LE ATLANTIDI SOMMERSE DEI BALCANI

Serbia

SERBIA - BOSNIA-ERZEGOVINA | LE ATLANTIDI SOMMERSE DEI BALCANI

A partire da 2780 €

DURATA
PARTECIPANTI
10 Giorni (9 Notti) Minimo: 10 / Massimo: 16
DATA PARTENZA
LA PARTENZA E'
14 Ottobre 2023
PREZZI A PARTIRE DA:
Quota base individuale
2780 €
Dal ponte di Mostar agli zatteroni fluviali di Belgrado. Dalle rive del Danubio agli echi ottomani di Sarajevo. Dalla casbah di Novi Pazar al Parco nazionale della Fruska Gora. Un viaggio insolito tra Serbia e Bosnia Erzegovina, due Paesi oggi finalmente in armonia dopo anni di instabilità politica. Un tour in una porzione di Balcani in cui le atmosfere da fin de siècle convivono con monasteri e minareti secolari. E gli echi mitteleuropei si sovrappongono alle architetture medievali. Due mondi diversissimi e complementari, dove il senso di sacralità oscilla

Perché Noi

  • ad accompagnare il gruppo c’è un nostro Esperto
  • si viaggia in piccoli gruppi per garantire l’alta qualità dell’esperienza
  • un viaggio dalla forte valenza culturale, alla scoperta di antiche città, monasteri, moschee e natura incontaminata
  • il tour include esperienze originali ed autentiche, le quali permettono di conoscere più da vicino una delle regioni meno conosciute dal turismo di massa

Day by Day

Giorno 1

Partenza dall'Italia per Belgrado, proseguimento per Novi Sad e visita della città.

Partenza da Milano Malpensa con voli via scalo europeo. Dopo aver incontrato la guida locale parlante italiano, lasciamo alle spalle Belgrado e in poco più di tre quarti d’ora siamo già a Novi Sad. Capoluogo della regione autonoma della Vojovodina e prossima capitale europea della cultura nel 2021, Novi Sad è esempio pulsante della commistione tra atmosfere austro-ungariche e spirito balcanico, oltre che un autentico spaccato di Serbia. Dopo esserci sistemati in hotel e un rapido spuntino in una delle sue celebri čarde (taverne) o in uno dei mille caffè che punteggiano il corso Zmai
Giorno 2

Visita della fortezza di Petrovaradin a Novi Sad. Sremski Karlovci e parco nazionale della Fruska Gora con i suoi celebri monasteri ortodossi. Arrivo a Belgrado.

Incontro con la guida locale parlante italiano, e concludiamo le visite di Novi Sad con il suo fiore all’occhiello, la cittadella di Petrovaradin, la più importante fortezza sul Danubio. Percorrendo il Ponte dell’Arcobaleno (così chiamato per la forma e per gli auspici di pace seguiti alla distruzione del precedente ponte, caduto sotto i bombardamenti NATO del 1999), saremo in pochi minuti nella roccaforte inespugnabile, teatro di mille battaglie e testimone di tutti i principali avvenimenti della regione. Da Petrovaradin la vista che si apre sul fiume e sulla città è spettacolare, ma
Giorno 3

Belgrado, la capitale della Serbia e una delle più antiche città d'Europa

Giornata interamente dedicata alla capitale serba. Crocevia fondamentale sulle antiche strade che univano l’est all’ovest, Belgrado ha fatto di necessità virtù, imparando a definirsi senza andare troppo per il sottile in materia di identità: i suoi toponimi (Kalemgdan, Terazije, Tasmajdan) tradiscono il lungo periodo ottomano nonostante abbia fatto quasi completa tabula rasa delle moschee. Spesso definita la città dei due fiumi perché protesa nel fazzoletto che si apre tra il Danubio e la Sava, ha saputo fare dei fiumi una modalità di intrattenimento dopo averli visti per secoli con
Giorno 4

Il cuore originario della Serbia: il Monastero di Manasija, il monastero di Zica e Kraljevo

Lasciamo la capitale e ci dirigiamo verso il cuore originario della Serbia. Emblema di queste radici antiche, che attingono ai secoli della formazione della Serbia moderna, è il Monastero di Manasija. Riconoscibile per la sua cinta muraria fortificata che lo rende più simile a un castello che a una chiesa, il monastero venne fondato nella prima metà del XV secolo, a seguito dell’invasione ottomana che fece della Raska – che era la regione con maggiore concentrazione di luoghi di culto - teatro di razzie e devastazioni, costringendo così gli uomini di fede a scappare verso nord. Le
Giorno 5

La fortezza di Maglic, il monastero di Studenica e la città di Novi Pazar, la più ottomana delle città serbe

Partenza di buon mattino, ci dirigiamo verso la valle dell’Ibar, per una prima breve sosta (fotografica) alla Fortezza di Maglic. Si distingue per impatto scenografico: costruita nel XIII, venne completata un secolo più tardi dall’arcivescovo Danilo II che vi volle aggiungere un palazzo e una chiesa. Nonostante il parziale stato di abbandono, sono conservate le sette torri di difesa e le spesse mura. Oltre all’impossibilità di un accesso in sicurezza alla fortezza, l’effetto di magniloquenza è singolarmente maggiore quando si osserva la fortezza dal fondo valle piuttosto che
Giorno 6

Verso le alpi dinariche: Sirogojno, e il villaggio etnofrafico, le caverne di Stopica e il villaggio di legno di Kustendorf

Lasciati alle spalle i minareti di Novi Pazar, partiamo in direzione delle alpi dinariche. Prima sosta panoramica presso il lago del parco di Zlatar. Da qui inizieremo a salire fino a raggiungere le variopinte montagne serbe, e ci fermeremo a Sirigojno, per la visita del Museo del vecchio villaggio, un museo etnografico molto curato e capace di raccontare non solo un’epoca ma la civiltà contadina che fino a pochi decenni fa innervava queste dorsali alpine. Dopo il pranzo in un locale caratteristico di Sirigojno, continuiamo in direzione delle bellissime grotte di Stopica. Incastonate nella
Giorno 7

Ingresso in Bosnia: escursione con il treno alpino Sargan Eight, visita alla città di Visegrad, sosta a Andricgrad dal caratteristico centro e pernottamento a Sarajevo

La giornata ha inizio con l’escursione mattutina sul treno Sargan Eight. Destinato ad una originale immersione nel parco nazionale di Tara, questo treno storico originariamente univa Sarajevo a Belgrado ed era trait d’union tra comunità montane altrimenti completamente isolate. Dismesso nel 1974, oggi oltre al fascino retrò questo treno è destinato allo svago più che al trasporto. Detiene il singolare primato di una esperienza di alta montagna su vagoni che, arredati con certo gusto vintage, sfrecciano tra abeti e placche di roccia. Ammirerete sorgenti naturali e stazioni da cartolina
Giorno 8

Sarajevo, la Gerusalemme d'Europa: la Chiesa ortodossa con il museo annesso; il quartiere ebraico con la Sinagoga del Tempio Vecchio; War Tunnel che racconta i particolari dei giorni dell'assedio

La nostra giornata sarà interamente dedicata alla città di Sarajevo. Centro culturale storico, cardine vitale e nodo strategico, questa magnifica città si è vista sabotata del suo potenziale transculturale all’inizio degli anni novanta, trovandosi al centro dei conflitti balcanici. Non per sua diretta responsabilità, o almeno non solo.  La città oggi ha ritrovato la sua pace, e se pur senza dimenticare le ferite, si è aperta a nuova vita: a volte stride osservare certa intransigenza (per esempio in materia di alcolici) a contatto con la natura cosmopolita di Sarajevo. Ma anche
Giorno 9

Mostar: il quartiere musulmano e il monastero dervisci di Blagaj Tekke

Partenza per Mostar, la cittadina resa famosa dal suo ponte, Ponte Vecchio, Starimost ,e che più di altre sembra aver recuperato una sua dimensione intima e senza tempo, sottraendola ad anni recenti di afflizione. Fondata dai turchi nel XIV secolo, proprio il ponte è stato l’emblema della cittadina: fatto brillare a colpi di mortaio nel 1992, è a lungo rimasto in macerie sul fondale del fiume. Al termine del conflitto, non venne subito ricostruito: si volle dare seguito ad un più elaborato progetto di recupero delle migliaia di pietre originali, al fine di un restauro conservativo che
Giorno 10

Partenza per il rientro in Italia

Dopo la colazione in albergo e un’ultima passeggiata per lo shopping, trasferimento per l’aeroporto di Sarajevo e partenza per il rientro in Italia.    1. Kustendorf 2. Grotte di Stopica 3. Sarajevo, Chiesa Ortodossa