Giorno 1
Partenza dall'Italia per la Turchia
Partenza da Milano per la Turchia con volo di linea Turkish Airlines (o altra compagnia IATA). Arrivo a Istanbul nel primo pomeriggio e, dopo il disbrigo delle procedure doganali, incontro con il personale del nostro corrispondente locale. Trasferimento privato in hotel. Resto del pomeriggio a disposizione per una prima visita della città, individuale o in compagnia del Tour Leader (tra le maggiori attrattive non visitate il giorno seguente, suggeriamo il Grand Bazar, La Torre di Galata, il Museo Archeologico e l’Istanbul Modern). Cena e pernottamento in hotel. Pasti: cena in
Partenza da Milano per la Turchia con volo di linea Turkish Airlines (o altra compagnia IATA). Arrivo a Istanbul nel primo pomeriggio e, dopo il disbrigo delle procedure doganali, incontro con il personale del nostro corrispondente locale. Trasferimento privato in hotel. Resto del pomeriggio a disposizione per una prima visita della città, individuale o in compagnia del Tour Leader (tra le maggiori attrattive non visitate il giorno seguente, suggeriamo il Grand Bazar, La Torre di Galata, il Museo Archeologico e l’Istanbul Modern). Cena e pernottamento in hotel. Pasti: cena in hotel. NB: è possibile partire anche dall’aeroporto di Roma Fiumicino, previa disponbilità, senza supplemento. È possibile anche partire da altri aeroporti italiani, previa disponibilità, con supplemento tariffario.
Giorno 2
Istanbul: città greca, romana, islamica
Istanbul, nome dato nel 1453 dalle armate ottomane alla città appena conquistata, magicamente divisa dallo stretto del Bosforo tra Europa ed Asia, mostra tutto il fascino della sua storia millenaria dove le precedenti città greca (Bisanzio) e romana (Costantinopoli) si sono fuse armonicamente nella nuova città islamica. Qui è possibile visitare chiese bizantine accanto a moschee ottomane, passeggiare tra i resti della città che per mille anni fu la seconda Roma e non finire mai di sorprendersi per una megalopoli cosmopolita e sofisticata, sicuramente una delle città più affascinanti al
Istanbul, nome dato nel 1453 dalle armate ottomane alla città appena conquistata, magicamente divisa dallo stretto del Bosforo tra Europa ed Asia, mostra tutto il fascino della sua storia millenaria dove le precedenti città greca (Bisanzio) e romana (Costantinopoli) si sono fuse armonicamente nella nuova città islamica. Qui è possibile visitare chiese bizantine accanto a moschee ottomane, passeggiare tra i resti della città che per mille anni fu la seconda Roma e non finire mai di sorprendersi per una megalopoli cosmopolita e sofisticata, sicuramente una delle città più affascinanti al mondo. Sulla sponda occidentale del Bosforo, in prossimità del Corno d’Oro, si stende il quartiere di Sultanahmet, il centro storico dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, dove si concentrano i luoghi più celebri della città. Dop colazione, visita di Aghia Sophia, voluta nel 537 dall’imperatore Giustiniano e per secoli la più imponente basilica del mondo cristiano (da qualche anno riconvertita in moschea). Tuttora sorprende la sua ampia, ariosa architettura e la leggerissima cupola che ne resero possibile la trasformazione in moschea senza minimamente alterare la struttura originaria. Solitamente trascurate dai turisti ma interessantissime sono le Tombe dei Sultani, costruite tra 1500 e 1600 e sorprendenti per la perfezione ottomana nell’arte dello stucco, mosaico, calligrafia e pittura ornamentale. Proseguimento con la Cisterna Basilica, in origine una enorme cisterna sotterranea per il palazzo imperiale, che conta al suo interno 336 colonne con capitelli finemente scolpiti: l’interno, restaurato nel 1985, sorprende per gli immensi spazi e la perfezione del progetto. Pranzo libero.Nel pomeriggio visiteremo il Palazzo Topkapi, dal 1453 al 1856 sede della corte dell’impero ottomano e sontuoso per gli arredi originali, il tesoro e il vasto harem. Si termina con la Moschea Blu, famosa per i sei minareti, le decine di migliaia mattonelle di ceramica blu che rivestono l’interno, e per l’immenso spazio centrale dedicato alla preghiera. Cena in ristornate locale e pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero, cena in ristorante locale. NB: al momento della pubblicazione del tour, per i mesi a seguire del 2023 sono previste le seguenti chiusure a causa di lavori di restauro: - Presso Palazzo Topkapi non si potrà accedere alle sale del tesoro e delle vesti dei Sultani- Presso la Moschea Blu, non si potrà accedere alla cupola e all’altare, pertanto la visita sarà limitata agli esterni Non appena i lavori saranno terminati, gli ingressi saranno ripristinati come da programma.
Giorno 3
Lo Stretto dei Dardanelli, dove l'Europa incontra l'Asia
Dopo la prima colazione partenza in direzione sud-ovest, percorrendo la panoramica costa della Tracia orientale lungo il Mar di Marmara, fino a giungere alla penisola di Gallipoli, dove l’Europa si affaccia sull’Oriente. Con una larghezza minima inferiore a 1500 m, lo Stretto dei Dardanelli è infatti da sempre la via più semplice per passare dall’Europa all’Asia Minore. Molte le flotte che nel corso dei secoli hanno provato a forzare lo stretto: da Serse I di Persia e Alessandro Magno, che costruirono grandi ponti di barche, fino alla spedizione anglo-francese del 1916, respinta dopo
Dopo la prima colazione partenza in direzione sud-ovest, percorrendo la panoramica costa della Tracia orientale lungo il Mar di Marmara, fino a giungere alla penisola di Gallipoli, dove l’Europa si affaccia sull’Oriente. Con una larghezza minima inferiore a 1500 m, lo Stretto dei Dardanelli è infatti da sempre la via più semplice per passare dall’Europa all’Asia Minore. Molte le flotte che nel corso dei secoli hanno provato a forzare lo stretto: da Serse I di Persia e Alessandro Magno, che costruirono grandi ponti di barche, fino alla spedizione anglo-francese del 1916, respinta dopo feroci combattimenti da un giovane ufficiale turco chiamato Mustafa Kemal, il futuro Atatürk. Pranzo libero e successiva visita del Parco Storico Nazionale di Gallipoli, che si sviluppa su ben 33.500 ettari della penisola e comprende i memoriali dei contingenti militari caduti per la conquista dell’area. Successivo attraversamento dei Dardanelli tramite traghetto, e arrivo nel primo pomeriggio a Çanakkale, famosa per il lungomare che guarda sullo Stretto, dove si trova una ricostruzione del Cavallo di Troia ai cui piedi si trova una dettagliata ricostruzione dell’antica città. Visita dell’interessante Museo Archeologico, dove sono conservati numerosi reperti provenienti da Troia e Assos. Cena e pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel, pranzo libero, cena in hotel.
Giorno 4
La mitica Troia, la pittoresca Assos, il maestoso sito di Pergamo
Dopo la prima colazione si prosegue lungo la pittoresca costa turca in direzione di Troia, una delle città più antiche e famose della storia dell’umanità, che in realtà non consiste di una, ma ben di nove diverse città, costruite e ricostruite in epoca successiva, di cui la Troia omerica sembra essere il sesto livello: le mura furono parzialmente distrutte da un terremoto del 1250 a.C., che facilitò la vittoria degli achei. Proseguendo lungo la costa del Mar Egeo in una zona agricola con piccoli villaggi raggiungeremo Assos, splendido sito antico posto in una stupenda posizione
Dopo la prima colazione si prosegue lungo la pittoresca costa turca in direzione di Troia, una delle città più antiche e famose della storia dell’umanità, che in realtà non consiste di una, ma ben di nove diverse città, costruite e ricostruite in epoca successiva, di cui la Troia omerica sembra essere il sesto livello: le mura furono parzialmente distrutte da un terremoto del 1250 a.C., che facilitò la vittoria degli achei. Proseguendo lungo la costa del Mar Egeo in una zona agricola con piccoli villaggi raggiungeremo Assos, splendido sito antico posto in una stupenda posizione panoramica: ai piedi di una ripida collina si trova un piccolo porto con una spiaggia di ciottoli ed ottimi ristoranti di pesce, mentre dall’alto domina il tempio di Atena, da cui si gode una stupenda vista del mar Egeo e della vicina isola di Lesbo. Pranzo libero in corso di escursione. Nel pomeriggio proseguimento verso est lungo la Baia di Edremit e, passati oltre la piccola isola di Alibey giungeremo a Pergamo, oggi tranquilla e rilassata cittadina di provincia dove ancora si respira l’atmosfera della Turchia più tradizionale. Nell’antichità fu invece una città estremamente ricca, potente, e soprattutto colta, famosa per la sua biblioteca che non aveva eguali se non in Alessandria d’Egitto. Visita del Museo Archeologico, ricco di numerose statue di scuola locale di IV sec. a.C. e con la replica del famoso Altare di Zeus attualmente trasportato a Berlino. Proseguimento con la Basilica Rossa, in origine un enorme tempio dedicato alle divinità egizie Serapide, Iside e Arpocrate, e quindi salita all’acropoli, famosa per i suoi monumenti ancora intatti, tra cui figurano il Tempio di Asclepio (uno dei più famosi centri terapeutici dell’antichità), il Tempio di Telesforo, il Tempio di Dioniso, il Tempio di Traiano e il Teatro. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero, cena in hotel. Pergamo, raffinata capitale culturale dell’antichitàIl sito di Pergamo esisteva già all’epoca di Troia (XIII sec. a.C.), ma il suo massimo splendore coincise con il periodo compreso tra la morte di Alessandro Magno e la dominazione di Roma in Asia Minore, quando la città divenne la capitale di un piccolo regno tra i più ricchi e potenti del Medio Oriente. Pergamo deve la sua prosperità a Lisimaco, uno dei generali di Alessandro Magno, che lasciò il tesoro accumulato di oltre 9.000 talenti d’oro al comandante della sua guarnigione a Pergamo prima di morire in battaglia. I sovrani che si susseguirono continuarono ad accrescere la ricchezza del loro regno, grazie anche ad una saggia politica di alleanza e di sostegno dato a Roma. Al culmine dello splendore la biblioteca cittadina poteva competere con quella di Alessandria d’Egitto, all’epoca il più grande centro culturale del mondo, e all’acropoli venne aggiunto l’Altare di Zeus oltre ad un nuovo Asclepion.
Giorno 5
Le vasche di travertino di Pamukkale e gli straordinari siti archeologici di Sardi e Hierapolis
Dopo la prima colazione ci dirigiamo verso l’interno dell’Anatolia Occidentale, famosa per i suoi paesaggi montani, l’ottima cucina locale e l’ospitalità della gente. Dopo una sosta fotografica presso il Lago di Marmara, proseguiremo in direzione di Sardi, famosa nell’antichità per essere stata la capitale di Creso, re di Lidia, che prima di essere sottomesso dai Persiani dominò gran parte della costa egea. Il regno era così prospero che si narra di come Creso tramutasse in oro tutto ciò che toccava. Oggi il sito archeologico si trova fuori dalle principali rotte turistiche,
Dopo la prima colazione ci dirigiamo verso l’interno dell’Anatolia Occidentale, famosa per i suoi paesaggi montani, l’ottima cucina locale e l’ospitalità della gente. Dopo una sosta fotografica presso il Lago di Marmara, proseguiremo in direzione di Sardi, famosa nell’antichità per essere stata la capitale di Creso, re di Lidia, che prima di essere sottomesso dai Persiani dominò gran parte della costa egea. Il regno era così prospero che si narra di come Creso tramutasse in oro tutto ciò che toccava. Oggi il sito archeologico si trova fuori dalle principali rotte turistiche, anche se è sorprendente la quantità e la qualità dei monumenti conservati: il tempio ionico di Artemide, strade romane e negozi bizantini, e soprattutto la sinagoga di epoca romana imperiale: il cortile è completamente rivestito di mosaici geometrici, e le pareti di marmi colorati. Pranzo libero e proseguimento lungo una bella strada panoramica fra le montagne per la minuscola cittadina di Pamukkale, famosa in tutta la Turchia per lo scintillante candore delle piattaforme di calcite, che visitiamo, dove fluisce l’acqua della montagna sovrastante detta “Castello di Cotone” (pamuk in turco significa cotone). In alto troneggia Hierapolis, i cui imponenti resti parlano di una storia ricca e complessa, prima del suo abbandono nel 1334 causato da un terremoto. Visita del Museo Archeologico e del vicino Tempio di Apollo, sede di un famoso oracolo del dio Apollo, dove i sacerdoti andavano in estasi respirando i fumi tossici provenienti dalla grotta detta Plutonium, tuttora attiva. Proseguimento con lo spettacolare teatro romano che poteva contenere 12.000 spettatori, il Martyrion, un’intricata struttura ottagonale costruita nel luogo dove si ritiene sia stato martirizzato l’apostolo Filippo, l’agorà, le terme e una straordinaria necropoli. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero, cena in ristorante locale.
Giorno 6
Laodicea e Afrodisia, isolate tra montagne e verdi pinete
Nel corso della giornata ci dirigeremo verso la splendida costa egea meridionale, la più rinomata e scenografica della Turchia occidentale. A soli 8 km da Pamukkale, visiteremo per prima Laodicea, per secoli importante centro commerciale rinomato per la lana, banche e medicine. Persino Cicerone abitò in questa cittadina, prima di venire giustiziato per ordine di Marco Antonio. Pochissimi sono i turisti che si aggirano tra i bianchissimi resti di questa remota città: la via colonnata che porta all’agorà è ancora intatta, così come imponenti sono i resti di un tempio corinzio e delle
Nel corso della giornata ci dirigeremo verso la splendida costa egea meridionale, la più rinomata e scenografica della Turchia occidentale. A soli 8 km da Pamukkale, visiteremo per prima Laodicea, per secoli importante centro commerciale rinomato per la lana, banche e medicine. Persino Cicerone abitò in questa cittadina, prima di venire giustiziato per ordine di Marco Antonio. Pochissimi sono i turisti che si aggirano tra i bianchissimi resti di questa remota città: la via colonnata che porta all’agorà è ancora intatta, così come imponenti sono i resti di un tempio corinzio e delle terme pubbliche. Tornando verso la costa ci fermeremo nella tranquilla Afrodisia, posta tra ripide montagne e verdi pinete. Grazie alle cave di marmo qui presenti la città prosperò nell’antichità, fino a raggiungere i 150.000 abitanti e vanta un sito addirittura più esteso di quello di Efeso. Visita del Museo Archeologico, del Tempio di Afrodite che conserva ancora la struttura antica pur essendo stato convertito in basilica nel 500 d.C., del Palazzo Vescovile che ha preso il posto del palazzo del governatore romano, del teatro e del bellissimo bouleterion in marmo. Per finire, ammireremo il Sebasteion, un tempio dedicato al culto degli imperatori romani con un doppio colonnato a tre piani e fregi (ora conservati al museo) dedicati a miti antichi e alle imprese degli imperatori. Pranzo e successivo proseguimento in direzione della costa per Selçuk. Cena in ristorante, pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero, cena in ristorante locale.
Giorno 7
Efeso: tra i fasti di pietra dell'antichità
Intera giornata dedicata alla visita di Efeso, che insieme alle città di Didime, Priene e Mileto rappresentava nell’antichità uno dei più trafficati porti dell’Asia Minore, prima che i detriti trasportati dal fiume Meandro la trasformassero in una città della terraferma. In epoca romana Efeso era talmente prospera da divenire capitale dell’intera regione, il suo Tempio di Artemide una delle sette meraviglie del mondo antico, e la città raggiunse i 250.000 abitanti. È sempre qui, in epoca cristiana, che San Giovanni scrisse il suo vangelo. Oggi è il sito che, come nessun altro,
Intera giornata dedicata alla visita di Efeso, che insieme alle città di Didime, Priene e Mileto rappresentava nell’antichità uno dei più trafficati porti dell’Asia Minore, prima che i detriti trasportati dal fiume Meandro la trasformassero in una città della terraferma. In epoca romana Efeso era talmente prospera da divenire capitale dell’intera regione, il suo Tempio di Artemide una delle sette meraviglie del mondo antico, e la città raggiunse i 250.000 abitanti. È sempre qui, in epoca cristiana, che San Giovanni scrisse il suo vangelo. Oggi è il sito che, come nessun altro, riporta in vita la civiltà greco-romana. Quasi 150 anni di scavi hanno fatto di Efeso una delle metropoli classiche meglio conosciute e valorizzate al mondo. Sebbene poco sia rimasto del Tempio di Artemide, imponenti sono i resti dell’Odeon, del Tempio di Adriano e di Domiziano, del Serapeum e della Biblioteca di Celso. Ricchissimo di resti è anche il Museo Archeologico nella vicina Selçuk, che visiteremo nel pomeriggio. Pernottamento in hotel. Il Tempio di Artemide, una delle sette meraviglie del mondo anticoI primi coloni greci che sbarcarono ad Efeso non trovarono il territorio vuoto: la tribù locale degli Ielegi venerava Cibele, la Grande Madre e dea della fertilità. Da qui nacque il culto di Artemide, dea della caccia e della fertilità. La crescente ricchezza della città, dovuta al commercio marittimo e alle offerte dei devoti, suscitò l’invidia di Creso, re di Lidia, che attorno al 560 a.C. decise di attaccare la città, che conquistò. Rispettando il culto di Artemide il re finanziò la ricostruzione del tempio, che durò 10 anni prima di giungere a conclusione. Il tempio fu rispettato dai Persiani durante la loro invasione. Fu invece Erostrato, un giovane in cerca di notorietà, che il 21 Luglio 356 a.C. diede fuoco al tempio, per assicurarsi fama eterna. Indignati, gli anziani di Efeso lo giustiziarono e dichiararono che da quel momento chiunque avesse anche solo pronunciato il suo nome sarebbe stato ucciso. Ricostruito e ancora ingrandito, fu visitato nel 344 a.C. da Alessandro Magno, che colpito da tanta magnificenza, che avrebbe voluto avere il tempio a lui dedicato. Ma gli efesini diplomaticamente declinarono, spiegando che non pareva appropriato che una divinità si sostituisse ad un’altra divinità. Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero, cena in hotel.
Giorno 8
Didime, Mileto e Priene: resti dei passati splendori
Dopo la prima colazione partenza verso sud attraverso la Penisola di Dilek, che si protende nel Mar Egeo fino quasi a toccare l’isola greca di Samo. Didime in greco significa “gemello”, e il riferimento è ai due gemelli Apollo e Artemide che avevano due santuari di enorme fama nell’antichità. La città deve la sua fama al meraviglioso Tempio di Apollo, il secondo tempio antico per grandezza con ben 122 colonne, appena cinque in meno del Tempio di Artemide ad Efeso Dopo la visita proseguimento per Mileto, dove l’architetto Ippodamo sviluppò per la prima volta lo schema di strade
Dopo la prima colazione partenza verso sud attraverso la Penisola di Dilek, che si protende nel Mar Egeo fino quasi a toccare l’isola greca di Samo. Didime in greco significa “gemello”, e il riferimento è ai due gemelli Apollo e Artemide che avevano due santuari di enorme fama nell’antichità. La città deve la sua fama al meraviglioso Tempio di Apollo, il secondo tempio antico per grandezza con ben 122 colonne, appena cinque in meno del Tempio di Artemide ad Efeso Dopo la visita proseguimento per Mileto, dove l’architetto Ippodamo sviluppò per la prima volta lo schema di strade disposte a scacchiera che da lui prese il nome e che viene usato ancora oggi per progettare tessuti urbani vivibili e razionali (l’intera New York è stata costruita seguendo questo schema). Degli splendori antichi restano il Teatro Grande, capace di ospitare 15.000 spettatori e dalla cui sommità si gode un meraviglioso panorama sul mare. Dietro al teatro sono ancora visibili i resti del Tempio di Apollo, dello stadio, dell’agorà e del bouleterion, oltre alle Terme di Faustina costruite da Marco Aurelio per sua moglie. Pranzo. Nel pomeriggio visita di Priene, il cui sito si trova in una splendida posizione isolata, arroccata sugli aspri pendii del Monte Mykale. La città prima che il fiume Meandro esondasse separandola dal mare aveva ben due porti ed era famosa per l’industria navale e per la tradizione nautica. Più piccola di Mileto, ebbe la fortuna di non avere gli edifici di epoca greca distrutti per far posto alle successive costruzioni romane. In cima a un’alta scogliera si stagliano le rovine del Tempio di Atena, che sappiamo da un’iscrizione trovata sul posto essere stato fondato da Alessandro Magno. Il teatro, di epoca ellenistica, è splendidamente conservato, così come il bouleterion che poteva ospitare 250 persone e diversi quartieri abitativi. Nel tardo pomeriggio rientro in hotel e pernottamento. Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero, cena in ristorante locale.
Giorno 9
Volo di rientro da Izmir in Italia
Dopo la prima colazione trasferimento all’aeroporto di Izmir in tempo utile per il volo di ritorno in Italia, via Istanbul. Arrivo nel pomeriggio e fine del viaggio.