Giorno 1
Italia - Almaty
Partenza da Milano Malpensa nel primo pomeriggio con volo di linea per Almaty via scalo intermedio. Pasti: cena a bordo.
Giorno 2
Almaty (Il "Padre delle mele", centro commerciale, sociale e culturale del Kazakistan)
Arrivo ad Almaty (850 m) al mattino presto, disbrigo delle formalità d’ingresso, accoglienza e trasferimento in hotel per un breve riposo. Dopo la prima colazione visita dei principali siti di interesse della città: il Parco Panfilov, con la Cattedrale di Zenkov, il Monumento ai Caduti; il Museo Centrale di Stato, un excursus attraverso la storia del Kazakistan dalle tombe dell’Età del Bronzo alle telecomunicazioni e al trasferimento della capitale ad Astana; la Piazza della Repubblica, con il Monumento all’Indipendenza, il Municipio e il grande Palazzo Presidenziale; la via pedonale
Arrivo ad Almaty (850 m) al mattino presto, disbrigo delle formalità d’ingresso, accoglienza e trasferimento in hotel per un breve riposo. Dopo la prima colazione visita dei principali siti di interesse della città: il Parco Panfilov, con la Cattedrale di Zenkov, il Monumento ai Caduti; il Museo Centrale di Stato, un excursus attraverso la storia del Kazakistan dalle tombe dell’Età del Bronzo alle telecomunicazioni e al trasferimento della capitale ad Astana; la Piazza della Repubblica, con il Monumento all’Indipendenza, il Municipio e il grande Palazzo Presidenziale; la via pedonale Zhibek Zholy, con caffè, venditori ambulanti e artisti, una specie di versione locale dell’Arbat di Mosca. Al tramonto salita in funivia al Kok-Tobe (colle verde) per ammirare il panorama che abbraccia tutta la città. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena in ristorante locale. Almaty fu fondata dai russi nel 1854, quando i kazaki erano ancora nomadi, presso le rovine di Almatu, un’oasi sulla Via della Seta che era stata distrutta dai mongoli. Ribattezzata Alma-Ata (“Padre delle mele”), divenne la capitale del Kazakhstan sovietico nel 1927. Negli anni ’70 e nei primi anni ’80 il leader kazako Dinmukhamed Kunaev, unico membro del Politburo sovietico originario dell’Asia centrale, riuscì a ottenere da Mosca importanti finanziamenti per trasformare Alma-Ata nella degna capitale di una repubblica sovietica. Nel 1998 Almaty ha perso il suo status di capitale del Kazakistan, ma rimane il centro commerciale, sociale e culturale del Paese. Questa città dai viali alberati, che si staglia sullo sfondo della cima innevata dello Zailiysky Alatau è da sempre una delle più incantevoli creazioni russe in Asia Centrale.
Giorno 3
Almaty - Saty - Lago Kaiyndy - Saty (Alla base della catena montuosa Kungey Alatau, il lago spettrale)
Dopo la prima colazione partenza verso est per raggiungere il villaggio di Saty alla base della catena del Kungey Alatau che si sviluppa da est a ovest lungo il confine tra Kazakistan e Kirghizstan. Arrivo nel villaggio di Saty (1.500 m) e nel pomeriggio proseguimento verso sud-est per lo spettrale Lago Kaiyndy, un giovane lago formatosi nel 1911 in seguito a una frana, la cui particolarità sta nel fatto che gli stretti tronchi degli alberi di abete rosso, che si trovavano nella zona prima dell’inondazione, non sono ancora marciti e spuntano dalle sue acque come apparizioni.
Dopo la prima colazione partenza verso est per raggiungere il villaggio di Saty alla base della catena del Kungey Alatau che si sviluppa da est a ovest lungo il confine tra Kazakistan e Kirghizstan. Arrivo nel villaggio di Saty (1.500 m) e nel pomeriggio proseguimento verso sud-est per lo spettrale Lago Kaiyndy, un giovane lago formatosi nel 1911 in seguito a una frana, la cui particolarità sta nel fatto che gli stretti tronchi degli alberi di abete rosso, che si trovavano nella zona prima dell’inondazione, non sono ancora marciti e spuntano dalle sue acque come apparizioni. Rientro a Saty nel tardo pomeriggio. Pernottamento in guest-house (N.B. Non è garantita la camera uso singola e i servizi potrebbero essere in comune).Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena in guest-house.
Giorno 4
Saty - Laghi Kolsay - Saty (I laghi lungo il corso del fiume Kolsay)
Dopo la prima colazione partenza per i Laghi di Kolsay che si distendono anch’essi tra le ripide e boscose colline ai piedi del Kungey Alatau. I laghi si susseguono lungo il corso del fiume Kolsay a una quota variabile tra i 1.800 m e i 2.800 m. Si raggiunge il Lago Nizhny Kolsay (Kolsay Inferiore), lungo 1 km e situato a 1.800 m di altitudine. Si prosegue a piedi per il Lago Sredy Kolsay (Kolsay Intermedio), il più grande e bello, che si trova a un’altezza di 2.250 m, a monte del lago inferiore (circa 3 ore di cammino per percorrere 8 km con 450 m di dislivello). (N.B. E’ possibile
Dopo la prima colazione partenza per i Laghi di Kolsay che si distendono anch’essi tra le ripide e boscose colline ai piedi del Kungey Alatau. I laghi si susseguono lungo il corso del fiume Kolsay a una quota variabile tra i 1.800 m e i 2.800 m. Si raggiunge il Lago Nizhny Kolsay (Kolsay Inferiore), lungo 1 km e situato a 1.800 m di altitudine. Si prosegue a piedi per il Lago Sredy Kolsay (Kolsay Intermedio), il più grande e bello, che si trova a un’altezza di 2.250 m, a monte del lago inferiore (circa 3 ore di cammino per percorrere 8 km con 450 m di dislivello). (N.B. E’ possibile noleggiare un cavallo per salire al Lago Sredy, ma la nostra organizzazione non si assume alcuna responsabilità e pertanto in tal caso è richiesto di firmare uno scarico di responsabilità). Nel pomeriggio rientro al villaggio di Saty. Pernottamento in guest-house (N.B. Non è garantita la camera uso singola e i servizi potrebbero essere in comune).Pasti: colazione in guest-house, pranzo picnic con lunch-box, cena in guest-house
Giorno 5
Saty - Charyn Canyon - Kotkal - Jarkent - Kotkal - Basshi (La Valle dei Castelli e la moschea in stile cinese)
Dopo la prima colazione partenza verso nord per il Charyn Canyon. Nella vasta steppa piatta e arida, ai piedi della catena montuosa del Tian Shan, l’impetuoso fiume Charyn ha scavato una gola profonda da 150 a 300 metri. I millenni e le intemperie hanno poi scolpito la roccia in forme bizzarre e suggestive, soprattutto in una gola laterale (Dolina Zamkov) conosciuta anche come la Valle dei Castelli. Discesa a piedi in fondo al canyon e camminata per raggiungere il fiume (circa 1 ora). Nel pomeriggio si prosegue verso nord per Kotkal da dove si effettua una deviazione verso est per il
Dopo la prima colazione partenza verso nord per il Charyn Canyon. Nella vasta steppa piatta e arida, ai piedi della catena montuosa del Tian Shan, l’impetuoso fiume Charyn ha scavato una gola profonda da 150 a 300 metri. I millenni e le intemperie hanno poi scolpito la roccia in forme bizzarre e suggestive, soprattutto in una gola laterale (Dolina Zamkov) conosciuta anche come la Valle dei Castelli. Discesa a piedi in fondo al canyon e camminata per raggiungere il fiume (circa 1 ora). Nel pomeriggio si prosegue verso nord per Kotkal da dove si effettua una deviazione verso est per il villaggio di Jarkent per la visita della bizzarra moschea in stile cinese costruita alla fine del XIX secolo. Si ritorna a Kotkal per proseguire poi verso ovest per il piccolo villaggio di Basshi nel Parco Nazionale Altyn-Emel. Pernottamento in guest-house (N.B. Non è garantita la camera uso singola e i servizi potrebbero essere in comune).Pasti: colazione in guest-house, pranzo in ristorante locale, cena in guest-house.
Giorno 6
Basshi - Parco Nazionale Altyn-Emel - Basshi (La duna che canta, il salice di Gengis Khan e le montagne colorate)
Dopo la prima colazione intera giornata dedicata alla visita del Parco Nazionale Altyn-Emel che si estende su una superficie di 4.600 kmq a nord-est del lago Kapshagay. Il parco è famoso soprattutto per la Singing Dune, la “duna che canta”, una duna di sabbia lunga circa 500 metri che con il vento emette un ronzio simile al motore di un’aereo. Da non perdere il grande salice di Gengis Khan, le cui origini si fanno risalire al tempo del khan mongolo. Molto interessanti le formazioni di Katutau, probabilmente i resti di un’eruzione vulcanica verificatasi diverse migliaia di anni fa, e
Dopo la prima colazione intera giornata dedicata alla visita del Parco Nazionale Altyn-Emel che si estende su una superficie di 4.600 kmq a nord-est del lago Kapshagay. Il parco è famoso soprattutto per la Singing Dune, la “duna che canta”, una duna di sabbia lunga circa 500 metri che con il vento emette un ronzio simile al motore di un’aereo. Da non perdere il grande salice di Gengis Khan, le cui origini si fanno risalire al tempo del khan mongolo. Molto interessanti le formazioni di Katutau, probabilmente i resti di un’eruzione vulcanica verificatasi diverse migliaia di anni fa, e altrettanto interessanti le formazioni di Aktau dai colori psichedelici che virano dal giallo ocra all’arancione da visitare assolutamente al tramonto. Pernottamento in guest-house (N.B. Non è garantita la camera uso singola e i servizi potrebbero essere in comune).Pasti: colazione, pranzo e cena in guest-house.
Giorno 7
Basshi - Kapchagay - Tumulu di Issyk - Almaty (Il museo delle macchine d'epoca e la tomba dell'Uomo d'Oro)
Dopo la prima colazione partenza verso ovest per la cittadina di Kapchagay, sulle rive del lago omonimo. Visita del Museo delle Auto d’Epoca del periodo sovietico. Si prosegue verso sud per la località di Issyk, situata 50 km a est di Almaty, in quella che era ai tempi la Scizia orientale, per la visita del sito dove nel 1969 è stato scoperto il tumulo funerario del famoso “Uomo d’Oro”. Il luogo di sepoltura era costituito da due camere funerarie: una centrale, purtroppo già profanata, e una laterale, rivestita con tronchi di abete, il cui contenuto era rimasto intatto. I resti
Dopo la prima colazione partenza verso ovest per la cittadina di Kapchagay, sulle rive del lago omonimo. Visita del Museo delle Auto d’Epoca del periodo sovietico. Si prosegue verso sud per la località di Issyk, situata 50 km a est di Almaty, in quella che era ai tempi la Scizia orientale, per la visita del sito dove nel 1969 è stato scoperto il tumulo funerario del famoso “Uomo d’Oro”. Il luogo di sepoltura era costituito da due camere funerarie: una centrale, purtroppo già profanata, e una laterale, rivestita con tronchi di abete, il cui contenuto era rimasto intatto. I resti scheletrici, di sesso incerto, appartennero molto probabilmente a un principe o una principessa Saka (Scita) di 18 anni. Il corpo era sepolto con un equipaggiamento da guerriero e un ricco corredo funebre comprendente circa 4.000 ornamenti d’oro (N.B. Attualmente i reperti ritrovati nel tumulo si trovano nei musei di Almaty e Astana). La ricchezza degli oggetti funerari ha fatto si che lo scheletro sia stato soprannominato “Uomo d’Oro” o “Principessa d’Oro”. L’archeologa Jeannine Davis Kimball, in base ai reperti ritrovati in altre tombe, è propensa a pensare che si tratti di una sciamana guerriera. L’“Uomo d’Oro” è stato preso a emblema dal moderno Kazakistan infatti una statua a sua somiglianza si erge sulla sommità del monumento dell’indipendenza nella piazza centrale dell’ex capitale Almaty. Al termine della visita si continua per Almaty. Pernottamento in hotel.Pasti: colazione in guest-house, pranzo con lunch-box, cena in ristorante locale.
Giorno 8
Almaty - Tamgaly - Sunkar Falcon Center - Almaty - treno notturno per Taraz (I petroglifi dell'Età del Bronzo e il Rifugio dei Rapaci)
Dopo la prima colazione partenza verso nord-ovest per la visita di Tamgaly, una gola ricoperta da una lussureggiante vegetazione, negli aridi dintorni del villaggio di Karabastau, che conserva le incisioni rupestri più interessanti del Kazakistan sud-orientale. Oltre 4.000 incisioni, risalenti all’Età del Bronzo e alle epoche successive, suddivise in diversi gruppi. Tra le immagini si riconoscono idoli con la testa a forma di sole, donne partorienti, sacrifici animali, scene di caccia e numerose specie animali. Nel 2004 i petroglifi della Gola di Tamgaly sono stati dichiarati Patrimonio
Dopo la prima colazione partenza verso nord-ovest per la visita di Tamgaly, una gola ricoperta da una lussureggiante vegetazione, negli aridi dintorni del villaggio di Karabastau, che conserva le incisioni rupestri più interessanti del Kazakistan sud-orientale. Oltre 4.000 incisioni, risalenti all’Età del Bronzo e alle epoche successive, suddivise in diversi gruppi. Tra le immagini si riconoscono idoli con la testa a forma di sole, donne partorienti, sacrifici animali, scene di caccia e numerose specie animali. Nel 2004 i petroglifi della Gola di Tamgaly sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Nel pomeriggio, sulla via del ritorno ad Almaty, sosta al Rifugio dei Rapaci per osservare da vicino diverse specie di gufi, aquile, gipeti, avvoltoi e falchi. Il rifugio nacque negli anni ’80 per proteggere il falco Sunkar, che rischiava l’estinzione anche a causa della forte richiesta di esemplari da utilizzare per la falconeria nei paesi della Penisola Arabica. Successivamente si prese cura di tanti altri rapaci minacciati dal degrado degli habitat naturali e dall’utilizzo dei prodotti chimici per l’agricoltura. Al termine della visita si prosegue per Almaty. Partenza in treno notturno per Taraz. Pernottamento in scompartimento standard con 4 cuccette (con largo anticipo, e pagando un supplemento, è possibile prenotare uno scompartimento lusso con 2 cuccette).Pasti: colazione in hotel, pranzo picnic con lunch-box, cena in ristorante locale o a bordo del treno.
Giorno 9
Taraz - Shymkent (La collezione di balbal del Museo Regionale e i mausolei di Aysha-Bibi e Babazhi Katun)
Arrivo a Taraz al mattino, trasferimento in hotel (Arai Plaza Hotel 4*) per una doccia e la prima colazione. Taraz è una delle città più antiche del Kazakistan, raggiunse il suo massimo splendore nell’XI e XII secolo, quando era un ricco avamposto sulla Via della Seta e la capitale dei turchi karakhanidi, che per un certo periodo governarono anche Bukhara. Rasa al suolo dai mongoli scomparve di fatto fino alla sua nuova fondazione avvenuta nel XIX secolo. Visita delle poche testimonianze del suo passato: l’interessante Museo Regionale con il palazzo a cupola che ospita una ricca
Arrivo a Taraz al mattino, trasferimento in hotel (Arai Plaza Hotel 4*) per una doccia e la prima colazione. Taraz è una delle città più antiche del Kazakistan, raggiunse il suo massimo splendore nell’XI e XII secolo, quando era un ricco avamposto sulla Via della Seta e la capitale dei turchi karakhanidi, che per un certo periodo governarono anche Bukhara. Rasa al suolo dai mongoli scomparve di fatto fino alla sua nuova fondazione avvenuta nel XIX secolo. Visita delle poche testimonianze del suo passato: l’interessante Museo Regionale con il palazzo a cupola che ospita una ricca collezione di “balbal”, pietre simili a totem sulle quali sono raffigurati i volti di famosi guerrieri e condottieri, databili tra il VI e il IX secolo d.C.; il Mausoleo di Karakhan, del XII secolo, che sorge sulla tomba di un venerato sovrano conosciuto anche come Aulie-Ata (Santo Padre); il Mausoleo di Dauitbek, costruito per un viceré mongolo del XIII secolo; il Bazar Zelyony, nel cui substrato giace il cuore della Taraz medievale. Partenza verso ovest per Shymkent. Lungo il percorso visita dei singolari Mausolei di Aysha Bibi e Babazhi Katun, due donne vissute nel XII secolo, leggendarie protagoniste di una straordinaria storia d’amore kazaka. Arrivo a Shymkent in serata. Pernottamento in hotel.Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena in ristorante locale.
Giorno 10
Shymkent - Sauran - Turkistan (La città più vivace del Kazakistan e i ruderi dell'antica città carovaniera)
Shymkent è la città più vivace del Kazakistan meridionale, lungo le sue vie alberate l’atmosfera centro-asiatica è più evidente che in qualsiasi altra località del paese. I mongoli rasero al suolo quello che all’inizio era un piccolo avamposto sulla Via della Seta, ma nel XIX secolo il khanato di Kokand vi costruì un forte di frontiera. Nel 1864 il forte fu occupao dai russi e in epoca sovietica la cittadina fu completamente ricostruita. Dopo la prima colazione visita dei principali siti d’interesse di Shymkent: la Sorgente Koshkar, l’animato Bazar Centrale, il Parco
Shymkent è la città più vivace del Kazakistan meridionale, lungo le sue vie alberate l’atmosfera centro-asiatica è più evidente che in qualsiasi altra località del paese. I mongoli rasero al suolo quello che all’inizio era un piccolo avamposto sulla Via della Seta, ma nel XIX secolo il khanato di Kokand vi costruì un forte di frontiera. Nel 1864 il forte fu occupao dai russi e in epoca sovietica la cittadina fu completamente ricostruita. Dopo la prima colazione visita dei principali siti d’interesse di Shymkent: la Sorgente Koshkar, l’animato Bazar Centrale, il Parco dell’Indipendenza e il Museo regionale. Partenza verso nord-ovest per Sauran, probabilmente la meglio conservata e più suggestiva delle molte città in rovina della Via della Seta situate nella valle del Syr-Darya. Nel XIV secolo era la capitale mongola dell’Orda (tribù) Bianca e gli scrittori del XVI secolo la descrissero piacevole e vivace, con due alti minareti e un elaborato sistema di acquedotti. La sua cinta muraria in calcare, insieme ai ruderi di alcuni bastioni e porte, è sopravvissuta fino ai nostri giorni nonostante i conquistatori e l’azione degli agenti atmosferici. Visita del sito archeologico e partenza per Turkistan. Pernottamento in hotel.Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena in ristorante locale.
Giorno 11
Turkistan - Otrar - Shymkent - volo per Astana (Il Mausoleo di Kozha Akhmed Yasaui, un capolavoro dell’arte timuride, e le rovine di un’altra famosa città carovaniera)
Dopo la prima colazione visita del principale sito d’interesse di Turkistan: il Mausoleo di Kozha Akhmed Yasaui, Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Dopo pranzo partenza verso sud. Lungo il percorso sosta per la visita del Mausoleo di Aristan-Bab, la tomba di un mentore di Kozha Akhmed Yasaui. L’edificio in mattoni, sovrastato da una cupola, è frequentato dai pellegrini diretti a Turkistan. Si continua per le rovine di Otrar, protagonista degli eventi che portarono Gengis Khan in Asia centrale. Si prosegue verso est per Shymkent. Cena in ristorante locale. Dopo cena trasferimento
Dopo la prima colazione visita del principale sito d’interesse di Turkistan: il Mausoleo di Kozha Akhmed Yasaui, Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Dopo pranzo partenza verso sud. Lungo il percorso sosta per la visita del Mausoleo di Aristan-Bab, la tomba di un mentore di Kozha Akhmed Yasaui. L’edificio in mattoni, sovrastato da una cupola, è frequentato dai pellegrini diretti a Turkistan. Si continua per le rovine di Otrar, protagonista degli eventi che portarono Gengis Khan in Asia centrale. Si prosegue verso est per Shymkent. Cena in ristorante locale. Dopo cena trasferimento all’aeroporto per l’imbarco sul volo di linea per Astana. Arrivo ad Astana, accoglienza e trasferimento. Pernottamento in hotel.Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena in ristorante locale. Il Mausoleo di Kozha Akhmed Yasaui, il primo grande santo turco di religione musulmana, fu fatto costruire da Tamerlano alla fine del XIV secolo sulla base di un grandioso progetto degno dei magnifici edifici di Samarcanda. Tamerlano morì prima che l’edificio fosse ultimato e la facciata principale restò incompiuta, priva delle squisite piastrelle che ornano il resto del complesso (ci sono ancora tracce dei ponteggi che si protendono dalla muratura in mattoni). La sala principale è sovrastata da una cupola di 18 m di diametro e ha un kazan (grande recipiente per l’acqua santa) in metallo del peso di 2.000 kg. Attorno a questo ambiente centrale si trovano 34 sale più piccole su due piani. In fondo alla sala principale, dietro a una porta in legno intarsiato, è posta la tomba di Yasaui, visibile attraverso delle grate. Dall’angolo sinistro della sala principale si accede alla moschea del mausoleo, con il pavimento coperto di tappeti e un bellissimo mihrab di piastrelle. Gran parte dell’Asia e dell’Europa sarebbero forse state risparmiate dai mongoli, se il governo di Otrar per conto degli scià di Corasmia non avesse fatto assassinare i mercanti inviati dal Gran Khan nel 1218. Fiorente cittadina sulla Via della Seta, al centro di fertili campagne, Otrar fu devastata senza pietà dalle truppe di Gengis nel 1219, come rappresaglia per l’oltraggio subito. In seguito fu ricostruita, per essere poi definitivamente abbandonata intorno al 1700 dopo essere stata nuovamente saccheggiata dalla tribù degli oirati, e oggi non è altro che un tumulo polveroso, chiamato localmente Otyrar-Tobe.
Giorno 12
Astana "La “Dubai delle steppe” con i suoi avveniristici monumenti)
Nel 1994, quando il presidente Nazarbaev la scelse come futura capitale, Astana (350 m) era solo una cittadina di provincia, nota per i suoi rigidi inverni. Il suo profilo si fa di anno in anno più fantastico grazie a originali edifici realizzati da architetti di fama internazionale che esprimono vari stili: asiatico, occidentale, sovietico e futuristico. Dopo la prima colazione visita della città: il Museo del Primo Presidente, allestito all’interno dell’ex palazzo presidenziale, che offre uno spaccato della “grandeur” che circonda il leader del paese; il Khan Shatyr, una struttura
Nel 1994, quando il presidente Nazarbaev la scelse come futura capitale, Astana (350 m) era solo una cittadina di provincia, nota per i suoi rigidi inverni. Il suo profilo si fa di anno in anno più fantastico grazie a originali edifici realizzati da architetti di fama internazionale che esprimono vari stili: asiatico, occidentale, sovietico e futuristico. Dopo la prima colazione visita della città: il Museo del Primo Presidente, allestito all’interno dell’ex palazzo presidenziale, che offre uno spaccato della “grandeur” che circonda il leader del paese; il Khan Shatyr, una struttura trasparente alta 150 metri a forma di yurta, progettata dal celebre architetto inglese Norman Foster; il Monumento Bayterek, una torre bianca dalle pareti a graticcio, alta 97 metri, incoronata da una grande sfera di vetro; il Palazzo della Pace e dell’Armonia, una magnifica piramide in acciaio e vetro inaugurata nel 2006 come sede triennale delle Religioni Mondiali e Tradizionali, uno dei più begli edifici della città, firmato da Foster; la Moschea di Nur Astana, con quattro minareti, dono alla città del presidente Nursultan Nazarbayev e dell’emiro del Qatar Hamad Bin Khalifa. Pernottamento in hotel.Pasti: Pranzo in ristorante locale. Cena in ristorante locale.
Giorno 13
Astana - Sofievka - Astana (Il villaggio dei cacciatori con le aquile e la capitale del Kazakistan)
Dopo la prima colazione escursione a Sofievka, il villaggio dei cacciatori con le aquile, per imparare tutti i segreti di questa tradizionale tecnica di caccia locale. Rientro ad Astana e completamento della visita della città: la Cattedrale Ortodossa; il Museo Nazionale di Storia, con enormi spazi espositivi dedicati alla storia e alla cultura del Kazakhstan dall’antichità ai giorni nostri; il Monumento dedicato ai Difensori della Patria. Camere in day-use fino al momento del trasferimento all’aeroporto.Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena in ristorante locale.
Giorno 14
Astana - Italia
Dopo la mezzanotte trasferimento all’aeroporto per il volo di linea per l’Italia via scalo intermedio. Arrivo a Milano Malpensa al mattino. Pasti: colazione a bordo