IL FESTIVAL UCHAL DEI KALASH

Festival Uchal dei Kalash, Pakistan

PAKISTAN | IL FESTIVAL UCHAL DEI KALASH

A partire da 4150 €

DURATA
PARTECIPANTI
16 Giorni (15 Notti) Minimo: 8 / Massimo: 14
DATA PARTENZA
LA PARTENZA E'
PREZZI A PARTIRE DA:
Quota base individuale
4150 €
Straordinario viaggio nel nord del Pakistan, in occasione del Festival Uchal dei Kalash, celebrato ogni anno in Agosto e dedicato al raccolto del grano e dell’orzo. Nell’estremo nord-ovest del paese si trovano tre anguste e recondite valli di alta montagna che si insinuano fra le pendici dell’Hindukush. Vi risiede una popolazione estremamente periferica e poco numerosa che, per i suoi caratteri storici e culturali, va annoverata tra le più interessanti di cui si possa occupare l’etnografia: si tratta del popolo dei Kalash, seguace di un’antica religione

Perché Noi

  • le rovine dei siti buddhisti di Thakt-i-Bahi, Swat e Taxila
  • la valle del Chitral e l’Hindukush
  • le valli e i villaggi dei Kalash
  • l’Uchal Festival, dedicato al raccolto del grano e dell’orzo
  • i laghi Phander e Attabad
  • le vedute del Rakaposhi e del Nanga Parbat
  • la Karakorum Highway
  • la valle degli Hunza
  • i petroglifi di Chilas
I Viaggi di Maurizio Levi

Day by Day

Giorno 1

Italia - Islamabad

Partenza dall’Italia con volo di linea Turkish Airlines via Istanbul per Islamabad. Cena a bordo.  

Giorno 2

Islamabad - Taxila - Abbottabad (Uno dei più importanti siti archeologici di tutta l'Asia)

Arrivo a Islamabad in nottata, disbrigo delle formalità d’ingresso, accoglienza da parte dell’organizzazione locale e trasferimento in hotel a Rawalpindi per un breve riposo. Dopo la prima colazione partenza verso ovest per la visita delle rovine di Taxila, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, una delle più importanti città dell’antichità, per secoli centro politico e culturale dei vari regni dell’India del Nord. Visita dei principali siti di interesse: il Museo di Taxila, dove sono esposti i resti rinvenuti negli scavi: sculture Ghandara, rilievi di stucco, immagini di terracotta,
Giorno 3

Abbottabad - Naran - Babusar Pass - Chilas (La scenografica valle di Kaghan, il Lago Lulusar e gli alti pascoli dell'Hazara)

Dopo la prima colazione partenza verso nord, a est del fiume Indo e quindi della Karakorum Highway, lungo la Valle di Kaghan. Percorrendo la strada tra i boschi si vedono sfilare in alto le maestose vette innevate del Koh-i-Makra (3.900 m), il “Monte Ragno”, e del Malika Parbat (5.290 m), la “Regina delle Montagne”. Arrivo a Naran (2.400 m), senza dubbio il centro più attivo della valle di Kaghan, anche se durante l’inverno gli abitanti si trasferiscono a valle nel più mite clima di Balakot. Si continua verso nord per Chilas attraverso i pascoli del Lalazar Plateau. Si costeggia il
Giorno 4

Chilas - Gilgit - Karimabad (Il tratto di Karakorum Highway lungo il mitico fiume Indo, il profilo del Nanga Parbat)

Dopo la prima colazione partenza verso nord-est, percorrendo la Karakorum Highway che costeggia l’Indo, fino a scorgere il profilo del Nanga Parbat, nona montagna al mondo per i suoi 8.125 metri d’altitudine, Diamir è la sua denominazione locale. La vetta in estate è spesso coperta di nubi perché rappresenta l’ultimo baluardo contro il monsone. Si prosegue verso nord per Karimabad, via Gilgit, seguendo il corso serpeggiante del fiume Hunza tra maestose montagne grigio-marroni e vette innevate. Le zone più basse della valle sono scure e severe, nonostante siano abbellite da pioppi e
Giorno 5

Duiker - Altit - Baltit - Karimabad (Il panorama mozzafiato dall'Eagles' Nest, la Valle dell'Hunza)

Dopo la prima colazione visita del magnifico forte e del bazar di Baltit. Camminata nei dintorni per osservare i caratteristici canali di pietra dai quali dipende la vita della valle. Trasportando l’acqua dalle gole montane a chilometri di distanza fino ai piccoli campi in prossimità degli abitati, questi canali hanno consentito di trasformare un deserto, quasi del tutto privo di superfici orizzontali, in una zona fertile. Nel pomeriggio visita del villaggio di Altit, con il suo imponente forte recentemente restaurato, una miniatura del Baltit Fort. Rientro a Karimabad. Pernottamento in
Giorno 6

Karimabad - Nagar - Hopar - Lago Attabad - Gulmit - Passu - Duiker (L'incontro dei ghiacciai Bualtar e Barpu, la veduta dei Passu Cones, il lago formato da una colossale frana nel 2010)

Dopo la prima colazione partenza verso sud lungo la Napar-Hopar-Hispar Road che segue il corso del fiume Nagar fino al villaggio di Nagar, la capitale dell’antico regno omonimo, ancora oggi residenza del mir (re) locale. Si procede oltre, fino al villaggio di Hopar che sorge intorno a una conca naturale presso l’incontro dei ghiacciai Bualtar e Barpu. Osservazione del ghiacciaio dal punto panoramico. Si torna indietro sulla Karakorum Highway e si procede verso est fino alle sponde del Lago Attabad, formatosi nel 2010 in seguito a una colossale frana che ha sbarrato il corso del fiume
Giorno 7

Duiker - Ganesh - Ghulmet - Chalt - Gilgit (Le piccole moschee di legno riccamente intagliate, l'ampia veduta del Rakaposhi, la falda asiatica)

 Sveglia all’alba (opzionale) per osservare le meravigliose montagne, coperte di ghiacciai, illuminate dalle prime luci del sole. Dopo la prima colazione visita del vicino villaggio di Ganesh che nel 2002 è stato insignito dell’Asia Pacific Heritage Haward dall’UNESCO per il restauro delle numerose piccole moschee di legno, riccamente intagliate, risalenti a 100-200 anni fa. Partenza verso sud per Gilgit ripercorrendo a ritroso il tratto di Karakorum Highway lungo il fiume Hunza ai piedi dell’imponente Rakaposhi. All’estremità orientale di Ghulmet si trova la Ghulmet Nala,
Giorno 8

Gilgit - Gupis - Valle di Yasin (La grande immagine di Buddha incisa sulla roccia, laghi e fiumi dalle acque turchesi, il piccolo regno feudale)

Dopo la prima colazione visita del sito di Kargah Nala, nei pressi di Gilgit, con un grande Buddha in piedi, inciso su una roccia, risalente probabilmente al VII secolo d.C. Partenza verso ovest attraverso una zona di montagne e passi lungo il corso del fiume Gilgit. Un tempo quest’area ospitava piccoli regni feudali e ancora oggi è un sorprendente mosaico di popoli e lingue. Si scavalcano passi da cui si dominano paesaggi selvaggi, incontrando fiumi e laghi dalle acque turchesi, circondati da cime di montagne innevate. Nel primo pomeriggio, dopo una deviazione verso nord dal villaggio di
Giorno 9

Valle di Yasin - Phander - Shandur Pass - Mastuj (Il passo di montagna con il campo di polo più alto del mondo)

Dopo la prima colazione partenza verso sud per riprendere la Gilgit-Chitral Road verso ovest. Sosta lungo le rive del Lago Phander, in un’ampia valle con campi coltivati e pascoli. Si prosegue verso ovest lungo una strada che si inerpica scoscesa fra ripidissimi pendii che a volte si aprono in ampie praterie di alta quota dove pascolano gli yak, fino al Passo Shandur (3.810 m). Il passo è ampio abbastanza da ospitare numerosi laghetti e un campo di polo dove ogni anno in luglio si incontrano i migliori giocatori di Gilgit e Chitral in occasione di uno dei più importanti tornei del paese.
Giorno 10

Mastuj - Buni - Chitral (Le vedute del Buni Zom e del massiccio del Tirich Mir, l'isolata Valle del Chitral)

Dopo la prima colazione partenza verso sud-ovest lungo valli che non hanno pari per maestosità e bellezza in tutto il Pakistan settentrionale. A sud del villaggio di Buni si innalza il Buni Zom (6.550), la vetta più elevata dell’Hindu Raj. Si prosegue per l’isolata Valle del Chitral, al confine con l’Afghanistan, nell’angolo nord-occidentale del Pakistan, chiusa dalle pareti dell’Hindukush a ovest e da quelle dell’Hindu Raj a est. Campi terrazzati di grano orzo, mais e riso, frutteti di noci, albicocche e more si susseguono lungo la valle, ai piedi di ripide pareti montuose. Da
Giorno 11

Chitral - Valle di Rumbur - Chitral (I villaggi Kalash e il Festival Uchal)

Dopo la prima colazione partenza per la visita dei villaggi Kalash della Valle di Rumbur. Partecipazione al Festival Uchal, celebrato ogni anno in Agosto e dedicato al raccolto del grano e dell’orzo. I Kalash prendono molto sul serio le loro feste che comportano invariabilmente complicate cerimonie religiose, danze e festeggiamenti. Ogni valle ha le sue tradizioni specifiche, ma in genere gli uomini anziani stanno al centro, mentre cantano a turno vecchie leggende o semplicemente chiacchierano. Accompagnate dai tamburi, le donne danzano intorno a loro, con le braccia sulla vita o sulle
Giorno 12

Chitral - Valle di Bumburet - Chitral (I villaggi dei Kalash e il Festival Uchal)

Dopo la prima colazione partenza per la visita dei villaggi Kalash della Valle di Bumburet e partecipazione alle celebrazioni del Festival Uchal. Attraversato il fiume Kunar la strada entra in un canyon deserto e prosegue, scavata nella roccia, in un saliscendi con vista sulle oasi sottostanti. Si risale la valle lungo il lato sinistro del fiume tra campi coltivati, canali di irrigazione e piante di noci secolari; in alto foreste di pini e alti pascoli, sullo sfondo le rocce delle montagne. Nel pomeriggio rientro a Chitral. Pernottamento in hotel.Pasti: colazione in hotel, pranzo in ristorante
Giorno 13

Chitral - Lowari Pass - Saidu Sharif (Dalla Valle del Chitral all'ampia e verde Valle dello Swat)

Dopo la prima colazione partenza verso sud. La strada si inerpica ripida dalla Valle del Chitral per poi scendere a fatica in ampi meandri sul versante del Dir. Si percorre il nuovo tunnel che consente di evitare il Lowari Pass (3.118 m) spesso chiuso in passato per neve o per le pessime condizioni della strada. Si prosegue per la Valle dello Swat, ampia e verdissima, bagnata dal fiume omonimo che scorre disperdendosi in rami laterali. I suoi paesaggi dolci non riescono però a competere con i panorami mozzafiato delle altre valli del nord. Il suo fascino sta tutto nel peso della storia, visto
Giorno 14

La Valle dello Swat (La raffinata arte Gandhara)

Le sorgenti, i corsi d’acqua e i frutteti hanno valso alla Valle dello Swat il nome di Udyana, giardino. Dopo la prima colazione intera giornata dedicata alla visita dei principali siti di interesse dello Swat Inferiore. Purtroppo molti dei numerosi resti archeologici sparsi per tutta la valle sono attualmente in pessime condizioni. Pernottamento in hotel.Pasti: colazione, pranzo e cena in hotel.  La Valle dello Swat e l’arte Gandhara Nel 327 a.C. Alessandro Magno conquistò la valle sconfiggendo gli abitanti a Udegram e Barikot. Il buddhismo arrivò nel III secolo a.C. con
Giorno 15

Saidu Sharif - Takht-i-Bhai - Islamabad (Le rovine del monastero buddhista tra le più complete di tutto il Gandhara)

Dopo la prima colazione partenza verso sud-est attraverso la vecchia North-West Frontier Province che si estende per 700 km lungo la frontiera con l’Afghanistan, a cavallo del Khyber Pass e di altri storici accessi che dalla Persia e dall’Asia centrale conducevano in India. Lungo il percorso sosta per la visita delle rovine del monastero buddhista Takht-i-Bhai, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, tra le più complete di tutto il Gandhara, risalenti a un periodo compreso tra il I e il VII secolo d.C., poste in una posizione spettacolare su una collina rocciosa. Al termine della visita
Giorno 16

Islamabad - Italia

Molto presto al mattino trasferimento all’aeroporto per il volo di linea Turkish Airlines via Istanbul, per l’Italia. Arrivo previsto in Italia nel pomeriggio.