Giorno 1
Italia - Windhoek
Partenza in serata da Milano per Windhoek, con scalo. Cena e notte a bordo.
Giorno 2
Windhoek - Kalahari
Un inizio toccante col tramonto nel Kalahari.Arrivo a Windhoek in mattinata, accoglienza da parte della guida e partenza verso sud per raggiungere l’Intu Africa Kalahari Game Riserve, situata in una zona arida ai margini del deserto del Kalahari. In caso di arrivo al lodge in un orario consono, è previsto un piacevole aperitivo nel bush per ammirare il tramonto. Pernottamento in lodge. Pasti: Pranzo libero. Cena in lodge.
Giorno 3
Kalahari - deserto del Namib
Un risveglio con i boscimani e un percorso eccezionale che discende la grande scarpata.All’alba è prevista un’attività per conoscere la realtà dei boscimani della zona, i loro usi e costumi, camminando nel bush insieme a loro. Rientro al lodge per la prima colazione e partenza verso ovest con un percorso che riserva momenti d'incanto da un punto di vista paesaggistico fra le montagne che delimitano l'altopiano centrale del paese dalla fascia costiera desertica. Si scende dalla grande scarpata da cui si domina il vasto paesaggio del deserto nel Namib. Raggiunta la pianura costiera
Un risveglio con i boscimani e un percorso eccezionale che discende la grande scarpata.All’alba è prevista un’attività per conoscere la realtà dei boscimani della zona, i loro usi e costumi, camminando nel bush insieme a loro. Rientro al lodge per la prima colazione e partenza verso ovest con un percorso che riserva momenti d'incanto da un punto di vista paesaggistico fra le montagne che delimitano l'altopiano centrale del paese dalla fascia costiera desertica. Si scende dalla grande scarpata da cui si domina il vasto paesaggio del deserto nel Namib. Raggiunta la pianura costiera desertica si arriva al margine del deserto del Namib. Sistemazione al lodge. Tempo a disposizione per rilassarsi ammirando le magiche luci del tramonto sulle vaste e selvagge pianure del deserto. Pernottamento.Pasti: Colazione al lodge. Pranzo lungo strada. Cena in lodge.
Giorno 4
deserto del Namib - Sesriem - Sossusvlei
Le alte e infuocate dune, il contrastante lago bianco e la camminata nel canyon.La mattinata sarà dedicata al Namib Naukluft Park con la visita delle dune color albicocca di Sossusvlei, ritenute le più alte del mondo e capaci di creare un ambiente di straordinaria bellezza. Si camminerà fra queste montagne di sabbia rossa alla ricerca di angoli intatti e di punti di vista spettacolari, paradiso dei fotografi. I punti più spettacolari sono la “duna 45”, enorme e con una scenografica cresta che scende da circa 200 m di altezza zigzagando, e il “Deadvlei”, il lago morto. Rientro al
Le alte e infuocate dune, il contrastante lago bianco e la camminata nel canyon.La mattinata sarà dedicata al Namib Naukluft Park con la visita delle dune color albicocca di Sossusvlei, ritenute le più alte del mondo e capaci di creare un ambiente di straordinaria bellezza. Si camminerà fra queste montagne di sabbia rossa alla ricerca di angoli intatti e di punti di vista spettacolari, paradiso dei fotografi. I punti più spettacolari sono la “duna 45”, enorme e con una scenografica cresta che scende da circa 200 m di altezza zigzagando, e il “Deadvlei”, il lago morto. Rientro al lodge. Nel pomeriggio si effettua una bella escursione al Sesriem canyon, una profonda e stretta spaccatura scavata nei millenni dal fiume Tschaub nella pianura desertica dove si effettuerà una facile e piacevole camminata. Pernottamento al lodge.Pasti: Pensione completa al lodge. Le dune del Namib ParkIl mare di sabbia del Namib si estende da nord a sud per più di 400 chilometri, tra i letti di due fiumi ormai secchi, il Koichab ed il Kuiseb. Questo erg immenso ricopre una superficie di 34.000 kmq. ed è costituito, per lo più, di cordoni di dune parallele. Proprio fra queste enormi dune si trovano i resti di antichi laghi ormai prosciugati: Sossusvlei e Deadvlei. Quest’ultimo è un bacino perfettamente piano e liscio, di un bianco abbacinante, circondato da dune rosse con i resti di alberi morti di colore nero. Un ambiente unico e stupefacente che ha fatto da soggetto a innumerevoli libri fotografici. Il Parco fu fondato nel 1907 per volere dell'amministrazione coloniale tedesca. Gli attuali confini del Parco furono fissati però nel 1978. Il vivido colore rosso-arancione delle dune, è dovuto all'ossidazione delle particelle di ferro presenti nella sabbia; poiché l'ossidazione aumenta col passare del tempo, le dune più antiche sono quelle dal colore più intenso. Il deserto del Namib viene considerato il più antico deserto del mondo. Alcuni corsi d'acqua non riescono mai a raggiungere l'oceano; è il caso ad esempio del Tsauchab River, il cui corso viene bloccato dalle dune di Sossusvlei. Le dune sono sicuramente la caratteristica principale del deserto del Namib: dinamiche, mutano per l'azione dei venti che fa loro variare sagoma, colore, altezza e composizione. La loro formazione è il risultato di venti che soffiano con uguale forza da differenti direzioni nel corso dell'anno. La sabbia delle dune tende lentamente a muoversi verso Nord e viene fermata nel suo avanzare solo dai letti dei fiumi più grandi. Per questo le zone a Nord del fiume sono completamente prive di sabbia. Sono le piene, che periodicamente riempiono questi letti asciutti, a trasportare verso l'oceano la sabbia accumulatasi. Qui, le correnti marine la ridepositano lungo la costa e ricomincia il ciclo.
Giorno 5
Namib Desert --Swakopmund
Dalle piste desertiche alla pittoresca cittadina di Swakopmund sull’Oceano Atlantico.Si prosegue verso nord per una tappa lunga, ma sempre varia, attraversando il deserto del Namib. Si viaggerà lungo il confine orientale del Namib Naukluft Park, passando attraverso il piccolo insediamento di Solitaire, sulla strada verso il Gaub e Kuiseb Canyon. Lungo piste sterrate nel deserto avremo la possibilità di incontrare gruppi di gazzelle, orici, zebre di Hartmann e struzzi. Arrivo in serata a Swakopmund, caratteristica cittadina, costruita nel più puro stile tedesco dell'epoca del Kaiser, che
Dalle piste desertiche alla pittoresca cittadina di Swakopmund sull’Oceano Atlantico.Si prosegue verso nord per una tappa lunga, ma sempre varia, attraversando il deserto del Namib. Si viaggerà lungo il confine orientale del Namib Naukluft Park, passando attraverso il piccolo insediamento di Solitaire, sulla strada verso il Gaub e Kuiseb Canyon. Lungo piste sterrate nel deserto avremo la possibilità di incontrare gruppi di gazzelle, orici, zebre di Hartmann e struzzi. Arrivo in serata a Swakopmund, caratteristica cittadina, costruita nel più puro stile tedesco dell'epoca del Kaiser, che costituisce un'autentica sorpresa. Pernottamento in hotel.Pasti: Colazione al lodge. Pranzo lungo strada. Cena libera. Il deserto del NamibIl nome di questo deserto deriva da un vocabolo ottentotto, che significa "luogo senza nessuno". Relativamente stretta, la fascia costiera che costituisce il Namib si estende su 1900 chilometri in lunghezza per circa 80‑140 in ampiezza. Il suo limite orientale è localizzato lungo la scarpata che si innalza verso l'altopiano. L'età di questo deserto è stimata a circa 80 milioni di anni: il più antico deserto del mondo. La corrente di Banguela, che sicuramente esiste da oltre 5 milioni di anni, gioca un ruolo essenziale nel mantenere arida questa zona e nell'impedire le piogge. Il Parco Nazionale è stato creato a protezione del delicato ecosistema ambientale; gli entomologi hanno qui scoperto un universo unico al mondo: lucertole che possono immagazzinare l'acqua a loro necessaria per due mesi, scarabei che si posizionano nella parte alta delle dune per raccogliere tutta l'umidità della nebbia; l'antilope oryx, che ha sviluppato un sistema particolare di raffreddamento del sangue nelle narici; uno scoiattolo che per proteggersi dall'estremo calore utilizza la coda come parasole. Il deserto del Namib nasconde anche molte curiosità geologiche: la valle della Luna, uno spettacolare canyon scavato dal fiume Swakop; enormi monoliti di roccia granitica tondeggiante; la piana delle Welwitscie Mirabilis, pianta endemica di questa regione simile ad un’agave con solo due enormi foglie lunghe svariati metri che può raggiungere anche i 2.000 anni di età. Lungo piste sterrate nel deserto avremo la possibilità di incontrare gruppi di gazzelle, orici, zebre di Hartmann e struzzi.
Giorno 6
Walvis Bay - Sandwich Bay
Navigazione nella laguna e suggestivo percorso in 4x4 sulle dune in riva all’oceano.Il breve percorso, che collega Swakopmund a Walvis Bay, si snoda tra l'oceano ed enormi dune di sabbia gialla ed è molto scenografico. Walvis Bay si trova in un'ampia baia caratterizzata da estese lagune dove vivono e nidificano migliaia di uccelli marini. Fenicotteri rosa, cormorani, pellicani, trovano qui un habitat particolarmente favorevole in queste acque basse. Queste zone umide di Walvis Bay sono le più importanti sulla costa occidentale dell'Africa meridionale per gli uccelli migratori; nel corso di
Navigazione nella laguna e suggestivo percorso in 4x4 sulle dune in riva all’oceano.Il breve percorso, che collega Swakopmund a Walvis Bay, si snoda tra l'oceano ed enormi dune di sabbia gialla ed è molto scenografico. Walvis Bay si trova in un'ampia baia caratterizzata da estese lagune dove vivono e nidificano migliaia di uccelli marini. Fenicotteri rosa, cormorani, pellicani, trovano qui un habitat particolarmente favorevole in queste acque basse. Queste zone umide di Walvis Bay sono le più importanti sulla costa occidentale dell'Africa meridionale per gli uccelli migratori; nel corso di un anno qui possono fare una breve sosta oltre 150.000 migratori. Escursione in barca nella laguna di Walvis Bay per avvistare le otarie e con un po’ di fortuna i delfini. Nel pomeriggio entusiasmante escursione a Sandwich Bay, situata circa a 50 chilometri a Sud di Walvis Bay che può essere raggiunta solamente, con vetture 4x4 condotte da esperti autisti, con un impegnativo percorso parte lungo la spiaggia e parte scavalcando immense dune a picco sull’Oceano. I paesaggi sono selvaggi e impressionanti, ma a detta dei più, la baia di Sandwich Bay, stretta tra il mare e le dune, è considerata uno dei punti più belli di tutta la Namibia. Nel tardo pomeriggio rientro a Swakopmund. Pernottamento in hotel.Pasti: Colazione in hotel. Pranzo leggero in barca. Cena libera.
Giorno 7
Swakopmund - Cape Cross - Twyfelfontein
La strada di sale lungo l’oceano e l’immensa colonia di otarie.Al mattino si prosegue il viaggio lungo la costa in direzione Nord fino alla piccola cittadina di pescatori di Henties Bay. Il paesaggio è assolutamente desertico fino alla spiaggia battuta dalle forti onde dell’Oceano. Solo stentati licheni riescono a sopravvivere aggrappati alle poche rocce che emergono dalla sabbia. Quest’area è considerata una delle più aride della terra, con piogge che cadono poche volte in un decennio. La costa, chiamata Skeleton Coast (letteralmente "costa degli scheletri’) fu coniato da un
La strada di sale lungo l’oceano e l’immensa colonia di otarie.Al mattino si prosegue il viaggio lungo la costa in direzione Nord fino alla piccola cittadina di pescatori di Henties Bay. Il paesaggio è assolutamente desertico fino alla spiaggia battuta dalle forti onde dell’Oceano. Solo stentati licheni riescono a sopravvivere aggrappati alle poche rocce che emergono dalla sabbia. Quest’area è considerata una delle più aride della terra, con piogge che cadono poche volte in un decennio. La costa, chiamata Skeleton Coast (letteralmente "costa degli scheletri’) fu coniato da un giornalista tedesco circa cinquant’anni fa, si riferisce sia ai numerosi relittidi nave spiaggiate lungo la costa, sia a quello dei frequenti scheletri di balene e di otarie che si possono incontrare sulla spiaggia. Si raggiunge il promontorio di Cape Cross. Il primo europeo a metter piede sul suolo dell'attuale Namibia fu il navigatore portoghese Diego Cao nel 1486, nella località Cape Cross. Oggi questa località è famosa per la comunità di otarie che vi si è stabilita: circa 80.000 esemplari vivono qui tutto l'anno fra le rocce, tuffandosi nelle onde e giocando fra di loro in un frastuono assordante. I maschi possono raggiungere i 2 metri di lunghezza e superare i 300 kg di peso. Si visiterà questa colonia e l’incontro “ravvicinato” è veramente emozionante. Si lascia poi la costa per addentrandosi nelle “gravel plains”, nella regione del Damaraland (la terra del popolo Damara), area arida e montagnosa caratterizzata da arenarie rossastre. La zona risalirebbe, secondo i geologi, a più di 150 milioni di anni fa. Si passa per la cittadina mineraria di Uis, ormai abbandonata, e si costeggiano i Monti Brandberg (i più alti della Namibia, 2.573 mt) tra le cui vallate selvagge sono stati trovati mirabili esempi di pitture rupestri boscimani tra le quali la famosa “White Lady”. Nel tardo pomeriggio si raggiunge quindi la località di Twyfelfontein, “la sorgente insicura”. Pernottamento in lodge.Pasti: Colazione al lodge. Pranzo lungo strada. Cena al lodge. La costa dell’Oceano AtlanticoLa costa è quasi ovunque piatta e sabbiosa, solo raramente rocciosa. Il clima è estremamente arido, con scarsissime precipitazioni. L'umidità viene però portata del fenomeno delle nebbie costiere: la corrente fredda del Benguela che proviene dall’Antartico e lambisce la costa è di circa 8° più fredda delle acque continentali, e il contatto fra le rispettive masse d'aria provoca il condensarsi di nebbie costiere per quasi tutto l'anno (circa 250 giorni all’anno). Poiché il fenomeno è più intenso durante le ore notturne, le nebbie mattutine arrivano talvolta a spingersi nell'entroterra per oltre 50 chilometri. L'umidità trasportata da questa nebbia fornisce un sostentamento fondamentale per la sopravvivenza della flora e della fauna del deserto del Namib.
Giorno 8
Damaraland - Opuwo
Dalle incisioni rupestri alle scenografiche formazioni geologiche.Il Damaraland è una regione che offre la possibilità di interessanti scoperte e tutta l’area di Twyfelfontein, che fu senza ombra di dubbio il punto d'incontro tra una moltitudine di animali e un popolo di cacciatori, è una delle aree più ricche di incisioni rupestri. Un’escursione guidata a piedi ci mostrerà una realtà illustrata da mirabili incisioni che raffigurano, per lo più, animali cacciati, impronte degli stessi, segni astratti, simboli, ecc., impresse su enormi rocce rosse cadute da una parete montagnosa. Le
Dalle incisioni rupestri alle scenografiche formazioni geologiche.Il Damaraland è una regione che offre la possibilità di interessanti scoperte e tutta l’area di Twyfelfontein, che fu senza ombra di dubbio il punto d'incontro tra una moltitudine di animali e un popolo di cacciatori, è una delle aree più ricche di incisioni rupestri. Un’escursione guidata a piedi ci mostrerà una realtà illustrata da mirabili incisioni che raffigurano, per lo più, animali cacciati, impronte degli stessi, segni astratti, simboli, ecc., impresse su enormi rocce rosse cadute da una parete montagnosa. Le più antiche risalgano a 8.000 anni fa e gli autori furono i Boscimani. Lo scopo di queste rappresentazioni rupestri è sempre stato magico o rituale‑propiziatorio. Si prosegue verso la cittadina di Khorixas, con l’immancabile sosta per poter ammirare la “foresta pietrificata” con le sue decine di tronchi fossili risalenti a più di 250 milioni di anni fa, resti di antiche epoche quando il clima era più umido. Si prosegue quindi verso nord attraverso selvagge regioni che offrono paesaggi scenografici e sempre diversi. Arrivo a Opuwo, la porta del Kaokoland. Pernottamento in hotel.Pasti: Colazione al lodge. Pranzo lungo strada. Cena al lodge.
Giorno 9
Opuwo - cascate Epupa - fiume Kunene
La verdeggiante ambientazione delle cascate e gli incontri con gli Himba.Si prosegue attraversando la regione del Kaokoland (la più isolata della Namibia) dove si iniziano ad incontrare lungo la strada pastori dell’etnia Himba e si raggiungono le cascate Epupa sul fiume Kunene che delimita il confine tra la Namibia e l’Angola. Due giornate dedicate a questa zona così spettacolare. Una piacevole camminata permette di raggiungere la cima di una collina da cui si gode uno stupendo panorama. Non è un salto molto alto, ma la particolarità di questa cascata è che il fiume Kunene si divide
La verdeggiante ambientazione delle cascate e gli incontri con gli Himba.Si prosegue attraversando la regione del Kaokoland (la più isolata della Namibia) dove si iniziano ad incontrare lungo la strada pastori dell’etnia Himba e si raggiungono le cascate Epupa sul fiume Kunene che delimita il confine tra la Namibia e l’Angola. Due giornate dedicate a questa zona così spettacolare. Una piacevole camminata permette di raggiungere la cima di una collina da cui si gode uno stupendo panorama. Non è un salto molto alto, ma la particolarità di questa cascata è che il fiume Kunene si divide in numerosissimi rami che creano centinaia di piccole cascate delimitando isolotti rocciosi su cui crescono enormi baobab. Si visiterà anche un villaggio abitato della popolazione Himba. Emozionanti i tramonti sul fiume. In una delle due serate si effettuerà un piacevole aperitivo al tramonto. Pernottamenti presso il campo tendato/lodge.Pasti: pensione completa al lodge. Gli HimbaLontana da ogni interferenza occidentale e non “globalizzati”, la popolazione Himba vive, ancora, in modo tradizionale. I villaggi, di tipico stile africano, sono costituiti da agglomerati di semplici capanne di rami e paglia; le donne, che nutrono un particolare culto della bellezza del corpo, ricordano per lineamenti ed usanze le popolazioni nilotiche. Il corpo nudo e ricoperto solo da un perizoma di pelle, è spalmato di argilla rossa impastata con grasso animale e ornato con semplici oggetti in ferro, osso, cuoio e conchiglie.
Giorno 10
Opuwo - cascate Epupa - fiume Kunene
Giorno 11
Cascate Epupa - il Parco Etosha
Primo impatto con gli animali dell’Etosha.Al mattino presto si parte verso sud, per la tappa più lunga di questo viaggio. Si costeggia il parco Etosha a ovest e a sud, raggiungendo nel tardo pomeriggio la Riserva Privata immediatamente adiacente all’ingresso del Parco Nazionale di Etosha, nei pressi di Okaukuejo. Pernottamento al campo tendato/lodge. Pasti: Colazione al lodge. Pranzo lungo strada. Cena al lodge.
Giorno 12
Parco Etosha
L’avvistamento degli animali e la straordinaria vista della bianca distesa del pan.Intera giornata dedicata a uno straordinario safari all’interno del Parco Etosha utilizzando il mezzo a nostra disposizione. Si raggiunge l’area centrale di Okaukuejo. Da questo punto inizierà la ricerca per l’avvistamento delle specie più comunemente diffuse: zebre di Burchell, springbok, gnu, impala dal muso nero, orici, giraffe, le grandi antilopi “red hartebeest”…oltre ai più noti elefanti, leoni e rinoceronti. Il Parco ospita complessivamente circa 110 specie di mammiferi, 350 specie di
L’avvistamento degli animali e la straordinaria vista della bianca distesa del pan.Intera giornata dedicata a uno straordinario safari all’interno del Parco Etosha utilizzando il mezzo a nostra disposizione. Si raggiunge l’area centrale di Okaukuejo. Da questo punto inizierà la ricerca per l’avvistamento delle specie più comunemente diffuse: zebre di Burchell, springbok, gnu, impala dal muso nero, orici, giraffe, le grandi antilopi “red hartebeest”…oltre ai più noti elefanti, leoni e rinoceronti. Il Parco ospita complessivamente circa 110 specie di mammiferi, 350 specie di volatili e 20 tipi di vegetazione differente. Spettacolare anche la vista del “pan”, un enorme distesa argillosa ma con la superficie ricoperta di sale, che si trova al centro del parco. Pernottamento al campo/lodge.Pasti: Colazione al lodge. Pranzo pic-nic. Cena al lodge. Parco EtoshaCreato nel 1907, è stato uno dei primi parchi sorti per la protezione della fauna e della flora. Con un'area di 100.000 kmq, il Parco era all'epoca la più grande area protetta del mondo. Verso il 1960 il Parco venne progressivamente ridimensionato, fino a raggiungere l'attuale estensione di circa 23.000 kmq, il cui centro è costituito dal "pan", bacino perfettamente piano di sale che brilla alla luce del sole, lungo un centinaio di chilometri e largo una quarantina. Questa nudità biancastra offre, paradossalmente, una protezione agli animali più vulnerabili visto che l'assenza di vegetazione non lascia nascondigli ai pericolosi predatori. Il nome "Etosha significa "grande luogo bianco", con riferimento al colore del suolo del deserto salino che costituisce il 25% dell'area del Parco. Si ritiene che fino a circa 12 milioni di fa quest'area fosse un tempo un lago poco profondo, alimentato dal fiume Kunene; in seguito il Kunene mutò il proprio corso e la zona si trasformò in un semi-deserto. Seguendo piste in terra battuta si va alla ricerca di gruppi di elefanti, raccolti attorno alle pozze d'acqua, di branchi di erbivori, in perenne movimento fra i boschetti di acacie e di leoni in agguato tra i cespugli attorno alle pozze. La scarsità dei bacini d'acqua rende necessario un curioso rispetto per la gerarchia degli animali che si abbeverano; in ordine di importanza: elefanti, predatori, erbivori e poi volatili. Gli animali aspettano impassibili il loro turno, disponendosi a gruppi attorno alla pozza.
Giorno 13
Etosha - Otijvarongo - Riserva Privata nella regione centrale
L’impegno etico del N/a’an ku sê per la salvaguardia della fauna locale e la valorizzazione della comunità locale.Partenza verso sud per un trasferimento attraverso la parte centro-settentrionale della Namibia. Si percorrono le grandi praterie dell'altopiano, dove si trovano le fattorie che praticano, generalmente, l'allevamento estensivo di bestiame. La Namibia, infatti, è fra i più importanti produttori mondiali di carne bovina. Nel primo pomeriggio si raggiunge una riserva privata che si trova nella regione fra Otjiwarongo e l’area a nord di Windhoek. Nel pomeriggio attività
L’impegno etico del N/a’an ku sê per la salvaguardia della fauna locale e la valorizzazione della comunità locale.Partenza verso sud per un trasferimento attraverso la parte centro-settentrionale della Namibia. Si percorrono le grandi praterie dell'altopiano, dove si trovano le fattorie che praticano, generalmente, l'allevamento estensivo di bestiame. La Namibia, infatti, è fra i più importanti produttori mondiali di carne bovina. Nel primo pomeriggio si raggiunge una riserva privata che si trova nella regione fra Otjiwarongo e l’area a nord di Windhoek. Nel pomeriggio attività nella Riserva Privata con i fuoristrada aperti da safari, per osservare da vicino il lodevole lavoro di conservazione e salvaguardia degli animali che abitano nella riserva. Sarà emozionante poterli ammirare da vicino! Pernottamento al lodge.(N.B. Nelle Riserve Private è usanza far firmare uno scarico di responsabilità per poter partecipare alle escursioni con i loro automezzi)Pasti: colazione al lodge. Pranzo e cena al lodge.
Giorno 14
Riserva Privata - Okahandja - Windhoek - partenza
Al mattino trasferimento all’aeroporto. Partenza del volo di rientro in Italia. Notte a bordo. Pasti: colazione al lodge.
Giorno 15
Italia
Arrivo a Milano al mattino presto.