Giorno 1
Italia - Delhi
Partenza con volo di linea per Delhi via scalo intermedio. Arrivo a Delhi in tarda serata o dopo la mezzanotte, espletamento delle formalità d’ingresso, accoglienza e trasferimento in hotel. Pernottamento in hotel.
Giorno 2
Delhi - treno per Solan via Kalka (partenza alle 07.40/arrivo alle 14.40) - Shimla
In treno attraverso le pianure dell’Haryana, la capitale estiva del RajPresto al mattino, dopo la prima colazione, trasferimento al terminal ferroviario per l’imbarco sul treno per Solan via Kalka. Arrivo a Solan e proseguimento con autoveicolo per Shimla. Arrivo a Shimla (2.200 metri) previsto nel pomeriggio. Già parte del regno del Nepal con il nome di Shyamala (una delle denominazioni della dea Kali), Shimla venne scoperta dagli inglesi nel 1819. Inizialmente era una semplice località di villeggiatura, ma pian piano acquisì importanza e nel 1864 divenne la capitale estiva del Raj, il
In treno attraverso le pianure dell’Haryana, la capitale estiva del RajPresto al mattino, dopo la prima colazione, trasferimento al terminal ferroviario per l’imbarco sul treno per Solan via Kalka. Arrivo a Solan e proseguimento con autoveicolo per Shimla. Arrivo a Shimla (2.200 metri) previsto nel pomeriggio. Già parte del regno del Nepal con il nome di Shyamala (una delle denominazioni della dea Kali), Shimla venne scoperta dagli inglesi nel 1819. Inizialmente era una semplice località di villeggiatura, ma pian piano acquisì importanza e nel 1864 divenne la capitale estiva del Raj, il governatorato britannico. Fino al 1939 l’intero governo dell’India era solito lasciarsi alle spalle il soffocante caldo estivo di Calcutta e Delhi per trasferirsi sulle fresche alture di Shimla. Abbarbicata su un crinale fra colline ricoperte di foreste di pini, l’odierna stazione climatica indiana è ricca di fascino coloniale: la Christ Church e gli edifici in finto stile Tudor danno veramente idea della vecchia Inghilterra. Passeggiata lungo la strada principale: The Mall, tra abitazioni in stile coloniale e tipiche botteghe. Pernottamento in residenza storica.Pasti: colazione in hotel, pranzo a bordo del treno, cena in residenza storica.
Giorno 3
Shimla - Rampur - Sarahan
Lungo l’Hindustan-Tibet Highway, le vedute del massiccio dello Srikand Mahadev, il complesso templare in stile “hindu-gotico”Dopo la prima colazione partenza verso nord-est per Sarahan via Narkanda e Rampur. Si percorre l’epica Hindustan-Tibet Highway, l’antica rotta commerciale per il Tibet, lungo il corso dell’impetuoso fiume Sutlej che sgorga dal sacro monte Kailash. Sosta a Rampur che in passato fu un importante centro del potente impero di Bushahr, mentre oggi è un’anonima cittadina montana, punto di sosta per i camionisti. Visita del vecchio Tempio Raghunath e del
Lungo l’Hindustan-Tibet Highway, le vedute del massiccio dello Srikand Mahadev, il complesso templare in stile “hindu-gotico”Dopo la prima colazione partenza verso nord-est per Sarahan via Narkanda e Rampur. Si percorre l’epica Hindustan-Tibet Highway, l’antica rotta commerciale per il Tibet, lungo il corso dell’impetuoso fiume Sutlej che sgorga dal sacro monte Kailash. Sosta a Rampur che in passato fu un importante centro del potente impero di Bushahr, mentre oggi è un’anonima cittadina montana, punto di sosta per i camionisti. Visita del vecchio Tempio Raghunath e del delizioso Padam Palace (solo dall’esterno). Si continua per Sarahan (1.920 metri), capitale estiva dell’impero di Busharhr, villaggio posto in posizione elevata da cui si godono vedute spettacolari del massiccio dello Srikhand Mahadev (5.227 metri). Visita all’antico complesso dei templi dedicati a Bhimakali, la versione locale della sanguinaria dea Kali, uno degli esempi più pregevoli di architettura dell’Himachal Pradesh. Il tempio principale include due torri con piani superiori aggettanti che presentano strati alterni di pietra e legno con ricchi e elaborati intagli, in uno stile architettonico definibile “hindu-gotico”. All’interno del cortile sorge il tozzo Tempio Lankra Vir dove, fino al XIX secolo, venivano praticati sacrifici umani per placare le ire di Bhimakali. Pernottamento in semplice hotel.Pasti: colazione in residenza storica, pranzo in ristorante locale, cena in hotel.
Giorno 4
Sarahan - Valle di Baspa
Lungo il corso del fiume Sutlej nel distretto del Kinnaur, gli antichi villaggi e la popolazione della valle di BaspaDopo la prima colazione partenza verso est. Si prosegue il viaggio ormai in una zona di montagna lungo il corso del fiume Sutlej, nel distretto del Kinnaur, fino a Karcham, per imboccare a sud la valle di Baspa (2.680 metri) definita “la più bella valle dell’Himalaya”. In tutta la valle si trovano numerosi antichi villaggi caratterizzati dalla tradizionale architettura in legno e pietra. Visita del villaggio di Kamru, un tempo capitale dell’impero di Bushahr, dal quale
Lungo il corso del fiume Sutlej nel distretto del Kinnaur, gli antichi villaggi e la popolazione della valle di BaspaDopo la prima colazione partenza verso est. Si prosegue il viaggio ormai in una zona di montagna lungo il corso del fiume Sutlej, nel distretto del Kinnaur, fino a Karcham, per imboccare a sud la valle di Baspa (2.680 metri) definita “la più bella valle dell’Himalaya”. In tutta la valle si trovano numerosi antichi villaggi caratterizzati dalla tradizionale architettura in legno e pietra. Visita del villaggio di Kamru, un tempo capitale dell’impero di Bushahr, dal quale dipendeva tutto il Kinnaur; abbarbicato su uno stretto sperone di roccia, 2 km sopra Sangla e raggiungibile con una breve e piacevole passeggiata. L’antico Tempio Kamakhhya Devi incombe sul centro abitato simile a una fortezza. Sistemazione in un incantevole resort che sorge lungo la riva del fiume Baspa, tra piantagioni di alberi da frutta. Pernottamento in resort.Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena in resort.
Giorno 5
Valle di Baspa - Reckong Peo - Kalpa
Le scenografie himalayane del Kinnaur Kailash, la residenza invernale di ShivaDopo la prima colazione si torna nella valle del Sutlej e si prosegue verso nord, passando per il moderno insediamento di Reckong Peo, fino a raggiungere, attraverso una strada che sale serpeggiando tra foreste di pini, frutteti e campi coltivati, l’incantevole villaggio di Kothi. Si continua per Kalpa (2.960 metri), il capoluogo del distretto del Kinnaur, la leggendaria residenza invernale di Shiva: si crede infatti che in inverno il dio si ritiri qui per abbandonarsi alle meditazioni ispirate dall’hashish. I
Le scenografie himalayane del Kinnaur Kailash, la residenza invernale di ShivaDopo la prima colazione si torna nella valle del Sutlej e si prosegue verso nord, passando per il moderno insediamento di Reckong Peo, fino a raggiungere, attraverso una strada che sale serpeggiando tra foreste di pini, frutteti e campi coltivati, l’incantevole villaggio di Kothi. Si continua per Kalpa (2.960 metri), il capoluogo del distretto del Kinnaur, la leggendaria residenza invernale di Shiva: si crede infatti che in inverno il dio si ritiri qui per abbandonarsi alle meditazioni ispirate dall’hashish. I panorami sul Kinnaur Kailash sono fra i più spettacolari dell’Himalaya. Visita dell’interessante complesso del Tempio Narayan-Nagini, che ospita santuari dedicati a divinità hindu e buddhiste. Pernottamento in semplice hotel.Pasti: colazione in resort, pranzo e cena in hotel.
Giorno 6
Kalpa - Spillo - Nako
A due passi dal Tibet, il villaggio sulle rive del laghetto glacialeDopo la prima colazione partenza in direzione nord-est attraverso scenari mozzafiato. Nonostante la sua bellezza il Kinnaur è a tutt’oggi ancora scarsamente visitato. Fino al 1991 la parte orientale del Kinnaur era completamente inaccessibile per gli stranieri, mentre oggi, con uno speciale permesso, è possibile percorrere il circuito che lungo il confine con il Tibet conduce fino allo Spiti. In questi giorni si ha l’opportunità di avere frequenti contatti con i kinnauri, la popolazione locale di stirpe probabilmente
A due passi dal Tibet, il villaggio sulle rive del laghetto glacialeDopo la prima colazione partenza in direzione nord-est attraverso scenari mozzafiato. Nonostante la sua bellezza il Kinnaur è a tutt’oggi ancora scarsamente visitato. Fino al 1991 la parte orientale del Kinnaur era completamente inaccessibile per gli stranieri, mentre oggi, con uno speciale permesso, è possibile percorrere il circuito che lungo il confine con il Tibet conduce fino allo Spiti. In questi giorni si ha l’opportunità di avere frequenti contatti con i kinnauri, la popolazione locale di stirpe probabilmente indoeuropea: dediti quasi esclusivamente all’agricoltura, coltivano il grano, l’orzo e le mele su terrazzamenti ricavati dalle pendici della valle; portano un caratteristico cappellino di feltro e parlano una propria lingua insieme a una dozzina di dialetti locali. Lungo il percorso visita del Monastero di Khanum vicino al villaggio di Spillo. Arrivo a Nako (3.660 m), un villaggio in stile tibetano, che si estende attorno a un piccolo lago glaciale e che vanta un gompa dell’XI secolo con quattro templi. Sistemazione in campo tendato, in splendida posizione panoramica. Pernottamento in campo tendato.Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena in campo tendato.N.B. Il campo tendato di Nako viene allestito per la stagione estiva. È costituito da grandi tende con due letti forniti di lenzuola, cuscini e coperte. I bagni si trovano all’interno delle tende e sono dotati di acqua fredda, è possibile avere un secchio di acqua calda per lavarsi. Confortevole ristorante in muratura per la cena e la prima colazione.
Giorno 7
Nako - Gue - Tabo
Ingresso nello Spiti, la mummia del monaco, il gompa di Tabo: l’“Ajanta dell’Himalaya”Dopo la prima colazione partenza verso nord-ovest, si lascia il distretto del Kinnaur per entrare nello Spiti. Deviazione per raggiungere il villaggio di Gue dove recentemente è stata ritrovata la mummia di un monaco in posizione di meditazione. Si continua per il villaggio di Tabo (3.050 m) che ospita il Tabo Gompa, un monastero proclamato Patrimonio dell’Umanità che, insieme ai monasteri di Alchi nel Ladakh e di Tholing nel Tibet occidentale, conserva alcuni dei più pregevoli esempi di arte
Ingresso nello Spiti, la mummia del monaco, il gompa di Tabo: l’“Ajanta dell’Himalaya”Dopo la prima colazione partenza verso nord-ovest, si lascia il distretto del Kinnaur per entrare nello Spiti. Deviazione per raggiungere il villaggio di Gue dove recentemente è stata ritrovata la mummia di un monaco in posizione di meditazione. Si continua per il villaggio di Tabo (3.050 m) che ospita il Tabo Gompa, un monastero proclamato Patrimonio dell’Umanità che, insieme ai monasteri di Alchi nel Ladakh e di Tholing nel Tibet occidentale, conserva alcuni dei più pregevoli esempi di arte indo-tibetana esistenti al mondo. Il gompa fu fatto costruire nel 996 da Ringcheng Zangpo, il “Grande Traduttore” tibetano, che fece arrivare dal Kashmir artisti capaci di dipingere gli affreschi in uno stile fluido, piuttosto dissimile dalle più formali composizioni che si trovano normalmente negli altri monasteri. Il complesso è formato da nove templi, tutti strutturati in un unico piano e costruiti fra il X e il XVI secolo. Per la bellezza dei suoi affreschi il Gompa di Tabo è anche chiamato l’“Ajanta dell’Himalaya”. Pernottamento in semplice hotel.Pasti: colazione in campo tendato, pranzo e cena in hotel.
Giorno 8
Tabo - Dhankar - Lhalung - Kaza
I monasteri e i paesaggi desertici d’alta quota dello SpitiLo Spiti è situato sul versante dell’Himalaya che riceve meno precipitazioni; quindi, è caratterizzato da spogli deserti d’alta quota che indussero Rudyard Kipling ad affermare: “Qui vivono certamente gli dèi; questo non è un luogo adatto agli uomini”. Dopo la prima colazione partenza per il Dhankar Gompa, circondato da uno spettacolare paesaggio roccioso. Il monastero fu costruito circa mille anni fa sul sito in cui sorgeva l’antica capitale dello Spiti, parte del vasto Regno di Guge che all’epoca controllava il
I monasteri e i paesaggi desertici d’alta quota dello SpitiLo Spiti è situato sul versante dell’Himalaya che riceve meno precipitazioni; quindi, è caratterizzato da spogli deserti d’alta quota che indussero Rudyard Kipling ad affermare: “Qui vivono certamente gli dèi; questo non è un luogo adatto agli uomini”. Dopo la prima colazione partenza per il Dhankar Gompa, circondato da uno spettacolare paesaggio roccioso. Il monastero fu costruito circa mille anni fa sul sito in cui sorgeva l’antica capitale dello Spiti, parte del vasto Regno di Guge che all’epoca controllava il Tibet occidentale oltre allo Spiti, al Lahaul superiore e allo Zanskar. Il gompa conserva alcune interessanti sculture e pregevoli affreschi. Possibilità di effettuare un breve trekking (circa 45 minuti di cammino, 200 m di dislivello) per raggiungere il lago Dhankar Tso, da dove si ammirano i picchi gemelli del Mane Rang (6.593 m). Si prosegue per Lhalung, un grazioso villaggio di qualche decina di case, situato nella valle di Lingthi, dove si trova il secondo monastero in ordine di importanza della valle dello Spiti. Si continua, attraverso suggestivi panorami, per il villaggio di Kaza (3.640 metri), centro amministrativo del sub-distretto dello Spiti. La “città vecchia” di Kaza è un dedalo di negozietti e case imbiancate a calce. Pernottamento in semplice hotel. Pasti: colazione in hotel, pranzo in ristorante locale, cena in hotel.
Giorno 9
Kaza - Ki - Kibber - Gete - Tashigang - Kaza
Monasteri, paesaggi e villaggi dello SpitiDopo la prima colazione intera giornata dedicata ai gompa di Ki e Kibber nei dintorni di Kaza. Il Gompa di Ki, il più antico e imponente complesso monastico dello Spiti, si trova in posizione dominante sul fiume a ben 4.116 metri di altitudine. Fu fatto costruire nel X secolo da Ringchen Zangpo e appartiene all’ordine religioso Gelukpa. Il gompa fu attaccato per tre volte nel XIX secolo, prima dai ladakhi, poi dai dogra e infine dai sikh, e nel 1975 fu parzialmente distrutto da un terremoto, ma fortunatamente la sua inestimabile collezione di
Monasteri, paesaggi e villaggi dello SpitiDopo la prima colazione intera giornata dedicata ai gompa di Ki e Kibber nei dintorni di Kaza. Il Gompa di Ki, il più antico e imponente complesso monastico dello Spiti, si trova in posizione dominante sul fiume a ben 4.116 metri di altitudine. Fu fatto costruire nel X secolo da Ringchen Zangpo e appartiene all’ordine religioso Gelukpa. Il gompa fu attaccato per tre volte nel XIX secolo, prima dai ladakhi, poi dai dogra e infine dai sikh, e nel 1975 fu parzialmente distrutto da un terremoto, ma fortunatamente la sua inestimabile collezione di antichi thangka è passata indenne attraverso queste calamità. Poco distante dal villaggio di Ki, lungo l’antica via carovaniera del sale, si incontra il piccolo paese di Kibber, si procede oltre fino a raggiungere il minuscolo Gete, una frazione costituita da poche case che in virtù dei suoi 4.205 metri di altitudine, avanza la pretesa di essere il più alto centro abitato del mondo fra quelli dotati di una strada carrozzabile. L’ultima frontiera è rappresentata dal villaggio di Tashigang. Rientro a Kaza nel pomeriggio. Pernottamento in semplice hotel.Pasti: colazione in hotel, pranzo in ristorante locale, cena in hotel.
Giorno 10
Kaza - Losar - Kanzum La - Batal - Lago Chandratal
L’alto valico sullo spartiacque tra la valle di Spiti e la valle di Lahaul, le vedute del “Grande Ghiacciaio”, il Lago Lunare Dopo la prima colazione partenza verso nord-ovest lungo il fiume Spiti. Si raggiunge il Kunzum La (4.551 metri), il valico sullo spartiacque tra la valle di Spiti e la valle di Lahaul, con vista mozzafiato sulle vette circostanti. Poi si discende verso Batal, alla base del passo, con splendide vedute del grandioso Bara Shigri, il “Grande Ghiacciaio”, uno dei ghiacciai più estesi dell’Himalaya. Deviazione dalla strada principale per raggiungere
L’alto valico sullo spartiacque tra la valle di Spiti e la valle di Lahaul, le vedute del “Grande Ghiacciaio”, il Lago Lunare Dopo la prima colazione partenza verso nord-ovest lungo il fiume Spiti. Si raggiunge il Kunzum La (4.551 metri), il valico sullo spartiacque tra la valle di Spiti e la valle di Lahaul, con vista mozzafiato sulle vette circostanti. Poi si discende verso Batal, alla base del passo, con splendide vedute del grandioso Bara Shigri, il “Grande Ghiacciaio”, uno dei ghiacciai più estesi dell’Himalaya. Deviazione dalla strada principale per raggiungere l’incantevole lago Chandratal, un bacino glaciale circondato da picchi innevati a 4.270 metri di altitudine. Sistemazione in campo tendato. Pomeriggio a disposizione per camminare nei dintorni del lago. Pernottamento in campo tendato.Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena in campo tendato. N.B. Il campo tendato del lago Chandratal è più spartano di quello di Nako. E’ anch’esso costituito da grandi tende con due materassini forniti di lenzuola e coperte. I bagni in comune si trovano all’esterno delle tende, sono dotati di sola acqua fredda. Tenda ristorante con tavoli e sedie.
Giorno 11
Lago Chandratal - Gramphu - Manali
Gli spettacolari paesaggi dell’Himalaya, il passo Rothang-LaDopo la prima colazione si torna sulla strada principale lungo il fiume Chandra e si prosegue verso ovest, tra paesaggi spettacolari, fino a Gramphu. Poi lungo la verde Valle di Lahaul si prosegue verso sud per attraversare il Rothang-La (3.978 metri) che letteralmente significa “mucchio di cadaveri”, in riferimento alle centinaia di viaggiatori che vi sono morti assiderati nel corso dei secoli. Dopo il passo inizia la discesa sul versante sud dell’Himalaya e la vegetazione riprende grazie anche alle frequenti piogge
Gli spettacolari paesaggi dell’Himalaya, il passo Rothang-LaDopo la prima colazione si torna sulla strada principale lungo il fiume Chandra e si prosegue verso ovest, tra paesaggi spettacolari, fino a Gramphu. Poi lungo la verde Valle di Lahaul si prosegue verso sud per attraversare il Rothang-La (3.978 metri) che letteralmente significa “mucchio di cadaveri”, in riferimento alle centinaia di viaggiatori che vi sono morti assiderati nel corso dei secoli. Dopo il passo inizia la discesa sul versante sud dell’Himalaya e la vegetazione riprende grazie anche alle frequenti piogge monsoniche dei mesi estivi che scaricano proprio sulle pendici delle montagne. Arrivo a Manali (2.050 m) nel tardo pomeriggio. Pernottamento in resort.Pasti: colazione in campo tendato, pranzo con lunch-box, cena in resort.
Giorno 12
Manali
I villaggi di Old Manali e Vashisht, l’antico mandir in legno e pietraLa leggenda vuole che Manu, l’equivalente hindu di Noè, sia sbarcato in questo luogo per rigenerare l’umanità dopo il diluvio universale: il nome Manali significa infatti “Casa di Manu”. Dopo la prima colazione intera giornata dedicata a Manali, costituita da un insieme di piccoli villaggi, caratterizzati da vecchie case in pietra, immersi in una paradisiaca atmosfera di tipo alpino. I villaggi di Old Manali e Vashisht sono i più tranquilli. Visita del tempio induista principale della città, il Dhungri Van
I villaggi di Old Manali e Vashisht, l’antico mandir in legno e pietraLa leggenda vuole che Manu, l’equivalente hindu di Noè, sia sbarcato in questo luogo per rigenerare l’umanità dopo il diluvio universale: il nome Manali significa infatti “Casa di Manu”. Dopo la prima colazione intera giornata dedicata a Manali, costituita da un insieme di piccoli villaggi, caratterizzati da vecchie case in pietra, immersi in una paradisiaca atmosfera di tipo alpino. I villaggi di Old Manali e Vashisht sono i più tranquilli. Visita del tempio induista principale della città, il Dhungri Van Vihar Mandir, costruito nel 1553. L’edificio vanta quattro piani in legno e pietra decorati con statue di danzatori ed eroi della mitologa indù. Tempo a disposizione per visitare il mercato e i piccoli negozietti di artigianato del centro. Pernottamento in resortPasti: colazione in hotel, pranzo in ristorante locale, cena in resort.
Giorno 13
Manali - Chandigarh - Delhi - partenza
Dopo la prima colazione partenza verso sud per Chandigarh. Arrivo all’aeroporto di Chandigarh nel pomeriggio in tempo utile per il volo per Delhi. Arrivo a Delhi e trasferimento in Hotel vicino all’aeroporto dove le camere saranno a disposizione per 2 ore. Trasferimento all’aeroporto per l’imbarco sul volo di linea per l’Italia via scalo intermedio. Pernottamento a bordo.Pasti: colazione in hotel, pranzo in ristorante locale, cena libera.
Giorno 14
Arrivo in Italia
Arrivo in Italia al mattino.