sui 1.400 metri di altitudine, attraversa la zona dell'altopiano centrale dell'Ankaratra, la più popolosa del Madagascar, abitata prevalentemente dal popolo dei Merina. I piccoli centri abitati, costituiti da case in mattoni di terra rossa, sono arroccati soprattutto sulle colline così da non togliere terreno coltivabile alle pianure. La regione, con le sue risaie terrazzate che si estendono per chilometri in ogni direzione, è per tradizione il centro principale della produzione risicola del Paese. Si continua fino ad
Dopo colazione si procede verso il sud lungo la strada che, mantenendosi sui 1.400 metri di altitudine, attraversa la zona dell'altopiano centrale dell'Ankaratra, la più popolosa del Madagascar, abitata prevalentemente dal popolo dei Merina. I piccoli centri abitati, costituiti da case in mattoni di terra rossa, sono arroccati soprattutto sulle colline così da non togliere terreno coltivabile alle pianure. La regione, con le sue risaie terrazzate che si estendono per chilometri in ogni direzione, è per tradizione il centro principale della produzione risicola del Paese. Si continua fino ad Antsirabe, famoso centro di lavorazione di minerali e pietre semi-preziose, dove si incontrano i primi pousse-pousse (risciò) dai vivaci colori. La bella cittadina, di circa 160.000 abitanti, fu fondata dai missionari norvegesi che scelsero di creare un sanatorio grazie al suo clima fresco e alle vicine sorgenti terapeutiche. Continuazione verso occidente lungo una strada che percorre dapprima le regioni del Madagascar Centrale, densamente coltivate e popolate dai Vakinankaratra, e poi continua attraverso vaste colline spoglie e savane a perdita d'occhio. Nel tardo pomeriggio arrivo a Miandrivazo, un piccolo paese che detiene il primato di città più calda del Madagascar e costituisce il punto d'incontro tra le popolazioni di origine asiatica che abitano la zona centrale del paese e quelle africane e arabe che popolano prevalentemente la zona costiera. Pranzo in ristorante, cena e pernottamento.
Giorno 4 - 5
in barca lungo il fiume Tsiribihina
Di prima mattina continuazione lungo una lenta pista fino a Masikampy e da qui inizio della discesa in barca lungo lo Tsiribihina. I 72 chilometri che si percorreranno, attraverso un paesaggio splendido, ci porteranno a contatto con le due straordinarie gole del fiume, alcune foreste dove vivono anche dei lemuri, i banchi di sabbia ove si campeggerà la notte, i piccoli villaggi di pescatori, i grandi “manguiers” e i magnifici baobab. Due giornate di navigazione dal ritmo tranquillo, scandite da incontri fortuiti con coccodrilli che si riscaldano al sole, colorati martin pescatori che
Di prima mattina continuazione lungo una lenta pista fino a Masikampy e da qui inizio della discesa in barca lungo lo Tsiribihina. I 72 chilometri che si percorreranno, attraverso un paesaggio splendido, ci porteranno a contatto con le due straordinarie gole del fiume, alcune foreste dove vivono anche dei lemuri, i banchi di sabbia ove si campeggerà la notte, i piccoli villaggi di pescatori, i grandi “manguiers” e i magnifici baobab. Due giornate di navigazione dal ritmo tranquillo, scandite da incontri fortuiti con coccodrilli che si riscaldano al sole, colorati martin pescatori che volano tra i giunchi, curiosi lemuri che ci studiano dall’alto, branchi di zebù venuti a dissetarsi, abitanti di piccoli villaggi. Non mancheranno una breve passeggiata fino ad una magnifica piscina naturale e un po’ di birdwatching! Pensione completa e pernottamento in campo mobile sulle rive sabbiose del fiume (tende igloo). Importante non dimenticare: cappellino, crema solare, insettifugo contro le zanzare, binocolo e la cerata. Da evitare il bagno nel fiume per via della presenza di coccodrilli. Può essere molto umido la mattina presto e la sera.
Giorno 6
Tsimafana - Avenue des baobabs - Morondava
Sempre più numerosi e giganteschi baobab e villaggi Sakalava fanno da sfondo al nostro navigare fino allo sbarco dopo pranzo. Proseguimento in fuoristrada lungo la pista che porta a Morondava, lungo la famosa avenue du baobab, un viale fiancheggiato dagli imponenti alberi di Adansonia grandidieri. Ben 6 le specie presenti sull’isola, mentre in tutto il resto del continente africano se ne conosce una sola specie. In serata arrivo a Morondava, una tranquilla cittadina sul mare dalle strade sabbiose e dalle abitazioni decadenti. Pranzo a bordo, cena e pernottamento in hotel.
Giorno 7
Morondava - Belo
Breve visita della cittadina e partenza per Belo Sur Mer, situato sulla costa, un piccolo villaggio di pescatori dell’etnia Vezo, che venerano il mare e lo proteggono da chi lo vuole offendere. La costa malgascia che si sviluppa lungo il canale di Mozambico è senza dubbio una delle più belle del Paese grazie anche all’isolamento geografico che l’ha preservata dallo sfruttamento intensivo e l’ha mantenuta pressoché intatta. Il villaggio di Belo è noto per l’abilità degli artigiani nella fabbricazione dei “botry”, le tipiche imbarcazioni locali a bilanciere, interamente
Breve visita della cittadina e partenza per Belo Sur Mer, situato sulla costa, un piccolo villaggio di pescatori dell’etnia Vezo, che venerano il mare e lo proteggono da chi lo vuole offendere. La costa malgascia che si sviluppa lungo il canale di Mozambico è senza dubbio una delle più belle del Paese grazie anche all’isolamento geografico che l’ha preservata dallo sfruttamento intensivo e l’ha mantenuta pressoché intatta. Il villaggio di Belo è noto per l’abilità degli artigiani nella fabbricazione dei “botry”, le tipiche imbarcazioni locali a bilanciere, interamente in legno e di solito coloratissime, che solcano il canale di Mozambico oggi come nei secoli passati. Ma Belo non è solo spiaggia ma anche un sito di grande interesse naturalistico, e la sua baia ospita una delle più vaste distese di mangrovie del Paese. Pensione completa e pernottamento presso l’Ecolodge Menabe (in bungalow semplici ma confortevoli, fronte mare, in legno e fibre naturali, con servizi privati).
Giorno 8
Belo - Manja - Morombe
Si prosegue verso sud, lasciando temporaneamente la costa, lungo una pista che attraversa fitte boscaglie e foreste tropicali e dove si possono osservare imponenti baobab, e dove non è difficile incontrare lemuri, gechi endemici, camaleonti. Pranzo in ristorante lungo la strada e continuazione verso l’ampio delta del fiume Mangoky. Dopo aver attraversato il fiume su una chiatta a motore ci si dirige nuovamente lungo la costa, ammirando ancora altre specie di baobab, fino a Morombe, centro principale dell’etnia Vezo. Cena in hotel.
Giorno 9
Morombe - Andavadaoka
Proseguimento lungo la costa, dove villaggi di pescatori si alternano ad un ecosistema unico che vede susseguirsi tra gli altri baobab, euforbie e mangrovie fino a raggiungere una delle spiagge più belle di questa parte di costa protetta dalla grande barriera corallina del Madagascar. Pranzo in ristorante. Sistemazione in resort sulla spiaggia. Pernottamento in hotel.
Giorno 10
Mare a Andavadaoka - laguna di Ambatomilo
Mattinata dedicata al relax sulla splendida spiaggia corallina o a bagni rinfrescanti in questo mare cristallino, ammirando il passaggio dei pescatori. Dopo il pranzo in hotel continuazione del viaggio verso sud, lungo una pista che si snoda tra bush selvaggio e foresta secca per ritornare poi sulla costa. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 11
Laguna di Ambatomilo
Giornata a disposizione da dedicare al relax sulla spiaggia di sabbia bianca, ai bagni in un mare trasparente e turchese ricco di pesci multicolore o alle esplorazioni nell’interno. Pensione completa in hotel.
Giorno 12
Laguna di Ambatomilo - Isalo
Di buon mattino partenza per Toliary, pronti per inoltrarsi negli altopiani centrali lasciandosi alle spalle il blu del mare. La strada asfaltata piano piano sale di quota e attraversa dapprima la piccola foresta tropicale di Zombitse che coi suoi 36.000 ettari protegge una grande varietà di flora e di fauna (famosa soprattutto per il bird-watching) e poi i villaggi dei cercatori di zaffiri nei pressi di Ilakaka, vere e proprie “cittadine di frontiera”. Lungo il percorso possibilità di ammirare alcune tombe della tribù Mahafaly, grandi costruzioni quadrangolari in pietra decorate con
Di buon mattino partenza per Toliary, pronti per inoltrarsi negli altopiani centrali lasciandosi alle spalle il blu del mare. La strada asfaltata piano piano sale di quota e attraversa dapprima la piccola foresta tropicale di Zombitse che coi suoi 36.000 ettari protegge una grande varietà di flora e di fauna (famosa soprattutto per il bird-watching) e poi i villaggi dei cercatori di zaffiri nei pressi di Ilakaka, vere e proprie “cittadine di frontiera”. Lungo il percorso possibilità di ammirare alcune tombe della tribù Mahafaly, grandi costruzioni quadrangolari in pietra decorate con motivi colorati. Questi giganteschi monoliti la cui costruzione è compito della comunità possono coprire una superficie di 15 mq. Ogni fase della costruzione della tomba è sottolineata da cerimonie e sacrifici di zebù, fino a 100 le bestie sacrificate per i personaggi più importanti. Purtroppo, poiché in passato molte tombe sono state profanate, ora sono vietate ai visitatori e possono essere ammirate solo dalla strada. Attraversando vasti e maestosi panorami, nel tardo pomeriggio si giunge alla splendida regione del Massiccio dell’Isalo, grandi distese di erba disseminate di imponenti massicci rocciosi che all’alba e al tramonto acquistano una magnifica tonalità rossastra. Pranzo a pic nic o in ristorante, cena e pernottamento in hotel.
Giorno 13
Parc National de l'Isalo
Intera giornata dedicata alla scoperta di questo parco creato nel 1962 e caratterizzato da una bellezza selvaggia: 81.500 ettari di pianure dorate intervallate da grandi pinnacoli di arenaria, corsi d’acqua e cascate, spaziose vallate, sorprendenti canyon e foreste primarie. Anche se Isalo è conosciuto più per i paesaggi che per la fauna, con un po’ di fortuna si possono osservare alcune specie interessanti quali: il lemure catta, il lemure bruno, il sifaka di Verreaux, il tordo pettirosso di Benson e almeno altri 40 tipi di uccelli. La visita del parco avviene prevalentemente con
Intera giornata dedicata alla scoperta di questo parco creato nel 1962 e caratterizzato da una bellezza selvaggia: 81.500 ettari di pianure dorate intervallate da grandi pinnacoli di arenaria, corsi d’acqua e cascate, spaziose vallate, sorprendenti canyon e foreste primarie. Anche se Isalo è conosciuto più per i paesaggi che per la fauna, con un po’ di fortuna si possono osservare alcune specie interessanti quali: il lemure catta, il lemure bruno, il sifaka di Verreaux, il tordo pettirosso di Benson e almeno altri 40 tipi di uccelli. La visita del parco avviene prevalentemente con escursioni a piedi della durata di alcune ore. Pranzo a pic nic in corso di escursione, cena e pernottamento in lodge.Raccomandiamo vivamente di partire per le escursioni mattutine alle 6.45-7.30, di indossare un cappellino e scarponcini da trekking/sandali antisdrucciolo.
Giorno 14
Isalo - Ambalavao - Fianarantsoa
Di prima mattina continuazione attraverso panorami sempre più spettacolari verso nord-est. Breve escursione a piedi fino alla piccola foresta di Anja dove di solito è possibile avvistare i lemuri catta. Pranzo in ristorante e proseguimento fino a raggiungere Ambalavao dove si visita il laboratorio per la produzione artigianale della seta e della famosa carta di Antemoro ottenuta dalla corteccia di un arbusto (avoha). Al termine proseguimento per Fianarantsoa. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 15
Fianarantsoa - Ambositra - Antsirabe
Fianar, come viene comunemente chiamata la città, è nel cuore di una delle regioni più fertili e rinomate per la produzione di tè e vino. Fu fondata nel 1830 per volere della Regina Ranavalona I che desiderava un grande centro a metà strada tra Tana e le remote regioni meridionali del regno ed oggi è il secondo centro del Madagascar per estensione. La città, abitata prevalentemente dai Betsileo, è suddivisa in tre parti: la Basse-Ville a nord, trafficata e caotica; la Nouvelle-Ville ovvero il quartiere commerciale; e la Haute-Ville, costruita su una collina che domina le altre due
Fianar, come viene comunemente chiamata la città, è nel cuore di una delle regioni più fertili e rinomate per la produzione di tè e vino. Fu fondata nel 1830 per volere della Regina Ranavalona I che desiderava un grande centro a metà strada tra Tana e le remote regioni meridionali del regno ed oggi è il secondo centro del Madagascar per estensione. La città, abitata prevalentemente dai Betsileo, è suddivisa in tre parti: la Basse-Ville a nord, trafficata e caotica; la Nouvelle-Ville ovvero il quartiere commerciale; e la Haute-Ville, costruita su una collina che domina le altre due parti. Tempo permettendo, visita della città alta con le sue viuzze acciottolate e costellate dalle guglie delle tante chiese che regalano un’atmosfera tranquilla e bei panorami. Proseguimento per Ambositra, che è anche la capitale dell’artigianato in legno del Paese; ottime le possibilità di shopping offerte (sculture lignee, cesti di rafia, pietre lavorate, collage di legno colorato, …). Nel tardo pomeriggio arrivo a Antsirabe. Pranzo in ristorante, cena in hotel.
Giorno 16
Antsirabe - Antananarivo e partenza con volo notturno di rientro in Italia
In mattinata partenza per Tana, proseguendo sull’altopiano tra campagne, risaie, villaggi, mercati. La strada asfaltata si snoda tra il rosso della terra e il verde della vegetazione. Si potranno osservare gli abitanti intenti nel lavoro dei campi, affaccendati tra i mercati ambulanti, miti e sereni. Arrivo a Tana e in tempo utile trasferimento in aeroporto per il volo di rientro in Italia con uno scalo. Pasti e pernottamento a bordo.
Giorno 17
Antananarivo - Italia
Arrivo in Italia. L'itinerario potrà essere invertito e/o modificato dall’accompagnatore sul posto se ritenuto necessario o inevitabile e nell’interesse del gruppo.