GUJARAT, DALLE MINORANZE ETNICHE DEL KUTCH AL LEONE ASIATICO

Veduta parziale dei templi di Palitana in Gujarat, India

GUJARAT, DALLE MINORANZE ETNICHE DEL KUTCH AL LEONE ASIATICO

A partire da 2950 €

DURATA
PARTECIPANTI
15 Giorni (13 Notti) Minimo: 8 / Massimo: 14
DATA PARTENZA
LA PARTENZA E'
18 Novembre 2023 In elaborazione
23 Dicembre 2023 In elaborazione
PREZZI A PARTIRE DA:
Quota base individuale
2950 €
Una delle mete meno turistiche di tutta l’India, il fascino del Gujarat scaturisce da molteplici aspetti. Le rovine dell’antica capitale Champaner (UNESCO). La frenetica e accogliente Ahmedabad, dove il Mahatma Ghandi fondò il Sabarmati Ashram e cominciò a svolgere il ruolo di guida spirituale del paese, lanciando la campagna della non-violenza. Il Rani-ki-Vav di Patan, il pozzo a gradini recentemente dichiarato Patrimonio UNESCO. Le vaste e desolate pianure salmastre del Piccolo Deserto del Kutch, popolate dagli ultimi

Perché Noi

  • le rovine di Champaner, Patrimonio UNESCO
  • la frenetica Ahmedabad
  • i tipici pozzi a gradini (baoli)
  • il Grande e il Piccolo deserto di Kutch
  • le comunità pastorali nei dintorni di Bhuj
  • il leone asiatico
  • l'isola di Diu
  • il complesso templare jainista di Palitana

 

I nostri Esperti

Day by Day

Giorno 1

Partenza dall'Italia per Delhi o Mumbai con voli di linea

Partenza dall’Italia per Mumbai oppure Delhi con volo di linea con scalo intermedio. Pasti e pernottamento a bordo. 

Giorno 2

Delhi o Mumbai - Vadodara - Champaner (la collina di Pavagadh e le moschee) - Jambughoda

Arrivo in nottata a Delhi oppure a Mumbai, espletamento delle formalità d’ingresso, trasferimento al terminal per i voli domestici e proseguimento con volo per Vadodara (o Baroda), una cittadina universitaria ricca di cultura e armonia. Visita dell’interessante Museo Maharaja Fateh Singh e del sontuoso palazzo in stile indo-saraceno Laxmi Vilas Palace, costruito nel XVI secolo senza badare a spese, infatti il conto finale ammontò a ben 6 milioni di rupie. Pranzo libero. Si prosegue per la spettacolare Champaner, l’antica capitale del Gujarat dichiarata Patrimonio dell’Umanità
Giorno 3

Jambughoda: escursione al mercato settimanale di Kavant e a Chhota Udepur (a casa del Maharaja)

Dopo la prima colazione partenza per Chhota Udepur una cittadina adagiata sulle rive di un lago, nel cuore di un’area tribale dalla ricca cultura indigena. Lungo il percorso sosta al mercato settimanale di Kavant (che si tiene tutti i lunedì), un colorato mercato frequentato dalla comunità dei Rathwa. Si prosegue per Chhota Udepur per la visita del museo tribale. Rientro a Jambughoda nel pomeriggio. Pranzo libero. Cena e pernottamento in residenza storica. 

Giorno 4

Jambughoda - Ahmedabad (la metropoli in miniatura)

Dopo la prima colazione partenza per Ahmedabad, capitale dello stato del Gujarat. Fondata nel 1411 da Ahmed Shah, nel XVII secolo era considerata una delle città più belle dell’India. Lo sviluppo industriale della seconda metà del XVIII secolo la trasformò in un grande centro tessile, ancora oggi la città è famosa per la produzione di magnifici tessuti. Nel pomeriggio visita della città. Si inizia dal Mausoleo di Sarkhej Roza, un ampio complesso, non completato dopo la morte dello Shah, costituito da una moschea, una tomba, un’enorme vasca d’acqua e un palazzo del 1450 circa. Si
Giorno 5

Ahmedabad - Patan - Modhera - Bajana (il Tempio del Sole)

Dopo la prima colazione visita del Sabarmati Ashram, il quartier generale di Gandhi durante la lunga lotta per l’indipendenza dell’India. Da qui, il 12 marzo 1930, il Mahatma partì per la famosa “Marcia del Sale” fino al Golfo di Cambay, in segno di protesta contro il monopolio governativo sulla produzione e la vendita del sale. Partenza per Bajana, ai bordi del piccolo Rann di Kutch. Lungo il percorso sosta a Patan, antica capitale hindu che conserva una traccia del suo glorioso passato: il Rani-ki-Vav, un baoli (tipico pozzo a gradini del Gujarat recentemente dichiarato Patrimonio
Giorno 6

Bajana (gli asini selvatici del Piccolo Deserto del Kutch)

Dopo la prima colazione escursione con mezzo fuoristrada nella Riserva del Piccolo Deserto di Kutch, una landa desolata dove le popolazioni locali sopravvivono estraendo sale e pompando acqua dalle falde sotterranee. Probabile avvistamento degli ultimi esemplari di khur, asino selvatico dell’Asia, che si nutrono dell’erba che nasce sulle distese piatte, chiamate bet, che durante la stagione dei monsoni si trasformano in isole (N.B. Le nuove regole per i Parchi Nazionali prevedono il pagamento di un permesso fotografico pari a 1.200 Rupie per tutte le macchine oltre i 7.2 MPX, inclusi i
Giorno 7

Bajana - Bhuj (il Palazzo degli Specchi)

Partenza per Bhuj, capoluogo del Kutch, nella regione più occidentale dell’India. La penisola di Kutch ha una forma che ricorda la sagoma di una tartaruga ed è delimitata a sud dal golfo omonimo sul Mar Arabico. Si attraversa un territorio arido e pianeggiante che nel periodo dei monsoni viene in parte inondato sia dalle acque del mare che da quelle dei fiumi stagionali. Arrivo a Bhuj e visita del magnifico Aina Mahal, il “Palazzo degli Specchi”, che pur essendo stato gravemente danneggiato dal terremoto del 2001 conserva elaborate decorazioni a specchio; del Museo del Kutch, che
Giorno 8

Bhuj: i villaggi tribali (le minoranze etniche del Grande Deserto Del Kutch)

Partenza verso nord, ci si addentra nel Grande Deserto del Kutch, ai confini con il deserto pakistano del Sind, dove vivono numerosi gruppi etnici. I piccoli villaggi delle comunità pastorali sono costituiti da piccole case in muratura, dagli interni imbiancati a calce e intarsiati con numerosi e minuscoli specchietti. Le donne indossano bellissimi abiti riccamente ricamati e dai colori sgargianti e si adornano con pesanti gioielli. Il Kutch si trova in una delle zone dell’India che vanta la più ricca tradizione artigianale, particolarmente famosa per gli splendidi ricami, ma anche per le
Giorno 9

Bhuj - Gondal (il Museo delle Auto)

Partenza per Gondal, interessante cittadina un tempo capitale del principato dei Rajput Jadeja. Nel XIX secolo l’illuminato Maharaja Bhagwat Singhji occupò il trono di Gondal e introdusse importanti riforme in campo sociale come, ad esempio, l’obbligo scolastico per entrambi i sessi. Nel pomeriggio visita del Naulhaka Palace, un bellissimo palazzo costruito in stili architettonici diversi lungo la riva del fiume. Visita dell’Orchard Palace con il Museo delle Auto che espone la flotta reale composta da circa 50 automezzi tra cui una Delage del 1910, una Daimler degli anni ’20, una
Giorno 10

Gondal - Junagadh - Riserva Naturale di Sasan Gir (il Leone Asiatico)

Partenza verso sud, lungo il percorso sosta a Junagadh, antico centro fortificato che sorge alla base della collina sacra Girnar Hill. Cittadina ricca di fascino e poco turistica vanta vecchi edifici dal sapore esotico. Visita dell’Uperkot Fort, costruito nel 319 a.C. da Chandragupta e ampliato più volte nel corso degli anni; all’ingresso si trova un triplo portale dalle ricche decorazioni e in alcuni punti le mura raggiungono i 20 metri di altezza. Nei pressi di Junagadh si trova un enorme monolito sul quale, nel 250 a.C., l’imperatore Ashoka fece iscrivere 14 editti contenenti
Giorno 11

Sasan Gir - Somnath - Isola di Diu (il tempio sulla spiaggia)

Al mattino ulteriore safari nella Riserva di Sasan Gir. Partenza verso sud fino a raggiungere il suggestivo tempio di Somnath sulle rive del Mar Arabico. Questo tempio è stato raso al suolo e ricostruito almeno otto volte. Si narra che in origine fu costruito in oro da Somra, il dio della luna, e poi riedificato in argento da Rawana, in legno da Krishna e infine in pietra da Bhimadeva. Il tempio, che sorge su una bella spiaggia di sabbia grigia, custodisce uno dei 12 santuari sacri dedicati a Shiva ed è un importante luogo di pellegrinaggio. Si continua lungo la costa fino a raggiungere
Giorno 12

Diu - Bhavnagar (l'architettura coloniale portoghese)

Tra il XIV e il XVI secolo, Diu fu un’importante stazione commerciale e base navale dalla quale i turchi ottomani controllavano le rotte marittime nella parte settentrionale del Mar Arabico. Nel 1539 passò sotto il dominio portoghese e vi rimase fino al 1961. Oggi la città, stretta tra l’imponente fortezza e le massicce mura, è una sorta di oasi dall’atmosfera magica e inimitabile, con case dai colori vivaci tipiche dell’architettura coloniale portoghese, incantevoli chiese intonacate a calce, porticati, strade strette e sinuose e spiagge tranquille. Mattina dedicata alla visita di
Giorno 13

Bhavnagar: escursione a Palitana (la collina sacra ai jain)

Partenza per la cittadina di Palitana che sorge nei pressi del monte Shatrunjaya uno dei luoghi più sacri del jainismo, dove i 24 maestri di questa religione avrebbero trovato l’illuminazione. Un complesso di 863 templi, costruiti oltre nove secoli fa, sorge su una collina dedicata agli dèi. Bisogna essere in buona forma fisica per salire i circa 3500 gradini che in 3 chilometri di percorso conducono alla cittadella religiosa, in alternativa si può ricorrere al dholi, una comoda portantina sostenuta da due portatori. Giunti alla sommità ci si disperde in un contesto mistico che fa
Giorno 14

Bhavnagar - il Parco Velavadar - Ahmedabad - partenza (le antilopi cervicapra)

Dopo la prima colazione partenza per Ahmedabad. Lungo il percorso visita del Parco Nazionale Velavadar. Lontano dagli itinerari turistici più battuti il Parco, che si estende tra due fiumi stagionali e abbraccia vaste praterie, è famoso per le antilopi cervicapra, bellissime e agili creature dotate di impressionanti corna a spirale che nei maschi adulti possono anche raggiungere una lunghezza di 65 cm. (N.B. Le nuove regole per i Parchi Nazionali prevedono il pagamento di un permesso fotografico pari a 1.200 Rupie per tutte le macchine oltre i 7.2 MPX, inclusi i cellulari). Pranzo libero.
Giorno 15

Arrivo in Italia

Arrivo in Italia al mattino o nel pomeriggio secondo l’operativo aereo riconfermato.     1. Feste in Gujarat   2. Etnia Bhil   3. Donna Bharwads