Giorno 1
Reggio Calabria - Pentedattilo
Incontro con il vostro accompagnatore di viaggio a Reggio Calabria e transfer a Pentedattilo. Questo borgo medievale è conosciuto anche come il “Paese Fantasma”: semi-abbandonato, è considerato un vero gioiello etno-architettonico a cui si legano leggende di fantasmi ed amori traditi. Il nome del paesino deriva dalla forma della roccia su cui è incastonato: mano di pietra (penta e daktylos cioè cinque dita).Al termine della visita, sistemazione presso case dell’Ospitalità Diffusa. Pranzo libero, cena e pernottamento.
Giorno 2
Pentedattilo - Bagaladi
Prima colazione ed inizio dell’escursione.Lasceremo Pentedattilo (280 mt) per dirigerci a Punta di Leo (502 m slm) attraverso ulivi secolari ed incantevoli paesaggi fino ad arrivare alla Punta d’Argento (mt 743) per ammirare lo splendido paesaggio circostante. Al termine di questo cammino, scenderemo nuovamente verso Fiumara Tuccio (400 mt) per raggiungere il paese di Bagaladi.Bagaladi è un paesino ai piedi di Monte S.Angelo, le quali origini sembrano essere arabe ed il quale sviluppo crebbe nei secoli, in particolar modo durante l’epoca normanna e sveva. Nel secolo XIII gli
Prima colazione ed inizio dell’escursione.Lasceremo Pentedattilo (280 mt) per dirigerci a Punta di Leo (502 m slm) attraverso ulivi secolari ed incantevoli paesaggi fino ad arrivare alla Punta d’Argento (mt 743) per ammirare lo splendido paesaggio circostante. Al termine di questo cammino, scenderemo nuovamente verso Fiumara Tuccio (400 mt) per raggiungere il paese di Bagaladi.Bagaladi è un paesino ai piedi di Monte S.Angelo, le quali origini sembrano essere arabe ed il quale sviluppo crebbe nei secoli, in particolar modo durante l’epoca normanna e sveva. Nel secolo XIII gli Angioini annoverano la zona in cui era ubicato Bagaladi fra le sei signorie ecclesiastiche calabresi.In epoca più recente Bagaladi fu un paese di ristoro e soccorso per i garibaldini sbarcati a Melito Porto Salvo.Affascinante sarà camminare tra le viuzze tipiche che confluiscono tutte alla Piazza Centrale, ammirando chiese recenti (1933) poiché costruite su ruderi di chiese più antiche distrutte dal terremoto del 1908. Tutto intorno al centro storico frantoi, mulini ad acqua e case coloniche del 700-800.Pranzo al sacco, cena e pernottamento in case dell’Ospitalità diffusa.
Giorno 3
Bagaladi - Amendolea
Prima colazione ed inizio dell’escursione verso San Lorenzo superiore (mt.786), ove domina un bel paesaggio ricco di contrasti di colore dal verde della vegetazione al marrone vivo della terra.Dopo questa splendida visuale, scenderemo verso il borgo agricolo di San Pantaleone (mt 540) per poi raggiungere il Monte Cataluce (mt 544). Arrivati in questo punto potremo ammirare la fiumara di Condofuri (mt.170) e di Amendolea (mt 140), una delle più famose dell’Aspromonte, il quale nome potrebbe derivare dalla presenza, lungo le sue sponde, di parecchi alberi di mandorlo.Arrivati al borgo di
Prima colazione ed inizio dell’escursione verso San Lorenzo superiore (mt.786), ove domina un bel paesaggio ricco di contrasti di colore dal verde della vegetazione al marrone vivo della terra.Dopo questa splendida visuale, scenderemo verso il borgo agricolo di San Pantaleone (mt 540) per poi raggiungere il Monte Cataluce (mt 544). Arrivati in questo punto potremo ammirare la fiumara di Condofuri (mt.170) e di Amendolea (mt 140), una delle più famose dell’Aspromonte, il quale nome potrebbe derivare dalla presenza, lungo le sue sponde, di parecchi alberi di mandorlo.Arrivati al borgo di Amendolea, avremo modo di visitare questo borgo ormai abbandonato ed osservare i resti ancora presenti del suo castello. Ad Amendolea sistemazione presso l’azienda agrituristica “Il Bergamotto”, produttrice del Bergamotto biologico. Pranzo al sacco, cena e pernottamento in Agriturismo.
Giorno 4
Amendolea - Gallicianò - Bova
Prima colazione ed inizio di un trekking impegnativo che ci condurrà a quello che è il cuore dell’Aspromonte. Attraversando la fiumara Amendolea (mt.120) in direzione del monte Maradha (mt.463) arriveremo a Gallicianò (mt.621), considerato il paese più greco d’Italia, patrimonio etno-musicale d’eccellenza conservatosi in gran stile anche per la posizione isolata in cui si trova il paesino.Dopo pranzo, visiteremo i monumenti simbolo di Gallicianò, come la Chiesetta Ortodossa di Santa Maria della Grecia, posta sulla parte alta del paese, che possiede tutt’ora ricche icone bizantine
Prima colazione ed inizio di un trekking impegnativo che ci condurrà a quello che è il cuore dell’Aspromonte. Attraversando la fiumara Amendolea (mt.120) in direzione del monte Maradha (mt.463) arriveremo a Gallicianò (mt.621), considerato il paese più greco d’Italia, patrimonio etno-musicale d’eccellenza conservatosi in gran stile anche per la posizione isolata in cui si trova il paesino.Dopo pranzo, visiteremo i monumenti simbolo di Gallicianò, come la Chiesetta Ortodossa di Santa Maria della Grecia, posta sulla parte alta del paese, che possiede tutt’ora ricche icone bizantine ed il quale culto ortodosso fu ripristinato dai monaci del Monte Athos. A seguire, una piacevole animazione etno musicale grecanica ci riporterà indietro nel tempo. Al termine delle visite, sistemazione in appartamenti con bagno privato (doccia ed acqua calda) a Bova e cena tipica presso il ristorante della Cooperativa San Leo.
Giorno 5
Bova -Roghudi
Prima colazione ed inizio dell’escursione alla scoperta dei dintorni di Bova che fu per molto tempo centro di tutta l’economia pastorale e contadina dell’area. Attraverso una mulattiera, arriveremo in località Polemo di Bova (alt. 810 mt.) per poi proseguire in direzione di Mandùddhuro (mt 831) e successivamente verso la Vecchia Strada (1005 mt) attraversando affascinanti panorami che sfociano sulla Fiumara Amendolea (mt 338) così da raggiungere il centro di Roghudi vecchio (527 mt). Questo luogo negli anni ha affascinato diversi appassionati di letteratura e di arte, nonché di
Prima colazione ed inizio dell’escursione alla scoperta dei dintorni di Bova che fu per molto tempo centro di tutta l’economia pastorale e contadina dell’area. Attraverso una mulattiera, arriveremo in località Polemo di Bova (alt. 810 mt.) per poi proseguire in direzione di Mandùddhuro (mt 831) e successivamente verso la Vecchia Strada (1005 mt) attraversando affascinanti panorami che sfociano sulla Fiumara Amendolea (mt 338) così da raggiungere il centro di Roghudi vecchio (527 mt). Questo luogo negli anni ha affascinato diversi appassionati di letteratura e di arte, nonché di amanti del trekking e della fotografia per gli splendidi paesaggi. Posto su un costone di roccia a circa 600 metri d’altezza, il paese è ormai da tempo abbandonato a causa delle forti alluvioni avvenute attorno agli anni 70/80. Al termine della visita, rientro con pullmino a Bova con sosta presso alcune singolari e curiose conformazioni rocciose della zona: la “Rocca del Drago” di origine naturale e di epoca preistorica, la quale erosione ha dato vita ad una strana forma che sembra essere quella di un mostro e la singolare formazione rocciosa chiamata “Caldaie del Latte”, formata da sette formazioni globose di arenaria affioranti dal terreno attraverso un monolite di pietra friabile. Pranzo al sacco, cena e pernottamento a Bova. Dopo cena sarà possibile assistere ad una festa musicale grecanica con musica e balli tradizionali.
Giorno 6
Bova - Palizzi
Prima colazione ed inizio della visita guidata del caratteristico centro storico di Bova, con le sue viuzze, i palazzi nobiliari di pietra e mattoni, arricchiti da lesene, cornici ed importanti portali d’ingresso. La visita prosegue con il Santuario di San Leo del XVII secolo che conserva una statua marmorea del Santo (1582) e la Concattedrale della Madonna della Presentazione detta anche dell'Isodia del XII secolo, eretta sopra i resti di un preesistente edificio del IX secolo e che possiede anch’essa un’opera marmorea raffigurante la Madonna al quale è dedicata la chiesa. Al termine
Prima colazione ed inizio della visita guidata del caratteristico centro storico di Bova, con le sue viuzze, i palazzi nobiliari di pietra e mattoni, arricchiti da lesene, cornici ed importanti portali d’ingresso. La visita prosegue con il Santuario di San Leo del XVII secolo che conserva una statua marmorea del Santo (1582) e la Concattedrale della Madonna della Presentazione detta anche dell'Isodia del XII secolo, eretta sopra i resti di un preesistente edificio del IX secolo e che possiede anch’essa un’opera marmorea raffigurante la Madonna al quale è dedicata la chiesa. Al termine delle visite, continueremo il nostro percorso di trekking, attraversando la zona alta della Fiumara San Pasquale (mt 420), il Monte Agrappidà (mt.690) fino a raggiungere nel pomeriggio Palizzi.A Palizzi antica dedicheremo una piccola visita al suo centro storico, dalle caratteristiche viuzze, dando uno sguardo alla Chiesa di Sant’Anna che presenta una cupola d’influenza bizantina.Pranzo al sacco, cena e pernottamento a Palizzi in case dell’ospitalità diffusa.
Giorno 7
Palizzi - Staiti
Dopo la colazione, riprendiamo il nostro trekking alla volta di Staiti, facendo una prima fermata a Pietrapennata (680 mt). Questo caratteristico borgo agricolo è singolare per la presenza di soli 40 abitanti ad oggi! Un lungo percorso suggestivo che si affaccia sul Capo Spartivento, ci condurrà ai resti del Monastero della Madonna dell’Alica. I resti lasciano intravedere quello che furono la facciata, i muri perimetrali ed il campanile. Proseguiremo il trekking alla volta del Monte Cerasia (1013 metri), un vero e proprio balcone naturale che affaccia sullo Jonio: la vista sarà
Dopo la colazione, riprendiamo il nostro trekking alla volta di Staiti, facendo una prima fermata a Pietrapennata (680 mt). Questo caratteristico borgo agricolo è singolare per la presenza di soli 40 abitanti ad oggi! Un lungo percorso suggestivo che si affaccia sul Capo Spartivento, ci condurrà ai resti del Monastero della Madonna dell’Alica. I resti lasciano intravedere quello che furono la facciata, i muri perimetrali ed il campanile. Proseguiremo il trekking alla volta del Monte Cerasia (1013 metri), un vero e proprio balcone naturale che affaccia sullo Jonio: la vista sarà imperdibile, con forti contrasti di colore tra l’azzurro del mare ed il verde variopinto dell’Aspromonte. Arrivo nel pomeriggio a Staiti.Questo grazioso borgo è posto a circa 530 metri sul livello del mare ed è uno dei più piccoli comuni della Calabria con i suoi 300 abitanti. Anch’esso di origini bizantine, come testimoniano i numerosi reperti archeologici in loco e le derivazioni greche dei dialetti del luogo. Pranzo al sacco, cena e pernottamento presso case dell’ospitalità diffusa.
Giorno 8
Staiti - Reggio Calabria
Dopo la colazione, trasferimento a Reggio Calabria. Prima di salutarci, visiteremo il Museo Nazionale della Magna Grecia, ospitante i famosissimi Bronzi di Riace, l’emblema più significativo dell’arte greca classica, raffiguranti due uomini nudi armati di scudo e lancia diventati inoltre simbolo della città di Reggio Calabria. Tutti conosciamo la storia di queste due statue in bronzo ritrovate sul fondo del Mar Ionio nel 1972 per cui tutto starà nel poterli ammirare dal vivo!Trasferimento alla stazione di Reggio Calabria per il rientro alle città di appartenenza. Pasti liberi.