Giorno 1
Partenza dall'Italia
Partenza da Milano Malpensa al mattino con volo di linea via scalo intermedio per Delhi. Arrivo a Delhi in nottata, espletamento delle formalità d’ingresso, e trasferimento al terminal dei voli domestici.
Giorno 2
Arrivo a Delhi - volo per Bhopal (una delle moschee più grandi dell'India)
Presto al mattino imbarco sul volo per Bhopal, la capitale del Madhya Pradesh. Arrivo a Bhopal, accoglienza da parte dell’organizzazione locale e trasferimento in hotel (N.B. Le camere sono a disposizione a partire dalle 13.00). Si prosegue con la visita della città. Il Museo Archeologico, che vanta sculture, dipinti rupestri, fotografie e oggetti che ripercorrono la storia locale e nazionale, dagli 87 bronzi giainisti rinvenuti da uno stupefatto contadino nel Madhya Pradesh occidentale, a una lettera con la quale la regina Elisabetta II assunse l’amministrazione dell’India. La
Presto al mattino imbarco sul volo per Bhopal, la capitale del Madhya Pradesh. Arrivo a Bhopal, accoglienza da parte dell’organizzazione locale e trasferimento in hotel (N.B. Le camere sono a disposizione a partire dalle 13.00). Si prosegue con la visita della città. Il Museo Archeologico, che vanta sculture, dipinti rupestri, fotografie e oggetti che ripercorrono la storia locale e nazionale, dagli 87 bronzi giainisti rinvenuti da uno stupefatto contadino nel Madhya Pradesh occidentale, a una lettera con la quale la regina Elisabetta II assunse l’amministrazione dell’India. La Taj-ul-Masjid, una delle moschee più grandi di tutta l’India, fatta costruire dalla terza sovrana di Bhopal, Shah Jahan Begun (1868-1901), rimasta incompiuta e completata nel 1971. Una cinta di mura color terracotta, simile a quella di una fortezza, circonda le tre cupole a cipolla di un bianco scintillante e due torreggianti minareti rosa sormontati da cupolette bianche. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 3
Bhopal - Sanchi - Udaigiri - Bhopal (il grande stupa)
Dopo la prima colazione partenza verso nord-est per Sanchi dove dalla piatta pianura si innalza una collina tondeggiante disseminata di strutture buddhiste, tra le più antiche di tutta l’India. Nel 262 a.C. il grande imperatore maurya Ashoka si convertì al buddhismo e fece costruire un grande stupa a Sanchi. Costruzione dalle splendide proporzioni, il Grande Stupa è la struttura più significativa di tutta la collina (Patrimonio dell’Umanità UNESCO) (chiuso il venerdì). L’edificio originale in mattoni, utilizzato per custodire le reliquie sacre, venne successivamente inglobato in un
Dopo la prima colazione partenza verso nord-est per Sanchi dove dalla piatta pianura si innalza una collina tondeggiante disseminata di strutture buddhiste, tra le più antiche di tutta l’India. Nel 262 a.C. il grande imperatore maurya Ashoka si convertì al buddhismo e fece costruire un grande stupa a Sanchi. Costruzione dalle splendide proporzioni, il Grande Stupa è la struttura più significativa di tutta la collina (Patrimonio dell’Umanità UNESCO) (chiuso il venerdì). L’edificio originale in mattoni, utilizzato per custodire le reliquie sacre, venne successivamente inglobato in un secondo stupa in pietra. Nella forma attuale misura 16 m di altezza e ha un diametro pari a 37 m. Lo stupa è circondato da mura, lungo le quali si aprono quattro magnifici “torana” (portali scolpiti) che sono tra le opere buddhiste più straordinarie mai realizzate in India. Si prosegue per le Grotte di Udaigiri, circa 20 santuari hindu scavati nell’arenaria di una collina, che risalgono al periodo Gupta, ovvero al regno di Chandragupta II (382-401), secondo quanto afferma un’iscrizione. Rientro a Bhopal e completamento della visita dei principali siti d’interesse della città. Pranzo libero. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 4
Bhopal - Bhimbetka - Bhojpur - Islamnagar - Bhopal (le antiche pitture rupestri)
Dopo la prima colazione partenza verso sud per Bhimbetka dove, nascosti tra foreste di alberi di teak e sal, in una zona di rupi scoscese, sono stati scoperti più di 600 rifugi scavati nella roccia, dei quali quasi la metà conserva antiche pitture rupestri (Patrimonio dell’Umanità UNESCO). Grazie all’utilizzo di pigmenti naturali rossi e bianchi, i colori sono straordinariamente ben conservati e in alcune grotte risulta evidente come la medesima superficie sia stata utilizzata da popolazioni differenti in epoche diverse. Le pitture più antiche, risalenti probabilmente a 12.000 anni fa,
Dopo la prima colazione partenza verso sud per Bhimbetka dove, nascosti tra foreste di alberi di teak e sal, in una zona di rupi scoscese, sono stati scoperti più di 600 rifugi scavati nella roccia, dei quali quasi la metà conserva antiche pitture rupestri (Patrimonio dell’Umanità UNESCO). Grazie all’utilizzo di pigmenti naturali rossi e bianchi, i colori sono straordinariamente ben conservati e in alcune grotte risulta evidente come la medesima superficie sia stata utilizzata da popolazioni differenti in epoche diverse. Le pitture più antiche, risalenti probabilmente a 12.000 anni fa, presentano un’ampia serie di figure: bufali selvatici, rinoceronti, orsi e tigri, scene di caccia, cerimonie di iniziazione, scene di parto, danze collettive e libagioni, riti religiosi e sepolture. Si prosegue per Bhojpur per la visita dell’insolito Tempio di Bhojeshwar dedicato a Shiva, un blocco rettangolare di forma approssimativa, eretto sulla sommità di un piccolo colle, che contiene un lingam enorme. Si continua per la cittadina fortificata di Islamagar, la prima capitale dello stato fondata dai Rajput con il nome di Jagdishpur. La cinta muraria ancora in piedi racchiude due villaggi, qualche rovina e i palazzi Chaman Mahal (XVIII sec.) e Rani Mahal (XIX sec.). Rientro a Bhopal in serata. Pranzo libero. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 5
Bhopal - Ujain - Indore (il lingam creatosi naturalmente)
Dopo la prima colazione partenza verso ovest per Ujjain, una delle quattro città sante dell’India, dove ogni 12 anni si svolge la festa del Kumbh Mela, che raccoglie milioni di sadhu e pellegrini per le abluzioni nelle acque del fiume Shipra. Visita di Ujjain: il Tempio di Mahakaleshwar, dedicato a Shiva, che contiene uno dei 12 “jyoti lingam” (lingam creatisi naturalmente) di tutta l’India, intrinsecamente carico di “shakti” (energia creativa) a differenza dei lingam che ricevono il “mantra-shakti” grazie all’investitura dei sacerdoti; il Tempio di Gopal, un
Dopo la prima colazione partenza verso ovest per Ujjain, una delle quattro città sante dell’India, dove ogni 12 anni si svolge la festa del Kumbh Mela, che raccoglie milioni di sadhu e pellegrini per le abluzioni nelle acque del fiume Shipra. Visita di Ujjain: il Tempio di Mahakaleshwar, dedicato a Shiva, che contiene uno dei 12 “jyoti lingam” (lingam creatisi naturalmente) di tutta l’India, intrinsecamente carico di “shakti” (energia creativa) a differenza dei lingam che ricevono il “mantra-shakti” grazie all’investitura dei sacerdoti; il Tempio di Gopal, un magnifico edificio dalle guglie in marmo, in tipico stile maratha, fatto costruire dagli Scindia nel XIX secolo; il Kaliadeh Palace, edificato dai Mandu nel 1458 su un isolotto del fiume Shipra, sito in precedenza di un tempio dedicato al sole, con una bella cupola centrale costruita secondo i canoni dell’architettura persiana; i ghats lungo il fiume, dove un’innegabile energia pulsa tra i luoghi sacri di Ujjain. Nel tardo pomeriggio si prosegue verso sud per Indore. Pranzo libero. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 6
Indore - Mandu (gli splendidi edifici in stile afgano)
Dopo la prima colazione partenza verso sud-ovest per Mandu, un villaggio montano abbarbicato su un altopiano solcato da profonde voragini, che ospita gli edifici in stile afgano più belli di tutta l’India. Visita dei siti principali di Mandu: il Jahaz Mahal Palace chiamato anche “Palazzo della Nave” per l’inconsueta forma della sua parte sommitale che assomiglia al ponte di una nave; la Jama Masjid, l’enorme moschea completata nel 1454, il cui progetto fu ispirato dalla moschea Umayyad di Damasco; l’imponente Tomba di Hoshang, l’edificio in marmo più antico di tutta l’India,
Dopo la prima colazione partenza verso sud-ovest per Mandu, un villaggio montano abbarbicato su un altopiano solcato da profonde voragini, che ospita gli edifici in stile afgano più belli di tutta l’India. Visita dei siti principali di Mandu: il Jahaz Mahal Palace chiamato anche “Palazzo della Nave” per l’inconsueta forma della sua parte sommitale che assomiglia al ponte di una nave; la Jama Masjid, l’enorme moschea completata nel 1454, il cui progetto fu ispirato dalla moschea Umayyad di Damasco; l’imponente Tomba di Hoshang, l’edificio in marmo più antico di tutta l’India, incoronata da una mezzaluna proveniente dalla Mesopotamia; l’Hindola Mahal detto anche Palazzo Oscillante, perché l’inclinazione delle pareti verso l’interno dovrebbe dare la sensazione di un ondeggiamento; l’Hathi Mahal o Palazzo dell’Elefante, una dimora di villeggiatura convertita in tomba, chiamata così perché le colonne che sostengono la cupola hanno proporzioni enormi che ricordano le zampe di un elefante; il Baz Bahadur Palace, il palazzo dell’ultimo sovrano di Mandu, costruito nel 1509, che mostra una curiosa convivenza dello stile rajasthani con quello moghul. Pranzo libero. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 7
Mandu - Maheshawar (la Mahishmati dell'epica hindu)
Dopo la prima colazione partenza verso sud-est per Maheshwar, una cittadina che ha alle spalle una lunga storia di rilievo spirituale. Citata sia nel Mahabarata sia nel Ramayana (i poemi epici hindu) con il suo nome originario “Mahishmati”, Maheshwar richiama tuttora sadhu e pellegrini ai suoi antichi ghat e ai suoi templi sul sacro fiume Narmada. La città conobbe un periodo di grande prosperità nel XVIII secolo sotto la regina Ahilyabai, della dinastia degli Holkor, che fece costruire l’imponente fortezza e molti altri monumenti. Ahilyabai rinunciò al suo regno per dedicarsi a
Dopo la prima colazione partenza verso sud-est per Maheshwar, una cittadina che ha alle spalle una lunga storia di rilievo spirituale. Citata sia nel Mahabarata sia nel Ramayana (i poemi epici hindu) con il suo nome originario “Mahishmati”, Maheshwar richiama tuttora sadhu e pellegrini ai suoi antichi ghat e ai suoi templi sul sacro fiume Narmada. La città conobbe un periodo di grande prosperità nel XVIII secolo sotto la regina Ahilyabai, della dinastia degli Holkor, che fece costruire l’imponente fortezza e molti altri monumenti. Ahilyabai rinunciò al suo regno per dedicarsi a Shiva e tutti i sovrani che le succedettero regnarono in nome della stessa divinità. Visita del Forte di Maheshwar che racchiude un palazzo e vari templi entro la sua cinta muraria caratterizzata da merlature, bastioni e balconi affacciati sul fiume. Nel cortile principale, fra una collezione di antichi fucili e portantine, è esposta, dentro una teca in vetro, un’immagine di Ahilyabai venerata alla stregua di un santuario. Nelle vicinanze c’è un tempio dedicato a Shiva, dov’è custodito un lingam d’oro. Maheshwar è anche famosa per il suo artigianato: particolarmente degni di nota i sari di Maheshwar, famosi per la qualità del tessuto e per gli intricati disegni. Pranzo libero. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 8
Maheshwar - Omkareshwar - Jalgaon (la Varanasi in miniatura)
Dopo la prima colazione partenza verso est per Omkareshwar. Come una Varanasi in miniatura, Omkareshwar è un’isoletta a forma di “om” (il simbolo più sacro dell’Induismo, il suono primordiale, la vibrazione divina primitiva da cui ha avuto origine l’universo) che richiama moltissimi sadhu per il suo singolare tempio a forma di grotta, lo Shri Omkar Mandhata, che ospita l’unico “jyothi lingam” (lingam creatosi naturalmente) informe di tutta l’India, particolarmente carico di “shakti” (energia creativa). All’estremità settentrionale dell’isola i sadhu si immergono
Dopo la prima colazione partenza verso est per Omkareshwar. Come una Varanasi in miniatura, Omkareshwar è un’isoletta a forma di “om” (il simbolo più sacro dell’Induismo, il suono primordiale, la vibrazione divina primitiva da cui ha avuto origine l’universo) che richiama moltissimi sadhu per il suo singolare tempio a forma di grotta, lo Shri Omkar Mandhata, che ospita l’unico “jyothi lingam” (lingam creatosi naturalmente) informe di tutta l’India, particolarmente carico di “shakti” (energia creativa). All’estremità settentrionale dell’isola i sadhu si immergono alla confluenza dei fiumi sacri Narmada e Keveri. Si prosegue poi verso sud per Jalgaon. Pranzo libero. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 9
Jalgaon - Ajanta - Aurangabad (il Louvre dell'India centrale)
Dopo la prima colazione partenza verso sud-ovest per Aurangabad, si passa dallo stato del Madhya Pradesh a quello del Maharashtra. Lungo il percorso sosta per la visita del sito archeologico di Ajanta. Dichiarate Patrimonio dell’Umanità UNESCO, le grotte buddhiste di Ajanta (chiuse il lunedì) risalgono al periodo compreso tra il 200 a.C. e il 650 d.C. e possono essere definite il Louvre dell’India centrale. Le 30 grotte sono scavate nel ripido versante di un dirupo a forma di ferro di cavallo che precipita sul fiume Waghore; 5 grotte sono chaitya (sala di riunione), le altre 25 vihara
Dopo la prima colazione partenza verso sud-ovest per Aurangabad, si passa dallo stato del Madhya Pradesh a quello del Maharashtra. Lungo il percorso sosta per la visita del sito archeologico di Ajanta. Dichiarate Patrimonio dell’Umanità UNESCO, le grotte buddhiste di Ajanta (chiuse il lunedì) risalgono al periodo compreso tra il 200 a.C. e il 650 d.C. e possono essere definite il Louvre dell’India centrale. Le 30 grotte sono scavate nel ripido versante di un dirupo a forma di ferro di cavallo che precipita sul fiume Waghore; 5 grotte sono chaitya (sala di riunione), le altre 25 vihara (luogo di riposo). Di particolare interesse i dipinti, che da un punto di vista tecnico non sono degli affreschi; l’affresco è infatti una pittura eseguita su una superficie bagnata che assorbe il colore, mentre i dipinti di Ajanta si possono definire più correttamente tempere, visto che sono stati impiegati pigmenti miscelati a colle animali e resine vegetali in modo da poter essere applicati sulla superficie asciutta. Le grotte di Ajanta furono abbandonate e dimenticate fino al 1819, anno in cui un gruppo di inglesi le scoprì casualmente durante una battuta di caccia. L’isolamento ha contribuito a preservare fino ai nostri giorni, in ottimo stato di conservazione, le magnifiche pitture e le decorazioni scultoree che adornano le grotte. Nel pomeriggio proseguimento per Aurangabad. Pranzo libero. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 10
Aurangabad - Daulatabad -Ellora - Nasik (la più grande scultura monolitica del mondo)
Dopo la prima colazione visita del forte di Daulatabad, risalente al XIV secolo e posizionato a circa 200 metri di altezza dominando il centro abitato. Edificato principalmente per scopi difensivi, il forte presenta caratteristiche molto interessanti: la collina sul quale si trova è stata scavata per rendere l’accesso il più verticale e difficoltoso possibile; l’unico punto di accesso è uno stretto ponte sul quale possono camminare al massimo due persone affiancate una all’altra che si trasforma poi in una galleria; i gradini impervi della galleria d’accesso sono intervallati da
Dopo la prima colazione visita del forte di Daulatabad, risalente al XIV secolo e posizionato a circa 200 metri di altezza dominando il centro abitato. Edificato principalmente per scopi difensivi, il forte presenta caratteristiche molto interessanti: la collina sul quale si trova è stata scavata per rendere l’accesso il più verticale e difficoltoso possibile; l’unico punto di accesso è uno stretto ponte sul quale possono camminare al massimo due persone affiancate una all’altra che si trasforma poi in una galleria; i gradini impervi della galleria d’accesso sono intervallati da grate dalle quali, in caso di attacco, veniva fatto fuoriuscire del fuoco. Partenza verso ovest per Nashik. Lungo il percorso sosta per la visita delle grotte di Ellora (chiuse il martedì), Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Per cinque secoli generazioni di monaci (buddhisti, hinduisti e jainisti) scavarono monasteri, cappelle e templi sul fianco di una scarpata lunga 2 km, decorandoli con innumerevoli immagini di rara bellezza. Il sito comprende in totale 34 grotte: 12 buddhiste (600-800 d.C.), 17 hindu (600-900 d.C.) e 5 jainiste (800-1000 d.C.). Ellora testimonia la rinascita dell’hinduismo sotto le dinastie Chalukya e Rashtrakuta, il conseguente declino del buddhismo indiano e il breve ritorno del jainismo sotto il patrocinio di signori locali. La coesistenza, in un unico luogo, delle tre grandi religioni dell’India lascia supporre un lungo periodo di tolleranza religiosa. Il capolavoro assoluto è senza dubbio il Tempio Kailasa (grotta n.16), dedicato a Shiva, la più grande scultura monolitica del mondo, realizzato nella roccia da settemila operai nell’arco di 150 anni. Un’altra grotta imperdibile è la Indra Sabha (gotta n. 32, sala delle riunioni di Indra), la più bella del gruppo jainista, con la raffigurazione di Mahavira, l’ultimo tirthankar (grande maestro) e fondatore della religione jainista; i motivi dei fiori di loto scolpiti sulle colonne del tempio sono il più raffinato esempio dell’arte scultorea di Ellora. Nel pomeriggio si prosegue per Nasik. Pranzo libero. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 11
Nasik - Trimbak - Nasik (il bacino per i bagni rituali)
Adagiata sulle sponde del Godavari, uno dei fiumi più sacri dell’India, Nasik è una località coinvolgente e pittoresca, strettamente legata al poema epico indiano Ramayana. Il principe Rama e sua moglie Sita vi furono infatti esiliati e sempre in questo luogo Lakshmana tagliò il naso (nasika) alla sorella di Ravana, episodio al quale la città deve il proprio nome. Ogni 12 anni anche Nasik ospita il Kumbh Mela, la più grande manifestazione religiosa del mondo. Dopo la prima colazione visita del Ramkund, il bacino per i bagni rituali, frequentato ogni giorno da centinaia di pellegrini
Adagiata sulle sponde del Godavari, uno dei fiumi più sacri dell’India, Nasik è una località coinvolgente e pittoresca, strettamente legata al poema epico indiano Ramayana. Il principe Rama e sua moglie Sita vi furono infatti esiliati e sempre in questo luogo Lakshmana tagliò il naso (nasika) alla sorella di Ravana, episodio al quale la città deve il proprio nome. Ogni 12 anni anche Nasik ospita il Kumbh Mela, la più grande manifestazione religiosa del mondo. Dopo la prima colazione visita del Ramkund, il bacino per i bagni rituali, frequentato ogni giorno da centinaia di pellegrini che vi si recano per fare le abluzioni, pregare e perfino morire, dal momento che si crede che le sue acque concedano la “moksa” (liberazione dell’anima). Si prosegue per il Kala Rama, o Rama Nero, il tempio più sacro della città. La struttura, risalente al 1974, ospita insolite rappresentazioni in pietra nera di Rama, Sita e Lakshmana e sorge proprio nel luogo in cui quest’ultimo tagliò il naso alla sorella di Ravana. Nei pressi si trova il Gumpha Panchivati, dove Sita si nascose dal malvagio Ravana. Nel pomeriggio escursione a Trimbak, una località situata a ovest di Nasik, per la visita del Tempio Trimbakeswar, uno dei templi più sacri di tutta l’India in quanto ospita uno dei dodici più importanti santuari di Shiva. Nonostante l’ingresso sia permesso solo agli hindu, è possibile dare un’occhiata al cortile. Nelle vicinanze le acque del Godavari si raccolgono nel bacino per bagni rituali di Gangadwar, dove i pellegrini si immergono per lavare i loro peccati. Rientro a Nasik. Pranzo libero. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 12
Nasik - Pandav Leni - Mumbai
Dopo la prima colazione visita delle grotte buddhiste di Pandav Leni, risalenti al periodo compreso tra il I secolo a.C. e il II secolo d.C. Le grotte 19 e 23 presentano interessanti sculture, mentre le altre sono di scarso interesse. Partenza verso sud-ovest per Mumbai. Arrivo a Mumbai e sistemazione in hotel. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 13
Mumbai - (le grotte di Elephanta) - partenza
Dopo la prima colazione trasferimento al porto, nei pressi della Porta dell’India, per l’escursione in barca a motore (circa 9 miglia nautiche) all’isola di Elephanta. Visita del complesso dei templi rupestri scavati nel basalto, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, un’opera di scultura tra le più impressionanti dell’India. Delle origini dei templi si sa poco, ma si ritiene che siano stati costruiti tra il 450 e il 750 d.C., quando l’isola era ancora conosciuta con il nome di Gharapuri, “Posto delle Caverne”. I portoghesi la ribattezzarono “Elephanta” a causa della statua di
Dopo la prima colazione trasferimento al porto, nei pressi della Porta dell’India, per l’escursione in barca a motore (circa 9 miglia nautiche) all’isola di Elephanta. Visita del complesso dei templi rupestri scavati nel basalto, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, un’opera di scultura tra le più impressionanti dell’India. Delle origini dei templi si sa poco, ma si ritiene che siano stati costruiti tra il 450 e il 750 d.C., quando l’isola era ancora conosciuta con il nome di Gharapuri, “Posto delle Caverne”. I portoghesi la ribattezzarono “Elephanta” a causa della statua di un grande elefante di pietra rinvenuta sulla spiaggia dell’isola. Il tempio principale dedicato a Shiva è un affascinante reticolo di cortili, sale, pilastri e santuari, dominati dalla statua alta 6 metri di Sadhashiva, lo Shiva a tre teste rappresentato contemporaneamente come distruttore, conservatore e creatore dell’universo. Nel pomeriggio visita di Mumbai: la Porta dell’India, un massiccio arco di trionfo che celebra il potere coloniale, costruito per commemorare la visita di re Giorgio V del 1911; la Marine Drive, che si snoda in riva al Mar Arabico, fiancheggiata da condomini art déco e da moderni grattacieli; la zona residenziale di Malabar Hill, che si estende sul promontorio settentrionale di Back Bay, per osservare a distanza le Torri del Silenzio e visitare i giardini pensili; il Victoria Terminus, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, l’edificio gotico più esuberante e carico di decorazioni della città, che sembra uno sfarzoso palazzo o una cattedrale più che un banale scalo ferroviario. Dopo la mezzanotte trasferimento all’aeroporto per il volo di linea via scalo intermedio per l’Italia. Pranzo e cena liberi. N.B. per avere la camera a disposizione per qualche ora prima della partenza in hotel vicino all’aeroporto chiedere la disponibilità e il supplemento all’atto dell’iscrizione.
Giorno 14
Arrivo in Italia
Arrivo a Milano Malpensa al mattino.