Giorno 1
Partenza per l'Azerbaijan
Incontro con il Tour Leader a Milano Malpensa e partenza per l’Azerbaijan con volo di linea via scalo internazionale. Pasti a bordo. All’arrivo a Baku, dopo il disbrigo delle pratiche doganali, incontro con il nostro referente locale e trasferimento privato in hotel. A seconda del tempo a disposizione, breve briefing del viaggio da parte del Tour Leader. Sistemazione nelle camere e pernottamento.
Giorno 2
Baku - Qobustan - Penisola di Absheron - Baku (i petroglifi sul Mar Caspio e il Tempio del Fuoco)
Partenza verso sud per la Riserva dei Petroglifi di Qobustan (Patrimonio dell’Umanità UNESCO) dove una serie di grotte conservano numerosi petroglifi risalenti a circa 12.000 anni fa quando una comunità di cacciatori-raccoglitori si insediò nella zona. I temi più comunemente raffigurati sono il bestiame, gli animali selvatici e varie figure umane, soprattutto sciamani. Si continua per la visita di un curioso gruppetto di piccoli vulcani di fango: montagnole di forma conica che eruttano un fango denso, freddo e grigio. Si riparte verso nord-est per la Penisola di Absheron disseminata di
Partenza verso sud per la Riserva dei Petroglifi di Qobustan (Patrimonio dell’Umanità UNESCO) dove una serie di grotte conservano numerosi petroglifi risalenti a circa 12.000 anni fa quando una comunità di cacciatori-raccoglitori si insediò nella zona. I temi più comunemente raffigurati sono il bestiame, gli animali selvatici e varie figure umane, soprattutto sciamani. Si continua per la visita di un curioso gruppetto di piccoli vulcani di fango: montagnole di forma conica che eruttano un fango denso, freddo e grigio. Si riparte verso nord-est per la Penisola di Absheron disseminata di vecchie istallazioni petrolifere: arrugginite torri di trivellazione che riempiono l’orizzonte come curiose sculture astratte. Già nel XIII secolo Marco Polo citava nelle sue cronache la Penisola di Absheron con le sue numerose sorgenti di gas naturale. Visita del Tempio del Fuoco di Ateshgah che si trova su una sorgente di gas naturale che per secoli fu ritenuta sacra dagli zoroastriani. Il tempio, che risale al XVIII sec, fu costruito da adepti indiani che praticavano forme estreme di ascetismo e che vivevano nel caravanserraglio di forma pentagonale che circondava l’edificio sacro. Il particolare più interessante del tempio è il focolare di pietra con quattro condotte laterali che sputano fiamme. Lo zoroastrismo si diffuse in Asia Centrale tra il VI e il X secolo DC e fu la principale religione monoteista fino all’espansione dell’Islam; basata sugli insegnamenti di Zarathuštra raccolti nell’Avesta, il libro sacro, è oggi ancora diffusa in India e in piccole comunità in Iran, Tajikistan e Azerbaijan. Il tempio è costruito sopra una sorgente di gas naturale e il fuoco sempre acceso è ritenuto sacro; l’unico altro esempio di un tempio simile, al di fuori del subcontinente indiano, si trova a Yazd, in Iran.Visita della Montagna di Fuoco (Yanar Dag), una delle attrattive più singolari della penisola, dove esiste ancora una fiamma che brucia ininterrottamente e che crea un muro di fuoco lungo 10 metri. Purtroppo, oggi quasi tutte le sorgenti di gas naturale sono estinte a causa della ridotta pressione sotterranea provocata dall’estrazione del petrolio. Rientro a Baku nel tardo pomeriggio. Pernottamento in hotel.Pasti: prima colazione, pranzo libero e cena in un ristorante locale
Giorno 3
Baku (tra Oriente e Occidente)
La capitale dell’Azerbaigian sorge su un golfo del Mar Caspio e fonde eterogenei elementi culturali europei e asiatici. Il termine Baku potrebbe derivare dal persiano bad kube (città dei venti) o dall’antica parola caucasica bak (sole/dio), possibile allusione al suo ruolo di centro del culto del fuoco sin dai tempi più antichi. La città visse i primi momenti di gloria nel XIII secolo quando divenne capitale sotto la dinastia degli Shirvanshah. La sua fortuna moderna è dovuta all’estrazione del petrolio che fu avviata già nel 1872 sotto l’Impero Russo. Baku sta vivendo un vero e
La capitale dell’Azerbaigian sorge su un golfo del Mar Caspio e fonde eterogenei elementi culturali europei e asiatici. Il termine Baku potrebbe derivare dal persiano bad kube (città dei venti) o dall’antica parola caucasica bak (sole/dio), possibile allusione al suo ruolo di centro del culto del fuoco sin dai tempi più antichi. La città visse i primi momenti di gloria nel XIII secolo quando divenne capitale sotto la dinastia degli Shirvanshah. La sua fortuna moderna è dovuta all’estrazione del petrolio che fu avviata già nel 1872 sotto l’Impero Russo. Baku sta vivendo un vero e proprio boom economico e l’affascinante città vecchia, riconosciuta Patrimonio dell’Umanità UNESCO, circondata da sempre nuovi moderni e alti edifici, sta diventando una specie di “city” finanziaria. Visiteremo a piedi l’Icheri Sheher, la città vecchia dove si trovano il Palazzo degli Shirvan-Shah, fatto costruire dall’omonima dinastia che regnava nel XV secolo, e la Torre della Vergine, alta 29 metri, avvolta da un’aurea di mistero. Una leggenda narra infatti che un ricco nobile si innamorò della propria figlia, la quale, dilaniata tra l’obbedienza al padre e la repulsione per l’incesto, chiese di farsi costruire una torre dalla dove ammirare i propri possedimenti; l’edificio, mentre la ragazza cercava di guadagnare tempo, salì sempre più in altezza, finché la povera fanciulla ci salì per gettarsi nel vuoto. Anche nella realtà la sua origine è però dibattuta: alcune teorie affermano che fosse una torre difensiva, altre un osservatorio astronomico e altre ancora una torre del silenzio, dove i zoroastriani lasciavano i cadaveri dei morti in pasto agli avvoltoi. Proseguimento per Via dei Martiri, monumento commemorativo dedicato inizialmente ai morti durante la repressione dell’Armata Rossa nel 1990, e in seguito anche ai caduti nella guerra con l’Armenia per il Nagorno Karabakh. Nel pomeriggio visiteremo il Belvedere di Highland Park, con la superba vista panoramica della città; il Museo dei Tappeti, ospitato in un imponente palazzo neoclassico, che ripercorre la storia della manifattura dei tappeti in Azerbaigian; la Torre della Vergine, una torre in pietra dalla forma affusolata alta 29 m, la cui forma attuale risale al XII secolo; il Palazzo degli Shirvanshah, un affascinante complesso di edifici in pietra arenaria, risalenti in gran parte al XV sec, che fu la sede della dinastia che regnò nel nord-est dell’Azerbaigian durante il Medioevo; il singolare Museo dei libri in Miniatura; passeggiata tra le vie pedonali dell’elegante centro cittadino. Pernottamento in hotel.Pasti: prima colazione, pranzo libero e cena in un ristorante locale.
Giorno 4
Baku - Maraza - Shamakha - Qabala - Sheki (l'Albania Caucasica)
Partenza verso est e, prima di lasciare la città, sosta presso il futuristico centro culturale Heydar Aliyev, il cui nome fu dato dall’Ex presidente dell’Azerbaigian. Il complesso, progettato dall’archistar Zaha Hadid, ospita una sala conferenze con tre auditorium, una biblioteca ed un museo. Il primo stop è previsto nel villaggio di Maraza per la visita del Mausoleo di Diri Baba. Si prosegue per la città di Shemakha, per secoli centro di cultura e di scambi mercantili, nonché l’antica capitale degli Shirvanshah. Purtroppo, terremoti, incendi e invasioni hanno lasciato poco del suo
Partenza verso est e, prima di lasciare la città, sosta presso il futuristico centro culturale Heydar Aliyev, il cui nome fu dato dall’Ex presidente dell’Azerbaigian. Il complesso, progettato dall’archistar Zaha Hadid, ospita una sala conferenze con tre auditorium, una biblioteca ed un museo. Il primo stop è previsto nel villaggio di Maraza per la visita del Mausoleo di Diri Baba. Si prosegue per la città di Shemakha, per secoli centro di cultura e di scambi mercantili, nonché l’antica capitale degli Shirvanshah. Purtroppo, terremoti, incendi e invasioni hanno lasciato poco del suo grandioso passato. Visita della Moschea del venerdì e del Cimitero degli Shirvanshah con il Mausoleo di Yeddi Gumbez. Si continua attraverso un paesaggio di colline ricoperte da fitti boschi ai piedi delle montagne del Caucaso fino a raggiungere il sito dell’antica Qabala, menzionata nel 77 a.C. nella Naturalis Historia di Plinio il Vecchio, una delle più importanti città dell’antico Regno di Aran, chiamato anche Albania caucasica (senza alcun legame con l’odierna repubblica balcanica), che cominciò a emergere intorno al IV secolo a.C.. Convertitisi al cristianesimo intorno al 325 d.C., gli Albani furono successivamente islamizzati e turchizzati fino a divenire gli attuali Azeri. Qabala, dopo una serie di violenti attacchi, fu definitivamente devastata nel XVIII secolo dall’invasore persiano Nader Shah. La città non si risollevò mai più, e le sue rovine, attualmente non custodite, furono scoperte solo nel 1959. Visita della chiesa monofisita nel villaggio di Nidj, nei pressi di Qabala. Si prosegue verso nord-est per l’incantevole cittadina di Sheki, addormentata tra verdi montagne. Pernottamento in hotel.Pasti: prima colazione, pranzo libero e cena in hotel / ristorante locale.
Giorno 5
Sheki - Kish - Ganja (la città del poeta Nizami)
Nel 1740 Sheki divenne capitale di un khanato indipendente e continuò a prosperare, come importante nodo commerciale, anche sotto l’Impero Russo. Infatti Sheki sorgeva nel punto in cui la via carovaniera tra Baku e Tbilisi incrociava la strada che, attraversando le montagne, raggiungeva Derbent nel Dagestan. Visita del Palazzo del Khan, del Museo di Storia e Cultura Locale, del Caravanserraglio e della Moschea del Venerdì. Nel pomeriggio trasferimento nel vicino villaggio di Kish dove si trova una Chiesa Albana, con il caratteristico campanile di forma tondeggiante, restaurata e
Nel 1740 Sheki divenne capitale di un khanato indipendente e continuò a prosperare, come importante nodo commerciale, anche sotto l’Impero Russo. Infatti Sheki sorgeva nel punto in cui la via carovaniera tra Baku e Tbilisi incrociava la strada che, attraversando le montagne, raggiungeva Derbent nel Dagestan. Visita del Palazzo del Khan, del Museo di Storia e Cultura Locale, del Caravanserraglio e della Moschea del Venerdì. Nel pomeriggio trasferimento nel vicino villaggio di Kish dove si trova una Chiesa Albana, con il caratteristico campanile di forma tondeggiante, restaurata e trasformata in un museo molto interessante. È il posto ideale per imparare qualcosa sulla misteriosa Albania caucasica. In realtà il sito dove sorge la chiesa risale a un periodo di gran lunga anteriore all’epoca cristiana, con resti di tombe risalenti probabilmente all’Età del Bronzo. Partenza verso sud-ovest per Ganja, la seconda città dell’Azerbaijan, famosa per aver dato i natali al poeta nazionale Nizami (1141-1209). Semidistrutta da una serie di terremoti e rasa al suolo dai mongoli nel 1231, la città visse un nuovo periodo di splendore nel XVIII secolo, come capitale di uno dei tanti khanati indipendenti dell’Azerbaijan, prima di cadere sotto il dominio russo nel 1804. Da un edificio che oggi ospita l’istituto agrario cittadino, nel 1918 venne proclamata la Repubblica Democratica dell’Azerbaijan, e per alcuni mesi Ganja fu la sua prima capitale.Sistemazione in hotel, cena in ristorante e pernottamento.Pasti: prima colazione, pranzo libero e cena in un ristorante locale.
Giorno 6
Ganja - Baku
Prima colazione in hotel e visita dei principali siti d’interesse della città: la grande piazza centrale circondata da edifici di epoca staliniana tra i quali spicca il Municipio e il grandioso Hotel Ganja; la Moschea di Shah Abbas, del XVII secolo; la Chiesa Ortodossa; il Mausoleo di Nizami, eretto nel 1991, una torre funeraria che come forma ricorda un’astronave, circondata da una serie di sculture che rappresentano alcune scene tratte dalle opere del famoso poeta; la Casa delle Bottiglie, uno stranissimo edificio coperto d’edera creato da Ibrahim Dzhafarov utilizzando 50.000
Prima colazione in hotel e visita dei principali siti d’interesse della città: la grande piazza centrale circondata da edifici di epoca staliniana tra i quali spicca il Municipio e il grandioso Hotel Ganja; la Moschea di Shah Abbas, del XVII secolo; la Chiesa Ortodossa; il Mausoleo di Nizami, eretto nel 1991, una torre funeraria che come forma ricorda un’astronave, circondata da una serie di sculture che rappresentano alcune scene tratte dalle opere del famoso poeta; la Casa delle Bottiglie, uno stranissimo edificio coperto d’edera creato da Ibrahim Dzhafarov utilizzando 50.000 bottiglie di birra, spumante e acqua minerale. Pranzo libero e rientro a Baku. Sistemazione in hotel, cena in ristorante locale e pernottamento. Pasti: prima colazione, pranzo libero e cena in un ristorante locale.
Giorno 7
Trasferimento in aeroporto per il volo di rientro in Italia
Dopo la prima colazione trasferimento privato in aeroporto per il volo di linea via scalo internazionale di rientro in Italia.Pasti: prima colazione, pranzo a bordo