Giorno 1
Partenza dall'Italia
Partenza dall’Italia per Windhoek con voli di linea. Cena e pernottamento a bordo.
Giorno 2
Windhoek - deserto del Namib
Arrivo a Windhoek in mattinata. Partenza per le regioni dell'ovest lungo un percorso che, dal punto di vista paesaggistico, riserva momenti d'incanto: attraversiamo le montagne che delimitano l'altopiano centrale del Paese dalla fascia costiera desertica ed entriamo nel deserto del Namib. Pranzo in ristorante, cena e pernottamento al lodge
Giorno 3
Le dune di Sossusvlei
L’intera giornata sarà dedicata all’escursione all’interno del mare di sabbia del Namib in quello che dal giugno 2013 è diventato il secondo sito nazionale sotto il patrimonio dell’Unesco. Naturalmente vedremo le dune color albicocca di Sossusvlei, ritenute le più alte del mondo e capaci di creare un ambiente di straordinaria bellezza. Il mare di sabbia del Deserto del Namib si estende per più di 400 chilometri. E’ un erg immenso che ricopre una superficie di 34.000 kmq ed è costituito per lo più da cordoni di dune parallele, lontane circa 1,5/2,5 chilometri, che formano
L’intera giornata sarà dedicata all’escursione all’interno del mare di sabbia del Namib in quello che dal giugno 2013 è diventato il secondo sito nazionale sotto il patrimonio dell’Unesco. Naturalmente vedremo le dune color albicocca di Sossusvlei, ritenute le più alte del mondo e capaci di creare un ambiente di straordinaria bellezza. Il mare di sabbia del Deserto del Namib si estende per più di 400 chilometri. E’ un erg immenso che ricopre una superficie di 34.000 kmq ed è costituito per lo più da cordoni di dune parallele, lontane circa 1,5/2,5 chilometri, che formano un'immensa palizzata di sabbia larga più di 50 chilometri. Proprio fra queste enormi dune si aprono alcuni bacini, relativamente vicini l’uno all’altro, perfettamente tondi, piani e lisci, di un bianco abbacinante. Sono i “vlei”, i letti di antichi laghi ormai prosciugati: un vero e proprio paradiso per i fotografi e non solo. Prima di uscire dal parco visita del Canyon di Sesriem, creato dal fiume Tsauchab, che ha scavato una gola profonda 30 metri.Pranzo in ristorante/lodge locale, cena e pernottamento in lodge
Giorno 4
Dal deserto del Namib a Swakopmund
Questo deserto, il cui nome deriva da un vocabolo ottentotto che significa "luogo senza nessuno", è costituito da una fascia costiera relativamente stretta e lunga; il Namib si estende infatti per circa 1.900 km di lunghezza e 80 140 km di ampiezza. L'età stimata è circa 80 milioni di anni, forse il deserto più antico. Il parco nazionale è stato creato proprio a protezione del delicato ecosistema ambientale, un universo unico al mondo: lucertole che possono immagazzinare l'acqua a loro necessaria per due mesi, scarabei che si posizionano nella parte alta delle dune per raccogliere tutta
Questo deserto, il cui nome deriva da un vocabolo ottentotto che significa "luogo senza nessuno", è costituito da una fascia costiera relativamente stretta e lunga; il Namib si estende infatti per circa 1.900 km di lunghezza e 80 140 km di ampiezza. L'età stimata è circa 80 milioni di anni, forse il deserto più antico. Il parco nazionale è stato creato proprio a protezione del delicato ecosistema ambientale, un universo unico al mondo: lucertole che possono immagazzinare l'acqua a loro necessaria per due mesi, scarabei che si posizionano nella parte alta delle dune per raccogliere tutta l'umidità della nebbia mattutina; l'antilope oryx, che ha sviluppato un sistema particolare di raffreddamento del sangue nelle narici; lo scoiattolo che per proteggersi dall'estremo calore utilizza la coda come parasole … La Weltwischia, questo nome di difficile pronuncia, indica una pianta endemica del tutto unica e particolarissima. Si tratta di un albero che produce appena due foglie nastriformi che raggiungono, a volte, più di 5 metri di lunghezza e trattengono l'umidità; ma ancor più sorprendente è l'età di alcuni esemplari, valutati, con il metodo della datazione del carbonio 14, in più di 2.000 anni. Tra le tante curiosità nascoste da questo magnifico deserto, ve ne sono alcune più propriamente geologiche quali la Valle della Luna - uno spettacolare canyon scavato dal fiume Swakop - e gli enormi monoliti di roccia granitica tondeggiante sparsi un po’ ovunque. Lungo piste sterrate che attraversano vari tipi di deserto, avremo la possibilità di incontrare gruppi di antilopi oryx, zebre e struzzi. L’arrivo a Swakopmund, una stranissima e suggestiva cittadina costruita nel più puro stile tedesco dell'epoca del Kaiser, è previsto nel tardo pomeriggio e costituisce un'autentica sorpresa. Pranzo a pic-nic (lunch box), cena libera e pernottamento in hotel
Giorno 5
Walvis Bay e Sandwich Harbour - Erongo Mountains
Al mattino trasferimento a Walvis Bay distante una trentina di chilometri verso sud durante i quali il percorso mostra dune sabbiose che tentano di arginare l’oceano. Walvis Bay ha sempre attratto l’interesse delle potenze coloniali e sino al 1994 era sotto il controllo del Sudafrica per le sue risorse legate al sale, al guano e alla pesca. Qui ci attendono autovetture 4x4, guidate dai ranger, per una gimkana tra le dune che porterà quasi a Sandwich Harbour, dove dune altissime arrivano fino al mare. Pranzo a picnic. Nel pomeriggio si prosegue verso nord est in direzione della
Al mattino trasferimento a Walvis Bay distante una trentina di chilometri verso sud durante i quali il percorso mostra dune sabbiose che tentano di arginare l’oceano. Walvis Bay ha sempre attratto l’interesse delle potenze coloniali e sino al 1994 era sotto il controllo del Sudafrica per le sue risorse legate al sale, al guano e alla pesca. Qui ci attendono autovetture 4x4, guidate dai ranger, per una gimkana tra le dune che porterà quasi a Sandwich Harbour, dove dune altissime arrivano fino al mare. Pranzo a picnic. Nel pomeriggio si prosegue verso nord est in direzione della catena montuosa dell'Erongo con i suoi spettacolari ammassi granitici. Si tratta dei resti erosi di un complesso vulcanico di circa 130 milioni di anni. Potrete partecipare ad una escursione organizzata dal lodge attraverso la riserva del lodge per vedere e conoscere l'arte rupestre dei boscimani. Cena e pernottamento in lodge.
Giorno 6
La regione del Parco Etosha
Continuazione fino alla regione del Parco di Etosha. Al confine sud dell'Etosha National Park, a nordovest della Namibia, l'Etosha meridionale è un paradiso selvaggio. Al parco si accede tramite l'Anderson’s Gate. Nel pomeriggio primo game drive nel parco.Pranzo a pic-nic o in ristorante/lodge, cena e pernottamento in lodge.
Giorno 7
Safari nel Parco Etosha
Creato nel 1907, il Parco Etosha è uno dei primi parchi sorti per la protezione della fauna e della flora e, all'origine, comprendeva una fascia di territorio fino alla Costa degli Scheletri sull’ Oceano Atlantico. Attualmente la riserva copre una superficie di 22.570 kmq, il cui centro è costituito dal "pan", bacino perfettamente piano, lungo un centinaio di chilometri e largo una quarantina. Il pan era, nei tempi remoti, un lago collegato al sistema del fiume Kunene, ma ora è secco e la sua superficie di argilla e sale brilla alla luce del sole. Paradossalmente questa nudità biancastra
Creato nel 1907, il Parco Etosha è uno dei primi parchi sorti per la protezione della fauna e della flora e, all'origine, comprendeva una fascia di territorio fino alla Costa degli Scheletri sull’ Oceano Atlantico. Attualmente la riserva copre una superficie di 22.570 kmq, il cui centro è costituito dal "pan", bacino perfettamente piano, lungo un centinaio di chilometri e largo una quarantina. Il pan era, nei tempi remoti, un lago collegato al sistema del fiume Kunene, ma ora è secco e la sua superficie di argilla e sale brilla alla luce del sole. Paradossalmente questa nudità biancastra offre protezione agli animali più vulnerabili visto che l'assenza di vegetazione non lascia nascondigli ai pericolosi predatori. Un parco diverso ed estremamente “fotogenico” sia per i paesaggi sia per la fauna e la flora: seguendo piste in terra battuta si va alla ricerca di gruppi di elefanti raccolti attorno alle pozze d'acqua, di branchi di erbivori in perenne movimento fra i boschetti di acacie, di giraffe, di felini … La scarsità dei bacini d'acqua rende necessario un curioso rispetto per la gerarchia degli animali che si abbeverano; in ordine di importanza: elefanti, predatori, erbivori e poi volatili. Ognuno aspetta impassibile il proprio turno, disponendosi a gruppo attorno alla pozza. Giornata dedicata alla scoperta del parco a bordo del proprio automezzo.Pranzo a pic-nic (lunch box) o in lodge, cena e pernottamento in lodge.
Giorno 8
Windhoek
Rientro a Windhoek, la capitale della Namibia, che conta circa 500.000 abitanti, dove costruzioni recenti affiancano chiese luterane e giardini traboccanti di aloe. La città è pulita, sicura e ben organizzata, con un retaggio coloniale che si riflette nei suoi numerosi ristoranti e negozi tedeschi, e l'uso diffuso della lingua tedesca. Windhoek ha un interessante mix di architettura e moderni edifici storici, tra cui l'Alte Feste (Old Fort), 1896 Christuskirche (Christ Church), e la Corte Suprema molto contemporanea. Passeggiando per la Kaiser Strasse, oggi Independence Avenue, si
Rientro a Windhoek, la capitale della Namibia, che conta circa 500.000 abitanti, dove costruzioni recenti affiancano chiese luterane e giardini traboccanti di aloe. La città è pulita, sicura e ben organizzata, con un retaggio coloniale che si riflette nei suoi numerosi ristoranti e negozi tedeschi, e l'uso diffuso della lingua tedesca. Windhoek ha un interessante mix di architettura e moderni edifici storici, tra cui l'Alte Feste (Old Fort), 1896 Christuskirche (Christ Church), e la Corte Suprema molto contemporanea. Passeggiando per la Kaiser Strasse, oggi Independence Avenue, si incontrano donne Herero con i caratteristici costumi e si possono vedere curiosi edifici di stile tedesco risalenti all'inizio del XX secolo. Pranzo e cena liberi, pernottamento in hotel.
Giorno 9
volo per il Caprivi - Nkasa Rupara N.P.
Al mattino volo domestico per Katima Mulilo (la capitale delle regione del Caprivi), La striscia del Caprivi - lunga 450 km a nord-est della Namibia - è un tipico esempio di politica coloniale. Prende il nome dal successore del Cancelliere tedesco principe Bismarck, il Conte Leo Von Caprivi. La Corona Inglese nel 1890 cedette questo stretto corridoio all'Impero germanico insieme con le isole Helgoland in cambio di Zanzibar e Uganda, che erano state occupate dalle forze coloniali tedesche. Per decine di anni la striscia del Caprivi, situata nel lontano Nord-est, è stata sotto il dominio
Al mattino volo domestico per Katima Mulilo (la capitale delle regione del Caprivi), La striscia del Caprivi - lunga 450 km a nord-est della Namibia - è un tipico esempio di politica coloniale. Prende il nome dal successore del Cancelliere tedesco principe Bismarck, il Conte Leo Von Caprivi. La Corona Inglese nel 1890 cedette questo stretto corridoio all'Impero germanico insieme con le isole Helgoland in cambio di Zanzibar e Uganda, che erano state occupate dalle forze coloniali tedesche. Per decine di anni la striscia del Caprivi, situata nel lontano Nord-est, è stata sotto il dominio dell'esercito del Sudafrica. Questo ha determinato un isolamento della regione, lasciandola fuori dalle comuni rotte seguite dai viaggiatori. Il Caprivi è la regione più tropicale della Namibia e, grazie alle sue frequenti precipitazioni, quattro dei sei fiumi permanenti del Paese scorrono lungo e attraverso questo corridoio: Okavango, Kwando, Chobe e Zambesi. Tutti questi fiumi sono popolati da abbondante selvaggina e da più di 400 differenti specie di uccelli. Dall’aeroporto si arriva al bellissimo e incontaminato parco Mamili. Il lodge per le prossime due notti si trova al confine settentrionale del parco, nella Conservancy Wuparo che fa parte del programma di conservazione seguito da IRDNC e WWF, ed è costruito sulle rive di uno dei tanti canali del sistema Kwando-Linyanti. Nel pomeriggio primo fotosafari all’interno del parco. Pranzo, cena e pernottamento al lodge.
Giorno 10
Nkasa Rupara N.P.
Mattinata dedicata al fotosafari all’ interno del parco e nel pomeriggio escursione in barca lungo il fiume Lynianti. Il Parco Nazionale del Mamili ora Nkasa Rupara National Park permette di vivere a stretto contatto con la natura come pochi altri posti in Africa. Fino ad alcuni anni fa questo bellissimo parco molto selvaggio non era aperto al turismo. Cullato dalle braccia del fiume Linyanti Kwando a sud, e dalle paludi e lagune a nord, il parco di 32'000 ettari è la più grande zona umida della Namibia. Il parco viene anche chiamato Little Okavango in quanto rispecchia in tutto il
Mattinata dedicata al fotosafari all’ interno del parco e nel pomeriggio escursione in barca lungo il fiume Lynianti. Il Parco Nazionale del Mamili ora Nkasa Rupara National Park permette di vivere a stretto contatto con la natura come pochi altri posti in Africa. Fino ad alcuni anni fa questo bellissimo parco molto selvaggio non era aperto al turismo. Cullato dalle braccia del fiume Linyanti Kwando a sud, e dalle paludi e lagune a nord, il parco di 32'000 ettari è la più grande zona umida della Namibia. Il parco viene anche chiamato Little Okavango in quanto rispecchia in tutto il più famoso Delta dell'Okavango del Botswana. Dalle sue origini negli altopiani dell'Angola, il fiume Kwando scorre in direzione sud-est per circa 1000 chilometri per poi svoltare bruscamente di 90 ° verso nord-est e diventa noto come il fiume Linyanti (più a est in Botswana lo stesso fiume è chiamato il fiume Chobe!). Il parco ospita la più grande concentrazione di bufali in Namibia oltre un alto numero di elefanti dal mese di giugno a fine ottobre. I predatori sono leoni, leopardi e iene, mentre coccodrilli e ippopotami abbondano nel fiume. Pranzo, cena e pernottamento al lodge.
Giorno 11
Caprivi: il Parco Chobe
Si ritorna verso Katima Mulilo, per raggiungere in barca il lodge previsto per le prossime due notti, situato sulla sponda namibiana. Situato sulla riva namibiana del fiume Chobe, il lodge si affaccia sul famoso Parco Nazionale Chobe, famoso in tutto il mondo per il suo grande numero di elefanti, a soli 17 km da Kasane, ma abbastanza lontano da assicurare l'esclusività. Il Lodge è una joint-venture tra la comunita' di Kabulabula e la famiglia italiana lo gestisce. Questi progetti ecosostenibili hanno ricevuto molti riconoscimenti a livello nazionale e non solo, e sono sostenuti da
Si ritorna verso Katima Mulilo, per raggiungere in barca il lodge previsto per le prossime due notti, situato sulla sponda namibiana. Situato sulla riva namibiana del fiume Chobe, il lodge si affaccia sul famoso Parco Nazionale Chobe, famoso in tutto il mondo per il suo grande numero di elefanti, a soli 17 km da Kasane, ma abbastanza lontano da assicurare l'esclusività. Il Lodge è una joint-venture tra la comunita' di Kabulabula e la famiglia italiana lo gestisce. Questi progetti ecosostenibili hanno ricevuto molti riconoscimenti a livello nazionale e non solo, e sono sostenuti da molto associazioni no profit e dal WWF Namibia. Nel pomeriggio primo fotosafari in barca lungo le rive del fiume Chobe.Pranzo, cena e pernottamento al lodge
Giorno 12
il Parco Chobe
Giornata dedicata all’esplorazione del parco, la cui caratteristica principale è la numerosa popolazione di elefanti (oggi in Botswana si presume ne vivano circa 120.000). Gli elefanti di Chobe seguono precise rotte migratorie, facendo spostamenti stagionali di oltre 200 km fra i fiumi Chobe e Linyanti, dove si concentrano prevalentemente nella stagione secca, e le “pans” nel sud-est del parco dove si disperdono invece durante le piogge. Questi pachidermi hanno la reputazione di essere tra i più massicci del continente africano per quanto riguarda le dimensioni del corpo, le zanne
Giornata dedicata all’esplorazione del parco, la cui caratteristica principale è la numerosa popolazione di elefanti (oggi in Botswana si presume ne vivano circa 120.000). Gli elefanti di Chobe seguono precise rotte migratorie, facendo spostamenti stagionali di oltre 200 km fra i fiumi Chobe e Linyanti, dove si concentrano prevalentemente nella stagione secca, e le “pans” nel sud-est del parco dove si disperdono invece durante le piogge. Questi pachidermi hanno la reputazione di essere tra i più massicci del continente africano per quanto riguarda le dimensioni del corpo, le zanne invece sono poco sviluppate. Naturalmente anche l’avifauna è particolarmente ricca: aquile pescatrici, oche selvatiche, cicogne, egrette, pivieri, pellicani, etc. Al mattino visita ad un villaggio di pescatori namibiani e nel pomeriggio escursione in barca lungo il fiume Chobe. Pranzo e cena al lodge.
Giorno 13
Victoria Falls
Con un breve trasferimento, prima in barca e poi via terra, si raggiunge la frontiera con lo Zimbabwe e dopo l'espletamento delle formalità di polizia e di dogana si continua per Victoria Falls. Pomeriggio libero per visitare il Victoria Falls Park lungo le sponde dello Zambesi e, tempo permettendo, per eventuali escursioni facoltative quali il volo panoramico sulle cascate in elicottero o aeroplano o microlight, il bungee jumping dal ponte sopra il fiume Zambesi, la crociera al tramonto sul fiume … Le Cascate Vittoria si estendono su più di 1600 m. di larghezza e sono il “punto”
Con un breve trasferimento, prima in barca e poi via terra, si raggiunge la frontiera con lo Zimbabwe e dopo l'espletamento delle formalità di polizia e di dogana si continua per Victoria Falls. Pomeriggio libero per visitare il Victoria Falls Park lungo le sponde dello Zambesi e, tempo permettendo, per eventuali escursioni facoltative quali il volo panoramico sulle cascate in elicottero o aeroplano o microlight, il bungee jumping dal ponte sopra il fiume Zambesi, la crociera al tramonto sul fiume … Le Cascate Vittoria si estendono su più di 1600 m. di larghezza e sono il “punto” dove il mitico fiume Zambesi si getta da ben 95 m. nel vuoto facendo sì che 5 milioni di litri d'acqua al secondo precipitino creando nubi di vapore acqueo che si innalzano nel cielo e, condensandosi in minute goccioline, per effetto della rifrazione dei raggi del sole creano stupendi arcobaleni. Musi-o-Tuna (il fumo che tuona), così gli indigeni chiamano le cascate che furono “scoperte” dall'esploratore inglese David Livingstone nel 1853. Pasti liberi e pernottamento in hotel.
Giorno 14
Trasferimento in aeroporto e partenza
A seconda dell’orario di partenza del volo, possibilità di avere ancora qualche ora a disposizione per un'ulteriore visita alle cascate o relax. Trasferimento in aeroporto per l’imbarco sul volo di rientro. Pasti liberi e pernottamento in volo.
Giorno 15
Arrivo in Italia
Arrivo in Italia. A seconda della data di partenza, l'itinerario potrà subire variazioni o essere svolto in senso inverso rispetto a questo descrittivo; i contenuti, le viste e le caratteristiche intrinsiche al viaggio rimangono invariati