Giorno 1
Italia - Bogotà
Partenza da Milano al mattino con volo di linea via scalo intermedio per Bogotà. Arrivo nel tardo pomeriggio nell’affascinante capitale colombiana. Espletamento delle formalità d’ingresso, accoglienza da parte dell’organizzazione locale e trasferimento in hotel. Pernottamento in hotel. Pasti: liberi
Giorno 2
Bogotà la capitale
La città situata nella “sabana de Bogotà”, il più elevato altopiano della Colombia (2.600 m), fu fondata il 6 Agosto 1538 da Gonzalo Jimènez de Quesada su quella che era stata in precedenza una cittadella appartenente alla civiltà precolombiana del popolo muisca; Bogotà prende il nome dal re muisca che si chiamava Bacatà. Lo splendore coloniale deriva dal suo status di capitale del vicereame di Nueva Granada istituito nel 1740. Dopo l’indipendenza Bogotà rimase sede della confederazione della Gran Colombia e, dopo il suo scioglimento avvenuto nel 1830, capitale della Colombia
La città situata nella “sabana de Bogotà”, il più elevato altopiano della Colombia (2.600 m), fu fondata il 6 Agosto 1538 da Gonzalo Jimènez de Quesada su quella che era stata in precedenza una cittadella appartenente alla civiltà precolombiana del popolo muisca; Bogotà prende il nome dal re muisca che si chiamava Bacatà. Lo splendore coloniale deriva dal suo status di capitale del vicereame di Nueva Granada istituito nel 1740. Dopo l’indipendenza Bogotà rimase sede della confederazione della Gran Colombia e, dopo il suo scioglimento avvenuto nel 1830, capitale della Colombia vera e propria. Inizio della visita dalla Plaza de Bolìvar, il cuore de La Candelaria, il vivace “barrio” coloniale formato da un insieme di edifici settecenteschi accuratamente restaurati. Si prosegue con il museo più famoso di Bogotà, il Museo de Oro, che conserva decine di migliaia di pezzi in oro, la più grande collezione esistente al mondo, testimonianza di tutte le principali culture preispaniche della Colombia. Quindi la Donaciòn Botero, che raccoglie una delle più grandi collezioni di arte moderna dell’America latina generosamente donata dall’artista colombiano Fernando Botero. Infine si sale in funicolare al Cerro de Monserrate (3.200 m), un affioramento roccioso appollaiato sopra La Candelaria, dalla cui cima si godono spettacolari panorami sulla città. Pasti: colazione, pranzo in ristorante locale, cena libera Il Museo del OroI numerosi reperti rappresentano animali insoliti (per esempio, metà giaguaro e metà rana o metà uomo e metà aquila) e figure di donne che testimoniano il ruolo sorprendentemente importante che queste rivestivano nei riti di culto. La sala del terzo piano chiamata “Offerte” mostra, tra le altre cose, gli elaborati tunjos (offerte in oro) gettati nella Laguna de Guatavita; il tunjo più famoso è senza dubbio la barca d’oro chiamata “Balsa Muisca”.
Giorno 3
Bogotà - Armenia - Valle de Cocora - Salento - Armenia la zona cefetera
Dopo la prima colazione, trasferimento all’aeroporto per il volo per Armenia/Pereira, centro del Triangolo del Caffè colombiano. La zona cafetera ricomprende le tre cittadine di Manizales, Pereira e Armenia, e fornisce alla Colombia buona parte della produzione nazionale di caffè. L’area vanta spettacolari paesaggi caratterizzati dalle diverse sfumature di verde delle piantagioni di caffè, platano (una specie di banana) e guadua (una specie di bambù); nel 2011 è stata riconosciuta Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Arrivo a Armenia (1.640 m) e sistemazione in un hotel ricavato in una
Dopo la prima colazione, trasferimento all’aeroporto per il volo per Armenia/Pereira, centro del Triangolo del Caffè colombiano. La zona cafetera ricomprende le tre cittadine di Manizales, Pereira e Armenia, e fornisce alla Colombia buona parte della produzione nazionale di caffè. L’area vanta spettacolari paesaggi caratterizzati dalle diverse sfumature di verde delle piantagioni di caffè, platano (una specie di banana) e guadua (una specie di bambù); nel 2011 è stata riconosciuta Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Arrivo a Armenia (1.640 m) e sistemazione in un hotel ricavato in una hacienda storica. Escursione alla Valle de Cocora, che si estende alle pendici inferiori del Los Nevados, con un ampio e verde fondovalle incorniciato da vette frastagliate. La valle è il luogo ideale per ammirare la palma de cera (palma andina della cera, Ceroxylon quindiuense), albero nazionale della Colombia. Pranzo libero. Nel pomeriggio visita della pittoresca cittadina di Salento (1.900 m), fondata nel XIX secolo dagli indios paisas durante la cosiddetta colonizaciòn antioqueña che ha lasciato originali architetture in guadua (bambù locale), espressione della tradizione colombiana che contrasta fortemente con le classiche architetture di tradizione spagnola. Cena e pernottamento in hacienda. Pasti: colazione, pranzo in ristorante locale, cena libera
Giorno 4
Armenia - Popayàn la Ciudad Blanca
Dopo la prima colazione partenza via terra per Popayàn. Lungo il percorso visita di una piantagione per l’osservazione della coltivazione, raccolta e produzione del caffè. La raccolta del caffè in Colombia avviene tutto l’anno, ma i periodi di maggiore produzione sono Ottobre e Maggio/Giugno. La maggior parte della produzione colombiana è di qualità Arabica, riconosciuta la migliore del mondo per il suo aroma leggero e delicato. Pranzo libero in ristorante locale. Nel pomeriggio arrivo a Popayan. Sebbene meno illustre di Cartagena, Popayàn (1760 m), è considerata il secondo museo
Dopo la prima colazione partenza via terra per Popayàn. Lungo il percorso visita di una piantagione per l’osservazione della coltivazione, raccolta e produzione del caffè. La raccolta del caffè in Colombia avviene tutto l’anno, ma i periodi di maggiore produzione sono Ottobre e Maggio/Giugno. La maggior parte della produzione colombiana è di qualità Arabica, riconosciuta la migliore del mondo per il suo aroma leggero e delicato. Pranzo libero in ristorante locale. Nel pomeriggio arrivo a Popayan. Sebbene meno illustre di Cartagena, Popayàn (1760 m), è considerata il secondo museo coloniale all’aria aperta della Colombia; famosa per la straordinaria uniformità delle sue facciate color gesso, è soprannominata la “Ciudad Blanca”. Fondata nel 1537 da Sebastiàn de Belalcàzar, Popayàn divenne il più importante punto di sosta sulla strada tra Cartagena e Quito. Grazie al suo clima mite, le facoltose famiglie spagnole proprietarie delle “haciendas” di canna da zucchero nella calda regione di Cali si stabilirono in città e nel XVII secolo ebbe inizio la costruzione di palazzi, scuole, imponenti chiese e monasteri. Cena e pernottamento in hotel. Pasti: colazione, pranzo libero, cena in hotel
Giorno 5
Popayàn - Silvia - Popayàn Il Mercato Misak di Silvia
Presto al mattino prima colazione e partenza vesto nord-est per il mercato settimanale di Silvia, graziosa cittadina montana, centro della regione degli indios guambianos. I guambianos sono considerati uno dei gruppi etnici più tradizionali della Colombia. Con la bombetta in testa e l’“anacos”, il loro tradizionale abito di colore blu intenso, giungono da ogni parte per vendere frutta e ortaggi, dando vita ad un colorato e pittoresco mercato (N.B. Non amano essere fotografati, pertanto si richiede di rispettare la loro volontà). Nel pomeriggio rientro a Popayàn e visita dei principali
Presto al mattino prima colazione e partenza vesto nord-est per il mercato settimanale di Silvia, graziosa cittadina montana, centro della regione degli indios guambianos. I guambianos sono considerati uno dei gruppi etnici più tradizionali della Colombia. Con la bombetta in testa e l’“anacos”, il loro tradizionale abito di colore blu intenso, giungono da ogni parte per vendere frutta e ortaggi, dando vita ad un colorato e pittoresco mercato (N.B. Non amano essere fotografati, pertanto si richiede di rispettare la loro volontà). Nel pomeriggio rientro a Popayàn e visita dei principali siti di interesse della città. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione, pranzo in ristorante locale, cena libera
Giorno 6
Popayàn - San Augustìn I paesaggi andini e la vista del Vulcano Puracè
Dopo la prima colazione partenza in minibus verso sud-est, attraverso i vasti paesaggi del Parco Nazionale Puracè dove con il bel tempo si gode della vista del Vulcano Puracè (4.750 m). Arrivo a San Augustìn (1.690 m). Tra i verdi e frastagliati paesaggi di questa zona le rocce vulcaniche, gettate a grande distanza dai vicini vulcani, si dimostrarono un invito irresistibile per gli scultori di una civiltà primitiva che lasciarono in eredità centinaia di statue in pietra paragonabili per la forma alle più famose statue Maoi dell’Isola di Pasqua. Molte di esse rappresentano figure
Dopo la prima colazione partenza in minibus verso sud-est, attraverso i vasti paesaggi del Parco Nazionale Puracè dove con il bel tempo si gode della vista del Vulcano Puracè (4.750 m). Arrivo a San Augustìn (1.690 m). Tra i verdi e frastagliati paesaggi di questa zona le rocce vulcaniche, gettate a grande distanza dai vicini vulcani, si dimostrarono un invito irresistibile per gli scultori di una civiltà primitiva che lasciarono in eredità centinaia di statue in pietra paragonabili per la forma alle più famose statue Maoi dell’Isola di Pasqua. Molte di esse rappresentano figure antropomorfe, realistiche o somiglianti a maschere mostruose, altre ancora raffigurano animali sacri come l’aquila, il giaguaro, la rana e il caimano. Molto mistero circonda ancora la civiltà di San Augustìn, infatti la popolazione non aveva una lingua scritta, e le sue tracce scomparvero prima dell’arrivo degli spagnoli, probabilmente per mano degli inca, il cui impero si estese verso la Colombia settentrionale. Il ritrovamento delle prime statue avvenne solo a metà del XVIII secolo. Nel pomeriggio visita del centro coloniale di San Augustìn, con il colorato mercato, le vie decorate dai murales e la scuola. Si prosegue con la visita di una “finca cafetera” per osservare la lavorazione del caffè. La raccolta del caffè in Colombia avviene tutto l’anno, ma i periodi di maggiore produzione sono Ottobre e Maggio/Giugno. La maggior parte della produzione colombiana è di qualità Arabica, riconosciuta la migliore del mondo per il suo aroma leggero e delicato. Pernottamento in lodge. Pasti: colazione, pranzo pic-nic, cena in hotel
Giorno 7 - 8
San Augustin e dintorni Archeologia e natura
Due intere giornate dedicate alla visita di San Augustin e ai suoi dintorni, senza fretta, per godere al meglio di questo luogo semi sperduto e ricco di fascino. Visiteremo il Parco Archeologico di San Augustìn, dichiarato dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1995. Il Parco contiene la più alta concentrazione di statue della zona, molte di esse sono state lasciate dove erano, altre sono state risistemate e collegate da un percorso archeologico. Visita del piccolo museo che espone statue più piccole, ceramiche, utensili, gioielli e altri oggetti della misteriosa civiltà.
Due intere giornate dedicate alla visita di San Augustin e ai suoi dintorni, senza fretta, per godere al meglio di questo luogo semi sperduto e ricco di fascino. Visiteremo il Parco Archeologico di San Augustìn, dichiarato dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1995. Il Parco contiene la più alta concentrazione di statue della zona, molte di esse sono state lasciate dove erano, altre sono state risistemate e collegate da un percorso archeologico. Visita del piccolo museo che espone statue più piccole, ceramiche, utensili, gioielli e altri oggetti della misteriosa civiltà. Tra i verdi e frastagliati paesaggi, le rocce vulcaniche, gettate a grande distanza dai vicini vulcani, si dimostrarono un invito irresistibile per gli scultori di una civiltà primitiva che lasciarono in eredità centinaia di statue in pietra. Molte di esse rappresentano figure antropomorfe, realistiche o somiglianti a maschere mostruose, altre ancora raffigurano animali sacri come l’aquila, il giaguaro, la rana e il caimano. Il secondo parco per importanza della zona è il sito archeologico di Alto de los Idolos, che ospita la statua più grande (alta 7 m) rinvenuta nell’area di San Agustìn, un enorme sarcofago in pietra e pregevoli sculture di rettili, probabilmente caimani (il sito riaprirà ad agosto 2020). Un ulteriore sito è Alto de las Piedras che raggruppa tombe con tracce di dipinti di colore rosso, nero e giallo, coperte di lastre di pietra. Oltre alle visite archeologiche si potranno effettuare due interessanti soste naturalistiche, una presso il Salto del Bordones, la più alta cascata della Colombia, la seconda all’Estrecho, le strette gole del Rio Magdalena. Pernottamento in hotel. Pasti: colazioni, pranzi liberi, cene in hotel
Giorno 9
San Augustìn - Pitalito - Bogotà - Medellin
Dopo la prima colazione partenza verso est per la moderna città di Pitalito e trasferimento in aeroporto per il volo per Bogotà. Coincidenza successiva per Medellin. Arrivo a Medellin, accoglienza e sistemazione in hotel. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione, pranzo libero, cena in hotel MedellìnPur essendo stata fondata nel 1616, Medellìn rimase a lungo una depressa città di provincia, il che spiega perché i suoi edifici coloniali non sono né sontuosi né particolarmente numerosi. La crescita della città iniziò soltanto all’inizio del XX secolo con l’arrivo della
Dopo la prima colazione partenza verso est per la moderna città di Pitalito e trasferimento in aeroporto per il volo per Bogotà. Coincidenza successiva per Medellin. Arrivo a Medellin, accoglienza e sistemazione in hotel. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione, pranzo libero, cena in hotel MedellìnPur essendo stata fondata nel 1616, Medellìn rimase a lungo una depressa città di provincia, il che spiega perché i suoi edifici coloniali non sono né sontuosi né particolarmente numerosi. La crescita della città iniziò soltanto all’inizio del XX secolo con l’arrivo della ferrovia e il redditizio boom del caffè, ma la trasformazione in una grande metropoli industriale fu molto rapida. Negli anni ’80 lo spirito imprenditoriale della città iniziò a mostrare il suo lato oscuro, quando sotto la controversa guida di Pablo Escobar, Medellìn divenne la capitale mondiale del traffico di cocaina. Negli anni ’90 era la città più pericolosa del mondo: le sparatorie erano all’ordine del giorno e ogni cosa era nelle mani dei narcotrafficanti, dei gruppi paramilitari di destra e delle FARC. Oggi Medellìn è una città in piena rinascita, il tasso degli omicidi è precipitato e sono sensibilmente cresciuti i settori della produzione tessile, floricola, di servizi e della finanza.
Giorno 10
Medellin La città dell'eterna primavera
Giornata dedicata alla visita della città dell’eterna primavera, la seconda per dimensioni in Colombia, cominciando con il Memory House Museum, luogo simbolo e testimonianza del conflitto armato che ha avuto luogo negli ultimi 50 anni. Il museo riflette, tramite fotografie, scritti, voci registrate e scenari artistici, la capacità degli abitanti di Medellin di superare le situazioni più avverse e andare avanti. Un'altra testimonianza di questo sentimento di rivalsa è rappresentata dalla Comuna 13, fino al 2009 considerato il quartiere più pericoloso del mondo. Dopo che il governo
Giornata dedicata alla visita della città dell’eterna primavera, la seconda per dimensioni in Colombia, cominciando con il Memory House Museum, luogo simbolo e testimonianza del conflitto armato che ha avuto luogo negli ultimi 50 anni. Il museo riflette, tramite fotografie, scritti, voci registrate e scenari artistici, la capacità degli abitanti di Medellin di superare le situazioni più avverse e andare avanti. Un'altra testimonianza di questo sentimento di rivalsa è rappresentata dalla Comuna 13, fino al 2009 considerato il quartiere più pericoloso del mondo. Dopo che il governo colombiano ha deciso di intervenire militarmente per riportare la legalità all’interno del quartiere, artisti e musicisti locali hanno iniziato a diffondere messaggi di pace “graffitando” le case e trasformando l’intero quartiere in un enorme opera d’arte a cielo aperto. Ora la Comuna si può visitare tranquillamente (hanno installato delle scale mobili per consentire più agevolmente la visita del quartiere) ed il turismo rappresenta uno dei motori della rinascita di questa zona. Si prosegue con la visita del centro città con il Parque Bolivar, alla Cattedrale Metropolitana e Piazza Botero, nota per le immense sculture di metallo del celebre artista. Pasti: colazione, pranzo in ristorante locale, cena libera
Giorno 11
Medellin - Guatapé La stravagante Guatapé e il monolite Piedra del Peñol
Dopo la prima colazione trasferimento a Guatapé, un coloratissimo pueblo nel dipartimento di Antioquia a circa 90 km da Medellin. La cittadina è famosa per i suoi “zocalos”, ovvero lo strato di cemento che viene posto alla base dei muri delle abitazioni allo scopo di difenderle dall’erosione e che a Guatapé viene decorato con bassorilievi coloratissimi rappresentanti il patrimonio culturale della famiglia che vive in quella casa, la loro occupazione o la loro storia. L’atmosfera che si vive in questo luogo è davvero avvolgente. Oltre alle case colorate visiteremo la piazza
Dopo la prima colazione trasferimento a Guatapé, un coloratissimo pueblo nel dipartimento di Antioquia a circa 90 km da Medellin. La cittadina è famosa per i suoi “zocalos”, ovvero lo strato di cemento che viene posto alla base dei muri delle abitazioni allo scopo di difenderle dall’erosione e che a Guatapé viene decorato con bassorilievi coloratissimi rappresentanti il patrimonio culturale della famiglia che vive in quella casa, la loro occupazione o la loro storia. L’atmosfera che si vive in questo luogo è davvero avvolgente. Oltre alle case colorate visiteremo la piazza principale con la chiesa colorata di bianco e rosso di Nuestra Señora del Carmen e la piccola piazza, la Plazoleta De Los Zocalos, nota per i suoi gradini splendidamente dipinti e gli affollati ristoranti, caffetterie e negozi di souvenir. Le visite della giornata proseguono con la Piedra del Peñol, un gigantesco monolite di granito alto circa 220 mt, la cui sommità è raggiungibile con una scalinata di 750 gradini. La fatica sarà ricompensata da una spettacolare vista a 360 gradi che potrà spaziare fino all’orizzonte senza altri ostacoli naturali e da una bibita rinfrescante disponibile presso uno dei punti ristoro situati in cima. Gli indigeni Tahamies (ex abitanti della regione) consideravano questa enorme roccia un luogo sacro e nel 1940 il governo lo etichettò come monumento nazionale. Pasti: colazione, pranzo libero, cena in hotel
Giorno 12
Guatape - Medellin - Cartagena La perla della Colombia
Dopo la prima colazione trasferimento all’aeroporto di Medellin e partenza per Cartagena. Arrivo a Cartagena, una delle più vivaci e belle cittadine caraibiche, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1984 per le sue imponenti fortificazioni e per la sua eredità coloniale. Fondata nel 1533, fu una delle prime città spagnole del Nuovo Mondo, principale porto dal quale le ricchezze del continente salpavano dirette alla madrepatria. Non sorprende che la città fosse un obiettivo appetitoso per i pirati inglesi che solcavano il Mar dei Carabi, e che nel XVI secolo subisse
Dopo la prima colazione trasferimento all’aeroporto di Medellin e partenza per Cartagena. Arrivo a Cartagena, una delle più vivaci e belle cittadine caraibiche, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1984 per le sue imponenti fortificazioni e per la sua eredità coloniale. Fondata nel 1533, fu una delle prime città spagnole del Nuovo Mondo, principale porto dal quale le ricchezze del continente salpavano dirette alla madrepatria. Non sorprende che la città fosse un obiettivo appetitoso per i pirati inglesi che solcavano il Mar dei Carabi, e che nel XVI secolo subisse svariati e terribili assedi. Sir Francis Drake capitanò nel 1586 l’attacco più famoso, mettendo a ferro e fuoco la cattedrale e tenendo la città in ostaggio per più di cento giorni, prima di ottenerne un altissimo prezzo per il riscatto. Dopo che il pirata si ritirò, gli spagnoli cominciarono la costruzione di una elaborata rete di fortificazioni che sono oggi la caratteristica principale della cittadina. Si tratta di circa 11 km di pesanti bastioni in pietra, che circondano il centro storico. La visita della città prevede: il Convento de la Popa, che si innalza in cima a una collina di 150 metri simile alla forma della poppa di una nave; il Castello di San Filippo, la più grande e robusta fortezza mai costruita dagli spagnoli in territorio coloniale; la “città vecchia”, costituita dai quartieri antichi di El Centro e San Diego: un vero gioiello dell’architettura coloniale con innumerevoli chiese, monasteri, piazze e residenze signorili. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione inclusa, pranzo e cena liberi
Giorno 13
Cartagena: giornata libera per assaporare l'anima della città o per un escursione al Parco Islas del Rosario
Abbiamo deciso di lasciare a disposizione dei viaggiatori un intera giornata a fine viaggio perché Cartagena è un luogo che vale la pena di essere vissuto, compreso o anche semplicemente ammirato a ritmo lento passeggiando e perdendosi tra le stradine, le botteghe, i musei e le chiese, nei quartieri popolari, fermandosi di tanto in tanto in un caffè d’un tempo assaporando un succo di frutta o un frullato da sogno. Per chi volesse è possibile partecipare ad un’escursione opzionale giornaliera in barca (a partire da US$ 85/pax pranzo incluso, da pagare in loco e da confermare in
Abbiamo deciso di lasciare a disposizione dei viaggiatori un intera giornata a fine viaggio perché Cartagena è un luogo che vale la pena di essere vissuto, compreso o anche semplicemente ammirato a ritmo lento passeggiando e perdendosi tra le stradine, le botteghe, i musei e le chiese, nei quartieri popolari, fermandosi di tanto in tanto in un caffè d’un tempo assaporando un succo di frutta o un frullato da sogno. Per chi volesse è possibile partecipare ad un’escursione opzionale giornaliera in barca (a partire da US$ 85/pax pranzo incluso, da pagare in loco e da confermare in anticipo) per raggiungere una delle isole del Parco Nazionale Islas del Rosario, un arcipelago formato da decine di isole coralline, di cui alcune talmente piccole da poter ospitare una sola casa, circondato da diversi banchi corallini, dove il mare assume sfumature che virano dal turchese al verde smeraldo. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione inclusa, pranzo e cena liberi
Giorno 14
Cartagena - San Basilio de Palenque - Mompox L'anima del continente africano in Colombia
Dopo la prima colazione partenza in direzione sud per Mompox. La cittadina, decisamente al di fuori degli itinerari turistici, è ubicata sul ramo orientale del Rio Magdalena ed è raggiungibile con un avventuroso viaggio via terra che nella parte finale richiede anche un traghettamento. Lungo il tragitto sosta presso San Basilio de Palenque, un villaggio fondato nel XVI secolo da una delle prime comunità di schiavi fuggiti durante la colonizzazione spagnola. Oggi i discendenti di quegli schiavi africani si stanno impegnando per preservare le proprie tradizioni culturali così come il
Dopo la prima colazione partenza in direzione sud per Mompox. La cittadina, decisamente al di fuori degli itinerari turistici, è ubicata sul ramo orientale del Rio Magdalena ed è raggiungibile con un avventuroso viaggio via terra che nella parte finale richiede anche un traghettamento. Lungo il tragitto sosta presso San Basilio de Palenque, un villaggio fondato nel XVI secolo da una delle prime comunità di schiavi fuggiti durante la colonizzazione spagnola. Oggi i discendenti di quegli schiavi africani si stanno impegnando per preservare le proprie tradizioni culturali così come il Palenquero, una lingua spagnola di origine creola parlata secondo le stime da 2.500 persone. Grazie alle storie sulla schiavitù tramandate di generazione in generazione e alle tradizioni musicali mantenute vive nel tempo, questo villaggio fa rivivere l’anima del continente africano in un angolo della Colombia. Per tutti questi motivi la comunità di Palenque è stata dichiarata dall’UNESCO Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Le bellissime venditrici di frutta, dai lineamenti africani e dagli abiti variopinti, che si incontrano per le strade di Cartagena provengono da Palenque. Arrivo a Mompox e passeggiata lungo il quieto lungofiume e le tranquille vie residenziali per osservare la caratteristica architettura definita arquitectura momposina. La cittadina è pervasa da un’atmosfera unica che non ha eguali in tutta la Colombia. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione, pranzo in ristorante locale, cena in hotel
Giorno 15
Mompox - Valledupar L'architettura momposina
Giornata dedicata alla visita di Mompox. Il nome Mompox deriva da Mompoj, l’ultimo capo degli indigeni kimbay che popolavano la regione prima della conquista spagnola. Con gli spagnoli la cittadina divenne un importante centro commerciale e un attivo porto fluviale dal quale transitavano tutte le merci che in arrivo da Cartagena proseguivano verso l’entroterra della colonia. Nel corso dei secoli Mompox continuò a prosperare e vi vennero costruite numerose chiese e lussuose residenze. Verso la fine del XIX secolo la navigazione lungo il Rio Magdalena fu deviata sull’altro braccio del
Giornata dedicata alla visita di Mompox. Il nome Mompox deriva da Mompoj, l’ultimo capo degli indigeni kimbay che popolavano la regione prima della conquista spagnola. Con gli spagnoli la cittadina divenne un importante centro commerciale e un attivo porto fluviale dal quale transitavano tutte le merci che in arrivo da Cartagena proseguivano verso l’entroterra della colonia. Nel corso dei secoli Mompox continuò a prosperare e vi vennero costruite numerose chiese e lussuose residenze. Verso la fine del XIX secolo la navigazione lungo il Rio Magdalena fu deviata sull’altro braccio del fiume, segnando il declino della città, che rimase isolata e iniziò a vivere di ricordi. Da allora ben poco è cambiato. Mompox ha conservato il suo spiccato aspetto coloniale e l’atmosfera dei tempi andati. Nel 1995 è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO. La città ha anche fatto da sfondo al romanzo Cronaca di una morte annunciata di Gabriel Garcìa Màrquez. Trasferimento a Valledupar, a circa 250 km in direzione nord est da Mompox. Pernottamento in hotel Pasti: colazione, pranzo in ristorante locale, cena libera
Giorno 16
Valledupar - Bogotà, La culla del vallenato e rientro in Italia
Dopo la prima colazione visita di Valledupar, a lungo isolata dal resto del mondo per via della guerra civile oggi è una cittadina che vive prevalentemente di allevamento di bestiame e attrae curiosi viaggiatori per via del suo centro storico coloniale perfettamente conservato. Valledupar rappresenta il cuore culturale della Colombia in quanto culla del vallenato, l’onnipresente musica popolare (insieme alla cumbia) suonata con la fisarmonica in tutte le cittadine della costa caraibica con canzoni inneggianti all’amore e alla passione. Durante la visita della cittadina è previsto
Dopo la prima colazione visita di Valledupar, a lungo isolata dal resto del mondo per via della guerra civile oggi è una cittadina che vive prevalentemente di allevamento di bestiame e attrae curiosi viaggiatori per via del suo centro storico coloniale perfettamente conservato. Valledupar rappresenta il cuore culturale della Colombia in quanto culla del vallenato, l’onnipresente musica popolare (insieme alla cumbia) suonata con la fisarmonica in tutte le cittadine della costa caraibica con canzoni inneggianti all’amore e alla passione. Durante la visita della cittadina è previsto l’ingresso al Museo del Acordeon, ovvero il museo della fisarmonica, dove scopriremo l’evoluzione e la storia di questo strumento fortemente legato al folclore locale. Dopo il pranzo trasferimento in aeroporto e partenza per Bogotà dove si attenderà la coincidenza per l’Europa. Pasti: colazione, pranzo e cena liberi
Giorno 17
Arrivo
Arrivo al mattino in Europa e proseguimento per l’Italia dove si prevede di arrivare nel tardo pomeriggio o in serata.