Giorno 1
Italia - Colombo
Partenza da Milano Malpensa con volo di linea per Colombo via scalo intermedio. Cena e pernottamento a bordo.
Giorno 2
Colombo
Al mattino arrivo a Colombo. Trasferimento in Hotel (40 minuti circa). Le camere saranno a disposizione a partire dalle ore 10.30.Tempo a disposizione permettendo, secondo l’orario del volo di arrivo, inizio delle visite della città.Cena e pernottamento in Hotel.
Giorno 3
Colombo - Jaffna (la "terra preziosa" delle Tigri Tamil)
Partenza presto al mattino, con la prima colazione al sacco, verso l’aeroporto domestico “Ratmalana airforce base” per prendere il volo diretto a Jaffna (50 minuti incluso uno stop). In questo territorio verso la metà degli anni ’70 alcuni giovani tamil iniziarono a combattere per uno stato indipendente chiamato Eelam (che significa “terra preziosa”). Comunemente conosciuto come LTTE (Tigri per la Liberazione del Tamil Eelam) o Tigri Tamil, il gruppo militante comunista condusse per ben trent’anni una violenta campagna secessionista contro il governo dello Sri Lanka. Durante la
Partenza presto al mattino, con la prima colazione al sacco, verso l’aeroporto domestico “Ratmalana airforce base” per prendere il volo diretto a Jaffna (50 minuti incluso uno stop). In questo territorio verso la metà degli anni ’70 alcuni giovani tamil iniziarono a combattere per uno stato indipendente chiamato Eelam (che significa “terra preziosa”). Comunemente conosciuto come LTTE (Tigri per la Liberazione del Tamil Eelam) o Tigri Tamil, il gruppo militante comunista condusse per ben trent’anni una violenta campagna secessionista contro il governo dello Sri Lanka. Durante la guerra civile la loro influenza si estese ben oltre la penisola di Jaffna creando una sorta di stato parallelo. Nel 2009, in seguito a una potente controffensiva militare dello SLA (Sri Lanka Army, l’esercito regolare), che causò la morte del loro leader, le Tigri Tamil si arresero definitivamente. Lungo il percorso si attraversa la Tamil Eelam, una zona piatta e simile a una savana, un tempo soprannominata Tigerland. Arrivo a Jaffna, un vasto patchwork di rilassati sobborghi del periodo coloniale ombreggiati dalle palme, disposti intorno a un animato centro commerciale. Per secoli Jaffna è stata il centro culturale e religioso della componente hindu-tamil dello Sri Lanka, anche se nel Seicento i portoghesi tentarono con tutte le loro forze di cambiare la situazione. Nel 1795 gli inglesi si impadronirono della città, piantando i semi delle future tensioni interetniche con il loro “favoritismo” verso i tamil. Sistemazione in hotel e pranzo. Nel pomeriggio visita dei principali siti d’interesse della città: le rovine del Jaffna Fort, un imponente fortezza poligonale costruita dagli olandesi nel 1680 su un precedente edificio portoghese; la statua equestre del re Sangli, l’ultimo re di Jaffna, destituito nel 1620; la Jaffna Public Library, uno dei primi edifici a essere ricostruito dopo il cessate il fuoco del 2009, in stile neo-moghul e con libri arrivati in dono da tutto il mondo; il Tempio Nallur Kandaswamy, uno dei complessi religiosi hindu più significativi dello Sri Lanka, dedicato alla divinità Murugan (o Skanda). Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 4
Jaffna - Chunnakam - Keerimalai - Dambakola Patuna - Jaffna (la penisola di Jaffna)
Dopo la prima colazione partenza verso nord per un’escursione di un’intera giornata nella penisola di Jaffna. Una volta superati i rustici sobborghi di Jaffna ci si ritrova in un labirinto verde di banani, palme, piantagioni di cassava e perfino piccoli vigneti. Nonostante i decenni di instabilità, quasi tutti i terreni asciutti della penisola sono coltivati intensamente, quelli non toccati dagli aratri probabilmente sono luoghi hindu, pozzi sacri o zone di sicurezza dello SLA. Si inizia dal villaggio di Chunnakam per la visita delle misteriose rovine del Kadurugoda Vihara, uno dei pochi
Dopo la prima colazione partenza verso nord per un’escursione di un’intera giornata nella penisola di Jaffna. Una volta superati i rustici sobborghi di Jaffna ci si ritrova in un labirinto verde di banani, palme, piantagioni di cassava e perfino piccoli vigneti. Nonostante i decenni di instabilità, quasi tutti i terreni asciutti della penisola sono coltivati intensamente, quelli non toccati dagli aratri probabilmente sono luoghi hindu, pozzi sacri o zone di sicurezza dello SLA. Si inizia dal villaggio di Chunnakam per la visita delle misteriose rovine del Kadurugoda Vihara, uno dei pochi siti buddhisti rimasti in zona. In un piccolo palmeto spuntano come funghi una ventina di piccoli stupa tondeggianti (dagoba), scoperti nel 1917 dal magistrato P.E. Pieris, e costruiti probabilmente circa 2000 anni fa per ospitare le reliquie di 60 arath (santi) che morirono a causa di una carestia.Si prosegue verso nord per il villaggio di Keerimalai per la visita delle rovine del Tempio di Naguleswaram, uno dei cinque storici templi hindu dello Sri Lanka (pancha vishwaram) dedicati a Shiva e fondati per proteggere l’isola dai disastri naturali. Purtroppo, restano solo alcune tracce degli edifici originali del VI secolo a.C. in quanto il sito è stato bombardato dallo SLA nel 1990. Nei pressi del tempio, a pochi passi dal mare, si trova una piscina alimentata dalle acque miracolose che provengono da una sorgente sotterranea. Si prosegue verso ovest per il sito di Dambakola Patuna, l’antico Porto di Jambukola, dove sbarcò la principessa Sanghamitta, figlia dell’imperatore Ashoka, nonché sorella di Mahinda (colui che introdusse le dottrine del Buddha nello Sri Lanka), con una talea dell’albero della Bodhi (il ficus sotto il quale Siddhartha Gautama raggiunse l’illuminazione nel luogo in cui oggi sorge il Tempio di Mahabodi a Bodhgaya, nello stato indiano del Bihar). Secondo le fonti storiche il re Devanampiya Tissa (247-207 a.C.), sotto il cui regno venne introdotto il buddhismo sull’isola, si recò a Dambakola Patuna per dare il benvenuto a Theri Sanghamitta. Successivamente la talea dell’albero della Bodhi venne piantata a Anuradhapura. Rientro a Jaffna. Pranzo in ristorante locale in corso d’escursione. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 5
Jaffna - Mihintale - Anuradhapura (l'albero sacro più antico del mondo)
Dopo la prima colazione partenza verso sud per la regione denominata “Triangolo Culturale”, dove per oltre un secolo gli scavi degli archeologi hanno portato alla luce i molti strati di storia che la giungla aveva tentato di eclissare: templi, città perdute e siti sacri, il cui valore storico è stato riconosciuto dall’UNESCO che ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità alcuni dei siti più importanti. Visita del sito di Mihintale, considerato il luogo nel quale si è sviluppato il buddhismo nello Sri Lanka. Infatti, proprio qui, fra le colline di Mihintale, nel 247 a.C., nel corso di
Dopo la prima colazione partenza verso sud per la regione denominata “Triangolo Culturale”, dove per oltre un secolo gli scavi degli archeologi hanno portato alla luce i molti strati di storia che la giungla aveva tentato di eclissare: templi, città perdute e siti sacri, il cui valore storico è stato riconosciuto dall’UNESCO che ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità alcuni dei siti più importanti. Visita del sito di Mihintale, considerato il luogo nel quale si è sviluppato il buddhismo nello Sri Lanka. Infatti, proprio qui, fra le colline di Mihintale, nel 247 a.C., nel corso di una caccia al cervo, il re Devanampiya Tissa incontrò Mahinda, figlio del grande imperatore buddhista Ashoka. Mahinda mise alla prova la saggezza del re e, reputandolo un degno discepolo, lo convertì alla fede buddhista. Si prosegue per Anuradhapura. Sistemazione e pranzo in resort. Nel pomeriggio prima visita di Anuradhapura, il momento migliore per cogliere l’atmosfera religiosa nei dintorni dello Sri Maha Bodhi e del Ruvanvelisaya Dagoba. Pur non possedendo la grandiosità della Bagan birmana o la misteriosità dell’Angkor Wat cambogiano, le rovine di Anuradhapura (UNESCO) restano fra le attrattive più affascinanti di tutta l’Asia meridionale. Il vasto complesso comprende una ricca collezione di meraviglie archeologiche e architettoniche: enormi dagoba, alte torri di mattoni, antichi laghetti e templi in rovina, costruiti durante i 1000 anni in cui Anuradhapura fu capitale dello Sri Lanka. Si inizia con l’Isurumuniya Vihara, il tempio rupestre che contiene la splendida scultura con gli elefanti che giocano spruzzando l’acqua, e con la piscina dei Royal Pleasure Garden. Si prosegue con i resti delle numerose colonne del Brazen Palace, così chiamato perché in origine dotato di un tetto di bronzo. All’imbrunire si giunge in prossimità dello Sri Maha Bodhi, l’albero sacro più antico del mondo di cui sia stata comprovata l’autenticità storica, che rappresenta il cuore di Anuradhapura sia in senso spirituale che fisico. In realtà non c’è un solo albero della Bodhi, bensì ve ne sono molti; il più antico e il più sacro è quello posto sulla piattaforma più alta. Si coclude la visita con il grande e bianco Runanvelisaya Dagoba, la più bella costruzione voluta dal re Dutugemunu (161-137 a.C.). Oggi, dopo i ripetuti danni inflitti dalle armate degli invasori indiani, l’edificio è alto 55 m, molto meno rispetto a quando fu costruito, e ha anche perduto la sua originaria forma a “bolla”. Rientro in resort per la cena e il pernottamento.
Giorno 6
Anuradhapura - Kandalama (l'origine del buddhismo in Sri Lanka)
L’antica città diventò capitale per la prima volta nel 380 a.C. con Pandukabhaya, ma fu durante il regno di Devanampiya Tissa che assurse a un ruolo di primo piano. Ben presto Anuradhapura diventò vasta e ricca e fu conquistata dagli invasori dell’India del Sud, fatto destinato a ripetersi più volte per oltre 1000 anni. In breve tempo l’eroe singalese Dutugemunu riconquistò la città e diede il via a un vasto programma di costruzioni cui si devono alcuni dei monumenti più importanti visibili oggi ad Anuradhapura. Il re Mahasena (276-303 d.C.), artefice del colossale
L’antica città diventò capitale per la prima volta nel 380 a.C. con Pandukabhaya, ma fu durante il regno di Devanampiya Tissa che assurse a un ruolo di primo piano. Ben presto Anuradhapura diventò vasta e ricca e fu conquistata dagli invasori dell’India del Sud, fatto destinato a ripetersi più volte per oltre 1000 anni. In breve tempo l’eroe singalese Dutugemunu riconquistò la città e diede il via a un vasto programma di costruzioni cui si devono alcuni dei monumenti più importanti visibili oggi ad Anuradhapura. Il re Mahasena (276-303 d.C.), artefice del colossale Jetavanarama Dagoba, è ritenuto l’ultimo “grande” re di Anuradhapura. Dopo la prima colazione si continua la visita di Anuradhapura: il Museo Archeologico; il Thuparama Dagoba, uno degli stupa più antichi esistenti al mondo, fatto costruire da Devanampiya Tissa nel III secolo a.C. e contenente la clavicola destra del Buddha; l’Abhayagiri Dagoba, l’imponente stupa costruito nel I e II secolo a.C., elemento centrale di un monastero che ospitava 5000 monaci; il Ratnaprasada, il “Palazzo delle Gemme”, con i meravigliosi guardiani in pietra risalenti all’VIII secolo; il Palazzo di Mahasena, con la pietra di luna più bella di tutto lo Sri Lanka; le Kuttam Pokhuna, vasche gemelle simili a piscine alimentate da condutture in forma di makara (animale mitologico che fonde in sé varie specie). Pranzo in corso di escursione. Nel pomeriggio partenza verso sud per Kandalama. Cena e pernottamento in resort.
Giorno 7
Kandalama - Polonnaruwa - Sigiriya - Kandalama (le quattro statue di Buddha e le fanciulle danzanti)
Dopo la prima colazione partenza verso est per Polonnaruwa (UNESCO). Dopo aver conquistato Anuradhapura alla fine del X secolo, la dinastia Chola dell’India del Sud stabilì la propria capitale a Polonnaruwa. La città raggiunse però il massimo del proprio splendore con il re singalese Parakramabahu I (1153-1186 d.C.) che fece costruire grandi edifici, magnifici parchi e una cisterna di 2500 ettari che per le sue vaste dimensioni fu chiamata “Mare di Parakrama”. Visita del Museo Archeologico; del Palazzo Reale; del complesso del Quadrilatero, un gruppo compatto di interessanti rovine
Dopo la prima colazione partenza verso est per Polonnaruwa (UNESCO). Dopo aver conquistato Anuradhapura alla fine del X secolo, la dinastia Chola dell’India del Sud stabilì la propria capitale a Polonnaruwa. La città raggiunse però il massimo del proprio splendore con il re singalese Parakramabahu I (1153-1186 d.C.) che fece costruire grandi edifici, magnifici parchi e una cisterna di 2500 ettari che per le sue vaste dimensioni fu chiamata “Mare di Parakrama”. Visita del Museo Archeologico; del Palazzo Reale; del complesso del Quadrilatero, un gruppo compatto di interessanti rovine poste su una piattaforma sollevata cinta da un muro; del Gruppo Settentrionale con il Gal Vihara, costituito da quattro statue di Buddha in posture differenti, considerate la massima espressione della scultura rupestre singalese. Pranzo in corso d’escursione nei pressi di Polonnaruwa. Nel pomeriggio, sulla via del ritorno, visita della rocca di Sigiriya (UNESCO), un’incredibile formazione rocciosa che si innalza, con pareti a strapiombo, su un mare di vegetazione, e che offre straordinarie vedute e magnifici tesori archeologici. (N.B. la salita che conduce alla cima della rocca richiede almeno un’ora di tempo e in alcuni tratti è molto ripida). Secondo la leggenda, sulla sommità piatta della rocca sorgeva il palazzo del re Kassapa (477-495 d.C.). Una nuova ipotesi, supportata da prove archeologiche, sostiene che Sigiriya non funse mai da fortezza né da palazzo, ma che sia stata per lungo tempo un monastero buddhista. I preziosi affreschi raffiguranti le giunoniche fanciulle danzanti, non ritrarrebbero le concubine del re Kassapa, come si ritiene comunemente, bensì rappresenterebbero Tara Devi, una delle divinità più importanti del buddhismo tantrico. Rientro in resort a Kandalama nel tardo pomeriggio. Cena e pernottamento.
Giorno 8
Kandalama - Patikara Maduwa - Kandalama (antica arte maziale e elefanti)
Dopo la prima colazione, partenza per il piccolo villaggio di Patikara Maduwa, ai piedi dei Monti Ritigala, per l’incontro con il Maestro Sumedha, che tiene in vita un’antica forma di arte marziale indigena conosciuta localmente come angam, un insieme di pratiche fisiche, mentali e spirituali legate al combattimento. Un tempo questa ‘arte marziale, ritenuta un’infallibile forma di difesa, veniva insegnata anche ai re dello Sri Lanka. Si assiste a un’interessante dimostrazione di angam eseguita dai discepoli del maestro. Si prosegue con la visita di un piccolo tempio rurale in
Dopo la prima colazione, partenza per il piccolo villaggio di Patikara Maduwa, ai piedi dei Monti Ritigala, per l’incontro con il Maestro Sumedha, che tiene in vita un’antica forma di arte marziale indigena conosciuta localmente come angam, un insieme di pratiche fisiche, mentali e spirituali legate al combattimento. Un tempo questa ‘arte marziale, ritenuta un’infallibile forma di difesa, veniva insegnata anche ai re dello Sri Lanka. Si assiste a un’interessante dimostrazione di angam eseguita dai discepoli del maestro. Si prosegue con la visita di un piccolo tempio rurale in occasione di una delle cerimonie giornaliere. Pranzo tradizionale in corso d’escursione. Nel pomeriggio, sulla via del ritorno, sosta per l’incontro ravvicinato con alcuni elefanti addomesticati e i rispettivi mahout, per assistere alle loro abluzioni giornaliere. Cena e pernottamento in resort.
Giorno 9
Kandalama - Dambulla - Matale - Kandy (i santuari rupestri e il Tempio del Sacro Dente del Buddha)
Dopo la prima colazione partenza verso sud per Kandy. Lungo il percorso sosta a Dambulla per la visita dello splendido Royal Rock Temple (UNESCO), un complesso di santuari rupestri che racchiudono alcuni tra i più straordinari dipinti e statue dedicati al Buddha. Le grotte iniziarono a essere usate come luogo di culto verso il I secolo a.C., quando il re Valagamba, scacciato da Anuradhapura, vi si rifugiò. Successivamente, riconquistato il trono, il sovrano fece scolpire l’interno delle grotte per ricavarne una serie di sontuosi templi rupestri. In seguito, il re Nissanka Malla contribuì
Dopo la prima colazione partenza verso sud per Kandy. Lungo il percorso sosta a Dambulla per la visita dello splendido Royal Rock Temple (UNESCO), un complesso di santuari rupestri che racchiudono alcuni tra i più straordinari dipinti e statue dedicati al Buddha. Le grotte iniziarono a essere usate come luogo di culto verso il I secolo a.C., quando il re Valagamba, scacciato da Anuradhapura, vi si rifugiò. Successivamente, riconquistato il trono, il sovrano fece scolpire l’interno delle grotte per ricavarne una serie di sontuosi templi rupestri. In seguito, il re Nissanka Malla contribuì al loro abbellimento facendone dorare gli interni. Si continua verso sud con sosta in un giardino di spezie a Matale. Pranzo tradizionale in corso d’escursione. Dopo pranzo si prosegue per Kandy. Nel pomeriggio visita di Kandy (500 m.), la capitale dell’ultimo regno singalese, caduto nelle mani degli inglesi nel 1815 dopo aver resistito ai portoghesi e agli olandesi per tre secoli. Il cuore della città è rappresentato dall’incantevole lago artificiale creato nel 1807. Sulla sponda settentrionale del lago sorge il Tempio del Sacro Dente (UNESCO), che custodisce un dente del Buddha, la più preziosa reliquia dello Sri Lanka. Questo tempio riveste una grande importanza per i buddisti dello Sri Lanka, secondo i quali bisogna compiervi almeno un pellegrinaggio nella vita. Pregare nel tempio ha infatti il potere di migliorare il karma del fedele. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 10
I dintorni di Kandy (i templi hindu-buddhisti del XIV secolo)
Dopo la prima colazione escursione di un’intera giornata nei dintorni di Kandy. Partenza in tuk-tuk per il Tempio di Gadaladeniya, un tempio hindu-buddhista risalente al regno Gampala (1341-1408). Costruito su un affioramento roccioso e costellato di laghetti, il tempio si raggiunge salendo una serie di gradini scolpiti nella roccia. Si prosegue per il Tempio Lankathilaka, anch’esso hindu-buddhista, ritenuto uno dei più begli edifici costruiti durante il regno Gampala. Eleganti disegni architettonici e colorate pitture murali adornano le pareti e il soffitto della sala principale. Il
Dopo la prima colazione escursione di un’intera giornata nei dintorni di Kandy. Partenza in tuk-tuk per il Tempio di Gadaladeniya, un tempio hindu-buddhista risalente al regno Gampala (1341-1408). Costruito su un affioramento roccioso e costellato di laghetti, il tempio si raggiunge salendo una serie di gradini scolpiti nella roccia. Si prosegue per il Tempio Lankathilaka, anch’esso hindu-buddhista, ritenuto uno dei più begli edifici costruiti durante il regno Gampala. Eleganti disegni architettonici e colorate pitture murali adornano le pareti e il soffitto della sala principale. Il tempio sorge su uno sperone di roccia e offre una meravigliosa vista sul paesaggio circostante costellato di verdi risaie. Nelle vicinanze del tempio si assiste a uno spettacolo di danze tradizionali presso la scuola di un artista locale. Si continua con la visita di una vecchia casa in stile coloniale olandese, risalente al XVIII secolo e trasformata in museo da un eccentrico collezionista-viaggiatore francese. Pranzo in corso d’escursione. Rientro a Kandy nel pomeriggio e visita del centro storico della cittadina. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 11
Kandy - Peradeniya - Nuwara Eliya (i giardini botanici e le piantagioni del tè)
Dopo la prima colazione visita dei Giardini Botanici di Peradeniya a pochi chilometri da Kandy. Prima dell’arrivo degli inglesi i giardini erano riservati alla ricreazione della famiglia reale, oggi costituiscono il più vasto orto botanico dello Sri Lanka, con una superficie di circa 60 ettari. La principale attrazione è il fico gigante di Giava, che copre una superficie di 2500 mq. Partenza verso sud lungo uno spettacolare percorso in salita attraverso la regione dell’Hill Country. Il paesaggio è verde e lussureggiante e gran parte del territorio è ricoperto dal brillante tappeto
Dopo la prima colazione visita dei Giardini Botanici di Peradeniya a pochi chilometri da Kandy. Prima dell’arrivo degli inglesi i giardini erano riservati alla ricreazione della famiglia reale, oggi costituiscono il più vasto orto botanico dello Sri Lanka, con una superficie di circa 60 ettari. La principale attrazione è il fico gigante di Giava, che copre una superficie di 2500 mq. Partenza verso sud lungo uno spettacolare percorso in salita attraverso la regione dell’Hill Country. Il paesaggio è verde e lussureggiante e gran parte del territorio è ricoperto dal brillante tappeto delle piantagioni di tè e da foreste montane aggrappate alle cime dentellate delle montagne, dalle quali si gettano rinfrescanti cascate. Sosta per la visita di una piantagione di tè. La migliore qualità di tè del Paese (noto a livello internazionale come tè di Ceylon) proviene da questa zona, che grazie alla vicinanza del monte Pidurutalagala (o Monte Pedro, 2524 m.), il più alto dell’isola, gode di condizioni climatiche ottimali. Pranzo in ristorante locale lungo il percorso. Arrivo a Nuwara Eliya (1.890 m), chiamata anche la “Piccola Inghilterra”, in passato il rifugio preferito dei pionieri, inglesi e scozzesi, dell’industria singalese del tè. Pomeriggio dedicato alla vista della cittadina che con i suoi edifici coloniali, costruiti al tempo degli inglesi, conserva un fascino particolare. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 12
Nuwara Eliya - Ella - Wellewaya - Buduruwagala - Wellawaya (le immagini di Buddha scolpite nella roccia)
Dopo la prima colazione partenza verso sud-est per la cittadina di Ella. Si continua ad attraversare la regione dell’Hill Country, caratterizzata da vaste piantagioni di tè, da foreste montane e da meravigliose cascate. Arrivo nella cittadina di Ella e breve visita di quella che è considerata la capitale dei trekkers e dei backpakers. Proseguimento verso sud per Wellawaya e sistemazione in resort. Pranzo in resort. Nel pomeriggio escursione per la visita del sito di Buduruwagala con le immagini del Buddha scolpite nella roccia. Il nome Buduruwagala deriva dalle parole Buddha (Budu),
Dopo la prima colazione partenza verso sud-est per la cittadina di Ella. Si continua ad attraversare la regione dell’Hill Country, caratterizzata da vaste piantagioni di tè, da foreste montane e da meravigliose cascate. Arrivo nella cittadina di Ella e breve visita di quella che è considerata la capitale dei trekkers e dei backpakers. Proseguimento verso sud per Wellawaya e sistemazione in resort. Pranzo in resort. Nel pomeriggio escursione per la visita del sito di Buduruwagala con le immagini del Buddha scolpite nella roccia. Il nome Buduruwagala deriva dalle parole Buddha (Budu), immagini (ruva) e pietra (gala). Si ritiene che le sculture risalgano all’incirca al X secolo e appartengano alla scuola buddhista mahayana, che a quel tempo era diffusa in tutta l’isola. Sul gigantesco Buddha in posizione eretta si notano ancora tracce dell’originaria veste in stucco e una lunga striscia arancione fa supporre che un tempo fosse vivacemente colorata. Delle tre figure a destra del Buddha quella centrale si ritiene sia Avalokitesvara (il bodhisattva della compassione). Le tre figure a sinistra del Buddha appaiono di stile molto diverso. La figura incoronata al centro del gruppo si pensa sia Maitreya (il Buddha del futuro), alla cui sinistra si trova Vajirapani (il bodhisattava della potenza) che regge il vajira (lo scettro del fulmine), un insolito esempio del buddhismo tantrico in Sri Lanka. Rientro in resort nel tardo pomeriggio. Cena e pernottamento in resort.
Giorno 13
Wellawaya - Buttala - Maligawila - Galle (il Forte degli Olandesi)
Presto al mattino, dopo la prima colazione, escursione a est, nella pianura dell’antico regno singalese di Ruhunu, per la visita di due suggestivi siti minori che raramente vengono inclusi in un tour classico. Sosta nei pressi di Buttala per la visita del Dematamal Vihara, un complesso templare, risalente al III secolo a.C., che si distingue per un suggestivo stupa di colore scuro che spunta tra le risaie e gli alberi di ficus. Si prosegue per Maligawila dove, nascoste tra gli alberi, si trovano le vaste rovine del Pathma Vihara, risalenti al VII secolo, con due enigmatiche statue antiche.
Presto al mattino, dopo la prima colazione, escursione a est, nella pianura dell’antico regno singalese di Ruhunu, per la visita di due suggestivi siti minori che raramente vengono inclusi in un tour classico. Sosta nei pressi di Buttala per la visita del Dematamal Vihara, un complesso templare, risalente al III secolo a.C., che si distingue per un suggestivo stupa di colore scuro che spunta tra le risaie e gli alberi di ficus. Si prosegue per Maligawila dove, nascoste tra gli alberi, si trovano le vaste rovine del Pathma Vihara, risalenti al VII secolo, con due enigmatiche statue antiche. In cima a una collina terrazzata, raggiungibile con cinque rampe di scale sconnesse e ricoperte di muschio, si trova una bellissima statua del Bodhisattva Avalokitesvara alta 10 m. Nella direzione opposta, a poche centinaia di metri, gioca a nascondino una stupenda statua di Buddha, alta 11,5 m, risalente al VII secolo d.C. La statua, scolpita in un blocco unico di calcare, fu ritrovata in pezzi nel 1953 e ricomposta nella sua forma originaria da un team locale nel 1980. Partenza verso sud-ovest per la pittoresca città vecchia di Galle, con l’imponente fortezza costruita dagli olandesi a partire dal 1663, uno stupendo insieme di meraviglie architettoniche coloniali e atmosfere esotiche traboccanti dell’odore di spezie e venti marini. Alcuni storici ritengono che Galle fosse l’antica Tarshish, nella cui baia attraccarono i vascelli di Re Salomone per rifornirsi di elefanti, pavoni, gemme e altre merci preziose. Gli splendori di Galle sono stati riconosciuti dall’UNESCO che ha inserito il Forte nel Patrimonio dell’Umanità. Nel pomeriggio visita del centro storico. Pranzo in ristorante locale in corso d’escursione. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 14
Galle - Colombo - Negombo - partenza (il padre del "modernismo tropicale")
Dopo la prima colazione mattinata libera da dedicare alla visita individuale di Galle. Pranzo in ristorante locale e partenza verso nord per Colombo, la capitale amministrativa e l’epicentro politico del paese, una città dagli aspetti molteplici. È il motore trainante dell’economia, con un paesaggio urbano che spazia dagli animati mercati ai modernissimi grattacieli. Ma, soprattutto, è un mosaico di persone che giungono qui da tutta l’isola in cerca di fortuna. Si inizia con il Museo Nazionale, dove sono esposte opere d’arte, bassorilievi e sculture appartenenti alla storia antica
Dopo la prima colazione mattinata libera da dedicare alla visita individuale di Galle. Pranzo in ristorante locale e partenza verso nord per Colombo, la capitale amministrativa e l’epicentro politico del paese, una città dagli aspetti molteplici. È il motore trainante dell’economia, con un paesaggio urbano che spazia dagli animati mercati ai modernissimi grattacieli. Ma, soprattutto, è un mosaico di persone che giungono qui da tutta l’isola in cerca di fortuna. Si inizia con il Museo Nazionale, dove sono esposte opere d’arte, bassorilievi e sculture appartenenti alla storia antica dello Sri Lanka, nonché spade, fucili e altri cimeli del periodo coloniale (N.B. Il Museo Nazionale è chiuso il venerdì. Per la partenza del 4 Marzo è prevista la visita del Geoffry Bawa Museum, l’interessante museo dedicato al padre del “modernismo tropicale”, uno dei più importanti artisti dell’architettura asiatica del XX secolo). Si continua con il Tempio di Gangaramaya, con una straordinaria e eterogenea collezione di doni dorati e coperti di gioielli offerti dai fedeli. Si conclude con il Vecchio Ospedale Olandese, restaurato in modo impressionante, un concentrato di bistrot, ristoranti e boutique alla moda. Sistemazione in hotel a Negombo. Camere in day-use (per fare una doccia e ricomporre il bagaglio prima della partenza) e cena in hotel. Dopo la mezzanotte trasferimento all’aeroporto per il volo internazionale di linea, via scalo intermedio, per l’Italia. Pernottamento a bordo.
Giorno 15
Arrivo in Italia
Arrivo a Milano Malpensa.