Giorno 1
Volo dall'Italia per l'Arabia Saudita
Partenza da Milano Malpensa per l’Arabia Saudita con volo via scalo internazionale. Cena a bordo e arrivo in nottata a Riyadh. Accoglienza da parte del corrispondente locale dopo il disbrigo delle pratiche doganali. Trasferimento privato in hotel e pernottamento. NB: per chi partisse da Roma o da altri aeroporti italiani, possibilità di prenotare il volo domestico di collegamento o di unirsi al gruppo all’aeroporto di scalo, se previsto, con suppl. tariffario.
Giorno 2
Partenza per Shuibaytah, inzio della nostra spedizione del "Quarto vuoto"
Prima colazione in hotel e partenza di prima mattina. Percorreremo con un van/minibus l’autostrada che, come una linea dritta, porta verso est. Una delle porte d’accesso al Qatar e il principale collegamento con gli Emirati Arabi Uniti, il cui confine costeggeremo ad una manciata di chilometri procedendo in direzione dell’Oman.Arriveremo fino alla cittadina di Shubaytah, punto d’incontro prefissato con i nostri 4x4. Dopo il trasbordo partiremo subito inoltrandoci sulle prime dune sabbiose per montare il primo campo mobile. La nostra spedizione ha così inizio, cenando e dormendo sotto
Prima colazione in hotel e partenza di prima mattina. Percorreremo con un van/minibus l’autostrada che, come una linea dritta, porta verso est. Una delle porte d’accesso al Qatar e il principale collegamento con gli Emirati Arabi Uniti, il cui confine costeggeremo ad una manciata di chilometri procedendo in direzione dell’Oman.Arriveremo fino alla cittadina di Shubaytah, punto d’incontro prefissato con i nostri 4x4. Dopo il trasbordo partiremo subito inoltrandoci sulle prime dune sabbiose per montare il primo campo mobile. La nostra spedizione ha così inizio, cenando e dormendo sotto le stelle. Il campo mobile sarà costituito da semplici tende ad igloo il cui montaggio è a carico dei partecipanti (lo staff è comunque a disposizione per aiutare). Sarà fornito un materassino leggero, mentre è richiesto il sacco a pelo personale. Tutti gli equipaggiamenti saranno disposti a bordo di una vettura di supporto che affianca le auto del gruppo. Per le cene si utilizzeranno tavoli e sedie da campeggio. La cucina sarà curata dal cuoco al seguito coadiuvato dallo staff locale. Per pranzo verranno servite semplici scatolette o panini, mentre la sera verrà servito un piatto caldo. Acqua e catini saranno a disposizione per lavarsi in quantità contingentata.
Giorno 3 - 4
Dune e laghi nel deserto
I primi tre giorni di spedizione ci serviranno per raggiungere una zona di laghi, di cui solamente uno è ricoperto di acqua, Umm Al Hish. Il Rub’Al Khali è il deserto, totalmente composto da sabbia, più grande al mondo. “Quarto vuoto” è l’espressione usata proprio per indicare che, dopo terra, mare e cielo, esiste un altro elemento immenso e desolato. Oltre 650.000 km2 di orizzonti sabbiosi a perdita d’occhio, con dune alte anche 250 metri, crateri vulcanici, laghi, città abbandonate e sommerse dalle sabbie, come l’antica Ubar, e ricchissimi giacimenti di petrolio. Il
I primi tre giorni di spedizione ci serviranno per raggiungere una zona di laghi, di cui solamente uno è ricoperto di acqua, Umm Al Hish. Il Rub’Al Khali è il deserto, totalmente composto da sabbia, più grande al mondo. “Quarto vuoto” è l’espressione usata proprio per indicare che, dopo terra, mare e cielo, esiste un altro elemento immenso e desolato. Oltre 650.000 km2 di orizzonti sabbiosi a perdita d’occhio, con dune alte anche 250 metri, crateri vulcanici, laghi, città abbandonate e sommerse dalle sabbie, come l’antica Ubar, e ricchissimi giacimenti di petrolio. Il deserto abbraccia quattro stati, senza curarsi delle reciproche frontiere: Emirati, Oman, Yemen e, la parte più cospicua e meno esplorata, Arabia Saudita. Una volta che le grandi carovane provenienti dall’Arabia Felix si esaurirono, il deserto scomparve dalla conoscenza europea e, anche i beduini locali, hanno sempre lambito il cuore del “Quarto Vuoto”, senza mai addentrarvisi. Ci sono numerose testimonianze di viaggi soprattutto dal ‘500 in poi, ma la prima spedizione al suo interno fu di J.Philby, esploratore inglese che appena negli anni ’30 del XX secolo ne attraversò una parte, testimoniando le sue gesta le libro “The Empty Quarter”. Gli occidentali erano visti come infedeli e non erano certo agevolati nel compiere viaggi. Wilfred Thesiger, negli anni’50, attraversò la parte più remota e inaccessibile, quella sud-orientale e ricordiamo anche il recente record dell’italiano Max Calderan, il primo ad attraversare il deserto in solitaria nel 2020.
Giorno 5 - 9
Nel cuore del Rub'al Khali
A partire dal quarto giorno si procede in direzione sud-ovest verso Najran, attraversando dune sempre più alte e spettacolari.Tra i luoghi che visiteremo, Al Hadida ("luogo di ferro" in arabo), ovvero un sito di impatto meteoritico. L’ultima spedizione suggerisce, grazie all’uso della termoluminscenza, che i crateri (che saltuariamente vengono sommersi dalla sabbia) risalgano a meno di 250 anni fa, quando anche diverse testimonianze locali parlano di una “palla di fuoco” che illuminò i cieli della penisola.
Giorno 10
Arrivo a Najran, antico crocevia di popoli, merci e religioni
Giunti al nono giorno di spedizione, è previsto l’arrivo a Najran.La città moderna fu fondata e si è sviluppata a partire dagli anni ’60 e oggi conta più di 300.000 abitanti. Ma la storia della città antica affonda le radici ben prima dell’avvento dell’Islam. L’oasi di Najran era infatti uno dei principali terminali di partenza della Via dell’Incenso, che trasportava l’omonima merce, tessuti preziosi e oggetti orientali verso la Siria e il Mediterraneo, ricordata dal geografo greco Tolomeo nel suo trattato “Geografia” con il nome di “Nagara”. Tra il 110 a.C. e il 550
Giunti al nono giorno di spedizione, è previsto l’arrivo a Najran.La città moderna fu fondata e si è sviluppata a partire dagli anni ’60 e oggi conta più di 300.000 abitanti. Ma la storia della città antica affonda le radici ben prima dell’avvento dell’Islam. L’oasi di Najran era infatti uno dei principali terminali di partenza della Via dell’Incenso, che trasportava l’omonima merce, tessuti preziosi e oggetti orientali verso la Siria e il Mediterraneo, ricordata dal geografo greco Tolomeo nel suo trattato “Geografia” con il nome di “Nagara”. Tra il 110 a.C. e il 550 d.C., la città fu uno dei centri più ricchi del regno neo sabeo di Himyar (con capitale Sana’a) e famoso fu proprio un episodio riguardante Najran: il sovrano himyarita Dhū Nuwās chiese infatti un prestito ai banchieri locali che decide di non onorare e, con il pretesto di diffondere la fede in cui credeva, l’ebraismo, scatenò un assedio contro la città che, a quel tempo, era prevalentemente cristiana. Caddero in circa 20.000 persone, anche se le fonti storiografiche non sono concordi. Quanto bastò, in ogni caso, per la risposta del Negus etiope Ella-Asbeha che, spalleggiato dai Bizantini, invase la parte meridionale della penisola arabica e stabilì il suo dominio fino all’arrivo dei Sasanidi, che convertirono a loro volta le popolazioni locali all’Islam. Najran, dopo secoli di irrilevanza dovuta all’esaurimento delle rotte commerciali, confluì nel Regno dell’Arabia Saudita nel 1934, a seguito di un breve conflitto con lo Yemen, che ne rivendicava la storica paternità. Sistemazioni in hotel per una meritata doccia.Cena e pernottamento.
Giorno 11
L'arte rupestre di Bir Hima (unesco), il sito archeologico di Al Ukhdud e il mercato di Najran
Prima colazione in hotel e giornata dedicata alla visita della città e del vicino sito di incisioni rupestri di Bir Hima, dichiarato nel 2021 dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. In circa un’ora e venti raggiungiamo il sito di arte rupestre, dove sono state registrate fino a 6.400 illustrazioni umane e animali, tra cui più di 1.800 dromedari e 1.300 raffigurazioni umane. Il sito è stato abitato fin dal paleolitico, ma alcune iscrizioni risalgono fino all’epoca di Dhu Nuwas, il sovrano Himyarita che occupò Najran. Diversi alfabeti sono presenti, tra cui musnad, tamudico, greco e
Prima colazione in hotel e giornata dedicata alla visita della città e del vicino sito di incisioni rupestri di Bir Hima, dichiarato nel 2021 dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. In circa un’ora e venti raggiungiamo il sito di arte rupestre, dove sono state registrate fino a 6.400 illustrazioni umane e animali, tra cui più di 1.800 dromedari e 1.300 raffigurazioni umane. Il sito è stato abitato fin dal paleolitico, ma alcune iscrizioni risalgono fino all’epoca di Dhu Nuwas, il sovrano Himyarita che occupò Najran. Diversi alfabeti sono presenti, tra cui musnad, tamudico, greco e arabo. Uno dei petroglifi più famosi trovati a Bir Hima è un gigantesco camelide che è stato scolpito in una massiccia parete rocciosa a forma di conchiglia arroccata su uno sperone roccioso.Ritorno in città per il pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio visitiamo il sito archeologico di Al Ukhdud, chiamato originariamente Ragmat. Ovvero, l’antica Najran che fu distrutta e incendiata dopo l’assedio di Dhu Nuwas. Mura possenti, antiche case, forni, iscrizioni di periodi diversi fino agli abbasidi: il sito pre-islamico è un unicum nella regione. Ci rechiamo poi al Palazzo del Governatore, un bell’esempio di architettura in adobe, e al mercato locale che conserva – e lo farò ancora a lungo – tutti i tratti più genuini di queste latitudini. Qui è difficile incontrare occidentali e la curiosità nell’incontrarsi, tra botteghe di jambiya e orafi, tra calzolai e banchi di frutta, sarà reciproca.Rientro in hotel, cena e pernottamento.
Giorno 12
Volo per Riyadh e visita della capitale saudita
Prima colazione e trasferimento private in aeroporto per il volo domestico che ci porterà a Riyadh. All’arrivo, previsto in tarda mattinata, inizieremo la visita della città.Capitale dal 1932, è oggi una città moderna e funzionale, costellata da palazzi avveniristici e mirabolanti grattacieli, e conta più di 6 milioni di abitanti. Si trova a circa 600 metri di altezza, sull’altopiano del Najd, circondata da deserti roventi. Sono presenti più di 4.300 moschee e, per chi non è musulmano, la pratica della propria religione deve avvenire in luoghi privati. Segnaliamo che spesso i
Prima colazione e trasferimento private in aeroporto per il volo domestico che ci porterà a Riyadh. All’arrivo, previsto in tarda mattinata, inizieremo la visita della città.Capitale dal 1932, è oggi una città moderna e funzionale, costellata da palazzi avveniristici e mirabolanti grattacieli, e conta più di 6 milioni di abitanti. Si trova a circa 600 metri di altezza, sull’altopiano del Najd, circondata da deserti roventi. Sono presenti più di 4.300 moschee e, per chi non è musulmano, la pratica della propria religione deve avvenire in luoghi privati. Segnaliamo che spesso i siti d’interesse turistico chiudono, anche senza preavviso e senza motivi rilevanti. Pertanto, le visite saranno programmate solamente sotto data e, può capitare, a viaggio già in corso. Tra le tappe che includiamo, citiamo il Museo Nazionale, inaugurato nel 1999 per celebrare il centenario dell'unificazione saudita. Le sale espositive contengono testimonianze e reperti dall’età della pietra all’Arabia moderna. Nel caso sia chiuso, ci potremmo recare presso il forte Musmak, costruito durante il regno di Abdullah bin Rashid nel 1895. Questo edificio, caratterizzato da spesse mura in argilla e da quattro torri di avvistamento, ebbe un ruolo importante nella storia del regno, poiché fu qui che la riconquista di Riyad, guidata da Ibn Saud, avvenne il 14 gennaio 1902. La seconda visita che abbiamo previsto riguarda la parte più moderna della capitale saudita. Di particolare richiamo è la Kingdom Tower, un grattacielo alto 311 metri e probabilmente l’immagine più iconica di Riyadh. Nel 2002 ha vinto un prestigioso premio internazionale per il suo design, caratterizzato da un ponte che collega le due sommità dell’edificio, formando un triangolo sospeso. Noi abbiamo previsto la salita fino all’ultimo piano, per avere un punto di vista privilegiato sulla città. Nel caso non dovesse essere possibile, ci recheremo nella città vecchia di Diriyya o presso il Palazzo Murabba.Il pranzo è previsto libero, la cena inclusa in hotel dove è prevista qualche ora di riposo prima della partenza, prevista nella nottata del giorno successivo.
Giorno 13
In nottata volo di rientro in Italia
Trasferimento privato in aeroporto in tempo utile per il volo di rientro.Partenza con volo di linea via scalo internazionale con arrivo previsto in Italia nel primo pomeriggio. Fine del viaggio.