Giorno 1
Partenza dall'Italia per Quito
Partenza al mattino dall’Italia con volo di linea per Quito via scalo intermedio. Arrivo a Quito, espletamento delle formalità d’ingresso, accoglienza da parte dello staff locale e trasferimento in hotel. Cena e pernottamento in hotel. Pasti: prima colazione e pranzo liberi, cena in hotel.
Giorno 2
Quito, la città vecchia, Patrimonio dell'Umanità
Giornata dedicata alla visita della capitale dell’Ecuador. Situata in una valle andina a 2.850 metri di altezza ai piedi del vulcano Pichincha (4.790 m), Quito, seconda capitale più alta del mondo, vanta una posizione spettacolare. La sua principale attrazione è la città vecchia, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, un insieme di facciate seicentesche, pittoresche plazas e chiese che mescolano elementi spagnoli, moreschi e indigeni. Visita della città: la Plaza Grande, il cuore della città vecchia, con l’austero Palacio del Gobierno (il Palazzo Presidenziale) e la
Giornata dedicata alla visita della capitale dell’Ecuador. Situata in una valle andina a 2.850 metri di altezza ai piedi del vulcano Pichincha (4.790 m), Quito, seconda capitale più alta del mondo, vanta una posizione spettacolare. La sua principale attrazione è la città vecchia, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, un insieme di facciate seicentesche, pittoresche plazas e chiese che mescolano elementi spagnoli, moreschi e indigeni. Visita della città: la Plaza Grande, il cuore della città vecchia, con l’austero Palacio del Gobierno (il Palazzo Presidenziale) e la Cattedrale, custode di affascinanti opere d’arte sacra attribuite alla Escuela Quiteña; la Compañia de Jesùs, la chiesa più sfarzosa di Quito e un fulgido esempio di arte barocca; la Plaza San Francisco, una vasta piazza acciottolata, alle cui spalle si ergono il Vulcano Pichincha, i lunghi muri imbiancati a calce e i campanili gemelli della più antica chiesa ecuadoriana. Nel pomeriggio escursione alla “Mitad del Mundo”, il luogo in cui, nel 1736, Charles Marie de La Condamine condusse le misurazioni che dimostrarono che la linea equatoriale passava in quel punto della terra. L’Ecuador deve gran parte della sua fama, nonché il nome stesso, all’Equatore. Rientro in città e sosta in un’azienda in cui si produce un cioccolato di qualità il cui nome, in lingua nativa quechua, significa “natura”, proprio a voler indicare che i prodotti dell'azienda sono naturali e autoctoni. Pernottamento in hotel. Pasti: prima colazione, pranzo e cena in ristoranti locali.
Giorno 3
Quito - Terme di Papallacta - La Punta - Rio Napo
Le piscine di acqua termale a 3.300 metri di altitudinePartenza verso sud-est per Papallacta, un minuscolo villaggio a 3.300 metri di altezza, circondato da uno scenario grandioso: nelle giornate limpide si può ammirare la punta innevata del Vulcano Antisana (5.753 m) che svetta oltre i lussureggianti pendii delle colline. Bagno nelle calde acque terapeutiche delle Termas de Papallacta, un complesso di oltre trenta piscine di acqua calda e cristallina. Si continua verso sud-est, lasciando le alte terre andine dalle vette innevate, per ritrovarsi in poche ore a 300 metri di altezza, in piena
Le piscine di acqua termale a 3.300 metri di altitudinePartenza verso sud-est per Papallacta, un minuscolo villaggio a 3.300 metri di altezza, circondato da uno scenario grandioso: nelle giornate limpide si può ammirare la punta innevata del Vulcano Antisana (5.753 m) che svetta oltre i lussureggianti pendii delle colline. Bagno nelle calde acque terapeutiche delle Termas de Papallacta, un complesso di oltre trenta piscine di acqua calda e cristallina. Si continua verso sud-est, lasciando le alte terre andine dalle vette innevate, per ritrovarsi in poche ore a 300 metri di altezza, in piena foresta tropicale, ai confini dell’immenso Bacino del Rio delle Amazzoni. Dall’imbarcadero di La Punta, sul Rio Napo, con una breve navigazione in piroga a motore si raggiunge il lodge in piena foresta amazzonica. Pernottamento in lodge. Pasti: prima colazione, pranzo in ristorante locale e cena al lodge.
Giorno 4
Rio Napo, la foresta amazzonica
Intera giornata dedicata alla foresta amazzonica. Partenza di buon’ora per un primo approccio con la rigogliosa vegetazione dell’umida foresta tropicale. Effettueremo una camminata naturalistica per osservare le diverse specie di uccelli e insetti e avremo la possibilità di costruire una zattera, con l’aiuto della guida locale, per la discesa del Rio Napo; infine, avremo la possibilità di visitare una comunità indigena e assistere alla preparazione della “chicha”, la tipica bevanda tradizionale. Rientro al lodge e pernottamento. Pasti: prima colazione, pranzo che potrebbe
Intera giornata dedicata alla foresta amazzonica. Partenza di buon’ora per un primo approccio con la rigogliosa vegetazione dell’umida foresta tropicale. Effettueremo una camminata naturalistica per osservare le diverse specie di uccelli e insetti e avremo la possibilità di costruire una zattera, con l’aiuto della guida locale, per la discesa del Rio Napo; infine, avremo la possibilità di visitare una comunità indigena e assistere alla preparazione della “chicha”, la tipica bevanda tradizionale. Rientro al lodge e pernottamento. Pasti: prima colazione, pranzo che potrebbe essere a pic-nic, cena al lodge.
Giorno 5
Rio Napo - La Punta - Puyo - Pailòn del Diablo - Baños
La Ruta de las CascadasPartenza in piroga a motore per La Punta e proseguimento verso sud per Puyo, il capoluogo della provincia di Pastaza, una tranquilla città della giungla, ma anche un centro commerciale e amministrativo. Proseguimento verso ovest lungo la “Ruta de las Cascadas” (Strada delle Cascate), la strada da Puyo a Baños, una delle più spettacolari della regione, che si snoda sul bordo del canyon del Rio Pastaza con una salita costante dai 950 metri di altitudine di Puyo fino ai 1.800 metri di Baños, passando vicino a oltre una decina di cascate. Sosta lungo il
La Ruta de las CascadasPartenza in piroga a motore per La Punta e proseguimento verso sud per Puyo, il capoluogo della provincia di Pastaza, una tranquilla città della giungla, ma anche un centro commerciale e amministrativo. Proseguimento verso ovest lungo la “Ruta de las Cascadas” (Strada delle Cascate), la strada da Puyo a Baños, una delle più spettacolari della regione, che si snoda sul bordo del canyon del Rio Pastaza con una salita costante dai 950 metri di altitudine di Puyo fino ai 1.800 metri di Baños, passando vicino a oltre una decina di cascate. Sosta lungo il percorso per l’escursione a piedi (circa 45 minuti) alle impressionanti cascate del “Pailòn del Diablo” (Calderone del Diavolo). Si continua verso sud per Baños, una ridente stazione termale inserita in una straordinaria cornice naturale. Nel pomeriggio visita della cittadina di Baños con la Basilica di Nuestra Señora de Agua Santa, a cui gli abitanti del posto attribuiscono numerosi miracoli, e possibilità di bagnarsi in uno degli stabilimenti termali alimentati dalle sorgenti che scaturiscono dalla base del Vulcano Tungurahua. Pernottamento in hotel. Pasti: prima colazione, pranzo in ristorante locale e cena in hotel.
Giorno 6
Baños - il Vulcano Chimborazo - Riobamba
La cima più distante dal centro della TerraPartenza verso nord lungo la Panamericana attraverso la Valle dei Vulcani tra la Cordigliera Occidentale e la Cordigliera Orientale. Si giunge alla Riserva Faunistica del Vulcano Chimborazo che con i suoi 6.310 metri è la cima più alta delle Ande ecuadoriane. Possibilità di raggiungere in auto la base del vulcano a 4.800 metri di altitudine. I più arditi possono proseguire a piedi fino a uno dei più alti rifugi del mondo, sito a 5.000 m. Nel pomeriggio si percorre la Via dei Vulcani verso sud fino alla cittadina coloniale di Riobamba (2.750 m).
La cima più distante dal centro della TerraPartenza verso nord lungo la Panamericana attraverso la Valle dei Vulcani tra la Cordigliera Occidentale e la Cordigliera Orientale. Si giunge alla Riserva Faunistica del Vulcano Chimborazo che con i suoi 6.310 metri è la cima più alta delle Ande ecuadoriane. Possibilità di raggiungere in auto la base del vulcano a 4.800 metri di altitudine. I più arditi possono proseguire a piedi fino a uno dei più alti rifugi del mondo, sito a 5.000 m. Nel pomeriggio si percorre la Via dei Vulcani verso sud fino alla cittadina coloniale di Riobamba (2.750 m). Pernottamento in hotel. Pasti: prima colazione, pranzo in ristorante locale e cena in hotel. Riserva Faunistica del Vulcano ChimborazoLa riserva è molto interessante dal punto di vista geologico, faunistico e botanico. Le pendici del vulcano cedono il passo al pàramo (steppa di montagna) dalle sfumature verdi e dorate, che ospita cavalli selvatici, vigogne, lama, volpi e condor andini. Geologicamente il Chimborazo è un vulcano inattivo del Quaternario, provvisto di una cupola senza cratere; fino al 1852 si è creduto che fosse la vetta più alta del mondo. Tuttavia, a causa dello schiacciamento del globo in corrispondenza dei poli, la cima del Chimborazo, prossima all’equatore, è l’elevazione più lontana dal centro della Terra. Sebbene il Chimborazo sia 2 .547 metri più basso dell’Everest, la sua sommità dista dal centro della Terra 2,5 km in più della cima della montagna himalayana. Se si intende quindi come “montagna più alta” quella che si protende maggiormente nello spazio, il vulcano Chimborazo è in assoluto la più alta vetta terrestre.
Giorno 7
Riobamba - Ingapirca - Cuenca
Dopo la colazione partenza per il sito di Ingapirca situata a 3100 m d'altitudine le cui rovine costituiscono il più importante sito precolombiano del paese, e a tutt’oggi rimane un mistero il vero utilizzo dell’intero complesso. Proseguimento ancora verso sud per Cuenca, la terza città più grande dell'Ecuador, che ha potuto conservare il suo ricco patrimonio storico, in una regione in cui è ancora forte lo spirito coloniale del passato. Parte del pomeriggio libero a Cuenca. Cena e pernottamento in hotel. Pasti: prima colazione, pranzo presso ristorante locale e cena in
Dopo la colazione partenza per il sito di Ingapirca situata a 3100 m d'altitudine le cui rovine costituiscono il più importante sito precolombiano del paese, e a tutt’oggi rimane un mistero il vero utilizzo dell’intero complesso. Proseguimento ancora verso sud per Cuenca, la terza città più grande dell'Ecuador, che ha potuto conservare il suo ricco patrimonio storico, in una regione in cui è ancora forte lo spirito coloniale del passato. Parte del pomeriggio libero a Cuenca. Cena e pernottamento in hotel. Pasti: prima colazione, pranzo presso ristorante locale e cena in hotel.
Giorno 8
Cuenca - Guayaquil
Prima colazione in albergo.Mattinata dedicata alla visita della città di Cuenca, costruita sulle rovine dell'antica "Tomebamba", è oggi un centro artigianale rinomato per le splendide lavorazioni di metallo argentato, ceramica, prodotti tessili. La parte alta della città che è poi la parte storica, è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Si visiterà la Catedrale Nuova ed il Museo delle culture aborigene, una collezione privata che raccoglie un vero e proprio tesoro archeologico, culturale ed etnografico dell'Ecuador. La visita continua con il Museo dei Cappelli di
Prima colazione in albergo.Mattinata dedicata alla visita della città di Cuenca, costruita sulle rovine dell'antica "Tomebamba", è oggi un centro artigianale rinomato per le splendide lavorazioni di metallo argentato, ceramica, prodotti tessili. La parte alta della città che è poi la parte storica, è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Si visiterà la Catedrale Nuova ed il Museo delle culture aborigene, una collezione privata che raccoglie un vero e proprio tesoro archeologico, culturale ed etnografico dell'Ecuador. La visita continua con il Museo dei Cappelli di Panama, i famosi cappelli di paglia "toquila" d'origine equatoriale, provenienti da Montecristi, piccolo villaggio della provincia di Manabi, sulla costa pacifica. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio partenza per Guayaquil, passando dalle aree desertiche alle pianure del Guayas, attraversando le piantagioni di palme africane e bananeti che cedono progressivamente il passo alle risaie, sino a giungere a Guayaquil, la più grande città del paese. Guayaquil, è la maggiore città del paese, anche se Quito è rimasta la capitale. Guayaquil, centro economico è uno del maggiori porti sul Pacifico meridionale, sorge su un golfo nel quale si getta il fiume Guayas. Fondata nel XVI secolo dai pirati, è stata colpita da incendi e terremoti, il che spiega l´architettura di vario stile. Cena e Pernottamento all'hotel Wyndham Santa Ana 4* (camera standard).
Giorno 9
Guayaquil - Isola Baltra - Isola Santa Cruz (Galapagos)
Trasferimento all’aeroporto per il volo per le Isole Galàpagos. Arrivo all’aeroporto dell’isola Baltra, accoglienza da parte del personale locale e trasferimento allo stretto di Itabaca con bus pubblico (da pagare in loco US$ 5/per pax a tratta) per proseguire in traghetto (10 minuti) per l’isola Santa Cruz. Si continua via terra verso sud (circa 30 minuti), fino alla cittadina di Puerto Ayora. Partenza via terra verso l’altopiano per la visita di Los Gemelos, due grandi buchi circolari simili a crateri. All’inizio si pensava che fossero due crateri vulcanici, in seguito si è
Trasferimento all’aeroporto per il volo per le Isole Galàpagos. Arrivo all’aeroporto dell’isola Baltra, accoglienza da parte del personale locale e trasferimento allo stretto di Itabaca con bus pubblico (da pagare in loco US$ 5/per pax a tratta) per proseguire in traghetto (10 minuti) per l’isola Santa Cruz. Si continua via terra verso sud (circa 30 minuti), fino alla cittadina di Puerto Ayora. Partenza via terra verso l’altopiano per la visita di Los Gemelos, due grandi buchi circolari simili a crateri. All’inizio si pensava che fossero due crateri vulcanici, in seguito si è scoperto che in realtà si tratta di due doline di crollo della crosta terrestre. Si continua con la visita di un rancho, dove, insieme ai bovini d’allevamento, vivono allo stato libero le famose tartarughe giganti delle Galàpagos. In gran parte delle isole le tartarughe giganti erano quasi estinte. In passato i marinai delle navi di passaggio le catturavano per avere a bordo carne fresca, infatti le tartarughe possono vivere a lungo senza mangiare e senza bere. Più di recente la principale minaccia per le tartarughe e per altre specie endemiche è la presenza di animali non endemici, i nuovi predatori introdotti dall’uomo, soprattutto cani e gatti selvatici. Nel rancho è possibile osservare da vicino questi preistorici animali nel loro habitat naturale. Si prosegue infine con la visita della Stazione Scientifica Charles Darwin. Al termine della visita tempo a disposizione per attività personali. Consigliamo di effettuare una passeggiata lungo la Charles Darwin Avenue e di visitare il pittoresco mercato del pesce, dove cuccioli di otarie, pellicani e altri uccelli si avvicinano ai pescatori con la speranza di rimediare una razione di pesce…uno spettacolo impagabile!. (Se per mancanza di tempo non si riuscisse ad effettuare questa visita, la si potrà ripristinare il tredicesimo giorno di viaggio, al rientro a Santa Cruz)Pernottamento in hotel. Pasti: prima colazione, pranzo e cena liberi. N.B. All’arrivo alle Galapagos bisogna pagare una tassa d’ingresso di 100 US$/pax, una tassa d’immigrazione pari di 20 US$/pax e una tassa d’attracco al molo di Isabela di 10 US$/pax. Queste tasse sono escluse dalla quota di partecipazione. Inoltre è da tenere presente che le barche utilizzate per i trasferimenti e le escursioni non possono attraccare ai moli, pertanto ogni volta è necessario prendere un taxi-boat pubblico da pagare in loco (1 US$/pax per trasferimento, ogni sbarco prevede quindi un costo di 2 US$/pax). Stazione Scientifica Charles DarwinNel 1835 Charles Darwin, allora un giovane naturalista, approdò alle Galàpagos a bordo del brigantino Beagle capitanato da Robert Fitzroy, che aveva il compito di realizzare una carta dettagliata delle coste del Sud America. Darwin si avvalse delle osservazioni fatte alle Galàpagos per sviluppare e confermare le sue teorie sull’evoluzione della specie. Nel XX secolo le isole divennero meta di molte spedizioni scientifiche da tutto il mondo. Nel 1959 il governo ecuadoriano dichiarò Parco Nazionale tutte le zone non abitate e venne fondato il centro di ricerca a Santa Cruz. Il turismo iniziò negli anni Settanta con l’arrivo di un veliero con 58 passeggeri. La Stazione Scientifica ospita più di 200 scienziati e volontari che si dedicano alla ricerca e alla conservazione di alcune specie endemiche, soprattutto delle tartarughe. Molto interessante la casa per i piccoli di tartaruga, con tanto di incubatrici; all’età di circa quattro anni, o quando raggiungono un peso di circa 1,5 kg, le tartarughe vengono riportate nelle isole d’origine. Nel centro è possibile osservare molte delle 11 sottospecie di tartarughe ancora esistenti nelle isole.
Giorno 10
Isola Santa Cruz: Escursione a scelta tra le isole di Bartolomè, Seymur, Plaza o Santa Fè
Escursione su una delle seguenti isole: Bartolomè, Seymur, Plaza o Santa Fè. La scelta di quale isola prevedere sarà in carico alla capitaneria di porto che, insieme alla guida locale e al tour leader, valuteranno l’opzione migliore per la giornata. Rientro nel pomeriggio in hotel. Pernottamento. Pasti: prima colazione, pranzo in corso di escursione e cena libera. Bartolomè - E’ una delle isole più giovani dell’arcipelago e ha una superficie di 1,2 kmq. Dal molo di attracco parte un sentiero che attraverso un ambiente vulcanico selvaggio, conduce alla ventosa sommità
Escursione su una delle seguenti isole: Bartolomè, Seymur, Plaza o Santa Fè. La scelta di quale isola prevedere sarà in carico alla capitaneria di porto che, insieme alla guida locale e al tour leader, valuteranno l’opzione migliore per la giornata. Rientro nel pomeriggio in hotel. Pernottamento. Pasti: prima colazione, pranzo in corso di escursione e cena libera. Bartolomè - E’ una delle isole più giovani dell’arcipelago e ha una superficie di 1,2 kmq. Dal molo di attracco parte un sentiero che attraverso un ambiente vulcanico selvaggio, conduce alla ventosa sommità del suo vulcano spento (114 m) da dove si gode la vista di uno dei più spettacolari panorami delle Galàpagos con il famoso Pinnacle Rock. Inoltre l’isola è famosa per un’insenatura, con una piccola spiaggia di sabbia, dove è possibile nuotare con i velocissimi pinguini delle Galàpagos. Seymur Nord - Separata dall’Isola Baltra da un canale, Seymur Nord ha una superficie di appena 1,9 kmq. Sul suo territorio si trova un sentiero ad anello a fondo roccioso (con uno sviluppo di circa 2,5 km) che conduce attraverso alcune delle colonie di uccelli marini più attive delle isole: sule dalle zampe azzurre, fregate e gabbiani coda di rondine. In al periodo dell’anno è possibile osservare qualcosa di interessante: il corteggiamento, l’accoppiamento, la nidificazione, l’allevamento dei piccoli.Plazas - É una piccola isola situata a est di Santa Cruz. Ha una superficie di 0.13 kmq e un’altitudine massima di 23 m. Cosparsa da un manto di vegetazione rossa è habitat di Otarie, Iguane di terra e gabbiani dalla coda di rondine. Da un lato l’isoletta si affaccia su di un canale dove il mare è tranquillo, mentre dal lato opposto il panorama cambia completamente: l’oceano si abbatte con tutta la sua forza su di un’alta scogliera. Santa Fè - Quest’isola di 24 kmq è intitolata all’omonima città spagnola. Santa Fé ospita una foresta di cactus Opuntia e di Palo Santo. Le sue corrugate scogliere offrono riparo a gabbiani a coda di rondine, uccelli tropicali dal becco rosso e procellarie. A Santa Fé vi vive una colonia di leoni marini e vengono spesso avvistate le iguane di terra e le lucertole della lava. L'isola ha una laguna frequentata da tartarughe e acque calme Arcipelago delle Isole Galapagos Si trova nell’Oceano Pacifico all’altezza dell’Equatore, circa 90 gradi a ovest del meridiano di Greenwich, ed è composto da tredici isole maggiori (di area compresa tra 14 kmq e 4.588 kmq), sei minori (da 1 kmq a 5 kmq) e molti isolotti che non sempre hanno un nome. Cinque isole sono abitate. Circa la metà dei residenti vive a Puerto Ayora, sull’Isola Santa Cruz, situata nel bel mezzo dell’arcipelago. Dal punto di vista turistico Puerto Baquerizo Moreno, sull’Isola San Cristòbal (la più orientale delle Galàpagos), è la seconda località più importante dopo Puerto Ayora. Le altre isole abitate sono l’Isola Isabela (la più grande: copre la metà della superficie emersa dell’arcipelago), con il piccolo porticciolo di Puerto Villamil, l’Isola Baltra e l’Isola Santa Maria, dove sorge Puerto Velasco Ibarra. Le restanti isole sono disabitate. La maggior parte delle isole ha almeno due nomi. Le prime carte geografiche riportavano toponimi in spagnolo e in inglese (molti di questi nomi facevano riferimento a pirati o nobiluomini inglesi). I nomi ufficiali furono introdotti nel 1892 dal governo dell’Ecuador. Le isole sono per lo più spoglie di vegetazione e l’ambiente somiglia più alla luna che alle Bahamas. Questo isolato arcipelago vulcanico, con il suo fragile ecosistema, ha assunto uno status mitico ed è considerato una vetrina della biodiversità.
Giorno 11
Isola Santa Cruz - Isola Isabela (Isolotto di Tintoreras)
Trasferimento presto la mattina, per il porto con imbarco sul motoscafo veloce pubblico per il trasferimento all’Isola Isabela (2,5/3 ore in base alle condizioni del mare che è spesso agitato). Arrivo a Puerto Villamil, situato all’estremità sud-orientale dell’isola Isabela, un tranquillo paesino di piccole abitazioni e vie a fondo sabbioso affacciato su un’incantevole spiaggia di sabbia bianca. Sistemazione in hotel. Visita della vicina laguna dove vivono fenicotteri, iguane marine e un allevamento di tartarughe. Nel pomeriggio partenza per l’escursione collettiva di mezza
Trasferimento presto la mattina, per il porto con imbarco sul motoscafo veloce pubblico per il trasferimento all’Isola Isabela (2,5/3 ore in base alle condizioni del mare che è spesso agitato). Arrivo a Puerto Villamil, situato all’estremità sud-orientale dell’isola Isabela, un tranquillo paesino di piccole abitazioni e vie a fondo sabbioso affacciato su un’incantevole spiaggia di sabbia bianca. Sistemazione in hotel. Visita della vicina laguna dove vivono fenicotteri, iguane marine e un allevamento di tartarughe. Nel pomeriggio partenza per l’escursione collettiva di mezza giornata all’isolotto di Tintoreras. Durante il breve trasferimento in barca (circa 10 minuti) è possibile osservare pellicani, pinguini e sule dalle zampe azzurre. Sbarco sull’isolotto per una passeggiata in mezzo alla lava vulcanica dove prendono il sole le iguane. Da un belvedere si possono osservare gli squali pinna bianca che durante il giorno riposano sul fondale di un anfratto alimentato dalla marea. E’ anche possibile fare snorkeling dalla barca con buone probabilità di osservare le tartarughe marine (pinne boccaglio e maschera vengono fornite dall’organizzazione locale, si consiglia di portare un asciugamano dall’hotel). Rientro a Puerto Villamil in tempo per il pernottamento in hotel. Pasti: Prima colazione in hotel a Santa Cruz o all’arrivo all’hotel di Isabela, in base all’orario della barca, pranzo e cena liberi. Isola IsabelaEstesa su 4.588 kmq di superficie, Isabela è l’isola più grande dell’arcipelago. Di formazione relativamente recente, l’isola è costituita da una catena di cinque vulcani attivi, tra i quali il Vulcano Sierra Negra (1.490 m), la cui ultima eruzione, nel 2005, ha prodotto una colonna di fumo alta 20 km. La vetta del Vulcano Wolf (1.707 m) è il punto più elevato delle Galàpagos. Sull’isola si trova anche il vulcano più antico e più piccolo, il Vulcano Ecuador (610 m).
Giorno 12
Isola Isabela (Il Vulcano Sierra Negra )
Sveglia di buon ora (circa alle 06.30) e partenza immediata per il Vulcano Sierra Negra che si erge nel nord-ovest dell’isola vicino al piccolo insediamento di Santo Tomàs. Si attraversa una zona di fitta vegetazione per arrivare al termine della strada, poi si prosegue a piedi (circa 2 ore e mezza) per raggiungere il bordo del cratere che ha un diametro di circa 8 km. Lungo il cammino si possono avvistare poiane delle Galàpagos, gufi di palude, fringuelli e pigliamosche. Si prosegue in un paesaggio lunare, camminando sulla colata lavica più recente, verso il vicino Vulcano Chico, un
Sveglia di buon ora (circa alle 06.30) e partenza immediata per il Vulcano Sierra Negra che si erge nel nord-ovest dell’isola vicino al piccolo insediamento di Santo Tomàs. Si attraversa una zona di fitta vegetazione per arrivare al termine della strada, poi si prosegue a piedi (circa 2 ore e mezza) per raggiungere il bordo del cratere che ha un diametro di circa 8 km. Lungo il cammino si possono avvistare poiane delle Galàpagos, gufi di palude, fringuelli e pigliamosche. Si prosegue in un paesaggio lunare, camminando sulla colata lavica più recente, verso il vicino Vulcano Chico, un cratere secondario con numerose fumarole attive (circa 45 minuti). Qui si apre una vista incantevole su tutta l’isola, con i profili dei vulcani a nord e gli infiniti orizzonti marini. Per il ritorno sono necessarie altre 2 ore e mezza di cammino. Il percorso non è difficile ma è abbastanza lungo, circa 18 km, e richiede una buona preparazione fisica. La prima porzione del sentiero, quella più ripida, è spesso anche molto fangosa, si consigliano scarponcini da trekking con suola rigida, giacca antivento impermeabile, cappello e crema solare. Rientro in hotel e resto del pomeriggio libero per praticare dello snorkeling o semplicemente per rilassarsi sulla spiaggia. Pernottamento in hotel. Pasti: prima colazione, pranzo a pic.nic in corso di escursione e cena libera. N.B. In alternativa si può optare per un’escursione opzionale (circa 85 US$/pax da pagare in loco ma da prenotare al momento della conferma del viaggio) a Los Tuneles per uno snorkeling indimenticabile tra curiose formazioni formate da colate laviche che creano tunnel e archi che ospitano leoni marini, tartarughe, mante e pesci dai colori più svariati. Il pranzo di questa giornata è incluso e a pic nic.
Giorno 13
Isola Isabela - Isola Santa Cruz
La traversata tra Isabela e Santa Cruz durerà circa 2.5/3 ore in base alle condizioni del mare che è spesso agitato. Sbarco a Puerto Ayora e trasferimento in hotel. Pomeriggio a disposizione per relax. Pernottamento in hotel. Pasti: Prima colazione a pic nic, pranzo e cena liberi. N.B. In alternativa nel pomeriggio si può optare per un’escursione opzionale (circa 150 US$/pax da pagare in loco ma da prenotare al momento della conferma del viaggio) a Bahia de la Academia della durata di circa 3 ore. La baia, porto naturale di Puerto Ayora, ospita leoni marini, squali, sule
La traversata tra Isabela e Santa Cruz durerà circa 2.5/3 ore in base alle condizioni del mare che è spesso agitato. Sbarco a Puerto Ayora e trasferimento in hotel. Pomeriggio a disposizione per relax. Pernottamento in hotel. Pasti: Prima colazione a pic nic, pranzo e cena liberi. N.B. In alternativa nel pomeriggio si può optare per un’escursione opzionale (circa 150 US$/pax da pagare in loco ma da prenotare al momento della conferma del viaggio) a Bahia de la Academia della durata di circa 3 ore. La baia, porto naturale di Puerto Ayora, ospita leoni marini, squali, sule dalle zampe azzurre e iguane. Possibilità quindi di praticare lo snorkeling e ammirare questi animali nel loro habitat tra canali e crepacci naturali che lambiscono la costa.
Giorno 14
Santa Cruz - Baltra - Guayaquil
Trasferimento all’aeroporto dell’isola Baltra per il volo per Guayaquil o Quito. Arrivo e trasferimento in hotel. Resto della giornata libero. Pernottamento in Hotel. Pasti: prima colazione, pranzo e cena liberi.
Giorno 15
Guayaquil - partenza per l'Italia
Colazione in hotel e trasferimento privato in aeroporto. Partenza per l’Italia Pasti e pernottamento a bordo
Giorno 16
Arrivo in Italia
Arrivo a Madrid e proseguimento per la destinazione finale. 1.Tartaruga a Punta Vicente Roca; 2. Foche a Post Office Bay; 3. Isla Bartolomé