Giorno 1
Partenza dall'Italia per Abu Dhabi e pernottamento in hotel
Partenza dall’aeroporto di Milano Malpensa di prima mattina e volo internazionale di linea diretto per gli Emirati Arabi Uniti. L’arrivo ad Abu Dhabi è previsto nel tardo pomeriggio e, dopo il disbrigo delle pratiche aeroportuali, incontro con il nostro referente locale e trasferimento privato in hotel nei pressi dell’aeroporto.Sistemazione nelle camere, cena e pernottamento. NB: è possibile anche la partenza dall’aeroporto di Roma Fiumicino senza supplemento tariffario rispetto alla quota da Milano e con il servizio di assistenza aeroportuale. In caso di partenza da altri
Partenza dall’aeroporto di Milano Malpensa di prima mattina e volo internazionale di linea diretto per gli Emirati Arabi Uniti. L’arrivo ad Abu Dhabi è previsto nel tardo pomeriggio e, dopo il disbrigo delle pratiche aeroportuali, incontro con il nostro referente locale e trasferimento privato in hotel nei pressi dell’aeroporto.Sistemazione nelle camere, cena e pernottamento. NB: è possibile anche la partenza dall’aeroporto di Roma Fiumicino senza supplemento tariffario rispetto alla quota da Milano e con il servizio di assistenza aeroportuale. In caso di partenza da altri aeroporti italiani per raggiungere Roma o Milano, è previsto il supplemento “partenza da altre città”.
Giorno 2
Volo per Socotra, selvaggio paradiso. Da Hadibu partiamo subito per Shoab
Di notte o di primissima mattina trasferimento privato in aeroporto. L’orario del volo per Hadibu può variare anche di qualche ora, vista la particolarità della destinazione e del volo stesso. L’arrivo a Socotra, dopo circa un paio d’ore di volo, è prevista la mattina. Dopo il disbrigo delle formalità doganali che – avvisiamo – potrebbero essere lunghe, dall’aeroporto ad Hadibo, già i 15 chilometri di strada panoramica lungo la costa sono un concentrato di bellezza. Subito la sensazione è che Socotra sia una terra unica, del tutto diversa da ogni altra e nessun paragone vale
Di notte o di primissima mattina trasferimento privato in aeroporto. L’orario del volo per Hadibu può variare anche di qualche ora, vista la particolarità della destinazione e del volo stesso. L’arrivo a Socotra, dopo circa un paio d’ore di volo, è prevista la mattina. Dopo il disbrigo delle formalità doganali che – avvisiamo – potrebbero essere lunghe, dall’aeroporto ad Hadibo, già i 15 chilometri di strada panoramica lungo la costa sono un concentrato di bellezza. Subito la sensazione è che Socotra sia una terra unica, del tutto diversa da ogni altra e nessun paragone vale a raccontarla.Pranzo ad Hadibo e partenza per Shoab (costa ovest). Il trasferimento richiede circa 3 ore, lungo una delle piste più antiche dell’isola. L’ambiente è primordiale, il cuore occidentale dell’isola, vegetazione sempre più rada, prevalentemente desertico, con falesie e alture rocciose dal marrone al rosso, all’ocra, al bianco. Si attraversano i letti secchi dei fiumi stagionali, si incrociano altre piste che conducono in villaggi invisibili e remoti. La strada termina nel villaggio di Shoab. La sabbia è bianca e l’acqua del mare riflette il colore azzurro intenso del cielo. Campo sulla spiaggia di Shoab. NB: per alcune partenze, il pranzo potrebbe effettuarsi già lungo la strada per Shoab.
Giorno 3
Escursione in barca a Qalansiya e la Laguna di Ditwah
Trasferimento da Shoab a Qalansiya con una imbarcazione tradizionale utilizzata dai pescatori, navigazione sotto costa, vicino alle falesie che per la loro imponenza e bellezza sembrano fondali marini emersi da poco dagli abissi, lavorati in modo straordinario dal vento.Questo è un tratto di mare dove spesso si possono vedere baccelli di delfini, mante, sule in volo che l’acqua fa sembrare azzurre e cormorani appollaiati con le ali aperte su asperità delle rocce. Adenium Obesum Soqotranum e Dendrosicyos socotranus (Cocumber tree) crescono solitari con le radici nelle rocce a picco sul
Trasferimento da Shoab a Qalansiya con una imbarcazione tradizionale utilizzata dai pescatori, navigazione sotto costa, vicino alle falesie che per la loro imponenza e bellezza sembrano fondali marini emersi da poco dagli abissi, lavorati in modo straordinario dal vento.Questo è un tratto di mare dove spesso si possono vedere baccelli di delfini, mante, sule in volo che l’acqua fa sembrare azzurre e cormorani appollaiati con le ali aperte su asperità delle rocce. Adenium Obesum Soqotranum e Dendrosicyos socotranus (Cocumber tree) crescono solitari con le radici nelle rocce a picco sul mare.Si doppia il capo di Shoab. Lungo la costa ovest la barca arriva nel “porto” di fronte al villaggio di Qalansiyah. Con i fuoristrada, un breve trasferimento fino ad una piccola sella dalla quale si vede la laguna di Ditwah nella sua luminosità e trasparenza. La laguna si riempie e si svuota con il crescere e decrescere della marea. Con una facile discesa a piedi si raggiunge la spiaggia. Esplorazione della zona.Campo sulla spiaggia della Laguna di Ditwah.
Giorno 4
L'altopiano di Dixam e la foresta di dracene di Firmihin, la più grande dell'isola
Attraverso la valle di Dihrur, si sale sull’altopiano di Diksam, a circa 700 metri slm. L’altopiano è calcareo e ricchissimo di piante succulente e Adenium Obesum Socotranum. La foresta di Firmihin ospita circa seimila Dracaena Cinnabari (albero del sangue di drago), l’albero endemico che esiste solo nell’isola di Socotra, considerato un relitto botanico. Da qui si possono vedere i maestosi pinnacoli di granito dell’Haggeher, alti 1600 metri e un panorama molto ampio. Esplorazione della zona e campo.
Giorno 5
Le dune bianche di Zahaq e Omak e la grotta di Digub
Questo territorio a sud dell’isola è un piccolo deserto sabbioso con cordoni di basse dune bianche che seguono la costa alle quali fa da sfondo l’alta falesia a picco sulla piana costiera dove gli alberelli di Croton Socotranus sono piegati nella direzione del vento. La lunga spiaggia selvaggia si affaccia sull’Oceano Indiano. Visita di una delle più grandi grotte dell’isola, la grotta di Digub (il nome esatto è Dejub). All’interno vi sono piccole camere e si sente un continuo gocciolio che alimenta pozze naturali di acqua dolce. Dalla terrazza antistante l’entrata la vista
Questo territorio a sud dell’isola è un piccolo deserto sabbioso con cordoni di basse dune bianche che seguono la costa alle quali fa da sfondo l’alta falesia a picco sulla piana costiera dove gli alberelli di Croton Socotranus sono piegati nella direzione del vento. La lunga spiaggia selvaggia si affaccia sull’Oceano Indiano. Visita di una delle più grandi grotte dell’isola, la grotta di Digub (il nome esatto è Dejub). All’interno vi sono piccole camere e si sente un continuo gocciolio che alimenta pozze naturali di acqua dolce. Dalla terrazza antistante l’entrata la vista sulla costa sud è bellissima.Nell’isola vi è un’ampia e complessa rete di grotte, che conservano una importante e utile riserva di acqua dolce. Molte testimonianze che hanno aiutato a ricostruire la storia antica di Socotra sono state trovate dentro le grotte, soprattutto pitture di marinai e scritte in sanscrito sulle pareti. Campo vicino alle dune.
Giorno 6
Wadi Klisen e l'altopiano di Momi
Wadi Klisen è una valle profonda, scavata dall’acqua tra due alte e frastagliate falesie. Si percorre quasi fino alla fine e poi si sale sull’altopiano di Momi ricco di vegetazione succulenta endemica e di Adenium Obesum socotranum che crescono su affioramenti calcarei. La terra di questa parte dell’isola è molto rossa. Si incontrano piccoli villaggi di pastori delle montagne.Campo a Homhil.
Giorno 7
La piscina naturale di Homhil e la Hoq Cave
Si cammina in discesa fino ad una piscina naturale di acqua dolce che si affaccia, a sfioro, sulla piana costiera nord e sul Mar Arabico. Tutto intorno, come in un giardino botanico, ci sono le piante più particolari dell’isola. Il sentiero in discesa è come un sentiero di montagna, sono necessarie scarpe adatte per percorrerlo e attenzione.Visita alla Hoq Cave, la più grande dell’isola. Si raggiunge attraverso un sentiero, a 300 m slm, una grande apertura sulla falesia. All’interno è ricca di stalagmiti, stalattiti e il suolo è in calcite. Si cammina su una passerella di legno
Si cammina in discesa fino ad una piscina naturale di acqua dolce che si affaccia, a sfioro, sulla piana costiera nord e sul Mar Arabico. Tutto intorno, come in un giardino botanico, ci sono le piante più particolari dell’isola. Il sentiero in discesa è come un sentiero di montagna, sono necessarie scarpe adatte per percorrerlo e attenzione.Visita alla Hoq Cave, la più grande dell’isola. Si raggiunge attraverso un sentiero, a 300 m slm, una grande apertura sulla falesia. All’interno è ricca di stalagmiti, stalattiti e il suolo è in calcite. Si cammina su una passerella di legno messa a protezione della fragilità dell’ambiente.Il campo ad Arher, dove una grande duna di sabbia bianca portata dal vento durante il periodo del monsone si è formata appoggiata alla falesia fino a lambire il mare. Dalla falesia sgorga una sorgente di acqua dolce che arriva al mare. Intorno alberi di tamerici. Campo ad Arher.
Giorno 8
Ras Iryseil, l'incontro tra il Mare Arabico e l'Oceano Indiano
Ras Iryseil, il capo più a est dell’isola, villaggio di pescatori dove si cammina su un tappeto croccante di lische secche di pesci. Qui vi è l’incrocio tra Mare Arabico e Oceano Indiano.Diharmi è area marina protetta. La spiaggia è di ciottoli e di conchiglie, nell’acqua molti pesci colorati. C’è un capanno sotto il quale si può stare all’ombra. Campo a Diharmi o ad Arher.
Giorno 9
Trasferimento ad Hadibu e volo per Abu Dahbi
Con una partenza presto, prima di andare all’aeroporto per il volo di ritorno si riesce a fare una passeggiata nella vecchia Hadibo, per vedere le case originali costruite in blocchi di corallo, il souk, il mercato del pesce. Trasferimento in aeroporto e partenza per Abu Dhabi. Arrivo nella capitale emiratina nel tardo pomeriggio e trasferimento privato in hotel per rinfrescarsi e per un po’ di relax. Cena inclusa e qualche ora a disposizione per riposare. Verso mezzanotte, trasferimento in aeroporto.
Giorno 10
Rientro in Italia
Partenza con volo internazionale di linea notturno diretto per Milano. L’arrivo è previsto di primissima mattina e fine del viaggio. La spiaggia incontaminata di Qalansiyah Il tramonto visto con gli occhi di Caterina BorgatoI fondali corallini Incontri durante l’escursione in barca