LO SHANGRI-LA' DELL' ASIA CENTRALE

Lago Son Kul, Kirghizistan

KIRGHIZISTAN | LO SHANGRI-LA' DELL' ASIA CENTRALE

A partire da 4600 €

DURATA
PARTECIPANTI
15 Giorni (14 Notti) Minimo: 10 / Massimo: 14
DATA PARTENZA
LA PARTENZA E'
PREZZI A PARTIRE DA:
Quota base individuale
4600 €
Il Kirghizistan può essere considerato lo Shangri-La dell’Asia centrale, una minuscola nazione priva di sbocchi sul mare, il cui territorio, prevalentemente montuoso, è circondato da frastagliate catene punteggiate di cime vertiginose. Un paradiso a due passi dal cielo, per il popolo nomade dei kirghizi, proveniente dalla Siberia, alla ricerca di grassi pascoli e difese naturali. Nel 1991 il crollo dell’Unione Sovietica ha lasciato questa sconosciuta repubblica in una specie di limbo. I kirghizi hanno mantenuto uno stile di vita seminomade e con l’avvicinarsi

Perché Noi

  • l’immenso lago alpino Issyk-Kul e i petroglifi di Cholpon-Ata
  • il volo in elicottero per il ghiacciaio Inylchek, sul Tian Shan, ai piedi dello spettacolare Khan Tengri
  • Karakol e la tomba di Prezwalski
  • i pascoli d’alta quota e le tradizioni dei nomadi kirghizi
  • i remoti e fantastici laghi Son-Kul e Kel-Suu
  • il Caravanserraglio di Tash Rabat
  • il Campo Base del Pic Lenin
I Viaggi di Maurizio Levi

Day by Day

Giorno 1

Partenza dall'Italia

Partenza nel primo pomeriggio da Milano Malpensa con volo di linea via scalo intermedio per Bishkek. Pernottamento a bordo. Pasti: cena a bordo 

Giorno 2

Arrivo a Bishkek (Visita della capitale del Kirghizistan)

Arrivo al mattino presto a Bishkek (800 m), espletamento delle formalità d’ingresso, accoglienza da parte dell’organizzazione locale e trasferimento in hotel per la prima colazione e un breve riposo. La capitale del Kirghizistan sorge al margine settentrionale dei monti Kyrgyz Alatau, un braccio della catena del Tian Shan. Il suo nome attuale deriva dal vecchio nome kazako pishpek che è la zangola di legno utilizzata per produrre il kumys (il latte fermentato di giumenta, la bevanda nazionale). Visita dei principali siti d’interesse della città: la Piazza Ala-Too ex Piazza Lenin, dove
Giorno 3

Bishkek - Tokmok - Cholpon Ata - Tepke (Le rovine dell'antica Balasagun con la Torre di Burana e i balbal turchi, il Lago Issik-Kul e i petroglifi di Cholpon Ata)

Partenza verso est per la cittadina di Tokmok nei cui pressi si trovano le rovine dell’antica città di Balasagun, fondata durante il regno di Sogdiana e divenuta in seguito una delle capitali dei karakhanidi, dove ancora si innalzano i resti della Torre di Burana, un minareto a pianta ottagonale dell’XI secolo. Molto interessante l’adiacente raccolta di balbal, le stele funerarie turche simili a totem. Si prosegue verso est per il vasto lago Issyk-Kul (1.600 m), un enorme bacino pieno d’acqua incastonato fra i Kungey Alatau (“monti soleggiati”) a nord e i Terskey Alatau (“monti
Giorno 4

Tepke - Valle Karkara (Il volo in elicottero sulla Catena del Tien Shan, il campo base del Picco Khan Tengri e il Ghiacciao Inilchek)

Partenza verso est per raggiungere la Valle Karkara, sul confine con il Kazakistan, punto di partenza per la più entusiasmante escursione del viaggio: il volo in elicottero sulla Catena Centrale del Tien Shan per raggiungere il campo base del Picco Khan Tengri (4.200 m). L’escursione richiede circa 3 ore tra andata e ritorno inclusa una sosta per effettuare una camminata sul ghiacciaio Inilchek. Pernottamento in campo tendato (Karkara Yurt Camp) (N.B. In questo campo è necessario condividere la tenda in 2 persone). Pasti: colazione in guest-house. Pranzo e cena in campo tendato. Il
Giorno 5

Valle Karkara - Karakol - Kodji-Say (La tomba del famoso esploratore Prezwalsky, la Moschea cinese e la Cattedrale Ortodossa)

Partenza verso sud-ovest per la tranquilla cittadina di Karakol, il centro amministrativo della provincia di Issyk-Kol. Karakol, fondata nel 1869, è caratterizzata da bassi edifici e strade secondarie punteggiate da leziose dacie russe ombreggiate da lunghi filari di imponenti pioppi.  All’epoca del comunismo la città fu ribattezzata Prezwalski, dal nome del famoso esploratore di epoca zarista la cui ultima spedizione terminò proprio qui e che è sepolto nei pressi, in riva al lago. Visita della città: la Moschea cinese, che a prima vista ha tutto l’aspetto di un tempio buddhista
Giorno 6

Kodji-Say - Bokombayev - Lago Song-Kol (Il centro dell'artigianato kirghiso e "l'ultimo lago")

Partenza verso ovest per il villaggio di Kochkor famoso per essere il centro dell’artigianato kirghizo. Visita di un laboratorio per la lavorazione del feltro gestito da un collettivo femminile locale; il prodotto più tipico è sicuramente lo shyrdak, il tappetino usato dai nomadi, decorato con motivi floreali, corna di stambecco e fantasiosi arabeschi; i colori naturali sono ricavati dalle foglie di pero e lampone, dalle radici di dalia e betulla, dal ginepro, dall’amaranto e dall’assenzio. Si prosegue verso sud-ovest attraverso il Passo Kalmak Ashuu (3.450 m), la pista avanza sinuosa
Giorno 7

Lago Song-Kol - Naryn (Usi e costumi dei nomadi kirghizi tra gli alti pascoli)

Il Lago Song-Kol è uno degli angoli più incantevoli del Kirghizistan centrale. Il lago è circondato dai rigogliosi pascoli jailoo, molto apprezzati dai pastori nomadi della Valle di Kochkor che vi trascorrono i mesi estivi con il loro bestiame: yak, pecore e cavalli. Mattinata dedicata all’esplorazione dei dintorni del campo e alla visita di una famiglia di ospitali nomadi kirghizi, che usualmente invitano i passanti nelle loro yurte per offrire tè, yogurt fresco (airan), formaggio stagionato (kurut) e latte fermentato di giumenta (kumys). Partenza verso sud-est per la cittadina di Naryn
Giorno 8

Naryn - Lago Kel-Suu (I magnifici paesaggi della catena montuosa del Tien Shan meridionale e il favoloso lago al confine con la Cina)

Partenza verso sud attraverso i magnifici paesaggi della catena montuosa del Tien Shan meridionale per raggiungere il favoloso Lago Kel-Suu (3.500 m) nella Valle del Kurumduk, ai confini con la Cina. Il lago, formatosi negli anni ‘80 a causa di una frana, è incastonato tra le montagne e si sviluppa in lunghezza per circa 12 km e in larghezza tra i 100 e gli 800 metri. Le sue acque fresche e di colore verde, derivanti dal disgelo dei ghiacciai, riflettono i colori delle montagne circostante e del cielo. E’ senza dubbio uno dei luoghi più remoti e più belli di tutta l’Asia Centrale!
Giorno 9

Lago Kel-Suu - Tash Rabat (Caravanserraglio fortificato, mausoleo o monastero cristiano)

Dopo la prima colazione partenza per un lungo trasferimento verso nord-ovest attraverso gli scenografici jailoo circondati da un paesaggio alpino che spazia fino all’orizzonte. Si raggiunge la remota Tash Rabat, la “fortezza di pietra”, una strana costruzione che potrebbe essere stata un caravanserraglio fortificato piuttosto che un mausoleo o addirittura un monastero cristiano. Fonti locali fanno risalire il complesso al XV secolo, altre al X secolo, quale che sia l’origine esatta gli storici concordano sul fatto che Tash Rabat doveva aver avuto un importante ruolo economico e/o
Giorno 10

Tash Rabat - Baetov - Kazarman (Promontori desertici, calanchi e vedute mozzafiato, il villaggio di minatori)

Al mattino le rovine di Tash Rabat e i paesaggi circostanti sono particolarmente suggestivi. Partenza verso nord per il villaggio di Baetov. Si continua verso ovest, lungo un itinerario tracciato nel 1903 dall’esercito russo, attraverso un paesaggio disordinato di promontori desertici, calanchi e vedute mozzafiato. Si procede per il villaggio di minatori di Kazarman (1.230 m). Pernottamento in casa privata.Pasti: colazione in campo di yurte. Pranzo con lunch-box. Cena in casa privata. Le case private del Kirghizistan sono molto accoglienti. Le stanze, alte e spaziose, sono dotate di
Giorno 11

Kazarman - Jalal-Abad (L'attraversamento dei Monti Fergana e la "città di Jalal")

Partenza verso ovest lungo una strada sterrata panoramica che attraversa la catena dei Monti Fergana. Dall’alto del Passo Kaldama (3.060 m), guardando verso ovest, si capisce perché la Valle di Fergana viene definita il granaio dell’Asia centrale. Si continua verso sud-ovest per la città di Jalal-Abad (circa 800 m), la “città di Jalal”, dal nome di un famoso guerriero del XIII secolo, la terza città del Kirghizistan. Pernottamento in semplice hotel (Kok-Art Hotel 4* o similare). Pasti: colazione in casa privata. Pranzo con lunch-box. Cena in ristorante locale.

Giorno 12

Jalal-Abad - Ozgon - Sary Moghul - Achik Tash (L'antica capitale del Khanato Karakhanide, la Valle dell'Alay e il Campo Base del Picco Lenin)

Partenza verso sud-est per la cittadina di Ozgon, nell’estremo est della valle di Fergana, una delle antiche capitali del Khanato Karakhanide tra il X e il XII secolo. Secondo una leggenda la città sarebbe nata come accampamento per le truppe di Alessandro Magno. Ciò che resta del suo intenso passato è un quartetto di edifici karakhanidi: tre mausolei del XII secolo rivestiti di argilla rosso-bruno e un minareto tronco dell’XI secolo con pregevoli motivi decorativi in mattoni, terracotta lavorata e intarsi in pietra. Assolutamente da non mancare l’animato bazar, un concentrato di
Giorno 13

Achick Tash - Osh (Le vedute del Picco Lenin e della catena montuosa dell'Alay-Pamir)

L’habitat della Valle dell’Alay è quello tipico dei jayloo, i pascoli d’alta quota dell’altopiano kirghizo. Il campo base di Achik Tash offre spettacolari vedute del Picco Lenin (7.134 m), la vetta oggi ufficialmente chiamata Koh-i-Garmo, montagna famosa per essere uno dei 7.000 metri più accessibili al mondo. Breve camminata ai piedi della montagna, tra i numerosi laghi morenici sparpagliati intorno al campo tendato. Partenza verso nord a ritroso lungo la Pamir Highway  fino a raggiungere Osh la seconda città del Kirghizistan, nonché il centro amministrativo della vasta e
Giorno 14

Osh - volo per Bishkek (Il "Trono di Salomone" e il rifugio di Babur, il fondatore della dinastia Moghul in India)

La città di Osh ha una storia antichissima, le leggende attribuiscono la sua fondazione ai personaggi più disparati: da Salomone ad Alessandro Magno. Un fatto certo è che la città è stata fin dall’inizio uno dei centri nevralgici lungo la “Via della Seta”. I mongoli la distrussero nel XIII secolo, ma nei tempi che seguirono essa risorse diventando più prospera che mai. Pur conservando pochissime testimonianze del passato e nonostante la spiccata impronta sovietica della sua architettura, Osh resta pervasa da antiche suggestioni centroasiatiche. Il punto di riferimento principale
Giorno 15

Bishkek - volo per l'Italia

Al mattino presto trasferimento all’aeroporto per il volo di linea via scalo intermedio per l’Italia. Arrivo a Milano Malpensa nel primo pomeriggio. Pasti: colazione in hotel. Pranzo a bordo dell’aereo.